Mario Monti sembra chiedere
consigli e raccogliere pareri….se si presenterà candidato premier, lo farà con
una lista unica, ma non v’è dubbio che il suo scopo è quello di poter radunare
il massimo dei moderati centristi. Berlusconi, che si definisce più centrista ed
il più moderato di tutti …aspetta le mosse del Professore, ma sembrerebbe
pronto ad entrare in campo rafforzato dagli accordi col Carroccio. Non v’è
dubbio che tutta l’area moderata è in fibrillazione ed in attesa delle scelte
dei loro leaders. Bersani, dal lato suo,
persevera coerentemente con le primarie in attesa delle decisioni degli altri
candidati ma, sembrerebbe essere il più solido e continuativo nel suo percorso,
forse, ostacolato solo da chi, al suo interno gli pone dubbi sulle antiche
figure che ancore intendono proporsi.
In attesa di tutto ciò, il
Paese stenta nella crescita poiché non ha nessun piano ideativo in tal senso…L’ingresso
nella politica governativa nazionale dei tecnici, ci ha reso forse più sicuri
agli occhi dei paesi europei, ma non ha di certo raggiunto lo scopo promesso
dell’equità né, tantomeno fornito propellente utile per una crescita.
A mio parere il problema
nasce dal fatto che, proprio oggi, in un paese ormai reso al collasso, l’unica
possibilità di sopravvivenza si può riscontrare sulle idee, idee che possono
essere dettate…non da professori o da tecnici, ma paradossalmente da figure creative
identificabili più in “artisti” in senso lato. Questa è la ragione per la quale
avverto nell’innovazione e negli uomini che la sostengono, il vero valore sul
quale poter meglio riscontrare un futuro.
Il Paese sembra imballato ed
abbindolato dalle figure politiche in una condizione tanto curiosa, quanto apparente
ed illusoria, che trascura l’importanza del vero cambiamento che dovrebbe
essere alla base di un sistema politico utile: In questo campo desolato e
devastato, dove la terra non riesce più a produrre i frutti necessari per la
crescita, tutti si preoccupano di dare spazio e visibilità ad una competizione
tra gli stessi coltivatori che poco si preoccupano di detto campo… Questo, in
modo metaforico.. sembra essere il quadro!
Qualunque ricerca per voler
fornire una governabilità al Paese, continuerà ad essere stentata e mediocre, poiché
costruita su di un archetipo vecchio che non può più offrire innovazione. Monti
si o Monti no, poco importa… e’ il modello che dovrebbe cambiare e tanti sprovveduti
non ne riusciranno a percepire l’importanza, fino a quando non arriverà la
definitiva rottura. Una politica che sembra
oggi imbrigliata in questa mentalità, tanto condizionata da mettere in primo
piano solo un nesso con una incancrenita realtà delle cose, sminuendo ogni
riferimento verso ideali ed inventiva. ..Mai come oggi…occorre tanta
creatività!
vincenzo
Cacopardo
la componente pragmatica nella politica e nel sociale per leggere l’argomento
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