22 mag 2024

BIDEN-TRUMP: UN'AMERICA POLITICAMENTE VECCHIA



Ci si domanda come mai un Paese così all'avanguardia non abbia la capacità di portare avanti presidenti più giovani per governarlo!
Il sistema di cui è vittima non costruisce innovazione politica! Da un lato l'ultra ottantenne Joe Biden ha annunciato il 25 aprile 2023 la sua ricandidatura per un secondo mandato . Dall'altro un quasi ottantenne, imprenditore e personaggio televisivo statunitense,già presidente nel passato...sotto processo in cui è accusato d'interferenza nelle elezioni del 2020 e di aver cercato di ribaltare l'esito del voto che ha decretato la vittoria del suo avversario politico.Tutto ciò inqueta e potrebbe ragionevolmente portare a pensare a quanto sia debole e poco sicuro un sistema presidenziale come quello americano che si esprime spesso sulla potenza economica e sulla immagine.... soprattutto oggi dove la geopolitica avanza in delicatissimi terreni tra un occidente ed un oriente che sembrano costruire continue insicurezze ed ostilità. Non pare esserci nulla di buono in Trump..come v'è poco di positivo nell'anziano Biden!..E' proprio il sistema americano della politica bifronte e contrapposta... erroneamente declamato come " vera democrazia" che non potrà mai convincermi!..Una democrazia che si pretenderebbe anche da esportare: Oggi in America qualunque linea politica trionfi non potrà mai far venir fuori figure migliori! La politica degli USA resterà sempre all'insegna della spettacolarità, dell'imperialismo e dello strapotere! Bisogna capire che queste figure politiche che si affermano negli Stati Uniti sono l'espressione di un sistema che funziona in modo davvero particolare..sicuramente in favore delle lobbjes finanziarie e non certamente per un equo benessere sociale!..Qualcosa che dovrebbe comprendere il nostro paese... da tempo avviato verso una deteriore americanizzazione del proprio sistema!
Se da un lato si assiste ad un sistema di “democrazia illiberale” guidata da uno zar russo con desideri di conquista... e da una Cina costruita su un irremovibile regime autoritario comunista che avanza secondo i propri interessi, quello americano appare un sistema sicuramente liberale, tuttavia esposto e guidato da un fortissimo potere economico che oggi ha finito col mettere in competizione due figure vecchie che il Paese non meriterebbe!
Chi continua a farne le spese è anche  un'Europa controversa al suo interno. Un'Europa che non è ancora riuscita a costruirsi da sola e che, per la sua poca stabilità, è soggetta ancora alla Nato e per certi versi composta da Paesi fin troppo sottomessi al sistema americano. Una Europa ancora incompiuta che non aiuta lo stato geopolitico che permane ai suoi confini. Un'Unione di Paesi dove ancora permangono contrapposizioni ed insicurezze!
VCACOPARDO
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3 mag 2024

ANOMALIE E CONFLITTI



             Evviva!! Tutti i leader candidati per l'Europa!!


...non si preoccupano più di cambiare le regole, ma di profittare di quelle che non possono funzionare!

Si moltiplicano le anomalie di un sistema nel quale sopravvivono mediocri figure nel mondo di una politica che avrebbe bisogno di robuste riforme funzionali per le istituzioni...La presidente del Consiglio appare come una delle prime figure poco capaci di far funzionare le istituzioni, malgrado il piglio e le sue urla continue nelle conferenze e nelle campagne elettorali a cui partecipa!
A tutti coloro che la credono capace del suo ruolo si può contrapporre la storia della Santanchè da lei inserita nel governo come ministra del Turismo. Ora...se si pensa che una Presidente del Consiglio, figura primaria delle Istituzioni, non sollevi dalla carica la sua ministra dopo le indagini che la coinvolgono, dovrebbe almeno avere avuto la sapienza di non nominarla fin dall'inizio a dirigere un dicastero che la mette in perenne conflitto...Queste sono le basi principali di chi...nella qualità di “primus inter pares”... deve dimostrare di essere capace di circondarsi di figure intoccabili sul piano dei conflitti..oltre che capaci!
Ma dopo interminabile tempo la Presidente del Consiglio pare far orecchio da mercante in una storia che prima o dopo non le potrà mai giovare!
Se questo è un esempio che tocca uno dei piani più alti delle istituzioni, ve ne sono tanti altri: Del Mastro- Sgarbi etc.. a cui poter far riferimento, poiché oltre alla furbizia politica tipica del nostro Paese, si riscontrano anomalie mai bloccate da giuste riforme! ..Intanto ci si candida ovunque con estrema libertà creando ulteriori conflitti che gravano sull'andazzo politico ormai poco credibile condotto dai liberi Partiti...
vcacopardo
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Andrea Di Giovanni

LONTANI DA OGNI RIFORMA FUNZIONALE...


...Mi domando di cosa si meraviglia il popolo quando la politica non si preoccupa minimamente di riformare il sistema elettorale evitando di mettere in lista pregiudicati o indagati come Sgarbi, la Santanche' ed altri..Qualcuno scompare per un pò per poi riapparire..

Eppure si continua a correre ancora nei seggi elettorali credendo a questo stato di cose!! Quando con tali sistemi i Partiti portano candidati contemporaneamente alle politiche...alle Europee .. alle Regioni... senza idee...afferrando seggi sicuri per poi cederli..favorendo conflitti su conflitti!
Un popolo dannato e condannato il nostro... dalla mancanza di regole che gli stessi eletti non si degnano di riformare poiché tutto ciò assicura loro una lunga sopravvivenza sul potere!! ...Di volta in volta hanno tutti la scusa di dare responsabilità ai governi precedenti...Il popolo subisce e continua a correre e votare credendo di poter cambiare...Campa cavallo...
Negli ultimi tempi tutto ciò è peggiorato ed i dibattiti televisivi si costriuscono solo attraverso pettegolezzi di ogni sorta tranne dialoghi costruttivi e funzionali alla ricerca di soluzioni utili alla società.

27 apr 2024

LA POLITICA “CONTRO” CHE NON COSTRUISCE BENESSERE SOCIALE

 




di v.cacopardo

Come si fa a non comprendere che con tale sistema il voto si fonda soprattutto contro l'avversario politico e non per un contenuto di idee dei partiti! Le ultime elezioni politiche hanno visto la vittoria della Destra con una significativa affermazione del partito guidato dalla Meloni non proprio per i contenuti del loro pensiero, ma prevalentemente per veder soccombere una Sinistra che ha sostenuto governi in modo a volte anomalo e poco discutibile.

Non si può fare una analisi precisa su questo argomento senza tirare fuori le procedure istituzionali adottate nel passato dove tra Parlamento, Governo e Consulta si sono create incomprensibili anomalie, tuttavia appare chiaro che questo processo governativo da anni ha proseguito calpestando il senso logico di una politica delle istituzioni che ha finito col premiare un bipolarismo ricco di acredine verso l'avversario politico più che per senso logico dei contenuti. Tutto ciò...ancora oggi.. continua a creare il disfunzionamento delle istituzioni supportato da dialettiche politiche costruite CONTRO l'avversario e non a FAVORE della società: Non vi sono contenuti veramente validi portati avanti con senso logico se non intrisi da un livore verso l'avversario... Qualsiasi piccolo fatto costituisce l'occasione per dare la stura a discussioni inutili, pettegolezzi e perdite di tempo che non possono aiutare il processo funzionale delle istituzioni.

26 mar 2024

SALVINI: EMBLEMA MASSIMO DELLA CONTRADDIZIONE E DELLA CONFUSIONE POLITICA!

 




Quando nel mio Blog insisto e metto in evidenza il pericolo dovuto al miscuglio dei ruoli e quel sottovalutare l'importanza di separarli per funzioni e competenze per una migliore efficienza del sistema politico, non faccio che indicare un percorso più sano che potrebbe evitare di mettere in ridicolo le nostre istituzioni, oltre che comprometterne il giusto percorso governativo, parlamentare e di Partito.

In questo campo ...è proprio Salvini che con le sparate (di chi si sente perennemente in campagna elettorale) non fa che contraddirsi confondendo il suo ruolo istituzionale con il ruolo di leader di Partito! E' la prova provata di quanto occorre separare per legge i ruoli! ...E se lui è l'emblema massimo, non è detto che ciò non si evidenzi anche in tante altre figura politiche che in questi ultimi anni hanno continuato a mescolarli per convenienza!

Come si fa quindi a non comprendere ancora come questa mescolanza di ruoli non può mai giovare generando solo quella confusione che non garantisce più sicurezza alle differenti attività politiche che dovrebbero lavorare meglio senza ombra di conflitti e confusione...Chi opta per un ruolo parlamentare faccia il parlamentare..chi per un ruolo dell' esecutivo  governi..Ovviamente occorre mettere mano ad una riforma dei partiti predisponendoli in un ruolo di idee e pensiero per una corretta funzione sociale..  e non di potere poiché  la Costituzione  non prevede poteri per i Partiti!

vcacopardo

31 gen 2024

L'EUROPA OGGI, TRA LOGICHE ECONOMICHE E POPULISMI

 



NEL MAGGIO DEL 2016 SCRISSI DI QUESTA EUROPA:“PATTI DI STABILITÀ, REGOLE E PARAMETRI BLOCCANO LA CRESCITA DEI DIFFERENTI PAESI EUROPEI
"La sensazione è che un'Europa occorra..ma la realtà è che questa Europa non vada. Giorno dopo giorno si dimostra quanto questa Unione stia portando alterazioni ad un sistema internazionale che non riesce a premiare la sua crescita in un contesto globalizzato che svantaggia tante Nazioni che ne fanno parte tra cui la nostra. Questa Europa è la inspiegabile dimora di Paesi che non trovano una solidale politica a beneficio della sua stessa Unione, sia in tema economico, che politico e sociale.”

Oggi ci accorgiamo che, malgrado gli anni trascorsi dove una pandemia aveva colpito il mondo intero e dove sembrava scorgersi un approccio diverso della Comunità nei confronti dei Paesi uniti, ritorna la vecchia logica delle misure restrittive, i vincoli e le misure, senza quelle essenziali analisi basate sulle esigenze dei territori e sui particolari mercati! Si comincia a riaccorgersi di quanto, questi metodi forzati, possano al contrario mettere in pericolo la stessa logica economica dei Paesi della Comunità e quanto ancora possano influire le insidiose e molteplici reazioni populiste messe in evidenza giornalmente!
In questo contesto, il nostro Paese Italia potrà anche perdere occasioni poiché, oltre alla difficoltà di mantenere i conti, le diverse regole del mercato che si vanno imponendo, potrebbero penalizzare la sua particolare crescita. Al di là del debito che rappresenta sicuramente la principale palla al piede, la mancata crescita è anche imputabile alle regole giornalmente imposte che non permettono di portare avanti la diffusione e soprattutto la qualità dei nostri prodotti: Una prerogativa che ha sempre rappresentato la base per il nostro sviluppo!
Questa Europa doveva essere costituita da un insieme di Paesi che avrebbero dovuto conseguire modelli di sviluppo inerenti la loro particolare caratteristica storica e territoriale. Modelli che avrebbero dovuto porre una ricerca di aggregazione, seppur separata dagli stessi confini, tuttavia nella direzione di un primario welfare collettivo. Un benessere che non avrebbe mai dovuto basarsi su una lotta delle economie tra gli Stati appartenenti, poiché questo percorso ha portato solo diffidenza e scollamento invece che armonia e complicità, allontanando sempre di più il pensiero dei cittadini dall’idea di una unione utile e funzionale.
E' stato sicuramente più facile unire! Molto più difficile mantenere una armonia ed una logica economica che possa equilibrare gli interessi di tutti i Paesi! Occorreva diversificare sviluppo e risorse per non renderci stupidamente concorrenziali, non sottovalutando il bisogno di un equilibrato benessere collettivo evitando le conseguenze di una instabilità. Il vero bisogno era quello di un'Europa che favorisse una particolare crescita, tuttavia una Unione che non promuovesse le strade della deflazione e di conseguente disoccupazione. Un'Europa capace di interagire con tutti i Paesi e che, proprio in forza alla sua unione, si dedicasse con più impegno in direzione di una economia reale (cresciuta nel contesto della natura dei suoi territori) e meno agli interessi geo-politici e commerciali e della grande finanza mondiale.
vcacopardo


Tutte le reazioni:
Andrea Di Giovanni

21 gen 2024

accogliamo con piacere l'articolo di Paolo Speciale

 

UNA IDENTITÀ ANTICA E NON NECESSARIA 



C’è da chiedersi perché, soprattutto quando tocca governare alla destra, sia ormai costante la presenza, nella cronaca politica interna, di qualche accadimento che infiammi il dibattito sociale perché riferito a fasi storiche del nostro Paese che, con buona pace di una sinistra spenta ed immotivata quanto frammentata, non rientrano tra quelle cicliche la cui ricorrenza periodica è tuttavia una realtà. Già in altre occasioni ho cercato di ribadire la peculiare efficacia, tutta italiana, di quel vaccino antifascista che non dovrebbe lasciare spazio ad alcun timore di restaurazione. In tale ottica, è facile, logico ed evidente bollare come anacronistica una opposizione politica e parlamentare - quella di questi tempi - che riduca ed anzi fondi la propria azione penetrativa delle coscienze comuni sul richiamo di spettri del passato difficilmente - razionalmente argomentando - ispiranti l’azione di governo, espressione della maggioranza e della volontà popolare. Ma se certa sinistra è a corto di idee, anche se organizza seminari e convegni di formazione politica evidentemente non sufficientemente stimolanti, anche certa destra concorre, a suo modo, a generare una accezione della “cosa pubblica” come qualcosa di cui vale la pena di disinteressarsi, forse a causa di una comunicazione con le anime elettrici sempre più carente, ossessionata da un passato ormai decomposto che sembra si voglia ad ogni costo riesumare. Una politica che scomoda la Corte di Cassazione in sezioni riunite per scoprire se la recente adunata, tutt’altro che sediziosa, di Acca Larenzia, possa essere prodromica della ricostituzione del disciolto partito fascista non rende nemmeno giustizia alle vittime di quel 7 gennaio del 1978, la cui orribile morte ha cancellato, come è giusto che sia, ogni movente follia ideologica. Ora, concludendo queste brevi riflessioni, proviamo a rivolgere la nostra attenzione, traendo ogni opportuna conclusione, su quelli che sono i veri allarmi sociali contemporanei, in primis la mancanza di un dibattito politico pubblico con contenuti di qualità (da tempo chi scrive sottolinea la necessità di una progressiva incentivazione su tutto il territorio nazionale di vere scuole di formazione politica pubbliche perché non c’è rischio peggiore del disinteresse dei cittadini per la politica in quanto essi stessi sono la politica); a seguire vi è poi la ricerca costante (senza successo) di una identità a tutti i costi e non necessaria, che non riesce a staccarsi da basi ideologiche logorate e sviscerate dal tempo, anche da quelle con preminente accezione negativa, come il fascismo. Perché se è vero che non era il caso di scomodare la Corte di Cassazione a sezioni riunite per un gruppo di persone che vogliono ricordare parenti od amici scomparsi tragicamente alzando il braccio destro e gridando “presente”, è anche vero che ha perso una buona occasione per tacere chiunque abbia commentato - di fatto e non importa se positivamente ovvero negativamente - tale sentenza. E ciò perché così facendo non solo si sarebbe autoconferito una identità politica non necessaria, quanto anche perché avrebbe certificato al di là di ogni ragionevole dubbio la modesta qualità - anche questa tutta italiana - di una scienza (quella politica) che merita di più.

Paolo Speciale



Bravo Paolo!

Condivido, tuttavia mi preme aggiungere e sottolineare in riferimento alla adunata e ad atti simili che risvegliano un passato nazionalista reazionario, che tali gesti siano pericolosi, non tanto per il fatto che a risvegliarli siano qualche centinaia di persone, ma perchè ,la vita ci insegna, che non tutti hanno la capacità di trattenerli e valutarli in senso equilibrato, e perchè una certa mole di conservatori carichi di assolutismo e prepotenza possano usarli come spunti per reagire in modo scomposto e pericoloso nella società!

Come tu sai io sono molto più avanti nel mio modo di pensare circa le posizioni non condividendo per nulla queste identità Destra-Sinistra ormai vecchie ed assai spinte. Sono proprio le posizioni estreme da un lato e dall'altro che non possono che impedire un dialogo sereno e proficuo. Queste restano pericolose ancora di più se espresse da una destra caparbia ed oltransista che ritiene di avere una maggioranza nel Paese, quando non v'è dubbio che l'abbia solo in Parlamento attraverso una serie di formule sistemiche errate solo al fine di costruire potere!..

Quando noi leggiamo la Costituzione «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.” Dovremmo comprenderne anche il senso educativo con lo scopo di evitare che possa costruirsi giorno dopo giorno una mentalità deleteria che possa contrastare un sistema  democratico. Non importa che siano cento o mille su milioni di cittadini, ma che questo germe possa continuare a crescere proprio in mancanza di un funzionamento del sistema che oggi pare disastroso e per nulla equo!

vincenzo

27 dic 2023

GOVERNO MELONI: riforme e potere




A cosa giova questa assurda nuova riforma sul premierato proposta dall'attuale governo? Forse ad assicurare una maggioranza per una governabilità sicura? Ma non sta forse governando oggi il governo Meloni con una maggioranza senza alcuna difficoltà? Quale assurda riforma pensa di poter sconvolgere una Costituzione sottomettendo l'importante dialogo parlamentare? Sono talmente presi dal potere che non riescono a vedere lo sfacelo istituzionale antidemocratico verso il quale avanzano!

Col sistema odierno chiunque ha una maggioranza governa. Un sistema che, a parer mio, andrebbe sicuramente rivisto, in considerazione del fatto che una maggioranza ristretta non dovrebbe mai determinare la volontà di un popolo che va al voto solo per il 60%. Pur essendo entro i margini di un sistema democratico, questo metodo di chi ha un voto in più governa, risulta assai poco condivisibile con una realtà! Ad esempio: Si può mai credere che su 20 milioni di votanti per il solo fatto che si abbiano mille voti di differenza le scelte devono essere operate a beneficio di chi ha una maggioranza quando bastano dei lievi cambiamenti di opinione per sovvertire tale maggioranza in un ristretto tempo?

I sistemi proporzionali aiutano a moderare questa tendenza equilibrando in parte questo processo, tuttavia il bipolarismo impone una maggioranza sicura anche se ai limiti. Il dato di fatto odierno non lascia dubbi sul fatto che l'attuale governo Meloni non ha alcun bisogno di riforme per governare. Men che sia questa riforma che propone un premierato sicuro. Un premierato che in modo automatico tende a cambiare un assetto costituzionale studiato per una repubblica parlamentare. Un sistema unico in tutto il mondo che tende a proteggere il dialogo e che di certo andrebbe protetto e migliorato con altre riforme più appropriate, e non con gli assolutismi di chi vuole a tutti i costi far prevalere una governabilità a danno di un parlamento!

Le riforme istituzionale risultano oggi fondamentali, ma più fondamentale risulta proteggere il nostro sistema costituzionale a protezione del potere legislativo per il fabbisogno di un dialogo costruttivo. Bisognerebbe riformare in questa logica!

          vcacopardo