di vincenzo cacopardo
Passa
la manovra quella denominata in tono forse un po' troppo enfatico
“del popolo”: Una vittoria sicura di DiMaio e Salvini che portano
un altro punto in favore del loro governo con l'evidente rancore di un PD ormai confuso e disperso.
Un
vertice di maggioranza per l'aggiornamento del Def che si andava
riscaldando nella serata. C'era una certa aria contrariata da parte
del ministro Tria che ha dovuto cedere alle pressioni politiche e
contrattuali imposte dai Partiti oggi al governo e che porta il
deficit al 2,4..rispetto a quello desiderato dallo stesso Ministro
dell'economia del 1,9. Queste le parole di Di Maio che ha dovuto
lottare per sostenere le sue operazioni in favore del programma del
Movimento.«non mi
preoccupa l'interlocuzione con l'Ue perché le politiche di austerità
sono superate ..è inutile tirare a campare come governo, io non sarò
mai tra quelli che porteranno questo governo a tirare a campare, o si
fanno le cose o non ne vale la pena di continuare».
Le parole lasciavano intravvedere il chiaro messaggio rivolto al
ministro Tria...ed ad una possibilità di sostituirlo se non in linea
col programma politico già inserito nel contratto.
Un
accordo voluto da tutto il governo compatto che prevede almeno 10
miliardi per il reddito di cittadinanza rilanciando lo stesso mercato
del lavoro attraverso una riforma sui centri per l'impiego. Inoltre
1,5 miliardi per rifondere i truffati dalle banche..una flat tax limitata, ma utile alle piccole aziende.. e la riforma sulla legge Fornero con la quota 100 che
dovrebbe vedere una buona parte di lavoratori andare in pensione per un naturale e necessario ricambio nell'ambito del lavoro a favore dei giovani.
La
volontà di Di Maio è sempre stata quella di offrire maggiore
dignità e futuro a milioni di persone sostenendo il finanziamento
per il reddito di cittadinanza. Un investimento sul quale si
potrebbero porre le dovute riserve e che dovrà essere pianificato
con estrema cautela al fine di renderlo funzionale ed utile ad un
reinserimento nel mondo del lavoro..pena la sua inutilità. Quella di Salvini rimane diretta
verso la riforma Fornero con quota 100 , la flat tax.. e
l'immigrazione.
Adesso..dopo
il primo scoglio..rimane la difficile opera è di mettere in pratica questa
manovra mirando anche ad investimenti produttivi. Tuttavia se questo del DEF appare il passaggio del primo scoglio, non può ancora essere
identificato come un risultato completo se non alla fine del percorso
che dovrà vedere la messa in pratica delle suddette riforme da parte del governo.
Mi
ripeterò..ma penso che la via più concreta ed efficace per il
Movimento 5 Stelle sia quella degli investimenti programmati e
connaturati in direzione di un concreto e studiato sviluppo del Sud.