di vincenzo cacopardo
Il
sindaco d'Italia continua a promettere ...ma non si capisce quale può
essere la ragione di attuare una simile propaganda se non quella di
prendere in giro una grande fetta del suo elettorato ..visti i
parametri economici e le statistiche di una crescita che offrono poco
spazio, a chi come noi, soffre di un pesantissimo debito pubblico.
Sappiamo tutti che senza una crescita il debito è destinato ad
allargarsi ed in realtà..questo sbandierato sviluppo in salita.. non
si riesce mai a riscontrare.
La
politica di questi anni si è sempre mossa attraverso promesse.
Chiunque sale al premierato diffonde proclami di promesse più che di
impegni reali: Renzi, in questo caso, è sempre apparso in prima fila
nelle continue filastrocche mielate da una comunicazione ipocrita più
che mai. Sarebbe più utile avere un premier che dettasse con
maggiore umiltà progetti ed impegni concreti al fine di assicurare
senza affermate certezze..ma con intuito, lungimiranza e volontà.. la
possibilità di abbassare le tasse. Il premier, come esattamente
fece il suo predecessore Berlusconi, fosse quasi un giochino da
niente, promette e promette ..giocando sulla pelle dei cittadini meno
abbienti..senza accorgersi che il nostro non è nemmeno un problema
limitato alla crescita, ma alla perseverante apertura a forbice di
chi può vivere ancora agiatamente ed i tantissimi che rasentano
ormai la povertà assoluta.
Limitare
la politica economica solo nei racchiusi parametri dello spread o del Pil..significa non aver
capito in profondità il metodo necessario ed un percorso che solo attraverso
una feconda economia reale potrebbe mettere pace ed equilibrare gli evidenti divari esistenti. Se solo chi ha i capitali può essere in
grado di investire... tagliando così fuori una grande parte di cittadini che, priva di questi, potrebbe essere in grado di proporre idee per la crescita,
significa limitare ogni vero sviluppo verso la qualità e
l'eccellenza che per storia ci appartiene.
Anche
le
banche dovrebbero tornare a fare le banche! Oggi potrebbero entrare
in “equity” investendo per e con le aziende, sposando, per un
periodo di tempo ed accompagnando la loro crescita... portarle verso un reale
sviluppo.
Sono
temi difficili da affrontare e si capisce, ma anche predominanti che in vero
vengono poco valutati preferendovi una sterile propaganda fatta di
promesse fiscali e quant'altro. Un dato di fatto è certo..in tutto
ciò il vero sviluppo dell'economia nazionale potrebbe essere
indirizzato verso una crescita del Sud ed in questo ancora nessuno,
né tantomeno il sindaco d'Italia, riesce ad immedesimarsi.
post collelati: le ragioni della crisi economica
il paese e lo sviluppo
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