Ma
su non scherziamo! Siamo completamente fuori da ogni logica quando
si afferma che la maggiore preoccupazione a livello nazionale
ed internazionale debba essere il rimborso
del debito pubblico.
Sarebbe molto più logico pensare e assicurare
una buona qualità di vita a ogni cittadino malgrado
il deficit e un debito pubblico mostruoso contratti dai
politici attraverso un sistema di evasione fiscale, illegalità
e corruzione e grazie ad un perverso sistema internazionale.I
cittadini, soprattutto gli Italiani, sono le “formichine
d’Europa”.
Senza
quasi renderci conto, abbiamo,
in maniera vergognosa, ribaltato i valori fondamentali su cui si
regge la convivenza dei popoli,
mettendo al primo posto il mercato dei capitali invece della
soddisfazione dei bisogni primari e irrinunciabili della persona
umana.
La
Costituzione dimenticata e sistematicamente violata.
I
soldi, il capitale sono uno strumento e la qualità della vita è il
fine. In
nessun caso il capitale può diventare il fine e la persona umana lo
strumento. Pertanto
ogni procedura o sistema finanziario che peggiori a qualunque titolo
la qualità della vita dell’uomo o
peggio ancora lo riduca in schiavitù fisica o morale, deve
essere fermamente condannata, bandita
dalla società e considerata a pieno titolo illegale.
Se
pagare un debito è un dovere, un dovere ancora maggiore è
assicurare la qualità di vita dei cittadini, con
una doverosa precisazione: esiste una gerarchia nei doveri e nei
diritti; e il diritto alla vita dignitosa viene di gran lunga prima
del diritto al rimborso del debito.
Senza
contare che prima di pagare qualunque somma, è quanto mai doveroso
effettuare una analisi puntuale su come si sia formato questo
profondo squilibrio che
oggi registriamo. Secondo la prestigiosa Oxfam, quest’anno
2016, l’1%
della popolazione mondiale sarà più ricco del 99% e
che la quota di ricchezza nelle mani di una piccolissima fetta
di popolazione del pianeta è aumentata in maniera costante dal 2009
al 2014-nel momento di maggior crisi – fino a toccare il 48%.
Oppure
come sia possibile che in Italia il 20% della popolazione possieda il
61,6 della ricchezza nazionale e
se sia fondata la convinzione in alcuni ambienti qualificati che la
massiccia evasione fiscale, la corruzione e l’illegalità siano
talmente estesi da assicurare il risanamento della economia e della
produzione se venissero semplicemente combattute, sconfitte e i
ricavi reinvestiti nella riduzione del debito.
Occorre
indagare a fondo inoltre, sulla cosiddetta “finanza creativa”,
sugli strumenti utilizzati; sui titoli tossici; sugli imbrogli
internazionali in materia di finanza; su politiche fiscali
discriminatorie, sulla corruzione e sulle connivenze tra finanzieri e
politici. Se
andassimo a fondo in questa analisi, scopriremmo che la finanza
internazionale non ha regole, non ha morale,
eha permesso a degli approfittatori di fare quello che hanno
voluto con la connivenza di governanti compiacenti o ignoranti,
sapendo che tutti i responsabili del grande crack e della emissione
di titoli tossici non hanno fino ad ora assaporato le patrie galere.
Prima
quindi di pagare un solo centesimo, esaminiamo attentamente come si
sia formato il debito pubblico,
il grado di correttezza e di legalità e richiediamo a gran forza la
reintegrazione dei principi fondamentali della giustizia, della
legalità, della libertà, dell’onestà e dell’equità a livello
nazionale e internazionale.
Oltretutto,
accanirsi a volere a tutti i costi che si paghi un debito, rischia di
rendere ancora più difficile la solvibilità e quindi il pagamento
del debito stesso. Tutta
la politica delFondo
Monetario Internazionale (Fmi)
in questo senso è piena di profonde contraddizioni e di insuccessi.
Anzi i comportamenti dettati dal Washinghton
Consensus hanno
determinato un profondo peggioramento dei Paesi.
Un
recente caso macroscopico è quello della Grecia dove
il PIL è diminuito di oltre 9 punti (9%) per seguire la ricetta
del Fondo e dei creditori rendendo impossibile la vita dei cugini
greci e il rilancio dell’attività produttiva da cui può derivare
un avanzo primario che permetta di rimborsare il debito che adesso
deve essere congelato o annullato! Alexis Tsipras ha fatto male ad
accettare il ricatto della Germania e dell’Unione Europea.
Michael
Cembalest, chief
Strategist della potente JP Morgan Chase scriveva in una lettera
riservata ai clienti VIP della sua banca che “i
margini di profitto sono ai massimi storici da molti decenni e questo
grazie alla compressione
dei salari”.
Come dire che poche persone sono diventate straricche riducendo i
salari degli operai o dei professionisti. E’ questo un caso
tipico di
autentico latrocinio sociale che
non può in nessun caso essere accettato e mantenuto. Pensate quanti
debiti e quante sofferenze questi operai hanno dovuto contrarre e
sopportare a causa di questo comportamento criminale!
Certamente
sono moltissimi i casi che potremmo citare. Ricordiamo, ad esempio
che alcunianalisti
della potentissima Citigroup descrivono gli Stati Uniti come una
“plutonomia dominata da una ristretta élite del denaro”!
Altro che democrazia e giustizia distributiva ed equalitaria. E’
l’affermazione brutale della legge del più forte: diventare sempre
più ricco per il gusto sadico di esserlo e di ridurre in povertà la
maggioranza dei concittadini del mondo!
George
Magnus della
non meno potente UBS svizzera, affermava che l’attuale livello di
disoccupazione “rappresenta l’esercito industriale di riserva”,
cioè un esercito in mano dei capitalisti per ricattare chi ha lavoro
e comprimere i salari.
Ma
questo gruppo ristretto di “finanzieri” sa fare di meglio e
di più e trarre profitto anche dai poveracci concedendo loro
“generosamente” un credito a
buon mercato sapendo che non lo potranno mai pagare e poi privarli
dei beni acquistati facendoli fallire. E’la
stessa tecnica dell’usura! E’
da questa strategia che è nata la famosa bolla speculativa degli
immobili del 2007 che ancora oggi continuiamo a pagare.
E
naturalmente potremmo continuare per ore ed ore ma fermiamoci qui
ricordando quanto ha scritto il premio Nobel per
l’economia Paul
Krugman sul New York Times: “
Ma che sta succedendo? La risposta di sicuro è che i ‘Masters of
the Uniiverse’ di Wall Street capiscono quantosia
moralmente indifendibile la loro posizione…
E’ gente che è diventata ricca trafficando con complessi schemi
finanziari che non solo non hanno portato alcun beneficio economico
agli americani, ma hanno contribuito a gettarci in una crisi i cui
contraccolpi continuano a devastare la vita di decine di milioni di
loro concittadini. Non
hanno ancora pagato nulla. Secondo
loro non ci deve essere nessuna analisi approfondita. Chiunque mette
in evidenza ciò che è ovvio, per quanto lo possa fare in modo calmo
e moderato deve
essere demonizzato o/e cacciato via….. CHI
SONO DUNQUE GLI ANTIAMERICANI? Non
i mnanifestanti che cercano semplicemente di far sentire la propria
voce . No, I
VERI ESTREMISTI QUI SONO GLI OLIGARCHI AMERICANI che
vogliono soffocare qualsiasi critica sulle fonti della loro
ricchezza”.
Paul
Krugman non poteva usare parole più chiare e convincenti per far
capire perchè nasce la macchina del fango, quanto importante sia
stato il movimento degli Indignados e
similari come “Occupy
Wall Street” e
chi siano i veri estremisti. In fondo ha detto in maniera più
esplicita e completa quanto hanno detto milioni di persone che
hanno manifestato nei cinque continenti e soprattutto quanti si
sono tolti la vita, uccisi da questo assurdo sistema debitorio e
finanziario.
L’Italia
non potrà certamente ripagare interamente il suo debito pubblico,
come d’altronde la massacrata Grecia Si imporranno
delle misure
alternative da
inserire in quelle che dovranno certamente essere assunte dalla
Bce, constatato che i sistemi fin qui utilizzati non si sono
rivelati sufficienti e adeguati alla gravità della crisi. (vedi
articolo precedente)
Invece
di conferire la massa enorme di denaro alle banche che non sono in
grado di farlo arrivare alle persone e alle imprese se non in minima
parte, si
potrebbe pensare di conferirlo in parte alla Unione Europea o ai
singoli Stati dietro
precise garanzie di
profonde ristrutturazioni.Una Cosa deve essere certa e non più messa in discussione. Bisogna evitare ed annullare i grandi debiti e censurare gli strumenti che li creano e che permettono a pochissimi di arricchirsi a dismisura e a intere fasce di popolazione di cadere sotto la soglia di povertà.
A
tal proposito è sintomatico il recente scontro istituzionale tra
Mario Draghi e Wolfgang Schäuble sugli
interessi negativi: non si possono pretendere da un capitale
interessi maggiori di quello che rende!
Vanno
riscritte le regole finanziarie internazionali. Bisogna privilegiare
la qualità della vita dei cittadini, favorire l’informazione
finanziaria, aprire immediatamente un’inchiesta giudiziaria e
avviare immediatamente gli investimenti produttivi unitamente alla
salvaguardia degli investimenti sociali sostenibili e l’occupazione
giovanile, mettendo fine alla finanziarizzazione dell’economia e a
ogni forma di speculazione finanziaria.
E’
un tema che suggerisco in particolare ai cattolici che si riconoscono
nei principi del “povero Cristo” coerentemente crocifisso per
idee non lontane da quelle ricordate.
Enzo
Coniglio