20 dic 2012

Senza innovazione… si naviga nel buio


Monti prepara lista moderati e  chiama  riformisti PdPdl

Mario Monti sembra chiedere consigli e raccogliere pareri….se si presenterà candidato premier, lo farà con una lista unica, ma non v’è dubbio che il suo scopo è quello di poter radunare il massimo dei moderati centristi. Berlusconi, che si definisce più centrista ed il più moderato di tutti …aspetta le mosse del Professore, ma sembrerebbe pronto ad entrare in campo rafforzato dagli accordi col Carroccio. Non v’è dubbio che tutta l’area moderata è in fibrillazione ed in attesa delle scelte dei loro leaders.  Bersani, dal lato suo, persevera coerentemente con le primarie in attesa delle decisioni degli altri candidati ma, sembrerebbe essere il più solido e continuativo nel suo percorso, forse, ostacolato solo da chi, al suo interno gli pone dubbi sulle antiche figure che ancore intendono proporsi.  
In attesa di tutto ciò, il Paese stenta nella crescita poiché non ha nessun piano ideativo in tal senso…L’ingresso nella politica governativa nazionale dei tecnici, ci ha reso forse più sicuri agli occhi dei paesi europei, ma non ha di certo raggiunto lo scopo promesso dell’equità né, tantomeno fornito propellente utile per una crescita.
A mio parere il problema nasce dal fatto che, proprio oggi, in un paese ormai reso al collasso, l’unica possibilità di sopravvivenza si può riscontrare sulle idee, idee che possono essere dettate…non da professori o da tecnici, ma paradossalmente da figure creative identificabili più in “artisti” in senso lato. Questa è la ragione per la quale avverto nell’innovazione e negli uomini che la sostengono, il vero valore sul quale poter meglio riscontrare un futuro.
Il Paese sembra imballato ed abbindolato dalle figure politiche in una condizione tanto curiosa, quanto apparente ed illusoria, che trascura l’importanza del vero cambiamento che dovrebbe essere alla base di un sistema politico utile: In questo campo desolato e devastato, dove la terra non riesce più a produrre i frutti necessari per la crescita, tutti si preoccupano di dare spazio e visibilità ad una competizione tra gli stessi coltivatori che poco si preoccupano di detto campo… Questo, in modo metaforico.. sembra essere il quadro!  
Qualunque ricerca per voler fornire una governabilità al Paese, continuerà ad essere stentata e mediocre, poiché costruita su di un archetipo vecchio che non può più offrire innovazione. Monti si o Monti no, poco importa… e’ il modello che dovrebbe cambiare e tanti sprovveduti non ne riusciranno a percepire l’importanza, fino a quando non arriverà la definitiva rottura.  Una politica che sembra oggi imbrigliata in questa mentalità, tanto condizionata da mettere in primo piano solo un nesso con una incancrenita realtà delle cose, sminuendo ogni riferimento verso ideali ed inventiva. ..Mai come oggi…occorre tanta creatività!  
vincenzo Cacopardo

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