9 mag 2019

MOTIVAZIONI E SPERANZE PER UN CAMBIAMENTO


di vincenzo cacopardo
( tratto dal libro "la politica ed il cambiamento di vcacopardo del 99)

Ciò che accade oggi nel mondo intero è un lento, ma progressivo cambiamento del sistema politico spinto da una visione più completa di una società che aveva già da tempo incanalato gli asettici principi delle disuguaglianze infischiandosene delle scontate conseguenze che oggi sembrano manifestarsi sempre più animatamente.

Nel nostro Paese la necessità di nuove organizzazioni politiche che potessero dare una svolta ad un sistema fin troppo ricco nei principi ed assai meno fondato sui giusti valori era nell'aria già da tempo subito dopo i governi succedutisi dopo mani pulite.


Possiamo cominciare una breve analisi ricordando quel 96..con la difficile fase di un governo tecnico guidato da Dini, appoggiato dalla sinistra e dalla Lega, quando.. subito dopo.. si ritornò a votare per le politiche: Un nuovo polo, sotto la sponsorizzazione delle foglie di un ulivo, riuscì ad unire una frastagliata sinistra vincendo le elezioni, ma dovette vivere con forti contraddizioni la sua lunga fase governativa, sforzandosi non poco nell'adattare una certa ideologia ad un sistema sempre più competitivo e liberista. Per certi versi.. quel governo..sembrava più diretto a costruire accordi con una opposizione per un maggior quieto vivere e per realizzare il sogno di un più efficace ingresso in Europa. Di fatto subito dopo si passò al governo Berlusconi con l'uso del sistema bipolare basato sull'alternativa dei due poli opposti.

Malgrado la politica del Palazzo marciasse in questa direzione per una buona parte dei cittadini furono proprio quelli gli anni in cui si cominciò a dubitare di un sistema costruito sulla retorica delle ideologie del passato che avrebbe spinto alle reazioni. Molti avevano creduto alle elezioni attraverso il “maggioritario” e ad un sistema governativo bipolare capace di togliere di mezzo le vecchie forze di centro. Tuttavia nessuno aveva realmente percepito quanto avrebbe inciso nel quadro politico questa mancanza repentina delle forze moderate che per decenni avevano amministrato il paese.

Il palazzo si era chiuso e la politica pensava molto a se stessa con poco spazio dedito alle vere esigenze di chi guarda alla politica come funzione sociale. Era perciò scontato che progressivamente si sarebbero formate organizzazioni politiche con manifestazioni di piazza. Era anche previsto che un Movimento formatosi in reazione ad una politica di palazzo costruita attraverso il gioco delle contrapposizioni dovesse prima i poi insorgere...(qualunque fosse)... Per di più in forza ad un mutamento sociale che aveva cominciato ad investire il mondo intero per via di una globalizzazione che non sembrava lasciare alcuno spazio a idee, qualità e valori a cui quella stessa politica non poneva alcuna resistenza

Oggi.. nel mondo intero..senza quella essenziale politica lungimirante.. questa trasformazione ha raggiunto anche valori più alti e difficili da contenere come quelli ambientali..quelli di una sovrappopolazione e della emigrazione. Nel nostro Paese anche quella di porre minori disuguaglianze e di ridurre il macroscopico divario Nord – Sud.

Nessuno ha la sfera di cristallo per leggere il futuro..nessuno sa se un Movimento come quello dei 5 Stelle, con tutte le sue contraddizioni, sarà in grado..anche solo in parte.. di mettere ordine nel nostro paese attraverso un solido equilibrio politico, nessuno è in grado di sapere se ne verranno altri di nuovi.. più preparati e convincenti .. ma di certo non ci si può meravigliare del bisogno di un “cambiamento” perfino quando questo non sembra esser guidato nel senso giusto ed in modo in cui vorremmo, poiché ogni cambiamento pone anche limiti e dubbi che solo il tempo potra' dissolvere. Tuttavia.. in qualunque modo finirà ..si saranno aperte nuove strade...

In politica la speranza di poter chiudere una porta a beneficio di un'altra che poi nel tempo ne aprirà un'altra ancora ..è sempre utile alla sua dinamica..di certo più utile e costruttiva che dovere restare immobili e schiavi di vecchie figure e delle logiche di un passato.

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