divincenzocacopardo
"Rivendichiamo
il nostro legittimo diritto di critica e manteniamo ferme le nostre
richieste all'indomani di un risultato elettorale che ha registrato
importanti segnali di un diffuso malessere e disorientamento degli
elettori rispetto ai tradizionali rappresentanti della politica
nazionale e regionale".
Con
queste dure parole Marianna Caronia con Rosanna Cannata, Tommaso
Calderone, Riccardo Gallo esprimono tutto il loro risentimento..
sentendosi rinnegati all'interno dell'organizzazione politica che bolla loro come i veri traditori. Sembra che gli sia stato
negato un legittimo diritto di criticare l'operato di Miccichè e
chiederne le dimissioni dal ruolo di coordinatore politico di FI in Sicilia. Secondo questi dissidenti ..si era già formato uno scollamento tra
l'organizzazione politica e la cittadinanza che lo stesso Miccichè
non ha saputo comprendere ed interpretare.
Al di là della figura di Miccichè, non
bisognava essere dei geni della politica per comprendere che Forza
Italia, malgrado la guida del suo vecchio Cavaliere, avrebbe perso molti
consensi!
Il
Partito era rinato vecchio.. con scarsissime idee da apportare ad una
politica che oggi guarda al cambiamento senza reali soluzioni per le enormi
disuguaglianze generatisi negli ultimi anni. Era finito il regno
di Miccichè già da tempo..malgrado le ultime elezioni regionali lo
abbiano portato alla presidenza di Palazzo dei Normanni. Una buona
parte di coloro che oggi si lamentano.. sono gli stessi che lo hanno
appoggiato fino a qualche mese fa ed oggi manifestano un diritto di
critica all'indomani delle elezioni nazionali che hanno visto un
autentico crollo del Partito.
Chi
oggi si lamenta non ha saputo cogliere il malessere..mentre coloro
che adesso siedono nelle stanze del palazzo, continuano a restare comunque lontani
dalla percezione di un considerevole disagio sociale. Gira un malessere
diffuso nell'isola da parecchi anni. La gente scappa dalla regione e questa politica ha pensato solo alle poltrone.