25 mag 2024

RIFORME ED ANOMALIE

 



MI PIACE RIPRENDERE UN VECCHIO POST CHE IN QUESTO MIO BLOG DOVREBBE ESSERE LETTO CON ATTENZIONE IN VISTA DEI MUTAMENTI PREVISTI DALL'ESECUTIVO MELONI RIGUARDANTI L'ASSURDO PREMIERATO. UN MIO VECCHIO POST METTE IN RISALTO L'INTRECCIO ANOMALO ATTRAVERSO IL QUALE SI È PROCEDUTO NEGLI ANNI PASSATI IN UN COACERVO DI DIFFORMITÀ CHE HANNO RESO IL QUADRO SEMPRE PIÙ COMPLICATO E PIENO DI ANOMALIE.


L'INTRECCIO ANOMALO CHE DEFINISCE LE RIFORME
(POST DEL 2016-TRATTO DAL BLOG)
di v. cacopardo
Le elezioni politiche italiane del 2013 per il rinnovo dei due rami del Parlamento si tennero il 24 ed il 25 febbraio del 2013 a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere avvenuto il 22 dicembre del 2012 (quattro mesi prima della conclusione naturale della legislatura).
Dai risultati elettorali emerse che nessuna delle coalizioni potè ottenere una vittoria netta, determinando un risultato senza precedenti nella storia delle elezioni politiche italiane. Queste elezioni politiche si tennero con il sistema introdotto dalla legge n. 270 del 21 dicembre del 2005 la cosiddetta “legge Calderoli” che sostituì le precedenti leggi del 1993( Mattarellum) introducendo un sistema radicalmente differente. La legge prevedeva un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze. Un quadro che rapportato al Senato lasciava dubbi ad una stabile governabilità malgrado il premio di maggioranza previsto dalla nuova legge definita in modo dispreggiativo “Porcellum”.
SU QUESTE ELEZIONI SI SONO VIA VIA INNESTATE UNA SERIE INFINITA DI ANOMALIE CHE CI PORTIAMO FINO AD OGGI..e cioè: La Consulta boccia la legge elettorale nel 2014 pur lasciando libero e legittimo il percorso della nuova legislatura. I Parlamentari della maggioranza ormai anomala (guidata prima da Bersani e successivamente da Renzi) nominano il presidente del Senato e la presidente della Camera...poi nominano il Presidente della Repubblica che viene fuori da quella stessa Consulta che poco prima aveva bocciato la legge elettorale. Lo stesso Parlamento dà la fiducia ad un nuovo presidente del Consiglio e ad una serie di nomine come i componenti del CSM e nuovi membri della corte Costituzionale.
L'intreccio anomalo e la confusione aumenta quando il Governo (già promosso da Napolitano a guida Matteo Renzi) si propone di procedere verso le riforme costituzionali ed una nuova legge elettorale. La legge elettorale passa attraverso la fiducia (sempre in un Parlamento eletto attraverso una legge elettorale bocciata che consente alla maggioranza un vantaggioso premio), mentre la nuova riforma costituzionale con 47 articoli alterati, passa al vaglio dei due rami del Parlamento grazie al passaggio di alcuni deputati che dal centrodestra passano in sostegno del centrosinistra.
Insomma.. una gran confusione che vede le Camere elette con un sistema bocciato dalla Corte Costituzionale, le quali eleggono membri della Consulta..che a loro volta le avevano bocciate, un presidente del Consiglio sostenuto dalla stessa anomala maggioranza che elegge un Capo dello Stato che viene da una Consulta che aveva appena bocciato la stessa maggioranza. In tutto questo coacervo di confusione ed anomalie si dà corso.. in modo assai poco opportuno.. ad una riforma costituzionale per di più connessa ad una legge elettorale votata attraverso la fiducia di un Parlamento bocciato dalla Corte Costituzionale! Ci sembra che, proprio in un simile gran casino ricco di contraddittorietà ed anomale difformità, non sarebbe per nulla stato opportuno dare corso ad una simile riforma collegata ad una legge elettorale che stravolge la politica istituzionale del Paese...se non attraverso un metodo più consono e senza l'abituale fretta di un sindaco Premier!

UN PASTICCIO FUORI GENERE...
Oggi mi collego a questo post proprio perchè, malgrado le differenze, sembra si voglia continuare a procedere con la solita arroganza politica che in questi trascorsi anni sembra non aver avuto nessuna responsabilità ed altrettanta accortezza nel suo modo di procedere
Ricordiamo che l'attuale maggioranza che sostiene il governo Meloni ha vinto le elezioni con una assenza di votanti del 40% e conquistando il 55% di seggi (anche grazie ai collegi bloccati) in Parlamento. Il chè equivale pressappoco ad un consenso popolare di circa il 33% sul potenziale di voti totali. Con ciò non si può per nulla negare, né mettere in dubbio (malgrado una assurda legge elettorale voluta dalla sinistra) che gli dia ogni diritto di governare!
Tuttavia quando ci si appresta a stravolgere il nostro sistema fondato su una democrazia parlamentare, bisognerebbe riflettere se con l'aiuto di forze politiche interessate in Parlamento, si possano raggiungere i desiderati due terzi, evitando di andare al referendum.
Qualora si giungesse ad un referendum…La speranza è che, a conoscenza di tali difformità, i cittadini possano avere un quadro più preciso di ciò che si vorrebbe! Della gravità della proposta, della resa totale di una fondamentale democrazia parlamentare che per decenni ha garantito libertà di dialogo.
Purtroppo sono ancora in tanti poco accorti nel valutare questi processi e molti continuano ad amare le procedure assolute, quelle dell'uomo forte al comando, quello strano modo di interpretare la democrazia con l'autoritarismo del furbo che spesso si impone con le menzogne e la forza. Senza percepire la gravità di una simile proposta che nel tempo si dimostrerà assoluta e più deleteria che mai!
La nuova proposta elettorale sulla elezione del premier contrasta fortemente con i valori della nostra Costituzione e non tiene per nulla in considerazione il percorso storico culturale della nostra politica nella sua centralità parlamentare: Andando a cercare di ridurre il processo democratico in favore di una governabilità forzata.
In molti oggi dovrebbero ben conoscere quello che accade quando si vanno perdendo i valori essenziali di una democrazia aperta al confronto. Nella logica storico politica del nostro paese che vede l'uso protettivo di pesi e contrappasi, la nostra Repubblica necessita sicuramente di un attento studio di riforme che possano eliminare conflitti e procedure, logiche più snelle, ruoli meglio definiti e proposte innovative per i Partiti...(e non è poco!), ma non stravolgimenti. Vi sarebbero altri modi per far funzionare le nostre istituzioni in modo più agevole attraverso il nostro bicameralismo, ma non si vogliono affrontare solo per opportunità e per principi che derivano soprattutto dal potere e dal mantenimento delle remunerative poltrone. Chi non percepisce questo, sa solo correre con presunzione ed assolutismo verso la comoda strada di quella illusoria, stabile governabilità forzata a tutti i costi.
MEDITIAMO
vcacopardo

22 mag 2024

BIDEN-TRUMP: UN'AMERICA POLITICAMENTE VECCHIA



Ci si domanda come mai un Paese così all'avanguardia non abbia la capacità di portare avanti presidenti più giovani per governarlo!
Il sistema di cui è vittima non costruisce innovazione politica! Da un lato l'ultra ottantenne Joe Biden ha annunciato il 25 aprile 2023 la sua ricandidatura per un secondo mandato . Dall'altro un quasi ottantenne, imprenditore e personaggio televisivo statunitense,già presidente nel passato...sotto processo in cui è accusato d'interferenza nelle elezioni del 2020 e di aver cercato di ribaltare l'esito del voto che ha decretato la vittoria del suo avversario politico.Tutto ciò inqueta e potrebbe ragionevolmente portare a pensare a quanto sia debole e poco sicuro un sistema presidenziale come quello americano che si esprime spesso sulla potenza economica e sulla immagine.... soprattutto oggi dove la geopolitica avanza in delicatissimi terreni tra un occidente ed un oriente che sembrano costruire continue insicurezze ed ostilità. Non pare esserci nulla di buono in Trump..come v'è poco di positivo nell'anziano Biden!..E' proprio il sistema americano della politica bifronte e contrapposta... erroneamente declamato come " vera democrazia" che non potrà mai convincermi!..Una democrazia che si pretenderebbe anche da esportare: Oggi in America qualunque linea politica trionfi non potrà mai far venir fuori figure migliori! La politica degli USA resterà sempre all'insegna della spettacolarità, dell'imperialismo e dello strapotere! Bisogna capire che queste figure politiche che si affermano negli Stati Uniti sono l'espressione di un sistema che funziona in modo davvero particolare..sicuramente in favore delle lobbjes finanziarie e non certamente per un equo benessere sociale!..Qualcosa che dovrebbe comprendere il nostro paese... da tempo avviato verso una deteriore americanizzazione del proprio sistema!
Se da un lato si assiste ad un sistema di “democrazia illiberale” guidata da uno zar russo con desideri di conquista... e da una Cina costruita su un irremovibile regime autoritario comunista che avanza secondo i propri interessi, quello americano appare un sistema sicuramente liberale, tuttavia esposto e guidato da un fortissimo potere economico che oggi ha finito col mettere in competizione due figure vecchie che il Paese non meriterebbe!
Chi continua a farne le spese è anche  un'Europa controversa al suo interno. Un'Europa che non è ancora riuscita a costruirsi da sola e che, per la sua poca stabilità, è soggetta ancora alla Nato e per certi versi composta da Paesi fin troppo sottomessi al sistema americano. Una Europa ancora incompiuta che non aiuta lo stato geopolitico che permane ai suoi confini. Un'Unione di Paesi dove ancora permangono contrapposizioni ed insicurezze!
VCACOPARDO
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3 mag 2024

ANOMALIE E CONFLITTI



             Evviva!! Tutti i leader candidati per l'Europa!!


...non si preoccupano più di cambiare le regole, ma di profittare di quelle che non possono funzionare!

Si moltiplicano le anomalie di un sistema nel quale sopravvivono mediocri figure nel mondo di una politica che avrebbe bisogno di robuste riforme funzionali per le istituzioni...La presidente del Consiglio appare come una delle prime figure poco capaci di far funzionare le istituzioni, malgrado il piglio e le sue urla continue nelle conferenze e nelle campagne elettorali a cui partecipa!
A tutti coloro che la credono capace del suo ruolo si può contrapporre la storia della Santanchè da lei inserita nel governo come ministra del Turismo. Ora...se si pensa che una Presidente del Consiglio, figura primaria delle Istituzioni, non sollevi dalla carica la sua ministra dopo le indagini che la coinvolgono, dovrebbe almeno avere avuto la sapienza di non nominarla fin dall'inizio a dirigere un dicastero che la mette in perenne conflitto...Queste sono le basi principali di chi...nella qualità di “primus inter pares”... deve dimostrare di essere capace di circondarsi di figure intoccabili sul piano dei conflitti..oltre che capaci!
Ma dopo interminabile tempo la Presidente del Consiglio pare far orecchio da mercante in una storia che prima o dopo non le potrà mai giovare!
Se questo è un esempio che tocca uno dei piani più alti delle istituzioni, ve ne sono tanti altri: Del Mastro- Sgarbi etc.. a cui poter far riferimento, poiché oltre alla furbizia politica tipica del nostro Paese, si riscontrano anomalie mai bloccate da giuste riforme! ..Intanto ci si candida ovunque con estrema libertà creando ulteriori conflitti che gravano sull'andazzo politico ormai poco credibile condotto dai liberi Partiti...
vcacopardo
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Andrea Di Giovanni

LONTANI DA OGNI RIFORMA FUNZIONALE...


...Mi domando di cosa si meraviglia il popolo quando la politica non si preoccupa minimamente di riformare il sistema elettorale evitando di mettere in lista pregiudicati o indagati come Sgarbi, la Santanche' ed altri..Qualcuno scompare per un pò per poi riapparire..

Eppure si continua a correre ancora nei seggi elettorali credendo a questo stato di cose!! Quando con tali sistemi i Partiti portano candidati contemporaneamente alle politiche...alle Europee .. alle Regioni... senza idee...afferrando seggi sicuri per poi cederli..favorendo conflitti su conflitti!
Un popolo dannato e condannato il nostro... dalla mancanza di regole che gli stessi eletti non si degnano di riformare poiché tutto ciò assicura loro una lunga sopravvivenza sul potere!! ...Di volta in volta hanno tutti la scusa di dare responsabilità ai governi precedenti...Il popolo subisce e continua a correre e votare credendo di poter cambiare...Campa cavallo...
Negli ultimi tempi tutto ciò è peggiorato ed i dibattiti televisivi si costriuscono solo attraverso pettegolezzi di ogni sorta tranne dialoghi costruttivi e funzionali alla ricerca di soluzioni utili alla società.

27 apr 2024

LA POLITICA “CONTRO” CHE NON COSTRUISCE BENESSERE SOCIALE

 




di v.cacopardo

Come si fa a non comprendere che con tale sistema il voto si fonda soprattutto contro l'avversario politico e non per un contenuto di idee dei partiti! Le ultime elezioni politiche hanno visto la vittoria della Destra con una significativa affermazione del partito guidato dalla Meloni non proprio per i contenuti del loro pensiero, ma prevalentemente per veder soccombere una Sinistra che ha sostenuto governi in modo a volte anomalo e poco discutibile.

Non si può fare una analisi precisa su questo argomento senza tirare fuori le procedure istituzionali adottate nel passato dove tra Parlamento, Governo e Consulta si sono create incomprensibili anomalie, tuttavia appare chiaro che questo processo governativo da anni ha proseguito calpestando il senso logico di una politica delle istituzioni che ha finito col premiare un bipolarismo ricco di acredine verso l'avversario politico più che per senso logico dei contenuti. Tutto ciò...ancora oggi.. continua a creare il disfunzionamento delle istituzioni supportato da dialettiche politiche costruite CONTRO l'avversario e non a FAVORE della società: Non vi sono contenuti veramente validi portati avanti con senso logico se non intrisi da un livore verso l'avversario... Qualsiasi piccolo fatto costituisce l'occasione per dare la stura a discussioni inutili, pettegolezzi e perdite di tempo che non possono aiutare il processo funzionale delle istituzioni.

26 mar 2024

SALVINI: EMBLEMA MASSIMO DELLA CONTRADDIZIONE E DELLA CONFUSIONE POLITICA!

 




Quando nel mio Blog insisto e metto in evidenza il pericolo dovuto al miscuglio dei ruoli e quel sottovalutare l'importanza di separarli per funzioni e competenze per una migliore efficienza del sistema politico, non faccio che indicare un percorso più sano che potrebbe evitare di mettere in ridicolo le nostre istituzioni, oltre che comprometterne il giusto percorso governativo, parlamentare e di Partito.

In questo campo ...è proprio Salvini che con le sparate (di chi si sente perennemente in campagna elettorale) non fa che contraddirsi confondendo il suo ruolo istituzionale con il ruolo di leader di Partito! E' la prova provata di quanto occorre separare per legge i ruoli! ...E se lui è l'emblema massimo, non è detto che ciò non si evidenzi anche in tante altre figura politiche che in questi ultimi anni hanno continuato a mescolarli per convenienza!

Come si fa quindi a non comprendere ancora come questa mescolanza di ruoli non può mai giovare generando solo quella confusione che non garantisce più sicurezza alle differenti attività politiche che dovrebbero lavorare meglio senza ombra di conflitti e confusione...Chi opta per un ruolo parlamentare faccia il parlamentare..chi per un ruolo dell' esecutivo  governi..Ovviamente occorre mettere mano ad una riforma dei partiti predisponendoli in un ruolo di idee e pensiero per una corretta funzione sociale..  e non di potere poiché  la Costituzione  non prevede poteri per i Partiti!

vcacopardo

31 gen 2024

L'EUROPA OGGI, TRA LOGICHE ECONOMICHE E POPULISMI

 



NEL MAGGIO DEL 2016 SCRISSI DI QUESTA EUROPA:“PATTI DI STABILITÀ, REGOLE E PARAMETRI BLOCCANO LA CRESCITA DEI DIFFERENTI PAESI EUROPEI
"La sensazione è che un'Europa occorra..ma la realtà è che questa Europa non vada. Giorno dopo giorno si dimostra quanto questa Unione stia portando alterazioni ad un sistema internazionale che non riesce a premiare la sua crescita in un contesto globalizzato che svantaggia tante Nazioni che ne fanno parte tra cui la nostra. Questa Europa è la inspiegabile dimora di Paesi che non trovano una solidale politica a beneficio della sua stessa Unione, sia in tema economico, che politico e sociale.”

Oggi ci accorgiamo che, malgrado gli anni trascorsi dove una pandemia aveva colpito il mondo intero e dove sembrava scorgersi un approccio diverso della Comunità nei confronti dei Paesi uniti, ritorna la vecchia logica delle misure restrittive, i vincoli e le misure, senza quelle essenziali analisi basate sulle esigenze dei territori e sui particolari mercati! Si comincia a riaccorgersi di quanto, questi metodi forzati, possano al contrario mettere in pericolo la stessa logica economica dei Paesi della Comunità e quanto ancora possano influire le insidiose e molteplici reazioni populiste messe in evidenza giornalmente!
In questo contesto, il nostro Paese Italia potrà anche perdere occasioni poiché, oltre alla difficoltà di mantenere i conti, le diverse regole del mercato che si vanno imponendo, potrebbero penalizzare la sua particolare crescita. Al di là del debito che rappresenta sicuramente la principale palla al piede, la mancata crescita è anche imputabile alle regole giornalmente imposte che non permettono di portare avanti la diffusione e soprattutto la qualità dei nostri prodotti: Una prerogativa che ha sempre rappresentato la base per il nostro sviluppo!
Questa Europa doveva essere costituita da un insieme di Paesi che avrebbero dovuto conseguire modelli di sviluppo inerenti la loro particolare caratteristica storica e territoriale. Modelli che avrebbero dovuto porre una ricerca di aggregazione, seppur separata dagli stessi confini, tuttavia nella direzione di un primario welfare collettivo. Un benessere che non avrebbe mai dovuto basarsi su una lotta delle economie tra gli Stati appartenenti, poiché questo percorso ha portato solo diffidenza e scollamento invece che armonia e complicità, allontanando sempre di più il pensiero dei cittadini dall’idea di una unione utile e funzionale.
E' stato sicuramente più facile unire! Molto più difficile mantenere una armonia ed una logica economica che possa equilibrare gli interessi di tutti i Paesi! Occorreva diversificare sviluppo e risorse per non renderci stupidamente concorrenziali, non sottovalutando il bisogno di un equilibrato benessere collettivo evitando le conseguenze di una instabilità. Il vero bisogno era quello di un'Europa che favorisse una particolare crescita, tuttavia una Unione che non promuovesse le strade della deflazione e di conseguente disoccupazione. Un'Europa capace di interagire con tutti i Paesi e che, proprio in forza alla sua unione, si dedicasse con più impegno in direzione di una economia reale (cresciuta nel contesto della natura dei suoi territori) e meno agli interessi geo-politici e commerciali e della grande finanza mondiale.
vcacopardo


Tutte le reazioni:
Andrea Di Giovanni