29 mag 2018

Ennesima corsa verso elezioni con vincitori scontati



Cosa farà Salvini ...e cosa Di Maio? Il leader della Lega resterà legato al barroccio del vecchio carro con Berlusconi? Di Maio ed i suoi pentastellati vorranno andare soli?
Una cosa è certa : Se con la stessa legge elettorale la Lega si presenterà sola ed Cinquestelle si riproporranno separatamente con lo stesso contratto di programma, insieme potrebbero superare il 60% dei consensi . Se poi anche Fratelli d'Italia aderirà al contratto potrebbero sfiorare quella soglia dei due terzi in grado di poter agire autonomamente sulle riforme costituzionali..
La scelta opposta di Salvini con i partiti del centrodestra..sfiorerebbe appena il 40% .

di vincenzo cacopardo

Resto fermo nella mia posizione sulla scelta del presidente Mattarella per impedire la formazione di un governo dopo una lunga trattativa tra i due partiti. Una posizione simile a chi, più dotto di me nella materia... come il costituzionalista professore Onida, la ritiene abbastanza impropria: “Nel nostro sistema la formazione dei governi dipende essenzialmente dalla presenza o meno di una maggioranza in Parlamento. Il governo non è una dipendenza del capo dello Stato, bensì una dipendenza del suo Parlamento, della sua maggioranza. Non dare vita a un governo per la presenza di una persona e le possibili idee politiche che potrebbe portare avanti, mi sembra andare al di là di ciò che dice la Costituzione quando parla della formazione di governo.”
Per il sottoscritto.. se si travisa l'articolo 92 della Costituzione pensando che il Capo dello Stato..attraverso il termine "nomina"..possa decidere chi deve fare il ministro ..significa che con questo principio..potrebbe in assoluto nominare l'intero governo da solo. Non rappresenterebbe piu' il "super partes" assicurandosi un potere che in realtà appartiene al presidente del Consiglio...E' proprio una differenza con un sistema Presidenziale!

Ma adesso nella più che grande confusione che si è generata, con un governo voluto dal Presidente senza alcun voto nel Parlamento (e qualche possibile astensione da parte di un PD ormai seppellito dal renzismo).. ci si muove al più presto per nuove elezioni.

Cosa farà Salvini ...e cosa Di Maio? Salvini resterà legato al barroccio del vecchio legame con Berlusconi ? Di Maio ed i suoi pentastellati vorranno andare soli?
Una cosa è certa : Se con la stessa legge elettorale la Lega si presenterà sola ed Cinquestelle si riproporranno separatamente con lo stesso contratto di programma, insieme potrebbero superare il 60% dei consensi . Se poi anche Fratelli d'Italia aderirà al contratto potrebbero sfiorare quella soglia dei due terzi in grado di poter agire autonomamente sulle riforme costituzionali...Era questo che forse desiderava il Quirinale? Non è più che prevedibile una simile risposta da parte del popolo che ha votato e che ha avuto negata la formazione del governo? 

Se effettivamente si poteva temere uno stravolgimento dei trattati internazionali..Il presidente della repubblica sarebbe potuto intervenire successivamente!
Adesso si può solo sperare in un abbandono da parte dei 5Stelle sull'impeachment che risulterebbe solo un pericoloso boomerang e che porterebbe incontenibili scontri pro o contro Mattarella. Di certo da evitare!

Le anomalie del Paese ormai solo all'ordine del giorno..tuttavia in questa azione di smantellamento del contratto Lega-Cinquestelle non si può negare un possibile intervento del PD che... come un leone ferito..insiste per difendere la scelta del presidente Mattarella a prescindere da ogni altra considerazione di merito.


28 mag 2018

L'INSPIEGABILE DICTAT DI MATTARELLA


UN PAROSSISMO ISTITUZIONALE SENZA PRECEDENTI
di vincenzo cacopardo

Non ci sono nemmeno attenuanti comprensibili poiché nel programma governativo di Lega e 5Stelle.. non si fa cenno ad un'uscita dalla moneta Unica. Nel merito..inoltre.. uscire dall'Europa e dalla sua moneta comporta una prassi costituzionale lunghissima che anche il Presidente della Repubblica avrebbe potuto stoppare successivamente..”


L'art.92 della Costituzione disciplina la formazione del Governo con una formula semplice e concisa: "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri".
La fase precedente consiste essenzialmente nelle consultazioni che il Presidente svolge, per prassi costituzionale al fine di individuare il potenziale Presidente del Consiglio in grado di formare un governo che possa ottenere la fiducia della maggioranza del Parlamento. Questo meccanismo viene attivato, ovviamente, ogni qualvolta si determini la nascita di un governo.
La Costituzione Italiana assegna al Presidente della Repubblica un ruolo di Garante della osservanza delle leggi del nostro ordinamento senza attribuirgli poteri esecutivi ..In poche parole il Presidente della Repubblica non può.. ne deve fare politica. Non può ne si deve schierare con questo o quel partito o coalizione. Non può ne deve sostenere singoli uomini politici o gruppi di essi. Questo significa “super partes”. ..ossia “al di sopra delle parti” La Costituzione Italiana assegna soltanto al Presidente del Consiglio il ruolo di comando e di governo.

L'impeachment contro Mattarella non è  giustificato e non risolve nulla e sortirà più che altro un effetto contrario!..Alla stessa maniera si ritengono incomprensibili le manifestazioni di piazza a sua difesa: Sono contrapposizioni rischiose che genereranno solo reazioni scomposte e persino pericolose!
E' preferibile limitarsi a far comprendere all'opinione pubblica che (a differenza che in una Repubblica presidenziale)... il Capo dello Stato non può mai condizionare la politica governativa entrando nel merito politico di competenza dell'area governativa ..Cosa che invece sembra essersi verificata!
Il Capo dello Stato nomina su proposta del presidente del Consiglio da lui stesso nominato ed è compito solo del Parlamento (in quanto Repubblica parlamentare) esprimere o no una fiducia al nuovo esecutivo.
E' solo il presidente del Consiglio, da lui nominato, che indica i ministri..la nomina da parte del Capo dello Stato e' solo formale!...Il Presidente del Consiglio non e' "super partes" ma "primus inter pares"..Il Capo dello Stato non può intromettersi sull'indirizzo politico dei ministri..e puo' soltanto opporsi ai nomi per considerazioni riguardanti l'integrità e la irreprensibilità della figura e..nel caso di un ministero delicato come quello dell' Economia..anche sulla competenza..Qualità che in Savona apparivano più che consolidate.

Ma la ciliegina sulla torta con la nomina di Cottarelli (consulente tecnico durante il governo PD) non può che dare ulteriormente da pensare su come si possa travisare il consenso di un popolo che.. tra gli “ismi” di ogni sorta.. finisce col non contare più nulla.

22 mag 2018

SE NON E'PAURA E' RABBIA



Il professore Conte..chi è costui?
Si continua pesantemente a criticare la figura del prossimo Premier, ma in realtà si ha tanta paura del programma scritto dai due Partiti antisistemici ultra votati dal popolo sovrano.
Il terrore di perdere il proprio potere, se ci fate caso, non è altro che la scoperta della propria inconsistenza!
di vincenzo cacopardo

Il programma studiato dalla Lega e dalM5Stelle deriva da una sintesi di due Partiti non del tutto uniformi nel loro modo di interpretare la politica. Non poteva mai essere la perfezione, ma è certamente di rottura ad un vecchio sistema che continuava ad imporsi attraverso quei Partiti tradizionali che di certo non hanno mai risolto i complicati temi che ancora invadono il nostro Paese..nè le pesantissime disuguaglianze sociali ormai moltiplicate.

Quindi ...dopo le continue critiche alla formazione di un Governo ...adesso si attacca la figura del Premier scelto dalle forze politiche.. rimarcando l'appunto sulla parola “Esecutore” ..come se ogni governo non fosse poi un “Esecutivo” .
E' vero il premier non sarà mai un mero esecutore!..Malgrado ciò resterà comunque a capo di un esecutivo..Dovrà presiedere tavoli ..conferenze..rappresentare all'estero il nostro Paese..avere un certo polso nel rappresentarci in Europa..avere un certo carattere..una individualità...tuttavia rimane sempre a presiedere un Esecutivo! Non è detto che essendo esecutivo non possa esprimere anche nel metodo una sua personalità! Questo non contrasta per nulla con l'articolo 95 della Costituzione ..immediatamente tirato fuori dai partiti perdenti in modo pretestuoso!

E poi.. ancora ad andare addosso alla figura di Conte..alla figura dell'”esecutore” come fosse unto dal maleficio..a spulciare il suo curriculum... cercando il pelo nell'uovo e tirando fuori infamie di ogni sorta..Cosa che non è mai stata fatta nei confronti del primo governo Berlusconi e.. tanto meno.. con quello più recente di Matteo Renzi che si impadronì della poltrona protetto da un capo dello Stato.
Se quella del professore Conte è un'anomalia.. rimane del tutto inesistente rispetto a quelle viste nelle passate legislature. Si guarda il pelo nell'occhio altrui dimenticando la trave che vi è stata messa nel loro per anni ed anni.

Un attacco continuo della stampa internazionale e nazionale(non più di sistema, ma quasi di regime) nel protrarsi di una ricerca a largo raggio sulla figura del personaggio che dovrà presiedere il nuovo Governo..Davanti un'Europa che continua a criticare di continuo l'operato politico istituzionale di un Paese che vorrebbe esprimersi per democrazia.. non condizionandola ai soli parametri finanziari.

Un Premier ed un governo che osano contrastare la potente finanza pubblica sostenuta da una politica che pare reggere personalissimi interessi. Un governo che, nel bene e nel male, si è almeno proposto in buona parte a sostenere una certa coesione sociale nel paese delle perseveranti anomalie. Se sbaglieranno saranno a loro volta criticati e giudicati, ma mai nella storia della Repubblica si è vista una critica anticipata così tanto spietata contro un Governo senza che questi abbia preso il via.
SE NON E' PAURA E' DI CERTO RABBIA!

17 mag 2018

PAURE ED OFFESE AD OLTRANZA PER IL NUOVO CHE AVANZA




Malgrado le offese le gli insulti contro un governo nemmeno ancora nato espresse in modo quasi denigratorio dal Giornale e la Repubblica, il contratto di Di Maio e Salvini procede e sta per arrivare al suo compimento. 
di vincenzo cacopardo

La stampa di sistema...persino dall'estero ..insiste con lo screditare l'iniziativa politica del prossimo governo, rendendosi in evidenza impaurita non tanto per le conseguenze.. per lo più immotivate, ma più opportunisticamente... per le ripercussioni che potrebbero causare loro danni in rapporto con gli interessi ormai edificati nel vecchio sistema.
Interessi personali che nel lungo tempo tengono bloccato il percorso di una più equa coesione sociale. Eppure una parte del paese insiste con le offese a sproposito e senza nessuna certezza! Si pensa ancora poco nell'importanza della ricerca di una società che si vorrebbe meno disuguale, più omogenea e funzionale.

Non abbiamo alcuna certezza sul prossimo governo composto da forze politiche per lo più a-sistemiche rispetto ad una società edificata da mille personalissimi interessi..eppure qualcuno sembra già di averle! Si propone contro a prescindere, senza proporre alternative! Senza alcuna convinzione certa e provata! Offende per astio, per rancore, ma soprattutto per paura! La paura del nuovo..quando nel passato gli stessi non sembravano aver dimostrato alcuna paura sul “nuovo” che mai hanno portato Berlusconi e Renzi!

Chi è contro l'innovazione..anche se azzardata..è contro il futuro! Il cambiamento è qualcosa che non può arrivare subito, ma necessita di tempo. Se qualcuno non riesce nell'innovazione, verrà qualcun altro! L'importante è che si cresca nell'ideazione e che non si resti attaccati al barroccio dell'immobilismo politico. Tuttavia il vecchio modo di pensare sarà costretto a cedere il passo al nuovo che avanza. Chi oggi è contro il cambiamento di una politica sociale è soprattutto impaurito per il cambiamento della propria posizione!

15 mag 2018

LA DIFFICILE OPERA DI CONCATENAMENTO DELLE PROPOSTE


di vincenzo cacopardo

Per la maggior parte dei Media che lavorano contro il nuovo che avanza..sembra che i due leader dei Partiti abbiano avuto l'arroganza di mettersi a studiare un programma per il Paese... e persino il difetto di crederci. Sono subito stati subissati da insulti di incapacità ed inettitudine..Offese da ogni lato con titoloni sulla stampa malgrado non avessero concluso il loro lavoro di costruzione.

Definiti dilettanti allo sbaraglio..senza nemmeno provare ad approfondire le vere ragioni che potrebbero creare ritardi ad una possibile conclusiva sintesi di due organizzazioni politiche diverse per storia ed organizzazione, e forse quasi obbligate a dare spazio ad un governo del cambiamento.

Non sappiamo ancora come finirà la difficile sintesi del programma dei due partiti che lavorano per trovare una quadra per i bisogni del Sud insieme agli interessi del Nord, ma è certo che risulta davvero disdicevole colpire con simili insulti l'opera di chi almeno prova....e si assume le difficoltà di un simile incarico per la formazione di un governo... nella tempesta spinta dalle regole di una complicata legge elettorale .

Tuttavia..ancora oggi dopo due mesi dalle elezioni una domanda nasce spontanea senza avere ancora ricevuto risposta: Perché Mattarella non ha dato subito l'incarico di trovare una maggioranza a Salvini leader della coalizione vincente? Non dimentichiamo che ciò ha reso più difficile il percorso dei 5Stelle facendo più comoda la posizione della Lega che non si è mai dovuta esporre!

Adesso tutta la responsabilità della possibile formazione di un governo sembra ricadere principalmente sul leader dei 5stelle che viene di continuo pretestuosamente attaccato dalla stampa del sistema con un astio preconcetto inverosimile!..In qualunque modo finira'.. la Lega ne verrà fuori pulita ed integra rispetto alle responsabilità istituzionali..continuando a giocare tra FI ed il Movimento senza rischiare nulla!

Se non si formerà un governo ..le critiche dei media a servizio del vecchio sistema unite a quelle di un PD ferito più che mai..persevereranno ingiustamente affondando con acredine tutto il loro malessere.In un certo senso Mattarella e tutta la stampa di sistema hanno contribuito al logoramento delle due forze definite " populiste" solo per aver a cuore l'interesse del popolo! 
Eppure nel recente passato ha regnato l'ipocrisia ed hanno abbondato una serie di lunghe anomalie che hanno danneggiato il nostro Paese nel silenzio di una stampa silente e spesso sovvenzionata dai vecchi Partiti.


11 mag 2018

DiMaio e Salvini studiano un contratto col paese... Renzi gufa


di vincenzo cacopardo
Alla fine il cavaliere ha dovuto cedere! 
La possibilità di elezioni a Luglio che avrebbero ridotto il suo Partito al 10% ha vinto sulla sua fermezza..Si è messo da parte e non sappiamo se e con quali richieste.  

Adesso Di Maio e Salvini dovranno fare il possibile per creare il governo del cambiamento definito un po' enfaticamente :la terza repubblica. Il loro lavoro parte da un contratto col popolo italiano, ma sembra che ancora non vi sia alcuna certezza sul nome del Premier: la qualcosa rimane un po' strana poiché in un governo formato da due Partiti l'incarico dovrebbe riceverlo il Partito più forte in termini di consensi. Tutti sappiamo che queste elezioni sono state una grande sorpresa per il paese..ma non lo sono state di certo per chi la politica la segue costantemente e che aveva già da tempo il quadro della situazione per via della legge elettorale voluta per due terzi proporzionale e con l'esistenza di tre forze politiche venute fuori da un sistema bipolare che ha rafforzato astio..ostilità e rancori.

Adesso quel governo definito “del cambiamento” potrà forse seguire il suo percorso..Una strada che difficilmente potrà arrivare al traguardo dei 5 anni viste le difficoltà di costruire una sintesi capace di far procedere i due partiti in equilibrio, o..al contrario.. può darsi capace di sorprenderci!
Di certo Salvini e Di Maio.. nel quadro Parlamentare.. rimangono le uniche immagini del possibile cambiamento del sistema, tuttavia dovranno ridimensionare notevolmente le loro proposte fatte durante la loro campagna elettorale...In sostanza il loro elettorato rappresenta le due esigenze distinte del Nord e del Sud dove una sintesi è più che necessaria.

In questi giorni si capirà se questo compendio tra i due funzionerà, ma di certo, al punto in cui sono arrivati, se non dovessero riuscire nell'impresa politica di un vero cambiamento a sostegno dell'innovazione del Paese, il risultato potrà essere quello di ritornare per altri lunghi anni alle vecchie figure del passato con la retorica del pretesto del fallimento in desiderio di un falso cambiamento..poichè non si darà loro alcuna possibilità di rivincita. Il gufo Renzi sembra già all'attacco prima della loro partenza!


4 mag 2018

La lealtà “inmensas ibunt” di Matteo Salvini


Non possiamo sapere esattamente se dietro la devozione di Salvini nei confronti di Berlusconi, ci possa essere qualcosa di più. Si parla insistentemente di un vecchio prestito operato da Forza Italia alla Lega. Si parla anche di possibili finanziamenti ...tuttavia..fino ad adesso restano parole e non può essere provato nulla fino a che non sussista una vera inconfutabile prova.

di vincenzo cacopardo


Qualcuno parla di una storia di prestiti e fideiussioni, che in qualche modo avrebbero vincolato il Carroccio al vecchio premier. Dietro quella lealtà ad inmensas ibunt (“ad ogni costo”.. per dirla come Ovidio) vi potrebbero essere soldi che gli azzurri avrebbero prestato alla Lega, con Berlusconi che sarebbe il titolare del simbolo della partito. Dall'altro versante si pensa invece che Salvini non abbia voluto lasciare la coalizione per motivi prettamente strategici e soprattutto per l'idea che entrando in un governo col Movimento 5 Stelle sarebbe potuto esser stato subordinato nell' esecutivo a vantaggio dei pentastellati... perdendo successivamente notevoli consensi nel suo territorio.

Salvini è voluto rimanere legato a Berlusconi e FI...Ma qualcosa che unisce i due, oltre il loro dissimile pensiero politico, potrebbe esistere? E possiamo anche non fermarci a riflettere quanto oggi la crescita dell'alleato Lega possa far comodo a Berlusconi?

L'atteggiamento di Salvini dopo le elezioni del 4 Marzo è di certo variato: Prima di grande intesa con DiMaio per la nomina delle sue presidenze e delle vicepresidenze delle Camere ..nomine che hanno visto un provato malumore del cavaliere (costretto persino a cambiare candidato per la presidenza del Senato) di colpo mutato in una affinità quasi innaturale...sfociata persino nello zimbello promosso da Berlusconi durante le successive fasi delle consultazioni. Qualcosa che hanno potuto constatare tutti e che..in un certo senso ha soprattutto sminuito la personalità dello stesso leader della Lega.

Matteo Salvini, malgrado lo sfregio.. sembra essersi di colpo trasformato..ha ingoiato il rospo della sceneggiata e persino gli spintoni del cavaliere che ha voluto impadronirsi del microfono per chiudere alla sua maniera.
Nonostante il suo desiderio di correre verso un governo con i 5 Stelle... il leader della Lega ha preferito rimanere incollato al carro di Berlusconi dimostrando un cambiamento quasi innaturale rispetto ai giorni precedenti che potrebbe dar adito a pensieri diversi... Qualcosa che in tanti hanno potuto osservare: Uno strano mutamento che continua ancora a destare sospetti su intese che non possiamo assolutamente approfondire, ne prendere in considerazione.. se non attraverso l'intuito in un'esamina del percorso da lui affrontato dopo l'esito delle elezioni.