di vincenzo cacopardo
DESTRA
E SINISTRA IMPAZZANO CON LE PROMESSE...ABBINDOLANDO L'ELETTORATO
NELLE ILLUSIONI:
C'è chi tuona "aboliamo la Fornero”..chi ..”togliamo la tassa sulla Rai”...chi ancora “Via l'IMU e la pensione minima a 1000 euro” etc..etc... Una serie di promesse vaghe oltre che vane che si scontrano sempre con il nodo reale di un debito pubblico ormai fuori da ogni limite.
Il teatrino della vecchia politica persevera tra le consuete figure che hanno già dimostrato i loro ambigui compromessi.. una reale incapacità di lungimiranza.. ed una buona serie di peculati.
La
fiera delle promesse e delle illusioni va avanti ormai da anni, ma
non v'è dubbio che viene soprattutto spinta dalle due forze
politiche contrapposte che si dichiarano alternative l'una all'altra.
Quello che..straordinariamente.. si continua a ravvisare è il fatto che tali proposte risultano
abbastanza simili a riprova del fatto che
non esiste alcuna differenza in questa vecchia politica delle
promesse.
Anche stavolta la fiera del teatrino politico ha preso il via con il mercato delle offerte: Quello di chi la spara più grossa...quello che fa forza emotiva sull'ignoranza di tanti che vanno a votare solo per una propria convenienza o per una quiescente simpatia per il candidato. In questa fase il tema sociale sembra non contare più!..Non conta chi sta bene o sta male, ma solo le false promesse dei venditori di fumo.
Da
un lato il babbo natale Berlusconi e dall'altro un boy scout
chiacchierone che il paese si porta appresso malgrado i guasti procurati e
le sconfitte sul dispendioso referendum. Nonostante la bocciatura al
referendum e le conseguenti dimissioni, si ributta nella mischia.... E non manca nemmeno il magistrato di turno col suo Partito appena sorto che, improvvisatosi leader..malgrado gli sforzi, non si manifesta come una figura dal taglio politico..restando seduto nella sua poltrona istituzionale.
In
realtà il nostro Paese non può più fare forza su un progetto a
breve durata come costoro propongono, ma su un programma graduale
dove pian piano si accertano le risorse confrontandole con le
esigenze e valutandone il peso del debito: tutto il resto è solo
chiacchiera!
In
questo quadro.. chi offre meno e più ponderatamente in un programma a fasi progressive.. si avvicina di più alla ricerca del
giusto percorso...Insomma.. bisogna comprendere che queste promesse
da mercato non possono mai raggiungere alcun fine positivo nella
fretta di un qualsiasi provvedimento... Se nel contempo, con estrema
sforzo di ricerca, non si aggiusta il motore istituzionale e con
altrettanta umiltà non si studia con logica un cauto e progressivo
piano di analisi per le risorse..non si potrà mai dare certa alcuna
di queste promesse.
I
migliori statisti restano quelli che, pur nella loro capacità di
approccio e di dialettica con il prossimo, non promettono nulla al
di fuori di un impegno di ricerca ed analisi per un lavoro politico
svolto per fasi.. affrontato con profondità e con grande modestia.
Ma
dove è mai la modestia di costoro?