Le
ultime voci parlano di una possibile rinuncia ai tagli delle pensioni
d'oro e un rilancio del reddito di cittadinanza. Possiamo credere nell'impegno di Di Maio sulla manovra..ma i dubbi e le perplessità.. restano..
di vincenzo cacopardo
Al
di là dei numeri della manovra.. sui quali vi è tantissima
confusione..ed anche una sorta di complicato garbuglio con qualche
piccola controversia interna dei partiti di governo ...quello che non riesce a convincere ed è ancora motivo di discussione.. è
il reddito di cittadinanza. La sua impostazione adesso sembra farsi
più complessa arrivando persino a circoscrivere i punti di spesa sui
quali si deve far fronte per ottenere il reddito: Un'operazione che
mano a mano pare diventare più complessa e farraginosa oltre che
difficile e lunga nell'opera di riorganizzazione dei centri per
l'impiego: Di volta in volta si continuano a stabilire forme di
controllo che portano ulteriori costi inaspettati.. oltre che un
immenso lavoro certosino da parte dell'amministrazione pubblica.
Non
v'è dubbio che su questa operazione di riuscita del reddito di
cittadinanza Di Maio vi abbia posto il futuro della sua carriera
politica. Al di là di ogni malevola insinuazione, sono certo che lo
abbia fatto mettendo in primo piano la dignità dei tanti che,
soprattutto al Sud, vivono in stato di povertà assoluta..Tuttavia se
questo gli rende onore..sembra abbia voluto affrontare il tema
con troppa passione e meno pragmatismo: Sarebbe stato indispensabile
doverlo affrontare con maggiore conoscenza riguardo il tessuto
sociale del paese e l'aspetto tecnico di una manovra che pone
decisamente una moltitudine di problematiche.. sia sul piano
preventivo che su quello operativo.
Credo
che se si intende portare avanti una manovra di cambiamento in
deficit con l'intenzione di sforare... sia opportuno adottare misure
più immediate, consone e meno farraginose.. e la misura sul reddito
voluta fortemente dal Movimento, pone enormi ed indubbie difficoltà.
Vi sono motivi sociali
importanti e persino indiscutibili per dare forza a questo
provvedimento. Motivi di evidente povertà... soprattutto al Sud per
i quali non si riesce a dare serenità a quella fascia di giovani e
meno giovani non in grado di potersi occupare e sostenere attraverso
un lavoro. Se il Movimento 5 Stelle si è mosso per mettere in
sicurezza i tanti privi di lavoro che non possono sostenersi..lo ha
fatto non soltanto per un sostentamento, ma per dare loro l'occasione
di formarsi e creare l'opportunità di inserirsi in un altro lavoro.
Ciononostante i dubbi restano! Il
reddito di cittadinanza dovrebbe basarsi sulla riimmissione dei
giovani nel mondo del lavoro. Ma dov'è sono le opportunità di
lavoro..quando è più facile percepire che questo.. senza
investimenti più sensati ed appropriati.. stenterà a giungere? .Il
rischio di non ottenere un risultato felice sul reddito di
cittadinanza..dunque.. rimane.. e resta ancora più fondato al Sud!
Se
il superamento della Fornero (con la quota 100).. entra
nell'immediato in una logica di fornire maggiore possibilità di
lavoro ai giovani avviando alla pensione gli anziani, il reddito di
cittadinanza... se non accompagnato da un flusso di investimenti per
generare il lavoro.. rischia di ritornare come un boomerang addosso
allo stesso Movimento che si è sempre battuto in suo favore.
Un
rischio fortissimo per il Movimento, per la stessa manovra... e per
chi vi ha creduto.