5 giu 2013

Un commento di Domenico Cacopardo


Fateli parlare...capiremo meglio 
di domenico Cacopardo

Grillini in marcia..Sì, fateli parlare alla televisione, alla radio, nelle piazze: Grillo e suoi mostreranno a tutti che non è possibile far comandare i geometri sugli ingegneri, i bidelli sui professori, gli infermieri sui dottori. Una valanga di risate li seppellirà, come sta seppellendo il cittadino Fico, che aspira alla presidenza della Commissione bicamerale di Vigilanza Rai vantando come unico titolo la laurea in “Scienze della comunicazione”, non si sa se triennale o magistrale. Una delle più svalutate lauree in circolazione, visto ch’è stata di moda per alcuni anni nella speranza di accasarsi in casa Rai o Mediaset.
Rabbia più che risate suscita l’assessore alla cultura del comune di Parma dottoressa Maria Laura Ferraris, laurea in beni culturali (triennale?), esperienze di lavoro “collaborazione con le Olimpiadi delle neve di Torino” (con quale incarico?), sostanzialmente disoccupata, che il giorno in cui le dicono che potrà fare l’assessore, molla (con il marito. Anche lui disoccupato?) Torino e si trasferisce a Parma. Un disastro annunciato, un disastro realizzato.
Occorrere chiedere agli oratori (si fa per dire) del Movimento 5 Stella in cosa consista la loro teoria della decrescita, per spiegarla ai milioni di disoccupati o sottoccupati del Paese, in modo che sappiano quale futuro vorrebbero preparare per loro i ‘cittadini’ a 5Stelle.
Non credete alle vanterie sui professori e scienziati che militano nel Movimento: la legge dei grandi numeri prevede che, anche tra i professori universitari, ci sia una percentuale di imbecilli o tra i magistrati una di corrotti. Del resto nel partito nazista di Hitler non mancavano scienziati, insegnanti, pastori luterani e via cantando.
Lasciateli parlare, capiremo meglio. Soprattutto se, invece della Gruber inginocchiata davanti a Di Maio, avremo giornalisti dalla giusta aggressività, capaci di incalzare gli intervistati con la seconda e la terza domanda, senza fermarsi a una prima banale.
Lasciateli parlare, capiremo meglio....

4 giu 2013

Le illogiche procedure di un Paese che genera scandali...



Credo ..anzi.. ne sono certo…che sul finanziamento pubblico ai Partiti, la mia.. resterà sempre una voce nel deserto!
Ma non può essere la sola cessazione del pubblico finanziamento che può stupirmi tanto, quanto il voler mettere in mano ai privati la possibilità di donare risorse alla politica. Il fatto .. di  un (illusorio) serio controllo…mi può soltanto far sorridere! In un Paese come il nostro, intriso di furbizia ed illegalità, c’è solo da illudersi di poter rintracciare in modo trasparente chi dona risorse alla politica senza averne una reale e sostanziosa contropartita!

Perseveriamo..dunque.. con il solito sistema all’italiana in cui.. non si pone mai una barriera preventiva sulle logiche procedurali e ci si riscontra, in seguito, con le consuete azioni repressive che generano scandali!

Ma il cittadino continua ostinatamente ed in tono pragmatico ad affermare che.. avendo già votato contro un finanziamento attraverso un referendum, non può più ammettersi qualunque altra forma di finanziamento da parte dello Stato. Come fosse una regola ormai espressa  dalla volontà del Paese a prescindere da qualsiasi ragionamento di coerenza temporale: 

- Un referendum avvenuto in passato ..quando ormai son passati  vent’anni e la politica internazionale ha mutato diverse regole inserendosi in un contesto globalizzato che ha trasformato le sue stesse logiche di percorso. Un contesto mondiale che ha costruito figure ed organizzazioni sempre più potenti ed in grado di determinare una forte e particolare influenza sull’assetto sociale.  In più si dovrebbe considerare l’inconsistenza di un referendum che non poneva alcuna vera alternativa ad un si ed un no.

Ma il nostro Paese continua a marciare come un gregge di fronte a stupidi  principi che non guardano in prospettiva verso un sistema più funzionale e di vera garanzia democratica…Un gregge che sembra desiderare un qualsiasi pastore che lo guidi, purchè non induca a riflettere più di tanto con una propria logica di pensiero.

Un Paese predisposto agli assolutismi...un Paese che genera continui  scandali!... 
vincenzo Cacopardo

  

L'utile e puntuale tesi del Professor Onida



 Valerio Onida è stato professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano, già giudice costituzionale e Presidente della Corte, è.. oggi, uno dei componenti del ristretto gruppo dei “saggi” che si è occupato di preparare le iniziative per le leggi nel campo economico e sociale.
Secondo l’attenta analisi del Professore "Il cosiddetto presidenzialismo altera gli equilibri costituzionali e riduce le garanzie in favore dell'esecutivo, risultando assai pericoloso ". Il presidente emerito della Corte Costituzionale, non usa mezzi termini per bocciare le ipotesi di riforma presidenziale.  Egli afferma che oggi: risultano primarie le riforme strutturali, le leggi e le amministrazioni”.
Come si potrebbe non essere d’accordo con una simile affermazione? Per l’attento professore la discussione sul Presidenzialismo potrebbe portare ad un sistema pericoloso all’italiana.. al fine di cambiare un apparato governativo ed un rifiuto della rappresentanza politica per puntare su forme di democrazia diretta fin troppo assolute”.
Il Costituzionalista teme che questa forma di sistema possa portare ben oltre una giusta valorizzazione degli istituti di partecipazione e di democrazia diretta,  ponendo il riferimento  con i programmi e le regole di comportamento del Movimento 5 Stelle: “Sembra che si immaginino parlamentari eletti che non decidono nulla, ma eseguono le decisioni che loro pervengono attraverso le risorse della «rete», in sedi esterne al Parlamento, e cioè da tutti i cittadini che fanno parte del Movimento, con modalità però soggette al governo di un «capo» (Grillo, o chi per lui) che controlla il centro del sistema di comunicazione”.
In questa visione «antiparlamentare», gli eletti, non agirebbero più «senza vincolo di mandato» — il ruolo stesso del Parlamento e dei suoi componenti verrebbe svuotato”.
Secondo Onida, “non è meno «antiparlamentare» la visione, opposta ma convergente, di chi ritiene che la discussione parlamentare sia un orpello inutile e atto solo a ritardare i meccanismi di decisione, che andrebbero affidati invece a un «capo» (ancora una volta) eletto a termine e dotato non solo dei tradizionali poteri esecutivi e di iniziativa «privilegiata» propri del Governo, ma sostanzialmente di tutti i poteri, attraverso il controllo stretto di una maggioranza parlamentare precostituita in modo non solo omogeneo, ma sostanzialmente «servente» nei confronti del capo”.
Per il Professore.. la tesi di un «presidenzialismo all’italiana»,  dimentica il carattere dialettico di un vero presidenzialismo, sognando un Presidente che non debba trattare con nessuno, nemmeno con la «propria» maggioranza, la quale dovrebbe essere costruita e funzionare al suo esclusivo servizio.
Anche qui, siamo ben al di là delle opportune misure dirette a rendere più efficiente il nostro Parlamento, rivisto nella sua tipica struttura bicamerale che dovrebbe essere messo in grado di compiere il suo lavoro in base a normative certe ed in tempi ragionevoli. Il Professor Onida avverte:  Prima di affermare l’implicita inutilità di un Parlamento, sarebbe il caso di riflettere attentamente sul passato..
L’osservazione del Costituzionalista non può che essere valida e puntuale ..in un momento storico in cui le forme di populismo vengono spinte all’eccesso ed in cui aumentano a dismisura certe manifestazioni di piazza. Ma le sue argomentazioni dovrebbero anche leggersi come un’ulteriore spinta affinchè la politica possa esprimersi in termini più innovativi in direzione della ricerca di un paradigma più funzionale ed utile che possa rappresentarci in modo più specifico ed esclusivo.
vincenzo Cacopardo

La critica di Papa Bergoglio al “politically incorrect”



Durante la messa celebrata nella Cappella della Domus Santa Marta, di fronte ai vertici della Rai, il Santo Padre afferma che "l'ipocrisia è il linguaggio della corruzione".

Il Pontefice indica un percorso in cui, chiunque crede nel messaggio di Cristo, non dovrebbe adoperare un lessico  tendente all'ipocrisia, ma..da vero cristiano, dovrebbe farsi ambasciatore dell’unica verità che gli appartiene e cioè..quella del Vangelo. Il Papa vorrebbe che questo linguaggio, individuasse un percorso di trasparenza simile a quello che appartiene alla purezza dei bambini.   
Papa Francesco insiste nell’importanza di questo appunto e lo fa riferendosi a quando Gesù parla ai suoi discepoli, dicendo: "il vostro parlare sia 'Sì o No". Egli sottolinea come, al contrario, il parlare ipocritamente.. non può rappresentare un linguaggio di verità.  Riferendosi ai fautori del “politicamente corretto”, aggiunge…"essi ricercano solo una verità schiava dei propri interessi". Essi sono e saranno sempre vittime dell'idolatria narcisista... un comportamento che li porterà sempre a tradire e ad abusare della fiducia altrui, per l’unico scopo del “potere”.

Ciò che sembra un "linguaggio persuasivo", ci dice Papa Francesco, porta al contrario " alla menzogna" e per dare più forza al suo messaggio, il Pontefice prende spunto da un episodio evangelico su una subdola richiesta dei farisei a Cristo.
Io credo che il messaggio di Papa Bergoglio casca puntualissimo in riferimento ad una certa comunicazione della politica, quando questa, tendente spesso a trasmettere notizie "con parole morbide, belle, e fin troppo addolcite" cerca di mostrarsi benevola e disponibile ", ma il tutto risulta falso perchè, come ci spiega il Papa, molta di questa comunicazione non esprime mai la verità" ma viene usata soltanto per se stessi e per ingannare chi viene successivamente coinvolto nella menzogna.
Una falsa comunicazione trasmessa attraverso il linguaggio ipocrita della corruzione che il Papa condanna senza alcuna esitazione .
Vincenzo Cacopardo

1 giu 2013

Il macroscopico errore di una politica priva di senso



Come per l’edificazione di un palazzo…credo che anche in politica si debbano posizionare i mattoni uno ad uno. Se le fondamenta rappresentano l’importantissima base d’appoggio per tutto l’edificio..la messa in opera dei mattoni servirà alla realizzazione della struttura ed a rendere più compatta l’opera. Ma il posizionamento di questi deve essere compiuto con altrettanto metodo…partendo cioè dal basso e salendo secondo i canoni e la logica di una buona edificazione.
Come non potrebbe essere altrimenti per la edificazione di una politica sempre più irrobustita dal posizionamento di questi simbolici mattoni che.. rappresenterebbero in sé.. le indispensabili fasi del processo di costruzione?

Oggi..la politica, con l’abbattimento totale del finanziamento pubblico dei Partiti, commette uno degli errori più macroscopici in un processo di rinnovamento. Un errore destinato a non aiutare il necessario miglioramento. Un colossale sbaglio che si rifletterà nell’immediato futuro permettendo ad ogni organizzazione lobbystica e poco chiara di poter mettere le mani su un potere che la politica esprime: Se si discute, oggi, su una possibile trattative Stato-Mafia.. col grosso dubbio che tale attività mafiosa possa aver inciso e condizionato uno Stato in un negoziato in proprio favore…non dobbiamo credere che.. le stesse potenti organizzazioni criminali.. non possano essere in grado di condizionare il voto di un qualsiasi Partito.. assecondando occulti finanziamenti?

Sono proprio i finanziamenti privati a rivelarsi il cancro di una vera politica democratica!

E’ vero che il Paese, nel lontano passato, votò per la abolizione del finanziamento pubblico, ma non è detto che oggi voterebbe ancora in tal senso. Tutti dovremmo sapere che un referendum abrogativo circoscritto in un semplice si o no, non potrà mai essere risolutivo in una materia così delicata dove, solo attraverso il dialogo, si possono riscontrare formule di mediazione per una più giusta regolamentazione della normativa. Questi sono sempre stati i grandi limiti dei referendum che, pur offrendo ai cittadini l’importante espressione di un’opinione sulle particolari questioni, non potranno mai essere funzionali come una qualunque normativa articolata discussa e definita in un Parlamento.

Il progetto di legge suggerito oggi dal Governo suggerisce una regolamentazione della contribuzione volontaria ai Partiti che si avvierà nel 2014 e che andrà definitivamente a regime nel 2017. Più saggiamente, fino a tale momento, i Partiti continueranno a ricevere i rimborsi dallo Stato decurtati del 40% per il 2014, del 50% per il 2015, del 60% per il 2016. Solo al quarto anno ogni finanziamento pubblico cesserà.

Il macroscopico errore che si commetterà, sembra anche essere spinto da una necessaria esigenza da parte di una debolissima politica di inviare un simbolico messaggio ai cittadini, i quali, in parte ignoranti ( in quanto ignorano) vi vedono essenzialmente… un gesto di reintegrazione della politica rispetto ad un passato disastroso in cui, una grande componente di essi, ha lucrato. Ma se per correggere un errore.. perseveriamo commettendone un altro….

Tornando dunque all’edificio, questo simbolico mattone, verrà collocato sulle pareti dell’edificio della politica come fosse un fondamentale elemento di sostegno. Un elemento che si rivelerà assai fragile nel futuro e che potrà far crollare la sua parete rendendo la struttura dell’intero edificio meno compatta ed ancora più debole.
Strano modo di costruire un edificio politico corretto e funzionale!....
vincenzo cacopardo