Quando
l'ironia scade nelle immotivate offese...
Al
di là delle continue immotivate frasi offensive come “bambolina
imbambolata”, ...espressione non certo degna di un giornalista
affermato, potremmo anche.. come ha sempre fatto il
Premier.. catalogare il giornalista Turani come uno di quei “gufi” speranzosi
sulla debacle della Raggi. Queste frasi offensive potrebbero rendere replica ai tanti giornalisti colti che offendono
chi si esprime nei social con libertà e rispetto.
Il
fatto che i Grillini vivano una realtà “altra” in un Paese che nel passato ha messo in atto una politica amministrativa disastrosa, non può che essere un
pregio!..E' vero! Il problema della capitale è enorme come lo stesso
giornalista scrive attraverso le parole della Anguillesi. Ma definire
“dilettanti” a prescindere coloro che (sicuramente non del
tutto preparati) cercano di mettervi volontà, impegno ed integrità
a dispetto di ciò che nel passato tanti definiti “competenti”
non hanno fatto, è un'altra realtà alla quale non ci si può
sottrarre dall'alto di un simile sarcasmo!
Non
si potrà immaginare che dalle loro premesse verrà fuori
un’”amministrazione straordinaria”...ma basterebbe che si
ricomponesse “ordinaria ed ordinata” secondo canoni migliori e
non in dispregio a chi ha vissuto in una città scoperta dagli
essenziali servizi che le passate figure amministrative ( ricche di
quelle competenze) hanno lasciato.
Augurare
anche un’ipotesi di dimissioni di tutto il gruppo dirigente Cinque
stelle, con relativo patatrac, affidando la Raggi a un paio di
robuste badanti, perchè riesca anche a terminare i suoi cinque
anni...più che una gufata.. sembra un atto sgradevole carico di
pregiudizi che forse potrebbe.. con maggior impegno.. esser diretto
verso la figura del premier che in questi anni ha dimostrato ..al
contrario della Raggi e del suo Movimento, una enorme carica di
supponenza e boria.
Con il dovuto rispetto...quello che giornalisti come Turani non
riescono a scorgere.. è l'idea di un cambiamento attraverso la
rottura definitiva di un sistema che ha sempre privilegiato
corruzione ed interessi di pochi a danno dei cittadini ..Sono coloro che analizzano pragmaticamente solo il momento storico e mettono in evidenza le paure in corso .. non scorgendovi il
bisogno di un futuro diverso anche a costo di fare qualche errore! .Ma questo e' il dovuto percorso verso l'innovazione! Che poi il Movimento 5 Stelle tenti e non riesca
nell'impresa..qualcosa sarà cambiato e sicuramente la strada verrà
aperta ai tanti che potrebbero entrarvi per migliorare un
sistema politico tanto vecchio e malato. .
Vincenzo
cacopardo
ROMA
/ NON FIORI MA OPERE DI BENE
Il
destino della signora Raggi è quello di essere il sindaco di un
immenso patatrac.Di
GIUSEPPE
TURANI|
articolo del 02/09/2016
Ha ragione Roberta Anguillesi, quando
dice che i grillini vivono in una realtà “altra”, fatta di
complotti, di sirene e di mille altre sciocchezze e quindi sono
preparati a tutto. Però hanno ragione anche quelli che sostengono
che i fatti hanno la testa dura. E quelli di Roma hanno una testa
durissima: 13 miliardi di debiti, monnezza ovunque, popolazione
Cinque stelle che si aspetta tre domeniche alla settimana e vari
pasti gratis, tre milioni di persone che vorrebbero vivere in una
città decente. Autobus che forse ci sono o forse no. Nessun posto,
se non in Germania, dove liberarsi dei rifiuti (a pagamento), sempre
che qualcuno li raccolga (e non è sicuro).
Tutto
questo dovrebbe essere governato da una banda di dilettanti, guidati
da una bambolina imbambolata (che ogni tanto piange pure), che dopo
due mesi non è ancora in grado di presentare una giunta. Per
carità, alla fine qualcosa metteranno insieme. Ne va dell’onore
dei Cinque stelle, e della loro reputazione.
Però
non si può immaginare che da queste premesse venga fuori
un’amministrazione straordinaria. Sarà la solita cosa romana, 30
per cento di pasticci 30 per cento di imbrogli e 40 per cento di
balle. Con anche un’ipotesi, forse non lontanissima, di dimissioni
di tutto il gruppo dirigente Cinque stelle, con relativo patatrac,
fuga al calar della sera, e arrivo sul cocchio dorato del buon
prefetto Tronca, se avrà avuto l’accortezza di tenersi libero.
Può
anche essere che, stringendo i denti e affidando la Raggi a un paio
di robuste badanti, la giunta capitolina riesca anche a fare i suoi
cinque anni.
Quello
che è sicuro è che questa non sarà la prova d’orchestra
che porterà i Cinque stelle sul podio di palazzo Chigi.
Qualunque cosa facciano, o inventino, questa avventura romana sarà
un po’ come la storia di quel tale che andava a un funerale senza
sapere che era il suo.
Ecco,
il corteo si è già messo in movimento. I fiori saranno portati da
varie deputate grilline romane, che pretendono di aver una sorta di
jus primae noctis su tutti gli affari romani.
Ci
sono miliardi che girano e migliaia di posti di lavoro e di
poltrone. Tutto questo viene lasciato alla bambolina imbambolata
mentre loro stanno in parlamento a farsi prendere in giro da Renzi?
Costrette a salire sui tetti di Montecitorio per farsi notare?
Insomma,
hanno capito (tutti) in ritardo che l’Eldorado sta in Campidoglio
non al Senato o alla Camera. E i grillini, qualunque cosa dica il
loro guru, sono un popolo che vive in una realtà “altra”,
ma che ha una fame della madonna.
Staranno
attaccati alle gambe della Raggi e di Roma finché non le avranno
spolpate.
Poi
faranno due tweet per dire che la colpa è dei poteri forti. E
andranno all’assalto di qualcos’altro. Ma a quel punto il
corteo funebre probabilmente sarà arrivato a destinazione.
Nessuno
di loro andrà a palazzo Chigi, nessuno farà l’amnistia per tutti
i processi per diffamazione che attendono il comico (che non ha la
protezione parlamentare). E quindi tutto finirà nella più grande
rissa politica mai vista in Occidente. Forse, serviranno i
carabinieri.
G. Turani