di vincenzo cacopardo
Dopo due anni di silenzio verso ogni problematica riguardante il mezzogiorno..in previsione del difficile referendum di Ottobre, un premier alla ricerca di consensi nel sud..escogita mezzucci proponendo nuovi "Patti".
Quando Renzi parla di dover cambiare non si può che tremare visto le esperienze precedenti riguardanti il tema del lavoro e della stessa riforma costituzionale! Per lui un cambiamento è d'obbligo in assoluto.. per un fine preciso di promozione della sua immagine! Sembra sempre si tratti di cambiare tanto per cambiare.. poco importa come e su quali principi! Cambiare con la fretta..poi se funziona o no.. quel che lui cambia..meno importa, ma deve condividersi..altrimenti si passa per gufi! La parola "cambiamento" interviene sempre su ogni cosa a dispetto di ogni preventiva ricerca ed analisi del problema da risolvere... E' tanto intriso di determinismo quanto poco di utile lungimiranza e questa è la ragione per la quale il sistema vecchio e la politica obsoleta e comodamente seduta nelle istituzioni, non osa contrastarlo...anzi!.
Dopo due anni di silenzio verso ogni problematica riguardante il mezzogiorno..in previsione del difficile referendum di Ottobre, un premier alla ricerca di consensi nel sud..escogita mezzucci proponendo nuovi "Patti".
Quando Renzi parla di dover cambiare non si può che tremare visto le esperienze precedenti riguardanti il tema del lavoro e della stessa riforma costituzionale! Per lui un cambiamento è d'obbligo in assoluto.. per un fine preciso di promozione della sua immagine! Sembra sempre si tratti di cambiare tanto per cambiare.. poco importa come e su quali principi! Cambiare con la fretta..poi se funziona o no.. quel che lui cambia..meno importa, ma deve condividersi..altrimenti si passa per gufi! La parola "cambiamento" interviene sempre su ogni cosa a dispetto di ogni preventiva ricerca ed analisi del problema da risolvere... E' tanto intriso di determinismo quanto poco di utile lungimiranza e questa è la ragione per la quale il sistema vecchio e la politica obsoleta e comodamente seduta nelle istituzioni, non osa contrastarlo...anzi!.
La
curiosa “inaugurazione” di quel pezzo di viadotto dell'A19 non
crollato in seguito alla frana..ritenuta una ridicola passerella, ha
di certo richiamato l'attenzione dei media ..ma i risibili “patti”
proposti attirano ancora di più l'attenzione dei siciliani: Assieme
al suo riferente politico siciliano Faraone(a cui si deve la sbiadita
copia di una fantasiosa Leopolda in salsa siciliana), il Premier
promette e continua a promettere ponendo patti ed accordi frutto di
iniziative senza riscontri supportati da ricerche e piani ben
studiati. Gli interventi infrastrutturali che dovrebbero rimanere
nel tempo per cambiare il volto del Mezzogiorno dopo anni di
abbandono ancora non si riscontrano. Per le città della Sicilia.. si
parla di un piano che parte dalla valorizzazione dei fondi già in
essere( fondi che in realtà non sono stati spesi). Da quel miliardo
e passa di fondi stanziati per opere mai avviate, da cui è partita
la serie di commissariamenti imposti da Roma alla Regione. La
capacità di Renzi è sempre quella di fare apparire una nuova
invenzione ogni sua cosa !
Queste
le parole del fidato Faraone...Una
sorta di predica a sfondo gesuita
“ è
stato efficace perché si cominciano a fare le gare. Abbiamo agito
per evitare che queste risorse si perdessero. Il governo nazionale
laddove vede che ci sono resistenze o lentezze agisce in via
sostitutiva. La collaborazione prima di tutto, ma dove ci sono
lentezze noi agiamo. Io credo che sia questo che i cittadini del
Mezzogiorno vogliono”.Faraone
insiste anche sull'argomento scottante delle discariche
“Anche il tema dei rifiuti è un dramma – dice Faraone -. Noi
portiamo la quasi totalità dei rifiuti in discariche. Abbiamo la
necessità di realizzare impianti a bassissima emissione che ci
consentano di non avere le strade stracolme di rifiuti”.
Intanto il governatore
Crocetta intende opporsi al commissariamento che Roma vuole imporre,
mentre le discariche vanno al collasso e la differenziata resta una
chimera. Questo rimane oggi un argomento che sembra voler interferire
sugli stessi “Patti” e che nei prossimi giorni dovrebbe trovare
una soluzione.
Ma
andiamo nello specifico dei Patti : Il patto per Palermo prevede
investimenti per 770 milioni (332 li mette il governo nazionale) e
finanzierà una pluralità di opere che vanno dal wi-fi pubblico al
potenziamento de car e bike sharing, dalla chiusura dell'anello
ferroviario al restauro del Teatro Massimo, dalle nuove linee dal
tram alla riqualificazione della circonvallazione. Tra gli interventi
che rientrano nel patto per Catania la rete di metanizzazione del
quartiere Cibali, infrastrutture verdi a Librino, il recupero di
edifici inutilizzati, interventi sul Molo di Levante. In qualche modo
il premier..(col solito metodo che lo contraddistingue).. sta
cercando un riscontro in Sicilia per conservare un proprio consenso
che potrebbe essergli utile per sostenere lo scoglio di
Ottobre.. attraverso la nuova formula dei patti con le principali
città dell'isola a cui in realtà occorrerebbe un progetto più
consono e ben altre risorse.
Queste
risorse spettavano ugualmente al sud tuttavia potrebbero essere di
certo utili nell'incertezza totale di altro.