Come si potrà mai
cambiare con una nuova legge elettorale, senza
prima risolvere le problematiche di una funzionale regolamentazione dei Partiti?
Qualunque legge
elettorale (oggi voluta esclusivamente per dare maggiore forza ad una
governabilità) non potrà mai sortire un utile successo, se non vi è un
riscontro con un’efficacia degli stessi Partiti: La governabilità (non mi
stancherò mai di affermarlo)…è un fine! Questo fine va ricercato attraverso
un percorso di edificazione che parte dalla base... e la base di contatto con i
cittadini non possono che essere i Partiti….almeno chè… non si vogliano togliere
di mezzo e sostituirli con la demagogica democrazia diretta alla Grillo.
Se per i tanti che partecipano alla politica..la
logica costruzione della governabilità, resta una speranza effimera o una
indiscutibile utopia…rimane una prova inconfutabile che, ogni qual volta la si
vuole imporre senza un giusto processo…essa risulta fragile e poco consistente.
Le
esperienze ed il metodo dovrebbero averci insegnato quanto debole possa essere ciò che
viene imposto senza quelle giuste strade che possano offrire un risultato più
sicuro e stabile.
Quando poi… in una ricerca di cambiamento della
politica, si pensa che possa risultare utile una nuova legge elettorale, senza
intuire l’importanza di una vera riforma dei Partiti, le conseguenze non
potranno che evidenziarsi nella irriducibile oligarchia partitica degli ultimi anni.
Chi si nasconde dietro
quest’inganno deve rendersi responsabile di un futuro politico che evidenzierà un
falso cambiamento nascosto dietro la solita retorica dell’opportunità di
dover procedere per esigenze e mai per logiche funzionali.
Il futuro politico darà sempre ragione alle logiche funzionali....e non alla retorica delle esigenze!
vincenzo Cacopardo