11 gen 2018

Finita la fiera delle offerte ..inizia quella delle figure..

Quando si dice che la politica e' ormai spettacolo!
SI APRE IL SIPARIO
Cantanti..attori..dive..capitani ed atleti.. più ce né sono e più se ne mettono!

Sono le figure proiettate verso le candidature dai Partiti..ma saranno poi capaci di operare politicamente? Poco importa! Tanto ciò che adesso conta è solo l'immagine...Soprattutto quando una legge elettorale come questa, senza voto disgiunto, attraverso un nome quasi imposto, ti trascina partiti e tutta la loro coalizione!
Si muove la seconda parte della commedia del teatrino della politica italiana..ormai del tutto americanizzata, che attraverso personaggi di apparenza ed aspetto, cerca in qualche modo di nascondere quel vuoto dei programmi ricchi di false promesse.

Finito il mercato delle promesse..la contesa politica si muove adesso sul campo delle figure immagine..Quello mosso proprio da quei politici che sanno come manovrarle. Cosa che tanto sembra piacere ad una buona parte del Paese che ha sempre amato quel teatro dei pupi. 
v.cacopardo      

10 gen 2018

ELEZIONI: IL MERCATO DELLE OFFERTE E' PARTITO









di vincenzo cacopardo

DESTRA E SINISTRA IMPAZZANO CON LE PROMESSE...ABBINDOLANDO L'ELETTORATO NELLE ILLUSIONI:

C'è chi tuona "aboliamo la Fornero”..chi ..”togliamo la tassa sulla Rai”...chi ancora “Via l'IMU e la pensione minima a 1000 euro” etc..etc... Una serie di promesse vaghe oltre che vane che si scontrano sempre con il nodo reale di un debito pubblico ormai fuori da ogni limite.
Il teatrino della vecchia politica persevera tra le consuete figure che hanno già dimostrato i loro ambigui compromessi.. una reale incapacità di lungimiranza.. ed una buona serie di peculati.
La fiera delle promesse e delle illusioni va avanti ormai da anni, ma non v'è dubbio che viene soprattutto spinta dalle due forze politiche contrapposte che si dichiarano alternative l'una all'altra. Quello che..straordinariamente.. si continua a ravvisare è il fatto che tali proposte risultano abbastanza simili a riprova del fatto che non esiste alcuna differenza in questa vecchia politica delle promesse.

Anche stavolta la fiera del teatrino politico ha preso il via con il mercato delle offerte: Quello di chi la spara più grossa...quello che fa forza emotiva sull'ignoranza di tanti che vanno a votare solo per una propria convenienza o per una quiescente simpatia per il candidato. In questa fase il tema sociale sembra non contare più!..Non conta chi sta bene o sta male, ma solo le false promesse dei venditori di fumo.

Da un lato il babbo natale Berlusconi e dall'altro un boy scout chiacchierone che il paese si porta appresso malgrado i guasti procurati e le sconfitte sul dispendioso referendum. Nonostante la bocciatura al referendum e le conseguenti dimissioni, si ributta nella mischia.... E non manca nemmeno il magistrato di turno col suo Partito appena sorto che, improvvisatosi leader..malgrado gli sforzi, non si manifesta come una figura dal taglio politico..restando seduto nella sua poltrona istituzionale.

In realtà il nostro Paese non può più fare forza su un progetto a breve durata come costoro propongono, ma su un programma graduale dove pian piano si accertano le risorse confrontandole con le esigenze e valutandone il peso del debito: tutto il resto è solo chiacchiera!
In questo quadro.. chi offre meno e più ponderatamente in un programma a fasi progressive.. si avvicina di più alla ricerca del giusto percorso...Insomma.. bisogna comprendere che queste promesse da mercato non possono mai raggiungere alcun fine positivo nella fretta di un qualsiasi provvedimento... Se nel contempo, con estrema sforzo di ricerca, non si aggiusta il motore istituzionale e con altrettanta umiltà non si studia con logica un cauto e progressivo piano di analisi per le risorse..non si potrà mai dare certa alcuna di queste promesse.

I migliori statisti restano quelli che, pur nella loro capacità di approccio e di dialettica con il prossimo, non promettono nulla al di fuori di un impegno di ricerca ed analisi per un lavoro politico svolto per fasi.. affrontato con profondità e con grande modestia.

Ma dove è mai la modestia di costoro?

8 gen 2018

RITORNA IL VECCHIO CARROZZONE PER CONTRASTARE I NUOVI ARRIVATI 5STELLE


GIRA E RIGIRA...NEL BARROCCIO SEMPRE I SOLITI
Hanno governato per una infinità di tempo e vorrebbero continuare a farlo grazie all'insipienza di tanti cittadini che ancora li votano. Un certo masochismo insito tra i tanti cittadini.. non sembra aver mai fine!
di vincenzo cacopardo

Da parecchi anni parlano di incontri lunghi e proficui con risultati sempre medesimi: Berlusconi- Lega e Fratelli d'Italia, con i soliti dell'Udc,..assumono un'altra veste ufficiale...l'ennesima, attraverso un ulteriore accordo. Hanno persino il coraggio di chiamarla piattaforma programmatica: Un'altra..per confondere i cittadini nell' oblio di una fantasiosa politica..Una politica che verrà successivamente definita nei dettagli e dove si scopriranno i veri inganni..tra un insieme di leader e quelli che vengono definiti “i colonnelli”. Si parla persino di “valori politici “suggellati da una armonia di fotografie accanto all'albero di Natale.
I moschettieri in prima fila sono: Il cavaliere.. con un sorridente Salvini.. ed una rassicurata Meloni in mezzo. Aspettano la loro vittoria di certo agevolata dalla inconsistente forza di un PD renziano che una ne fa e cento ne pensa.. in un continuo di contraddizioni che lascia intontito anche il proprio elettorato.
I tre dichiarano il loro programma «meno tasse, meno burocrazia, meno vincoli dall'Europa, più aiuti a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti, riforma della giustizia e giusto processo, revisione del sistema pensionistico” ….Ma guarda un po'! Quale ingegno li avrà armati in questa loro innovata idea programmatica? Strano che in tanti non vi abbiano pensato! Eppure.. non era poi tanto facile indicare un simile programma..talmente chiaro..quanto semplificativo!
Stanno cercando di raccattare qualunque forza politica..quelle minuzzaglie centriste pronte ad ogni tipo di compromesso politico..altre che definiscono come “la quarta gamba”..ma che in realtà non hanno alcuna possibilità di sopravvivere politicamente a questo sistema elettorale. Promettono di certo ogni possibile poltrona pur di ostacolare il loro nemico che oggi mette tanta paura: i nuovi arrivati del M5stelle.

In questo teatro della commedia politica che dura ormai da decenni rimane comunque il dubbio della loro unione. Resta l'incognita di una reale differenza di pensiero politico tra Salvini e la sua Lega con la politica liberista pseudo moderata del cavaliere. 

7 gen 2018

La futile e dispersiva corsa verso le Nazionali


Elezioni insignificanti e persino inutili soprattutto per i tanti che ancora si ostinano a disertare i seggi.
di vincenzo cacopardo


Si corre ormai verso le elezioni politiche nazionali e lo si fa con la quasi certezza che non vi possa essere alcun risultato che determini una maggioranza. Il Rosatellum voluto dal PD è un sistema elettorale che difetta soprattutto per il momento politico attuale: Una circostanza in cui si scorge maggiore disaffezione verso la politica e la evidente definizione di alcune scissioni. La ben visibile forza del Movimento 5Stelle ha determinato una rottura decisa nelle contrapposizioni destra- sinistra..Momento storico che stravolge i piani dei vecchi Partiti fondati sulle ideologie. Questa legge non piace a nessuno ciononostante è stata promulgata dal nostro Presidente..
Si chiacchiera fin troppo e si accenna con maggior decisione ad una possibile coalizione tra il Movimento 5 Stelle e la nuova forza politica a sinistra di Grasso: Liberi e Uguali..Ma di divergenze potrebbero esservene fin troppe sul programma... e comunque se il Movimento decidesse di prendere la strada delle coalizioni subirebbe di certo una scontata reazione da una buona parte del suo stesso elettorato che potrebbe abbandonarlo: La sua forza sta proprio nel fatto di non volersi legare a chi ha sempre rappresentato un passato politico ormai al collasso!| I 5 Stelle non si prestano a queste etichette ideologiche..ed è persino giusto poiché la loro politica si è sempre basata su una lotta ad un sistema vecchio che ha contribuito in buona parte allo sfascio del Paese: Un organismo di sistema che in questo percorso si è scontrato con una globalizzazione senza limiti..assai difficile da contenere se non attraverso l'uso di nuove idee!
Per quanto riguarda la mancata legge sullo ius soli per la quale si accusano i pentastellati..lo stesso Movimento sembra aver chiarito che la loro mancanza in Aula al Senato (che ha fatto mancare il numero legale) è stata dovuta da una motivazione di principio e non perchè non si vuole essere a favore di una legge sull'agomento: Un provvedimento che non può non essere discusso ed affrontato in ambito Europeo...Per molti discutibile questa presa di posizione, ma anche giustificabile! Di fatto le forze politiche contrarie perseverano nel giudicare insensato l'atto del Movimento facendone forza della prossima campagna elettorale. Al contrario si potrebbe pensare che le forze governative abbiano sperato di far passare questa legge per un ritorno elettorale da parte di molti immigrati. La storia pare comunque ormai rimandata alla prossima legislatura.
Tuttavia rimangono nel tavolo parecchi temi fondamentali per il Paese: Il tema del lavoro..quello delle disuguaglianze..quello di una vera crescita basata su una economia reale coerente con la nostra Nazione..il tema infinito del Mezzogiorno..quello energetico..quello fiscale e delle tasse..quello dei pensionati..ed altri ancora! Tutti temi sociali importanti cui pone l'attenzione il nuovo Movimento e che di certo non potranno essere affrontati se ancora privi di una legge elettorale che possa rendere il Parlamento rinnovato e la governabilità del Paese più funzionale!

Ma sappiamo che il funzionamento di una politica non può soltanto essere determinato da una governabilità stabile se poi questa viene definita attraverso un sistema inefficace e non democratico. Bisognerebbe essere capaci di riformare in modo efficace senza insistere con queste fasulle od inconsistenti leggi elettorali. Dividendo le competenze ed i ruoli con maggior equilibrio, disciplinando i Partiti in modo adeguato per connetterli in un dialogo costruttivo con la cittadinanza..Ecco la ragione per la quale queste elezioni possono apparirci futili e persino inutili soprattutto per i tanti che ancora disertano i seggi. 

31 dic 2017

Lettera di auguri... e un impegno alla riflessione..

le opere di Antonello da messina
Auguri a tutti i miei lettori 

Ai lettori Siciliani vorrei esprimere l'appunto per un impegno maggiore verso la difesa dei valori del proprio territorio. Una riflessione al fine di reagire per non cadere nel solito cinismo che li tiene lontani da ogni possibile rivalsa in favore della buona cultura. Una reazione forte, ma anche equilibrata contro l'irrisorio impegno da parte di quella politica Nazionale che di certo non aiuta la crescita dell'intero Mezzogiorno.... Contro tutta una politica vecchia ed obsoleta che sembra condannare perennemente l'isola nella morsa di un fastidioso “non c'è alternativa”. 
Un compito dovuto da parte di tutti i cittadini nel saper valutare e giudicare con giusto equilibrio la politica regionale e nazionale che negli ultimi tempi non ha offerto nulla di buono...pur nella possibilità di un uso e la forza di uno Statuto autonomo.
Solo noi possiamo cambiare il deterioramento sociale di questa nostra terra reagendo con forza, passione ed intelligenza. Offrendo impegno e consenso a chi veramente lo merita, poichè la nostra è una terra che amiamo e che meriterebbe il dovuto rispetto.
BUON NATALE ED UN FELICE ANNO AGLI AMICI DI FB 
vincenzo cacopardo

29 dic 2017

I primi contrasti del “carrozzone” Musumeci



il dietrofront di Miccichè
di vincenzo cacopardo

Dopo aver affermato di non voler porre alcun tetto agli stipendi in seno all'Ars, Miccichè fa dietrofront!
Potremmo definirlo il primo caso buffo..se non fosse che di per sé vi è del tragico nell'incombenza... in considerazione delle condizioni economiche e sociali con le persistenti disuguaglianze del nostro paese.

L'assessore UDC Figuccia dimessosi perchè fortemente contrario alla linea del neo presidente dell'Ars... si era espresso in tal modo:"Sui tetti agli stipendi all’Ars eravamo certi che si sarebbe giunti a una decisione di buon senso" poi.. in risposta al commissario siciliano del suo partito Giuseppe Naro...rimarcava: "Esprimendo la sua solidarietà a Miccichè - Naro ha già rivelato la sua piccolezza nonostante la sua veneranda età.”
Non sono certo parole da poco in seno ad una alleanza dichiarata forte e condivisa che ha visto nascere una coalizione di fatto non certo compatta: In realtà Figuccia ha avuto un merito di scoperchiare una faccenda spinosa che avrebbe potuto creare problemi alla stessa giunta Musumeci. 

Ma Figuccia ha anche avuto la coerenza di dimettersi su un principio che tocca decisamente la sensibilità di un popolo siciliano già sofferente. Virtù che Miccichè in questa storia non ha dimostrato!

Un caso che la dice lunga su come inizia questa nuova legislatura che con le parole poco opportune di Miccichè ha spinto alla prima dimissione! Malgrado ciò un risultato si è comunque ottenuto e cioè quello di una marcia indietro dello stesso Miccichè. Una marcia che suona come una resa e che oggi per voce di Musumeci ha confermato l'opportunità sul limite agli stipendi. 
Un esito che ha sortito una evidente contraddizione nelle stesse parole del neo presidente Miccichè pronunciate dopo la sua elezione! Se una cosa del genere fosse successa per voce del Mov 5Stelle si sarebbe aperta una polemica infinita sulla incapacità di gestire le istituzioni e la comunicazione!

Miccichè.. sin dall'inizio..non sembra aver dimostrato la prudenza e l'equilibrio necessari per la gestione di una Assemblea già di per sé nell'orlo del precipizio sia economicamente che come immagine. Mentre chi guida il carrozzone regionale.. fornito di paraocchi... finge di non vedere nè contrasti..nè le prime sconvenienti contraddizioni. 



27 dic 2017

Il professore Cassese ed “il leader improvvisato”


Non si può che essere d'accordo.. evidenziando la crescita di un esercizio della politica che continua nella sua mancanza di progettualità e di idee affidandosi ancora nelle mani dei magistrati.. anche per paura del compromesso tra  ruoli partititici ed istituzionali poco definiti e spesso conflittuali.
di vincenzo cacopardo

In un articolo sul Foglio il Professore Cassese valuta a sproposito la nomina di un “leader improvvisato” il cui nome è Pietro Grasso da poco scelto a capo della corrente politica della sinistra più a sinistra denominata “Liberi e Uguali”. La critica del professore Cassese va oltre sottolineando il fatto che Grasso, presidente del Senato, in concomitanza alla nomina, non ha nemmeno pensato di dimettersi dal suo ruolo istituzionale, ma si spinge anche a valutare questa designazione come un atto tipico di una certa oligarchia dall'alto.

Ad onor del vero non potremmo dare torto al Professore in questa critica che denuncia una certa mancanza di esperienza politica da parte di un magistrato che, a detta dello stesso Cassese, pare aver svolto nei suoi 40 anni di carriera assai poco il ruolo di giudice (solo sette) e la restante parte nelle procure e nel ministero della Giustizia: Ha guidato la polizia giudiziaria disponendo misure cautelari, coordinando investigazioni e acquisendo informazioni e dati sulla criminalità organizzata. Cassese si chiede quindi cosa potrebbe voler simboleggiare per la sinistra e per lo stesso Paese identificare in un “accusatore-investigatore” una guida politica...Nell'intervista il professore prosegue poi su una mancanza di vero programma da parte del neo partito guidato dal nuovo magistrato leader... stigmatizzando come di fatto.. questa mancanza di offerta politica... appaia per la prima volta nella storia politica di una sinistra.

Al di là delle dichiarazioni del professore Cassese..quello che possiamo asserire è il fatto che la personalità di Grasso sia stata scelta soprattutto per un impellente bisogno di immagine. In molti pensano che la figura del neo presidente del Senato non sia proprio adatta ad un ruolo di Partito ..sia perchè proveniente da un ordine esterno ed estraneo ad ogni legame con la politica, sia e soprattutto ..perchè mentalmente non proprio indicato per esercitare un ruolo per sua natura poco consono. In realtà ..la sinistra di D'Alema e Bersani aveva bisogno di una figura di spicco che desse al Partito da poco nato... una marcia in più anche al fine di sorprendere quel PD in mano a Renzi.

Le dichiarazioni del prof Cassese ci danno comunque spunto per le nostre valutazioni: Non possiamo che mettere ancora in evidenza l'esercizio di una politica priva di progettualità e di idee.. che si affida ancora nelle mani dei magistrati anche per paura del compromesso tra i ruoli partititici ed istituzionali poco definiti e spesso conflittuali. La inesauribile ricerca delle figure si traduce continuamente in una sostanziale mancanza delle idee..Idee e pensiero che non sembrano più appartenere a questa politica che persevera nell'incoronare personalità non sempre adatte dimenticando l'importanza di programmi per la crescita reale di un Paese in affanno e con un debito stratosferico.



Il plutocrate.. ed i pauperisti

Il cavaliere risorto definisce i nuovi arrivati del Movimento 5 Stelle dei “pauperisti”.

Come si può usare il termine pauperista contro un avversario politico in tal modo ..quando sappiamo che questo fenomeno economico e sociale esiste ed è caratterizzato dalla presenza di larghi strati della nostra popolazione in condizioni di profonda miseria? Non è forse così? Dall'alto della propria ed agiata ricchezza chiunque come Berlusconi non può essere in grado di percepire e sensibilizzarsi all'odierno fenomeno che sta impoverendo lo strato sociale della buona e sana borghesia del nostro Paese! E non puo' nemmeno ironizzarvi su!

Contrariamente.. (ed al di là di confuse poco condivisibili difformità al loro interno), il Movimento 5Stelle è servito e serve ancora da argine per tutta quella popolazione disperata e sofferente che potrebbe ribellarsi in altro modo! Non è politica anti-sistemica la loro ..ma più opportunamente a-sistemica e cioè quella che cerca disperatamente di riequilibrare le tante disuguaglianze crescenti generate proprio da un sistema politico ormai marcio ed infetto poichè sostenuto da vecchie contrapposizioni di comodo. Che poi possano esserci sostanziali critiche nel loro modo di portare avanti un metodo della loro struttura non del tutto condivisibile... è anche vero..come vere appaiono a volte certe loro figure politiche non del tutto preparate al compito. Tuttavia il loro discutibile metodo trova spazio in una società ormai incredula e non più soddisfatta dell'attuale funzionamento politico.

Le alternative al loro impegno continuano ad essere le solite figure...quei venditori di fumo che, anche attraverso il contributo dei Media, hanno provato ad incantare il popolo con la loro arroganza, la presunzione e persino con la “plutocrazia" di un ristretto numero di individui che, attraverso questo sistema, hanno accumulato una eccessiva concentrazione di denaro. 
Sarà stata forse una certa plutocrazia ad aver generato questo fenomeno del pauperismo cui si chiama in causa il Movimento pentastellato? Sarà il plutocrate Berlusconi o..forse il saccente boy scout fiorentino ...ad aver scatenato una più che naturale condizione di miseria dello strato sociale della migliore borghesia nel paese?

Domandiamocelo!! 

23 dic 2017

La evidente contraddizione sulla difesa della Boschi

DA UN LATO SI SOSTIENE CHE UN MINISTRO DEVE OCCUPARSI DI PROTEGGERE GLI INTERESSI DI UNA AZIENDA DEL TERRITORIO...DALL'ALTRO NON SI VUOLE AMMETTERE UNA PRESSIONE PER SALVARLA...
La faccenda della Banca Etruria, dopo le audizioni di Ghizzoni e Visco, assume un carattere diverso.. confermando sempre di più un conflitto della ministra Boschi ed assolvendo in pieno De Bortoli sul testo delle parole del suo libro. Con la mail di Carrai, infine, appare di tutta evidenza un interesse da parte del “giglio magico” su una Banca in cui la presenza del babbo della ministra pone le più che naturali condizioni di un conflitto.
di vincenzo cacopardo

Il primo rimprovero che si fa alla Boschi è il fatto di aver sottaciuto in Parlamento sulle sue costanti visite nelle diverse istituzioni a tutela di un interesse per la Banca Etruria.

Nonostante ciò pare davvero inconsueto che in tanti come Orfini, nel loro dialogo in difesa della ministra si possano contraddire con tale sufficienza: Chi di costoro difende la Boschi si affretta a specificare che un ministro può occuparsi specificatamente del proprio territorio in cui è stato eletto. Ciò non viene condiviso da un'altra parte che stigmatizza l'inopportunità di un ruolo di ministro da quello parlamentare che obbliga ad un interesse nazionale e non circostanziato territoriale.

Ma al di là del riscontro di una chiara differenza tra chi esercita un ruolo esecutivo da quello parlamentare, quello che non convince è un'altra cosa e cioè la netta e sterile discordanza sulla difesa che mette ancora di più in evidenza il conflitto: Se si afferma che la ministra Boschi, in difesa del territorio, ha diritto di proteggere una impresa locale, per quale ragione la si giustifica poi asserendo contrariamente che la sua richiesta a Ghizzoni era solo per valutare una ipotetica possibilita di acquisizione e non per un impegno preciso al salvataggio... Se vai per sostenere una causa assumendoti una responsabilità per il bene del tuo territorio, che ragione hai poi di tirarti indietro non favorendo un salvataggio riparando dietro una semplice valutazione di una incerta acquisizione?

Insomma: Se come ministro ritieni di avere diritto di perorare una causa di un problema del tuo territorio.. devi anche avere il dovere di sostenerla attraverso un soccorso! Se no..perchè ci sei andata? Quale la prerogativa del tuo compito ministeriale se, come ritieni, devi occuparti degli interessi di quel territorio?..In più si deve sottolineare il fatto che (guarda caso) tale Banca era sull'orlo di un fallimento!

Non sono un avvocato..e non è detto che bisogna esserlo ..ma mi sembra che l'attacco a De Bortoli e la difesa da parte dei sostenitori della Boschi non possa stare in piedi..poichè forzatamente contraddittoria.


17 dic 2017

CI SIAMO SCORDATI L'AMBIGUO PATTO DELLA SEPPIA?



Si erano incontrati in una saletta appartata di Rinaldi al Quirinale.il ministro Luca Lotti, che ospita due distinte comitive, capeggiate da Totò Cardinale e Davide Faraone. Al centro della tavolata il fedele Lotti, alla sua sinistra Totò, a destra Davide, accanto a lui Lorenzo Guerini ed infine, ultimo arrivato Matteo. Sembrava una vecchia immagine di una corrente della vecchia DC..se non fosse che almeno in quel Partito vi erano personaggi di maggior sostanza e valori.

«Non ci sono più renziani di serie A e di serie B, né della prima o della seconda ora. Siamo tutti un’unica cosa», esclamava l'imperituro Totò Cardinale. « Sicilia Futura è come se fosse dentro il Pd, nei territori siamo in assoluta sinergia e faremo le liste assieme per le primarie, che dovranno avere un effetto-trascinamento per le Regionali, alle quali cominciamo a lavorare insieme».

Si stavano preparando per mantenere ancora le redini della politica in Sicilia (e non solo) attraverso un patto detto della "Seppia"...! Con loro i siciliani-futuristi (ma politicamente più legati ad un passato che ad un futuro) Nicola D'Agostino, Michele Cimino, Edy Tamaio, Salvo Lo Giudice, Totò Cascio. Poi i dem: Luca Sammartino, Valeria Sudano, Gianfranco Vullo, Nello Dipasquale, Pippo Laccoto e Paolo Ruggirello, con l’assessore Alessandro Baccei ed infine il crisafulliano Mario Alloro...Insomma tutti gli uomini della nuova formazione Faraonica-Cardinalizia- Renziana che in Sicilia avevano già operato nelle variegate giunte Crocettiane.

Cosa dire poi dei risvolti odierni a sostegno della candidatura di un candidato di FI alla presidenza della Assemblea da parte di alcuni di loro ? E' la prova provata di un compromesso per la futura formazione di un governo nazionale!..Non ci piove! La seppia sembra aver mosso i suoi tentacoli cominciando dalla Sicilia!
vincenzo cacopardo