10 ott 2019

L'INCEDERE DI UN MOVIMENTO CHE SI ADATTA PERDENDO OGNI IDENTITA'



di vincenzo cacopardo

Il Movimento 5Stelle pare ormai aver  perso ogni identità!
Potremmo persino dire ogni “dignità” nei confronti di una gran parte dei cittadini che l'hanno votato per cambiare un'etica ed una metodologia politica a beneficio di un sano rinnovamento. Un popolo che lentamente si renderà conto di come governare con questo sistema significhi per tutti doversi adattare!
Dopo aver portato avanti il compito di rompere col passato il M5S non è stato capace di costruire una linea conforme legata al tanto declamato "post ideologismo" di cui il suo leader si è sempre riempito la bocca: Una Organizzazione chiusa in se stessa che non ha mai aperto seriamente al dialogo al suo interno...

E' inutile negarlo! Ormai si corre verso un chiaro bipolarismo: L'unione col PD spegnerà definitivamente ogni illusione del Movimento di poter innovare una società attraverso un sistema differente e le diverse idee. Probabilmente verrà ingurgitato dallo stesso PD che ha una ramificazione territoriale storica molto forte e ben radicata.

Lo stesso PD che se la ride poiché per esperienza intuisce il lento cammino di questa organizzazione politica verso la sua fine...Così come se la riderà di certo anche il furbo Renzi..
La fretta di correre verso un governo ha condannato il Movimento in una profonda illusione...quella di poter rendersi capaci di portare rinnovamento nell'azione politica, ma le scelte... in parte suggerite solo da futili decisioni moraliste e tagli lineari...continuano a dimostrare la mancanza di ogni immedesimazione verso l'innovazione ed il giusto funzionamento.

L'azione di questo Movimento, nato prevalentemente per mutare l'assetto politico istituzionale del Paese, doveva partire da una fondamentale attività di rinnovamento..per cambiare le basi di un sistema ormai obsoleto..Ma il Movimento non poteva esserne in grado.. poiché non ha mai ottenuto una maggioranza assoluta.
Nel 2018...dopo le elezioni... le scelte erano due: attendere o governare.... ha scelto di governare..e lo ha fatto sottovalutando una lunga serie di compromessi che oggi lo condannano verso un reale depauperamento dei propri valori.
Ormai forzato a governare..sembra quasi costretto a perdere la sua reale identità!

9 ott 2019

UN GOVERNO TRA LE NEBBIE



di vincenzo cacopardo


Citando Ungaretti: “si sta come d'autunno..sugli alberi le foglie”      

E adesso ..dopo l'infausto e semplificativo taglio lineare della rappresentanza politica del quale immotivatamente si vanta il Movimento 5stelle, si dovrebbe procedere con una certa velocità verso una nuova legge elettorale che sgombri il campo da possibili sistemi maggioritari ove chiudere ogni altra possibilità alle minoranze e rendendo quasi inutile il vero scopo di un aula parlamentare.

La politica non sembra aver preso lezione dagli ultimi avvenimenti riguardanti le regole della Carta che guida le istituzioni del Paese. Ancora una volta, dopo il governo Renzi, si è messa mano su una importante riforma modificando la Costituzione senza accorgersi che essa nasce sulla base di un sistema proporzionale che trova nella giusta rappresentanza la vera essenza del suo funzionamento: Un taglio lineare controproducente rispetto ad una vera rappresentanza democratica. Un taglio che nuocerà soprattutto a chi lo ha proposto ed ottenuto.

Purtroppo il popolo non comprende: Come nel caso del finanziamento pubblico ai Partiti..anche adesso.. col taglio dei parlamentari..la visione ristretta di tanti cittadini è solo quella riduttiva della “casta”!

E' vero! Adesso..per la durata di questa legislatura.. sarà più difficile scollare il fondoschiena dei tanti comodamente seduti sugli scranni..poichè, restringendosi il numero, sarà più difficile un possibile rientro nella prossima ...tuttavia la vera incognita non è questa! Rimane sempre la possibilità di una caduta di governo e quindi ciò dovrebbe sollecitare al più presto la ricerca adeguata di una legge elettorale che non ne comprometta l'andamento...e la velocità in questi casi non aiuta di certo!

E' logico pensare che sia il Movimento 5 stelle che il PD si muoveranno prima che possano verificarsi stravolgimenti nella maggioranza: Manovre che potrebbero essere mosse dall'artefice della scissione col PD:Matteo Renzi..Ancora una volta l'ago della bilancia lo determina lui..E qui nasce una domanda scontata: Ma il presuntuoso rottamatore di una politica mai rottamata..non ha sempre sposato il sistema maggioritario?

La necessità di muoversi alquanto rapidamente è proprio quella di chiudere ogni altra possibilità ad un maggioritario che potrebbe favorire Salvini con la Meloni..ancora in auge nei consensi... e persino quel che resta di FI... Insomma... se questo governo dovesse cadere..l'opposizione potrebbe diventare maggioranza e si premunirebbe di mettere in atto una nuova legge elettorale maggioritaria: Diminuzione della rappresentanza e maggioritario insieme creeranno maggiore forza ad un nuovo governo di destra a guida Salvini che ha già in mano molte regioni...e quindi un possibile chiaro addio alle reali funzioni delle Aule parlamentari a beneficio di un governo forte ed assoluto!

La contraddizione rimane proprio questa: Se ..come sembra.. questo governo andrà avanti con una legge elettorale che preveda il proporzionale..quale ragione vi era di togliere un terzo della rappresentanza che avrebbe garantito maggiore equilibrio democratico?

Tutto resta ancora confuso..ed ogni prossimo evento potrebbe mettere in crisi il governo Conte determinando stravolgimenti..


5 ott 2019

POLITICA OPPORTUNISTA DEI DUE MATTEI



I due Mattei non perdono occasione per mettersi in mostra..
L' uno..Salvini.. non avendo altra possibilità di contrastare il governo...si accanisce contro la sindaca di Roma. L'altro...Renzi..con la ritrovata arroganza..provoca Conte e le scelte di un governo da lui stesso sostenuto. In fondo..malgrado la loro superbia e l' innata presunzione... sono ambedue figure politiche ormai passate e quindi devono far di tutto perché si continui a parlare di loro.


di vincenzo cacopardo

La sindaca di Roma... come tutti dovrebbero sapere ..ha trovato una amministrazione a pezzi e si è quindi posta in grosse difficoltà non proprio per demerito suo, ma per i contrasti opposti che una politica di reazione continua tutt'ora a mostrare: Una politica acida ed irriverente che, irridendola giorno per giorno, ha finito con inculcare nelle teste del popolo intero le sue incapacità..al di là di ogni possibile merito.
Nonostante la Raggi cerchi in tutti i modi e con un estenuante impegno di dedicarsi al superamento delle innumerevoli difficoltà di cui è presa la capitale.. viene costantemente osteggiata e derisa. Quando facilmente la si critica..volutamente non si mettono in luce le premesse di un enorme buco di debito lasciato dalle precedenti amministrazioni ..le costanti macchinazioni a suo danno sull'enorme problema della spazzatura.. e la critica avversa di una stampa che continua a denigrarla malgrado subisca ostacoli...
Indubbiamente la ferita degli altri Partiti che l'hanno vista vincere le lezioni non si è mai potuta rimarginare...Quando parliamo dei molteplici problemi di una città su immondizia ..traffico..manutenzione di strade e marciapiedi, confrontiamoli anche con quelli di altre città dove pare che vi siano sindaci più capaci come..ad esempio Palermo.
Facile dunque per Salvini girarla sulla sindaca Raggi, (impelagata in un difficile lavoro per la sua città), non avendo più spazio per attaccare il governo venuto fuori per principali colpe sue!!

Se analizziamo poi..l'estrema arroganza del risorto Renzi..non dovremmo dimenticare(come spesso il popolo fa) la sua enfasi ed il suo strafare con la boria tipica fiorentina che ha sempre dimostrato poco equilibrio e soprattutto scarsa lungimiranza.
Matteo Renzi ..approfittando dei resti del suo gruppo parlamentare costruitosi nei bei tempi passati in cui governava il PD..staccatosi in una nuova forza politica chiamatasi con grande fantasia “Italia viva” non perde occasione per ostentare critiche ad un governo che lui stesso sostiene. La sua prerogativa è quella di rimettere in luce la sua figura e per far questo sembra non gli rimanga che attaccare il Premier Conte.

Tuttavia.. se Renzi vuole apparire ancora una volta il supremo imperatore di una politica assoluta giocando la sua partita senza il dovuto rispetto verso il nuovo premier..Conte rimane la figura più composta ed equilibrata di questi ultimi anni .
In un certo senso.. sia Matteo Salvini che Matteo Renzi.. sembrano volersi rifare l'immagine attaccando figure di certo meno dedite a mettersi in mostra e più consapevoli della difficoltà del ruolo che devono sostenere.

L'impressione è che i due Mattei non perdano occasione per attaccare e criticare ricercando l'attenzione di un popolo che ama questo continuo cortile da strada costruito prevalentemente per una loro personale sete di potere e non per sani motivi sociali.

3 ott 2019

LIMITE DEL CONTANTE E REALTA' SOCIALE





L'ipocrisia insistente di certa politica che guarda col paraocchi nascondendo l'evidenza di un mezzogiorno povero di lavoro.. poiché privo di aziende.. dove il lavoro nero prevale più per bisogno che per abuso.”

di vincenzo cacopardo

La narrazione sul limite del contante persevera e si alimenta con dibattiti senza sosta improntati sull'esigenza dell'uso delle carte di credito che metterebbero in evidenza i movimenti di denaro dei cittadini lavoratori soprattutto quelli che abusano nell'uso del nero con evidente danno erariale: La faccenda viene posta giorno per giorno con tale approssimazione e sprovvedutezza circa lo stato attuale e l'evidenza di una realtà congenita nel Sud.. che finisce con lo sconfinare quasi sull'utopia.

Al di là delle evidenti esigenze del mezzo.. spesso non in uso per difetti tecnologici (il mitico aggeggio che va sotto il nome di Pos, in inglese "point of sale", ossia il terminale per accettare pagamenti con carta di credito), quello che rimane incomprensibile e il non accettare l'evidenza dei tanti cittadini che proprio per la mancanza di lavoro o per una carente pensione, in molti persino senza una casa e costretti a pagare un affitto, si vedono costretti ad arrangiarsi in una realtà talmente evidente... da non poter fare a meno di incassare qualche centinaio di euro al mese senza doverli giustificare col fisco.

Non si fa mai in questo Paese una equa disamina su chi possiede o non possiede una abitazione..(quindi costretto a pagare un affitto) in rapporto con l'entità della pensione o del lavoro che conduce.. e persino obbligato con una pensione insufficiente a pagare tasse e ritenute sulla stessa..Insomma un vero insopportabile inganno da parte dello Stato che quindi spinge ed obbliga costoro ad arrangiarsi in altro modo. Se poi ci si riscontra con l' evidenza di una povertà sociale come quella insita nel Sud..l'arte di arrangiarsi rimane più che giustificabile.

Uno Stato in cui la politica... pur di non procedere sulle rispettive esigenze di una equità sociale, si limita più comodamente a semplificare ogni problema pur di non affrontarlo alla base... E quando la politica viene diretta da chi riceve congrui compensi di euro ..rimane chiaro il fatto che non potrà mai immedesimarsi..ne percepire.. lo stato relativo a chi deve arrangiarsi con poco...
La narrazione sul limite del contante potrebbe perciò definirsi più retorica che mai...    

30 set 2019

INCOMPRENSIBILI CONTRADDITTORIE RIFORME DI UN MOVIMENTO NATO PER INNOVARE



di vincenzo cacopardo

La percezione è che per i simpatizzanti del Movimento 5 stelle non pare esservi via di mezzo: O si è con loro o contro di loro! Una piattaforma decide per tutti senza prendere in considerazioni alternative diverse più logiche e corrette..Questa pare 
essere la loro restrittiva
democrazia diretta che costringe il pensiero e non aiuta le idee! Ma la politica e ben altra cosa!
Sempre più difficile..perciò..comprendere alcune scelte di un Movimento che incoerentemente si dichiara post ideologico e nato per cambiare, il quale insiste su proposte che risultano supportate dalla prevalente motivazione di un pervicace ed ossessivo moralismo che ostacola la logica di un buon funzionamento. .
Tralasciando la dibattuta questione del vincolo di mandato..sul quale si e' già discusso abbondantemente il questo blog criticando il senso di uno stravolgimento dell'art 67 della Costituzione. 

-Il ridimensionamento dei parlamentari con un taglio di 340 di loro in realtà tende a sguarnire il territorio della loro fondamentale presenza e viene proposto quasi come una forzatura : Un territorio che non può mai sfuggire ad una costante presenza politica...
D'altronde anche Renzi (sebbene in modo diverso) avrebbe voluto porne un limite attraverso la sua riforma che fu clamorosamente bocciata. Anche la riforma desiderata dei pentastellati mira a restringere e semplificare ostacolando ancor più il dialogo e non potrà mai essere formulata senza la ricerca di una legge elettorale da predisporre prima. Se poi un limite si deve porre.. non e' proprio quello del numero delle presenze...ma quello relativo all'alto compenso!.

-Un altro incomprensibile provvedimento condiviso da chi guida il Movimento 5 stelle e' sempre stato quello relativo al finanziamento dei Partiti: Una scelta in netta contraddizione con un equilibrato funzionamento della democrazia.. poiché continua ad aprire al privatismo politico dei ricchi e dei potenti..malgrado le normative cerchino di limitarlo... Potrebbe apparire perciò una incoerenza bella e buona rispetto ad una organizzazione che ha sempre dichiarato che uno vale uno (in tal modo..il ricco e potente finirà sempre col comprare il consenso del più debole)...Si sarebbe dovuto ricercare la possibilità di mantenere un finanziamento pubblico più limitato e controllato da una mano pubblica sicura.

-Altra incongruenza è quella relativa al mantenimento di più ruoli :Quelli relativi alle figure politiche di Partito e parlamentare compromessa con quella governativa: Qualcosa che non mette in evidenza un vero cambiamento, ma che al contrario condanna le scelte politiche in un cumulo di accesi conflitti.
Nonostante ogni buon proposito...il peso dei due ruoli costantemente portati da Di Maio finisce col rendere la sua figura conflittuale...e non solleva il compito principale di un leader di un Movimento politico da equivoci e complicanze in fase di esecutivo (Anche qui esattamente come è avvenuto nel recente passato con Renzi, Berlusconi e compagnia.)

Dove sta dunque il cambiamento?
Eppure in tanti... quando sono andati al voto..avevano sperato in un superamento di alcune regole democratiche che potessero offrire maggiore dialogo parlamentare eliminando i conflitti: Se per dare inizio ad una rottura del sistema si è dovuto sottostare a direttive alquanto rigide all'interno dell'organizzazione..per la ricerca di un cambiamento sembrava più che naturale che un dialogo si sarebbe dovuto approfondire preventivamente: Che dialogo potrà mai supportare una asettica piattaforma sulla quale si chiede un si o un no?

In quanto al regolamento: Le reiterate violazioni al codice etico del Movimento non sembrano per nulla appropriate poiché votare senza la conoscenza esatta del contenuto di un argomento non può essere rapportato ad una questione di etica, ma semmai di coscienza. Un regolamento forzato non può avere alcuna relazione con un'etica, ma forse solo con i principi assoluti del suo testo. Se inoltre su alcuni principi non si è mai veramente discusso preventivamente..certe motivate e ragionevoli prese di posizioni di qualche parlamentare risultano più che ovvie.

La questione politica odierna è proprio quella che vede oggi una mancanza di equilibrio fra i due ruoli: quello parlamentare e quello esecutivo.. sempre più tendenti a schiacciare e limitare il ruolo del primo: Purtroppo in questo Movimento... che ha ottenuto un certo risultato di rottura sul vecchio sistema..non si è dibattuto al suo interno nella giusta maniera e, nel modo di procedere, si è giunti alla pretesa di un voto compatto su leggi e manovre pilotate dall'esecutivo e fatte scivolare a pioggia sul Parlamento con l'ordine preciso di votarle. (Esattamente come è avvenuto nel recente passato con Renzi, Berlusconi e compagnia). Un punto sul quale mal si concilia l'ottimo discorso del presidente della Camera Fico nel giorno del suo insediamento dedicato al ruolo della sua Aula.. e che non ha alcun riscontro con il cambiamento che in realtà il Movimento ricercava.

Certe scelte ..oltre ad essere contraddittorie rispetto ad un funzionamento..non possono di certo aiutare un fluido processo politico di innovazione della stessa organizzazione. Da questi punti si percepisce ancora di più l'importanza di chi si assume una responsabilità su un voto parlamentare.. ed appare ancora manifesto come si tenda ad operare azzardando la parola “cambiamento”... senza nemmeno ricercare le fondamentali regole per far funzionare una democrazia libera attraverso soluzioni innovative più logiche e meno compromesse.

Capisco che questi temi per alcuni miei lettori non proprio del mestiere possano risultare poco comprensibili, ma purtroppo sono strettamente legati alla base dell'ordinamento politico ed anche collegati alla parola “cambiamento” di cui tanti ci si riempiono la bocca: Cambiamento.. che non vuol dire per nulla se si toglie voce a chi non la pensa come te.










24 set 2019

CONTE.. ED IL SUMMIT SUI MIGRANTI


A Malta.. un importante summit su proposta italiana che mette ordine sui flussi migratori: I confini marittimi della Ue diventano quelli di Italia e Malta

di vincenzo cacopardo

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese hanno avuto diversi incontri bilaterali con i principali partner europei disposti a discutere sul tema dell’accoglienza: Italia, Malta, Francia e Germania, assieme alla presidenza finlandese di turno dell'Ue e la commissione Ue, hanno cercato l'accordo che dovrà ora essere sottoposto agli altri paesi Ue. Il principio che è passato è stato soprattutto quello di una solidarietà, fissato per adesso tra quattro stati (più la Finlandia)

Sui Migranti per la Unione Europea cambia tutto : Si mette a punto un accordo storico per loro ridistribuzione. Entro un mese i Paesi dovranno prendersi i migranti..Non vengono fissate quote e si è discusso prevalentemente sugli sbarchi condotti da Ong. 

Tutti gli Stati che si accollano la quota di distribuzione si impegnano a prendersi i migranti entro il termine di quattro settimane dallo sbarco. Ma la nuova collocazione riguarderà solo i migranti giunti con le Ong e le navi militari.

I confini marittimi di Italia e Malta sono da oggi i confini dell’Unione europea...Con la firma del documento si garantiscono e si impegnano i sottoscrittori a mettere a punto una nuova metodologia più utile e sicura per risolvere l'annoso problema attraverso un dispositivo durevole garantito.

Uno dei punti del trattato di Dublino superati... (punto che rimane un passaggio fondamentale)... stabilisce adesso che ogni Stato si fa carico fino all’esito finale dei migranti presi. Cioè: Se sono riconosciuti rifugiati, passano nel sistema di accoglienza.. se sono irregolari spetta allo Stato e alla Nazione di primo approdo trattenerli per poi rimpatriarli.
In ballo c’è anche l’ipotesi di una rotazione dei porti...ma solo su base volontaria. Il nuovo documento ricorda come le Ong restano sempre obbligate al codice di condotta e alle leggi internazionali.


23 set 2019

L'EGO INNATO DEI DUE MATTEI



Un ego irrefrenabile quello dei due Mattei che non pongono limite alle menzogne costruite sulla loro capacità di saper mettere ordine sul complesso stato della politica del paese e delle sue istituzioni.

di vincenzo cacopardo

Dovrebbero sparire completamente dal quadro politico poiché hanno gia' espresso le loro limitate capacità creando tutto il danno possibile..La stampa di parte che li esalta e li protegge non fa che magnificare ed ampliare la competizione dell'uno contro l'altro in una inutile scontro a danno del paese...una contesa che trova l'interesse dei tanti cittadini amanti delle competizioni agonistiche.

Se riguardo a Salvini si è palesata una vuota e pericolosa retorica espressa quotidianamente sul forte integralismo dell'uomo che ha preteso di avere i poteri assoluti in un quadro democratico di una Repubblica parlamentare che non la può certamente ammettere...riguardo al ritorno di Renzi.. che in questi giorni si sta incoronando come “mito di una politica moderna strategica e carismatica”, ci si è già dimenticati di tutto il danno creato nel passato: Detrimenti che sono costati parecchio al suo stesso Partito ed al Paese.. sia come tempo..che come risorse. Ma quello che colpisce di più e che i cittadini hanno dimenticato e messo da parte tutte le questioni riguardanti le plausibili bancarotte fraudolente che riportano alla sua figura.. legate ad alcuni componenti della sua famiglia ...Insomma tutto dimenticato in nome della sua sapiente figura!
Non essendo mai stata mia abitudine entrare nel merito delle faccende legali del personaggio oggi di nuovo in auge... ne avendone la competenza, posso almeno affermare una qualche sorpresa nel mettere in evidenza certe strategie del senatore fiorentino che, giravolta dopo giravolta, appare come il rinato “messia” della politica nazionale.

Il leader della Lega continua a correre avanti ed indietro per il nostro paese in una continua campagna elettorale seguito dai tanti che oggi lo idolatrano e lo hanno eletto come il loro “capitano”: Se pare aver capito su come far presa nel popolo.. non altrettanto può dirsi nella realizzazione dei suoi compiti e cioè.. nei termini in cui le sue parole durante il governo hanno avuto un vero riscontro con le continue promesse.
La similitudine con Renzi non può sfuggire ai più preparati ..l'uno (Salvini) è certamente furbo, ma più grossolano nell'esprimersi, ama le campagne elettorali tra selfie e strette di mano urlando sempre contro il sistema e l'Europa..dimostrando infine di essere capace di realizzare solo con le parole. L'altro (Renzi) ugualmente furbo...anche lui legato a campagne elettorali e selfie..ma più abile nel linguaggio.. ha finito col dimostrare i suoi limiti in una misura alquanto provinciale della politica stringendosi intorno una platea di collaboratori nel ristretto territorio della sua toscana: Sebbene aiutato da un linguaggio più forbito... ha finito anche lui, a causa di una forte ambizione ed una sfrontata saccenteria, di non saper guardare in lungimiranza, ma di arrestarsi nell'affermazione di un proprio ego.

Un “capitano” ed un “messia”..ambedue ingannevoli nel linguaggio..ambedue idolatrati da un popolo che in politica pretende ancora il vano becero agonismo tra le figure!





20 set 2019

ROSATELLUM BIS:la legge elettorale promiscua che produce discordanze




Sbagliato affermare che l'attuale legge elettorale sia realmente proporzionale! Oggi il nostro sistema parlamentare rimane ingabbiato da una legge che in realtà appare più complicata ed ambigua che mai.”
di vincenzo cacopardo

Si dovrebbe conoscere con maggior attenzione il cosiddetto Rosatellum bis che ha sostituito l'Italicum (modificato dalla Corte Costituzionale) alla Camera e il Consultellum al Senato: Un criterio elettorale voluto dalla maggior parte dei Partiti (escluso il Movimento 5 Stelle e la sinistra più estrema) per cercare di assimilare in modo omogeneo il sistema sia per la Camera che per il Senato. Si è sempre parlato di sistema “misto” proporzionale e maggioritario, in cui un terzo di deputati e senatori viene eletto in collegi uninominali e i restanti due terzi sono eletti con un sistema proporzionale di lista.

In pratica dei 630 seggi della Camera 232 vengono assegnati in collegi uninominali (maggioritario) 386 nei collegi plurinominali (proporzionale). Vi sono poi 12 seggi che vengono assegnati con la circoscrizione estero.
Per il Senato 315 seggi di cui 116 sono assegnati in collegi uninominali (maggioritario) e 193 in quelli plurinominali (proporzionale)..Inoltre 6 assegnati con la circoscrizione estero.
I candidati più votati nei collegi uninominali (maggioritario) sia alla Camera che al Senato..ottengono direttamente il proprio seggio, anche ricevendo un solo voto in più del contendente antagonista.

Questa legge elettorale, al contrario dell'Italicum, tende a premiare le coalizioni e non le liste. Pur tuttavia.. in considerazione che la Costituzione non prevede il vincolo di mandato.. dando in tal modo autonomia alle Camere, i Partiti coalizzati potranno sciogliere l'alleanza in qualsiasi momento.
La novità rilevante di questa legge è che il voto viene espresso su una sola scheda vietando di fatto il voto disgiunto, ovvero la possibilità di votare un candidato nel collegio uninominale e una lista a lui non collegata nella parte proporzionale.

In sostanza..più che misto.. è un sistema differenziato e malamente composto ..che non dà sfogo ne al maggioritario, né al proporzionale e che rimane alquanto ambiguo provocando difficoltà sull'andamento parlamentare. Questo rilevante procedimento elettorale toglie sostanza e valore al sistema proporzionale e priva lo stesso elettore di scegliere liberamente un partito e un candidato al maggioritario.
Non c'è quindi da meravigliarsi dei recenti risvolti della politica!



18 set 2019

RECIPROCITÀ ED INCOERENZA NEL QUADRO POLITICO INTERNAZIONALE



Quel principio della globalizzazione utile all'economia mondiale che avrebbe dovuto far progredire i paesi meno avanzati e rendere più forti quelli già forti..ha finito persino con l'ostacolare il rapporto di unione tra i popoli.
di vincenzo cacopardo


E' difficile comprendere l'andamento politico sociale ormai visibile a livello internazionale dove si pretende l'interazione tra i popoli ed incoerentemente si procede verso una economia fin troppo liberalizzata che non pone alcun limite ad una spietata globalizzazione.

Con l'affermazione che i mercati devono restare liberi..si nega ogni possibilità di regolarizzarli e quindi il mondo intero non si preoccupa per nulla dell'intero panorama sociale internazionale, ma ognuno solo del proprio ambito territoriale sfruttando mano d'opera ed abbassando il più possibile i costi.

Se da un lato può comprendersi l'aspetto concorrenziale.. ciò che non si può accettare.. ne dal punto di vista dello sfruttamento .. né..tanto meno dal punto di vista di una ricerca di intesa reciproca tra i popoli, è la prevalenza di un disinteressamento. Soprattutto quando si pretende di costruire una Unione come quella Europea dove alcuni Paesi inseriti nella Comunità perseverano abbassando il costo del lavoro e speculando a danno di altri.

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una battaglia mondiale sui dazi per porvi dei limiti, ma ogni Nazione ha lavorato solo a proprio favore e non vi è stata una vera volontà di porre rimedio attraverso una riforma mondiale sui mercati. Ciò ha contribuito ad accrescere indistinte e confutabili forme di sovranismo.

Un nuovo capitalismo globale riesce ormai ad estremizzare i profitti occupando meno capitale umano. Si perde ogni peso di una contrattazione sul lavoro e di conseguenza va crescendo l'emarginazione di massa. La politica sterile dei paesi occidentali, quella internazionale che non ha saputo gestire la politica tra i diversi paesi, né ha saputo prevedere l'esodo odierno di portata mondiale ed anche la iper produzione di una Cina che ha riempito un mercato occidentale ormai saturo...uniti ad un principio di corruzione ormai degenerante..fanno sì che il mondo rimanga compromesso in un vortice rischioso sottomesso ad ogni interesse personale destinato a vincere su tutto.

Quella globalizzazione utile all'economia mondiale che avrebbe dovuto far progredire i paesi meno avanzati e rendere più forti quelli già forti..finisce persino con l'ostacolare il rapporto di unione tra i popoli.



11 set 2019

CONTE..IL PROPORZIONALE E LA RIVOLUZIONE POST IDEOLOGICA




Lo chiamano “Bisconte”..o “Giuseppi”..per essere a capo di un nuovo governo opposto a quello precedente..lo investono verbalmente come ha fatto il capogruppo della Lega o ancora peggio la forsennata Meloni..con ingiurie di ogni sorta..tuttavia Conte rimane fermamente una sicurezza ed un equilibrio per questo governo.
di vincenzo cacopardo

Prima era la sinistra che vedeva con rabbia l' unione con la Destra della Lega. Adesso è la destra che lamenta con invidia questa unione con la Sinistra. Il vero vincitore di questa strategia politica post ideologica sembra essere proprio il Movimento 5stelle che in tal modo mette in evidenza il dubbio e l' inconsistenza delle ideologie contrapposte.


In realtà sono in molti ancora a non comprendere la rivoluzione del post ideologismo dei 5 stelle...persino tanti che li votano. Si continua a parlare di destra e sinistra dimenticando i bisogni reali per il paese per i quali ogni azione politica che potra' apparire incoerente ..potrebbe portare risvolti positivi. Quello che conta per il Movimento è soprattutto il programma e non con chi è costretto a legarsi per ottenere una maggioranza. 

Ci sono ragioni forse incomprensibili per chi continua ad osservare la politica odierna in un quadro parlamentare (oggi proporzionale) con la mentalità di un passato bipolarismo. Da ciò si possono comprendere gli equivoci di chi affronta questo tema ancora con la visione contrapposta che genera animosità proprio per le irriducibili frasi offensive tra i Partiti opposti offerte nel passato...
Insomma.. quelli che oggi appaiono come ipocriti e strani compromessi non sono altro che il risvolto generato da un sistema politico proporzionale che impone indubbiamente una visione diversa...e questo tutto sommato non potrebbe che giovare nel futuro contribuendo a spegnere piano piano la percezione di una politica costruita ancora sulle aspre e contrapposte posizioni... come si fosse in un campo di calcio...
Cosa vuol dire mantenere una posizione coerente oggi...quando il mondo viaggia a tale enorme velocità? Cosa può essere la coerenza in politica se giorno per giorno la stessa politica è costretta a compromessi per risolvere le innumerevoli problematiche? E' l'equilibrio quello che conta!

Tuttavia nel momento attuale la lotta ideologica avversa piace ancora tanto ad alcune forze politiche tradizionali..poichè aiuta a generare simboliche e radicate posizioni sulle quali adagiarsi e persino per giustificarne il loro operato ampiamente remunerato...(in caso contrario..in molti non avrebbero argomenti). Inoltre..come accade in questi giorni..lo strumentale fine è quello di poter gridare ad un tradimento verso il popolo: Una retorica inconcludente.. e persino infantile.. dato che la stessa Costituzione stabilisce le giuste regole democratiche...L'ideazione di una nuova contrapposizione Popolo-Costituzione avanzata da alcuni parlamentari dell'opposizione..appare quantomai meschina!




10 set 2019

nuovo articolo dell'amico Paolo Speciale

Lega oscura e diritta via
di Paolo Speciale

La nascita del secondo Governo Conte, travagliata ma non più di tanto, ha delineato un quadro politico se non altro di più ampio respiro (eccezione fatta per la consueta risicata maggioranza a Palazzo Madama), soprattutto in termini di “trasparenza” e di “bontà” dell'accordo programmatico, qualità che hanno posto opportunamente in secondo piano l'aspetto prettamente contrattuale dell'indirizzo politico condiviso tra le forze in campo; e con l'impressione che, rispetto al precedente Esecutivo, i sottoscrittori fossero reciprocamente più fiduciosi tra loro.
Basti pensare alle tensioni, ben più intense, che precedettero e caratterizzarono le precedenti consultazioni dello scorso anno, con Lega e M5S protagonisti.
In quella circostanza, il rapporto di forza/scontro già annunciato e poi pienamente compiutosi fino al suo epilogo di alcune settimane fa era risultato abbastanza chiaro: la Lega di Salvini avrebbe di lì a poco rubato repentinamente la scena al M5S facendosi paladina di uno pseudo-patriottismo – o come molti preferiscono sovranismo - che già di per sé rinnega e sconfessa la radice fondante del carroccio: il celebre secessionismo poi maldestramente ed impropriamente evolutosi nel più moderato federalismo.
La risorsa di risposta elettorale del M5S non poteva che essere la “distrazione”, in senso positivo, di risorse finanziarie per contrastare il disagio sociale; ma la vigile protezione delle frontiere dal barbaro invasore (le cosiddette organizzazioni non governative!) ha avuto più presa presso la pubblica opinione: la stessa presa, in senso negativo, che spingendo Salvini a puntare verso un nuovo voto con la prospettiva plebiscitaria in favore di una Lega ormai interamente nelle mani del Ministro dell'Interno stesso, ne ha determinato il tracollo, manifestamente presente già dai primissimi sondaggi dopo la seduta in Senato del 20 Agosto scorso.
Perché la pur soltanto apparente e formale rinuncia alla poltrona non paga in termini elettorali, semplicemente perché l'elettore, che quella poltrona l'ha data proprio a Salvini non comprende, secondo un pragmatismo reale ed innegabile parte stessa integrante della ideologia leghista, per quale ragione quella poltrona debba essere occupata da altri.
E così è stato, infatti, non solo perché Salvini ha aperto una crisi di Governo senza precedenti simili nella storia repubblicana quanto perché, contrariamente a quanto sostenuto nei più celebri salotti televisivi o maratone in diretta no stop, l’odierna l'alleanza tra PD e M5S sembra essere predestinata o, meglio, precostituita, e per questo già temuta dalla Lega sin dallo scorso anno, subito dopo l'apertura delle urne.
Ora si vuole qui affermare, senza esitazioni ma per assodata ed inequivocabile convinzione, che la sconfitta dei DEM  riportata alle ultime elezioni politiche non ha tuttavia mai giustificato e/o  legittimato - almeno nelle segrete e spesso inconfessabili coscienze di buona parte degli elettori - un'alleanza tra i pentastellati e la Lega.
Ciò secondo il principio - non indotto ma ispirato – che, piaccia o no,  il connaturale e predestinato partner di governo del movimento di Casaleggio debba essere proprio il PD, quasi fosse una sorta di “diritta via” da seguire.
Lo certifica il risultato della piattaforma Rousseau ed anche la diffusa soddisfazione per aver messo all'angolo il “patriota” Salvini, autore e vittima della sua azione, che con la sua Lega “oscura” aveva iniziato ad offuscare il liberismo delle idee, con particolare riferimento a quelle che sovrintendono all’irrinunciabile dovere di accoglienza ed all’altrettanto primario, inalienabile e speculare diritto di qualsiasi pellegrino ad essere accolto.
La scuola politica attiva promossa dalla Lega dovrebbe centrare la sua azione formatrice sulla necessità di mettere al bando ogni  esasperato nazionalismo che, come la storia ci insegna, mai è stato e mai sarà un idoneo strumento di conservazione e di memoria – seppur opportuna – dell’identità storico-culturale precipua di ogni Comunità Nazionale, quanto piuttosto un bieco e miope quanto biasimevole tentativo di nuocere gratuitamente ad una Europa già in difficoltà dopo la defezione britannica.
Non si tratta certo ancora di puntare agli Stati Uniti d’Europa, quanto di diffondere una cultura comunitaria sotto l’egida di un sinergico utilizzo delle diverse risorse dei Paesi costituenti, nella comune consapevolezza della necessarietà e della indispensabilità di porre in essere programmi ed indirizzi politici convergenti sulle azioni da intraprendere in regime di solidarietà internazionale, affrontando le grandi sfide cui si va incontro.
Il nostro Belpaese rimarrà sempre ancorato alla sua storia, l’Europa potrà solo esaltarne le qualità in forza della sua unicità storico/culturale, che di certo non ha bisogno di alcun paladino improvvisato o, meglio, nel caso specifico, quanto meno inadeguato a svolgere tale compito.