5 set 2017

POLITICA: PERCHE' ROMPERE COL PASSATO?



Vi è una giustificazione.. e forse anche una necessità.. più che valida per appoggiare un programma di vera “rottura” col passato di una politica ormai decomposta e marcita. Non potrà mai eludersi quel valore fondamentale del nostro Paese basato essenzialmente su un principio di democrazia utile a costruire libertà, diritti, doveri, equità sociale etc, proseguendo, ottusamente, con continui aggiustamenti di ciò che ormai non può che reputarsi inutile e persino avventato...
di vincenzocacopardo
Tempo fa scrissi che.. metaforicamente.. potremmo paragonare il sistema politico in cui viviamo e nel quale ci rapportiamo, ad un campo sul quale andrebbero coltivati i semi (nuove regole e principi costituzionali di un nuovo sistema politico più utile). Il frutto dovrebbe essere quello della “democrazia”. Ma se il campo è malato, arato male, senza un’attenta concimazione, il seme non crescerà mai bene ed il raccolto sarà inevitabilmente il frutto di tutto ciò: un raccolto guasto (ovvero una democrazia non definita), al quale si aggiungeranno i parassiti ( come la burocrazia) che divoreranno questo raccolto rendendo il campo una coltre ancora più desolata. Questo “campo” va al più presto ricomposto e preservato in modo da potervi impiantare i nuovi semi per l’attesa e la crescita di un buon raccolto e per evitare l’arrivo di qualsiasi altro parassita. Oggi il parassita della “burocrazia” regna sovrano in un Paese che soffre in concorrenza, crescita e funzionalità, la burocrazia sembra essere persino fomentata da chi gestisce potere politico: essa torna utile poiché, il disbrigo della stessa, rende ancora più forza a chi, il potere, lo gestisce. 
Ma tutto ciò non potrà mai avvenire se non passando prima da una fase di "rottura" col vecchio sistema e le figure che vi girano intorno. Nulla potrà mai inventarsi la politica, se non un cambiamento che possa partire dalla base e cioè dalla ricomposizione e la rifioritura del suddetto “campo”...Se, a tutto ciò, aggiungiamo l’assoluto e dilagante pragmatismo delle rigide ed immutevoli istituzioni, allora nel nostro Paese continuerà il perdurare di una realtà simile a quella di un basso medioevo. Bisognerebbe, invece, spingersi verso un nuovo rinascimento, riarando il suddetto campo per l’attesa di un buon raccolto ed il rifiorire dei valori di una giusta democrazia. Per poter raggiungere questo risultato occorre però una logica politica in favore dei cittadini che parta dai bisogni di uno specifico programma..
Per il riscontro con un sano principio della democrazia occorrerà di certo, procedere, successivamente, con metodo in direzione di uno studio teorico per la ricerca di nuove procedure, attraverso un utile percorso di identificazione e specializzazione degli stessi ruoli della politica (ragione valida per un essenziale studio di ricerca) Un riferimento particolare va quindi fatto in direzione della riforma di tutto “il sistema”: Un “ordine sociale” che, rapportandosi ai tempi, deve poter accogliere ed esprimere, con dinamica costruttiva e funzionalità, una più attendibile “democrazia”.
Solo sulle ceneri del vecchio..potrà rinascere l'innovazione! 


4 set 2017

L'impertinenza di chiamarlo “laboratorio”


di vincenzo cacopardo
Ancora una volta la Sicilia rimane utilizzata per scopi politici strategici e propedeutici alle elezioni nazionali. Una terra che avrebbe bisogno di far partire dal proprio territorio le idee necessarie per un riscatto. Un'isola ricca di un patrimonio artistico ed ambientale unico che pare di continuo svendersi al gioco di una particolare politica. La sua bellezza rimane il suo vero patrimonio! La bellezza contro il male di una politica del compromesso e dell'opportunismo !

Con la sfrontataggine di chiamarlo ripetutamente un “laboratorio” ,il centrodestra (come vestisse un abito nuovo) compatta di tutto e di più. Dopo questi ultimi accordi per le elezioni regionali in Sicilia, Silvio Berlusconi sottolinea il fatto che non potrà più esservi un alleanza con Alfano per le politiche nazionali: Quell'alleanza con i governi di sinistra..secondo il leader di FI...non permette più alcun accordo col suo ex delfino (ricordiamoci attentamente di questa frase..che un domani potrebbe anche essere smentita)

Il cavaliere definisce l'accordo Musumeci-Armao come una svolta innovativa per rilanciare la politica in Sicilia. Si parla retoricamente di un nuovo laboratorio unito. La riapertura di una ulteriore officina ..in considerazione che la precedente non è riuscita a definire alcun progetto utile per l'isola. Ma quale sarà il nuovo programma? Quale sarà questo salto di qualità per una politica che fino ad oggi ha dimostrato solo strategie ed accordi su figure che restano tuttavia sempre le stesse ?

E' chiaro che questo compattamento che accontenterà un po' tutti (compreso coloro che sembra abbiano abbandonato ogni progetto personale di beneficio al territorio) sarà fortemente finanziato dal cavaliere che oggi ...a differenza di tanti...è ancora in grado di poter infondere grandi risorse. Sappiamo tutti che, purtroppo, la politica odierna si costruisce ancora sulle risorse economiche più che sulle idee.. e se vi è qualcuno in grado di foraggiare una propria politica ..questi è Berlusconi: Avrà le porte aperte da parte di tutti i Media ..i giornali.. la stampa locale..Tutti gli correranno appresso con solerzia ed interesse ..come vent'anni fa.

Ma quello che riesce difficile accettarsi è l'accenno continuo ad un “laboratorio” di innovazione della politica.. sia che venga da una parte o dall'altra.. dei due schieramenti contrapposti..cosi' come anche del vecchio centro moderato in mano a certi indefessi opportunisti. Questa del “ nuovo laboratorio” è proprio la più insopportabile presa in giro che il cavaliere potesse esibire con la solita enfasi che gli è nota!

Molti voteranno questo centrodestra rispolverato poiché preoccupati delle alternative: Lo faranno per motivi di interesse personale od in contrapposizione ad una sinistra... o anche per paura di cadere nelle mani di chi questo sistema intende romperlo. Avremo in Sicilia un centrodestra con Salvini della Lega nord.. molto utile al cavaliere per il prossimo governo Nazionale( ma molto meno a noi) e se non dovesse trovarsi tra i due il nome di un nuovo leader o una opportuna legge elettorale, al Berlusconi rimarrà sempre aperta la porta di un accordo con il centrosinistra renziano (oggi molto meno di sinistra) Insomma: Con queste elezioni e le prossime nazionali, l'amato cavaliere.. sembra essersi blindato...e molti lo seguiranno per questa astuzia che il popolo tanto ama.

Se questo è quello che vogliono gli italiani e la Sicilia! 

3 set 2017

Voto di rottura..e voto di consenso


"L'errore è quello di leggere oggi un voto di "rottura" come un voto di "consenso" 
di vincenzo cacopardo







La grande coalizione Nazionale sta per nascere sulle orme delle elezioni in Sicilia!
Perchè scandalizzarsi adesso ..quando da tempo c'era chi guidava sommessamente queste strategie lavorando su un terreno assai facile per la politica dei ricatti e dei compromessi come quello Siciliano?
E' del tutto chiaro che le prossime elezioni nazionali, dopo quelle nell'Isola, offriranno lo spettacolo... già più volte visto... degli scambi e degli inciuci tra il centrodestra ed il centrosinistra...e vi è una ragione evidente per tale scopo : il suo nome è il Movimento 5Stelle. Quello che viene definito il “nuovo mostro”...un Movimento che, in una terra ancora arretrata ed in preda ai manipolatori della politica, desta dubbi e paure.

Ma quali paure può ormai suscitare qualunque politica futura..quando quella odierna appare cosi compromessa, inetta e priva di idee? Nel Paese della povertà e della arretratezza.. si insiste ancora con la retorica della incapacità dei nuovi, finendo col restare aggrappati ad un sistema dei vecchi.. infarcito di furbizie ed astuzie che favoriscono i pochi e tolgono nuove possibilità di crescita alla popolazione.

L'odierno Macchiavell-ismo dei vecchi partiti contrapposti
Qualche politico locale, quasi vantandosene, in relazione alle proprie virate di Posizione, fa persino riferimento al pragmatico procedere machiavellico , senza aver capito che il pensiero di Machiavelli non può mai entrare in un simile contesto: Un insegnamento non del tutto positivo per il futuro dei nostri giovani poichè il messaggio di Machiavelli deve sapersi interpretare non prescindendo dai singoli casi e dalle azioni. "Il fine giustifica i mezzi"…è la frase che più sintetizza il pensiero di Machiavelli, entrata peraltro nel linguaggio corrente ad indicare l'intelligenza acuta e sottile, ma non certo quella spregiudicata... di coloro che, oggi, ritengono che possa scagionarsi l’opera di chi agisce oltre ogni limite etico. 
Ma qual’è questo limite se non quello dettato da una buona politica e da una morale comune che, in fondo, conosciamo e che, spesso, tanti fingono di non vedere per convenienza? La politica del sistema finisce con esaltare il fine non mortificandosi nell‘uso dei mezzi: I grandi partiti contrapposti sembrano ingabbiati in questa logica ricercando più spesso un risultato finale.. non tenendo in ben più alta considerazione i mezzi che vengono usati per lo svolgimento del proprio compito.

l'incognita e le aspettative
Oggi votare il Movimento 5Stelle, anche ritenendosi nel dubbio e reputandoli improvvisati, potrebbe comunque voler dire rompere questo sistema. Rimane di sicuro una incognita, ma forse anche l'unica speranza per un mutamento... Sbaglieranno?... andranno via anche loro! Al momento attuale resta comunque l'unica via di accesso per rompere col passato anche se non del tutto per la costruzione dell'innovazione, ma di certo per aprire la porta ad un futuro diverso e di nuove aspettative. L'alternativa pare essere quella di restare aggrappati ad un sistema che ci mortifica ogni giorno, del quale poi, non facciamo che lamentarci.
Un voto che.. nel nostro Paese.. non può più leggersi come un vero consenso, ma alternativo e di smantellamento di un sistema dove continuano a fiorire interessi personali a danno di un bene collettivo. Forse l'errore è proprio quello di leggere il voto odierno di rottura come un voto di consenso!  

31 ago 2017

Elezioni regionali: ..grandi ammucchiate in arrivo

propedeutiche a quelle Nazionali.....
di vincenzo cacopardo

La paura fa 90...
..era un detto che oggi si accompagna molto bene con ciò che sta accadendo per le prossime regionali in Sicilia: Centrodestra e centrosinistra giocano una partita per il futuro che potrebbe vederli insieme nella grande coalizione a livello nazionale per sconfiggere i 5 Stelle. Con queste elezioni e con la possibilità di accordi per offrire poltrone a tutti nel prossimo governo regionale... potrebbero tornare in campo tutti!

Musumeci- Raffaele Lombardo- Gaetano Armao- Saverio Romano-Toto Cordaro-Totò Cuffaro- Alfano- La Russa- Briguglio- Roberto Lagalla- Crocetta- Orlando e Gianfranco Miccichè...( che parrebbe aspirare per la seconda volta alla presidenza dell'Assemblea regionale)..Sebbene divisi in cordate contrapposte, potrebbero essere disponibili ad unirsi subito dopo nel solito teatrino a difesa delle poltrone in una delle consuete ammucchiate.

Si prevede quindi la possibilità di una grande guazzabuglio in attesa delle prossime elezioni nazionali che dovrebbero aprire il campo a più facili trattative. Insomma... per dirla come il principe di Salina..ancora una volta “cambia tutto affinche' nulla cambi”..Stesse figure..stesse manovre..stesse subdole alleanze e.. di certo... stessi risultati!

La manovra è del tutto intuibile poiché Salvini, in accordo con la Meloni, ha insistito per la candidatura di Musumeci..(oscurando un po' Armao..simbolo di una certa difesa dell'autonomismo lombardiano) al fine di presupporre una grande possibile alleanza a livello nazionale. La strategia di Berlusconi è quella di tentare di vincere le elezioni ed in caso di non vittoria.. finire con accordarsi in un unico schieramento governativo con la ambigua sinistra renziana ed il solito Alfano: La rituale grande coalizione che salverebbe le poltrone dei soliti.




30 ago 2017

Centrodestra: strategie ed accordi



di vincenzo cacopardo
Esiste un centrodestra di programma in Sicilia..o forse solo quello delle strategie..o meglio quello per sbarrare la strada al Movimento 5Stelle?
Questa rimane la logica domanda che presuppone una ufficialità della candidatura di Nello Musumeci, ma con un programma che potrebbe essere solo quello di Gaetano Armao.. Nel mondo della confusione politica l'unico disegno del centrodestra di Berlusconi accompagnato dalla Meloni e da Salvini sembra insistere solo sulla base di un ostinato contrasto ai pentastellati..dimostrando in tal modo una serrata lotta contro i nuovi arrivati.. definiti costantemente e retoricamente incapaci.
Per il centrodestra... strategie, programma e candidature potrebbero destinarsi subito dopo un incontro con i leader. 
Secondo Miccichè (commissario di Forza Italia in Sicilia) il discorso rimane chiuso e si confermerà attraverso una apposita conferenza stampa all'Ars...Miccichè insiste su una unità del centrodestra. ma in realtà questa è ben diversa da quella del passato ..poichè l'unione con Salvini pone parecchi dubbi sull'impatto politico che ne avrebbe la governabilità regionale... e persino non esattamente in linea con il pensiero di Armao.
Comunque la si voglia definire questa unione ha il sentore di una aggregazione costruita strumentalmente con un candidato forse anche stimabile, che condurrà avanti il disegno di quello che.. qualche giorno prima.. era indicato come il suo antagonista. Fa specie doverlo rammentare, ma ricordiamo in proposito le recenti frasi di Gaetano Armao "Questa non è una terra di destra, ma una dove è nato il partito di Sturzo, la Democrazia Cristiana di Giuseppe Alessi e di uno straordinario e innovativo governo regionale presieduto da Piersanti Mattarella. Questa è una terra della tolleranza. Il programma politico è una cosa seria, la rievocazione storica su quelli della “Fiamma” è una cosa diversa". 
Ebbene... con Musumeci..pur non volendosi parlare più di vecchia “Fiamma”, si ha l'impressione di essere legati di certo ad una destra! Smentendosi ogni frase di Armao in riferimento alla "terra non di destra". 


Ci sono poi altri nodi da sciogliere con i centristi che da qualche giorno si buttano un po' da qua e da là del campo al fine di assicurarsi una poltrona.
Sono giorni in cui..sia a destra ..che a sinistra.. si fa di tutto e di più per respingere il nemico numero uno: I CinqueStelle..visti ormai come i pazzi visionari della politica del futuro: I soli a non inserirsi nel gioco ipocrita della politica dell'opportunismo. Al contrario..delle “sconcezze centriste” che perseverano con accordi e ricatti da un lato e dall'altro..senza un minimo di strategia programmatica costruttiva. La lotta è dura e quindi ci si sottopone a forti compromessi.. legandosi persino al sogno di un passato del 61 a 0: Un treno che difficilmente potrà ripassare dalla Sicilia.



29 ago 2017

Elezioni regionali tra la politica dell'opportunismo..



di vincenzo cacopardo
Al di là dei piccoli ... i veri concorrenti ( per la naturale forza dei consensi) potrebbero essere solo tre: Musumeci-Micari-Cancelleri- ...Se il primo..nel passato è sempre stato legato alla destra un po' più estrema apparendo del tutto sistemico, il secondo, forse ancora più integrato sistemicamente, sembra gettarsi nell'agone politico inaspettatamente volendo apparire come l'uomo sorpresa suggerito e guidato da Orlando..Il terzo, infine, appare più libero da ogni compromesso... ma resta pur sempre una incognita: Con la forza del suo Movimento di certo potrebbe essere in grado di far esplodere un sistema ormai decomposto ed intriso di favoritismi di una amministrazione pur sempre subordinata ed asservita da anni al governo centrale.

Ormai ogni candidato alla presidenza della regione Sicilia.. per le prossime elezioni di Novembre.. racchiude il suo dialogo nella breve e retorica frase di “Siamo un'alternativa agli altri”..non avendo nulla di serio e costruttivo da aggiungere! Qualcuno accenna all'importanza di una posizione di destra o di sinistra ammorbidita da una sorta di area moderata derivante con il legame di un centro...finendo col generare i soliti vincoli che determinano vistosi compromessi..Per il resto nulla sui veri utili programmi per lo sviluppo della regione... solo immagini di personaggi alcuni dei quali avrebbero persino la presunzione di apparire “nuovi”.

A sinistra Orlando, in intesa con Renzi ed Alfano, condiziona il PD dando quasi ordini sulla scelta del candidato..mentre nel centrodestra sorge una lotta sul candidato da scegliere tra Musumeci ed Armao... (Una diatriba risolta con una sorta di insignificante compromesso che mette l'uno e l'altro al primo ed al secondo posto). Insomma...un periodo al quale abbiamo assistito come spettatori esterrefatti tra le trattative sulle figure ed il vuoto delle idee.

Certo è che la nostra Sicilia non merita questo! Il sistema politico è malato dalla testa..imponendo scelte sulle figure che non possono di certo essere risolutive quando il fiorire di ricatti da un lato e dall'altro testimoniano l'avanzare di una politica che non potrà mai essere risolutiva per il governo dell'isola: Uno spettacolo indegno al quale tanti si prestano per opportunismo o per desiderio e l'ambizione ossessiva di assurgere alla più alta carica.. dimenticando tutto il resto.

Oggi ..almeno di altri prevedibili cambiamenti ...i candidati al governo dell'isola dovrebbero esser Musumeci(con Armao alle spalle)-Micari-Lagalla-Crocetta-Giancarlo Cancelleri -Ottavio Navarra (o Claudio Fava) - Busalacchi- Roberto La Rosa.e forse se ne aggiungeranno altri.

Si prevede quindi una dura battaglia dove un vero vincitore potrebbe non essere in grado di governare con la dovuta maggioranza: Una sorta di Crocetta bis che la nostra isola non sarà in grado di sostenere.

14 ago 2017

NESSUNA ALTERNATIVA PER UN CAMBIAMENTO SENZA I 5STELLE



Nessuno è in grado di sapere se un vero cambiamento avverrà! Ma di certo potrà esservi una iniziale rottura col passato !
Questa analisi è ancora più evidente in Sicilia dove una regione, da tempo mal governata, attraverso i partiti tradizionali...insiste con vecchi volti nella disperata ricerca di un possibile Presidente.
di vincenzo cacopardo

So bene che scrivendo questo post potrei apparire di parte ed essere criticato fortemente, ma tengo ancora una volta a sottolineare che il mio spirito libero non mi ha mai spinto verso alcuna parte politica tranne che in direzione di una analisi ponderata..per certi versi anche assai conforme con la realtà: Il cambiamento politico odierno può essere affidato solo ai 5Stelle, non perchè essi siano o non siano capaci, ma perchè sono l'unica forza realmente robusta in grado di rompere col passato!..Riusciranno o no.. non è dato sapere..di certo si sa che l'attuale politica non ha saputo cambiare nulla!

Ma andiamo nei dettagli dell'analisi per comprendere meglio quali strade abbiamo oggi per una svolta: La politica odierna sembra sempre più impantanarsi in un contesto che vede ostacoli nelle tante figure che non vogliono cedere il passo per paura di perdere una poltrona ed un potere. Abbiamo un quadro politico che vede ancora posizioni di centrodestra contrapposti a quelle di centrosinistra e dove, non per caso, le posizioni centriste(vedi personaggi come Alfano, Verdini e company) rimangono sempre determinanti al contesto... per comodo e persino attraverso l'uso politico del ricatto e del compromesso. Vi è poi il caso a parte di una Lega nord che...comunque si voglia rappresentare.. non può mai definirsi un partito Nazionale..ed infine i 5Stelle ...spesso tanto odiati o tanto amati, ma dei quali si continua a temere per via della loro strada che li vede contro il sistema odierno. Da un'altra parte vi è una miriade di piccoli Movimenti politici..alcuni territoriali e civici che peccano spesso di presunzione non riuscendo mai a trovare percorsi di unione tra loro, al fine di creare un vera forza, poichè restando pur sempre movimenti di rottura verso il sistema Nazionale... finiscono col disperdere voti a sfavore del Movimento di Grillo..rendendo comodo solo ai partiti tradizionali.

Questa analisi è più evidente in Sicilia dove una regione, da tempo mal governata, attraverso i partiti tradizionali...insiste con vecchi volti nella ricerca di un possibile Presidente. Ancora si scorgono tentativi di accordi nel centrodestra come anche nel centrosinistra..Un certo gioco delle ambiguità traspare... poiché nella estenuante ricerca della figura, si intravedono personaggi che sembrano offrirsi da un lato e da un altro...alla mercè di una strana politica dei compromessi. Molti piccoli Movimenti politici della Sicilia insistono..tra indipendentismo ed autonomismo... senza alcuna volontà di aggregazione al fine di costituire un unica forza capace di mettere in crisi il sistema politico ed ottenere risultati numerici in grado di ostacolare una politica che da anni non ha tenuto in considerazione il necessario sviluppo dell'isola: Una certa presunzione ed un certo egocentrismo... unito alla voglia di prevalere ...cancella ogni possibile e sano accordo tra di loro!..Qualcuno attende persino la chiamata dall'alto da parte degli stessi Partiti tradizionali..smentendo ogni principio col proprio movimento territoriale.

In Sicilia... il Movimento 5Stelle procede la sua marcia contro i politicanti del passato.. Porta avanti il volto di una figura già presente in Assemblea: Una figura politica a volte sopravvalutata ed altre volte sottovalutata..forse criticabile o non del tutto capace. Ma in fin dei conti un volto nuovo che vuole provarci...
Tuttavia... al di là di ogni posizione..sui volti nuovi e sulle politiche del passato ...non vi è dubbio che l'unico Movimento oggi in grado di effettuare un cambiamento per la regione è di fatto il Movimento pentastellato che gode di maggior consenso..tale da contrastare i Partiti tradizionali. In caso contrario a prevalere sarà la solita politica che da decenni ci condanna svalutando i sani valori dell'isola..e lasciandoci indietro con le infrastrutture.


Non so se i 5Stelle saranno o no in grado di cambiare in meglio( ma questo presto si capirà) certo è che..a voler essere pragmatici, restano l'unica forza politica nella regione in grado di ottenere consenso per abbattere il muro del pensiero politico di un passato che ci assilla. Rompere questo muro rimane propedeutico a qualunque altra azione!..Se il Movimento riuscirà ad ottenere la maggioranza dei seggi regionali potrà rivoluzionare l'impianto incancrenito di una istituzione decadente..ma se anche fallirà un portone potrà restare aperto per una politica diversa e di possibile innovazione.       

9 ago 2017

la nuova intervista di Berlusconi..

Ancora oggi, riscopertosi giovane, si ritiene in grado di parlare e di guidare una rinascita!
di vincenzo cacopardo
In una recente intervista Berlusconi si propone come innovatore di una politica per il futuro del Paese. Malgrado alcune di esse possano essere considerate proposte di grande interesse per la crescita, si rimane come bloccati dalla visione un po' arretrata di un dialogo basato sulle contrapposizioni di un tempo . Il cavaliere ritiene che il centrodestra è innanzitutto un popolo. Un popolo unito da valori e ideali che vuole una alternativa rispetto ai governi della sinistra”....Un'alternativa nuova? Affermazione che rimane di certo legata al passato..piu' che ad un futuro!
Berlusconi ribadisce che sta lavorando con l'auspicio della formazione di nuove liste civiche di centro a cui potersi alleare a livello nazionale.. spingendosi ad affermare, con una metafora, che “ il suo partito non è un Colosseo con porte aperte dove si entra e si esce a piacimento e convenienza”. Insomma... il rifondatore di FI si propone di non consentire più l'ingresso nel suo Partito a chi, eletto nel centrodestra, ha sostenuto governi di sinistra. Se così davvero sarà... di certo questo punto non potrebbe che approvarsi, ma dovremo ancora aspettare le prossime elezioni regionali in Sicilia e poi quelle nazionali.. per poterlo appurare con certezza!
Nell'intervista il cavaliere non esita nel stigmatizzare l'odore di una prossima vittoria dissertando sulle sofferenze di un popolo italiano vessato da tasse e sfiduciato totalmente dalla politica di questi ultimi anni..Un popolo ormai soggiacente...E qui riappare il suo rinomato senso di responsabilità nei confronti del suo Paese come fosse una missione dettata da un innato sentimento!
Si oppone all'oppressione fiscale, a quella burocratica ed a quella giudiziaria. Parla di una nuova rivoluzione liberale "certamente non cruenta, ma fortemente radicale" poichè per lui non bastano le sole riforme. L'ex Premier continua a ritenersi moderato nel metodo e nel linguaggio..e come altri che vorrebbero apparire più consapevoli degli errori commessi a dispetto di una crescita ..si predispone come unica figura capace del profondo cambiamento.
Ma malgrado gli sforzi, le sue parole continuano ad esprimersi in una retorica ormai conosciuta..come: La politica deve tornare ad essere credibile ha bisogno di affidarsi a donne e uomini che abbiano dimostrato nella vita civile, nella trincea del lavoro, delle professioni, dell'impresa, della cultura, del volontariato, efficienza, scrupolosa onestà, capacità di conseguire dei risultati.”
Lavora , a dir suo, per rinnovare parlamento e governo. Parla con enfasi di meritocrazia per chi intende adoperarsi per il rinnovamento. Vorrebbe il prossimo governo costituito per la maggioranza, da persone che non vengono dalla politica. Quando si esprime..il cavaliere risalta le sue qualità di imprenditore. Tuttavia qualche idea interessante Berlusconi continua a dettarla:sembra lavorare per le fasce più deboli..abolendo tasse e bolli e togliendo anche la tassa sulla casa. Ma potrebbe poi mai farlo?
Parla di Grillo e dei suoi devoti additandoli non proprio come dilettanti, ma come mestieranti della politica moderna: Dilettanti nella vita, la gran parte di loro non ha mai lavorato, non ha mai realizzato nulla, non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi prima di entrare in Parlamento. Per loro la politica è il mestiere per mantenersi, e infatti sono disposti a dire e fare qualsiasi cosa, ad accettare i continui cambiamenti di linea dei loro capi, pur di conservare il posto in Parlamento. La loro politica è pura tattica, senza valori».
Certo parlare di mancanza di valori da parte dei 5Stelle( a parte alcuni esaltati che li sostengono) non sembra per nulla appropriato..giacchè il loro lavoro si basa proprio sui principi ed valori sociali come fondamento di integrità morale ed equità!
«Diffido un po' degli slogan” Questa un'altra delle sue frasi venuta fuori durante l'intervista. Una locuzione che in realtà sembra contraddirsi col personaggio che.. nei suoi lunghi anni di perorazione.. ne ha pronunciati molteplici, ma che da oggi potremo anche prendere in considerazione per il suo futuro dialogo politico! Siamo ormai abituati ad ascoltare Berlusconi da oltre vent'anni, ed anche oggi insiste lavorando alacremente per la ricerca di volti nuovi e idee spesso singolari che colpiscono la pancia degli elettori. «Se vogliamo che la politica rinasca, dobbiamo rifiutare con grande fermezza la logica dell'intrallazzo, del tradimento, dei giochi di potere”.
Ancora oggi si sente in grado di guidare la rinascita!

Ben per lui... e per chi lo segue che lo vede come rinato!..Coloro che lo voteranno potranno sperare che, ove vincesse, i suoi non resteranno banali slogan e che il suo spirito di responsabilità possa manifestarsi in positivo malgrado ogni eventuale proprio interesse e l'età avanzata.

8 ago 2017

Legge elettorale!..fuori tempo massimo...


In attesa di una legge elettorale che verrà fuori solo dopo che i giochi, gli interessi e le scommesse dei partiti saranno definiti
di vincenzo cacopardo
Renzi non ha in realtà un preciso interesse tranne che quello di impedire che il Cavaliere Berlusconi possa giocare su due eventualità: Una legge elettorale
con un premio di coalizione che lo vedrebbe insieme a Salvini e Meloni.. ed un modello tedesco... di cui tanto si è parlato ..dove ognuno sarà libero di correre da solo con le alleanze da costruire opportunamente dopo le elezioni. Ma il sistema in essere che vede un alto sbarramento dell'8% al Senato..scombussola un po' tutto...(malgrado questo si abbassi al 3% per le coalizioni): Immaginiamo quanti piccoli partiti si unirebbero solo per interesse dimenticando ogni fondamentale principio di programma! Insomma... tutto rimane ancora in aria... con la confusione che regna, ma di certo con lo scopo di perder tempo per definire interessi precisi e non perdere le poltrone in Parlamento. 

Nel frattempo rimane l'incognita Alfano (espressione di una politica passata che ha legato la sua collocazione politica col ripetersi di un innegabile opportunismo).Ma la vera partita si gioca adesso in Sicilia che per le prossime elezioni regionali resta appesa ad una confusione dovuta alle trattative sulle figure da scegliere: Da parte dei grandi Partiti si cerca il personaggio da promuovere per accecare.. e nel contempo.. spegnere i riflettori sul partito stesso... per fingere che il tutto sia nuovo, che vi sia innovazione, coinvolgimento e legame con il popolo siciliano. Ma in realtà si continua a giocare come in un tavolo di roulette, ponendo le fiches su una figura o un volto nuovo...non avendo alternative di programmi più attraenti.
Sono passati otto mesi da quando è stato bocciato il referendum costituzionale ed ormai per la nuova legge elettorale si parla di una ripresa autunnale. Abbiamo perso anche gli anni precedenti  senza immedesimarsi in una legge elettorale che.. per norma... si sarebbe dovuta ricercare con immediatezza e con saggezza...sotto la guida di un Premier che ha perseverato per motivi di presunzione e superbia.

Ricordiamoci che con una sentenza depositata in Cancelleria il 13 gennaio 2014, la Corte Costituzionale dichiarò che le consultazioni elettorali già svolte (attraverso il porcellum), ancorché in applicazione, erano da ritenere illegittime. Tanto ciò è vero che, proprio al fine di assicurare la continuità dello Stato, è la stessa Costituzione a prevedere a seguito delle elezioni, una prorogatio dei poteri delle Camere precedenti «finchè non siano riunite le nuove Camere» art. 61 Cost.- (Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedente) 

Ciò nonostante - Il 22 febbraio del 2014..ottenendo la fiducia di questo Parlamento.. Renzi si insedia col suo Governo a capo dell'Esecutivo restando segretario del Partito di maggioranza dal 2013 -successivamente ad Aprile del 2014 il Governo, ottenuta la fiducia da un Parlamento dichiarato illegittimo, fa partire il ddl Boschi riguardante la riforma costituzionale.- Nel gennaio del 2015 questo stesso Parlamento nomina il nuovo presidente della Repubblica.- Il 6 maggio 2015, - lo stesso Parlamento approva attraverso la fiducia la nuova legge elettorale detta Italicum.- Nel Dicembre del 2015, lo stesso Parlamento..dopo un lunghissimo ed estenuante numero di sedute.. nomina i tre giudici mancanti della Corte Costituzionale.

Ora.... se questo processo può essere apparso lecito, può sicuramente aver destato molte perplessità nel contesto in cui... dopo che la stessa Corte aveva rilevato chiare e profonde irregolarità, il Parlamento, sulla spinta di un Governo in fiducia dello stesso, ha continuato ad accumularne altre ...attraverso nuove fondamentali nomine ed insoliti processi di riforme! Non si è mai dubitato della circostanza che durante il regime di “prorogatio” le Camere, seppur non più pienamente rappresentative del corpo elettorale, abbiano potuto mantenere funzioni relative alla ordinaria amministrazione, compresi gli atti di controllo politico sul Governo e di garanzia costituzionale, ma se questo stesso Parlamento, dopo una sentenza che parla di legittimazione politica, per opportunità, abbia potuto o no aver dato vita lecitamente ad un processo di riforma della Carta fondante non rendendo, di contro, la dovuta necessaria garanzia alla Costituzione stessa.. perdendo tempo prezioso in favore di una legge elettorale adeguata.
Ed ancora oggi... dopo questo disastroso percorso... nel silenzio di un Capo dello Stato garante dei principi costituzionali, tutto appare normale e si continua a perdere altro tempo: Non esiste un legge elettorale, ma si da alla politica occasione per poterla edificare...solo sulla base di interessi e convenienze. 

Se questa è la politica che i grandi Partiti ci hanno reso, quei politici che tanto disprezzano l'innovazione e dichiarano l'incapacità di nuove forze di rottura verso il sistema malato, continuando a votarli, non potremo che renderci sempre più autolesionisti.



28 lug 2017

MUSUMECI: L'UOMO NUOVO DEL CENTRODESTRA?


Sarà lui il volto nuovo voluto dal centrodestra in Sicilia?
Questo è “il nuovo che appare” per volere di chi presiede il centrodestra e che potrebbe vedere il coalizzarsi di FI con la Lega... i centristi, da Ap del ministro Alfano...l'immortale Udc di Pierferdinando Casini, «Cantiere popolare» di Saverio Romano..forse con lo stesso Cuffaro, e persino il gruppo di Raffaele Lombardo.
di vincenzocacopardo
Ove si accordassero, dovrebbero condurre un piano per la ascesa di Musumeci per la presidenza della Regione Sicilia in nome di quella innovazione e dei volti nuovi ambiti da Berlusconi!
Tuttavia ad oggi Nello Musumeci sembra essersi autocandidato con l'accordo di Gianfranco Miccichè e con l'appoggio pieno di Stefano Parisi (che potrebbe inquadrarsi come un emissario strategico dello stesso Cavaliere).
In breve il curriculum di Musumeci
Studi universitari in Scienze delle Comunicazioni; bancario, ha lavorato nel Gruppo Unicredit ed è anche giornalista publicista. Sappiamo che è entrato in politica da tempo iniziando nelle file della “ Giovane Italia”..(organizzazione giovanile del MSI.) A vent'anni è stato eletto consigliere comunale nella sua città, Militello in Val di Catania, e successivamente nei Comuni di Gravina di Catania (1980) e Castel di Judica (1983), dove ricopre anche la carica di vicesindaco in una coalizione di centrodestra. A trentadue anni viene eletto dal congresso segretario provinciale del MSI di Catania. Consigliere provinciale di Catania dal 1990 al '93. Il 13 febbraio 1994 eletto alla presidenza della Provincia di Catania con la sola lista MSI-Destra Nazionale. È riconfermato presidente nel '98, sostenuto da una coalizione di centrodestra. Aderisce nel 1995 ad Alleanza Nazionale, e diventa coordinatore regionale per la Sicilia dal 2002 al 2004. Rimane in Alleanza Nazionale fino al settembre 2005, quando - in polemica con Fini - fonda Alleanza Siciliana, movimento autonomista di destra a carattere regionale.
Un curriculum di tutto rispetto per Musumeci ..che ha già una ben lunga carriera politica alle spalle! Tuttavia la sua candidatura appare del tutto contraria ai principi di rappresentanza basati su quei “volti nuovi” per i quali Berlusconi ha aperto la sua campagna elettorale di innovazione!
Se la sua candidatura subirà un freno sarà anche per questo: Sia in Forza Italia e nel centrodestra girano ancora nomi che appartengono al passato e non certo possono essere definiti “volti nuovi”: Si parla di Musumeci e si accostano nomi come... Miccichè, Alfano, Saverio Romano, Pierferdinando Casini, Gianni Letta, Nicolò Ghedini, Cuffaro.
La loro partecipazione nella politica sarà anche lecita... ma, al di là di ogni considerazione, i loro non sono nomi che possono rappresentare quei volti nuovi della politica.. Nomi che stanno in Parlamento o nelle istituzioni da oltre vent'anni...e che si contraddicono di certo con quei nuovi principi di una campagna elettorale aperta da Berlusconi che dovrebbe fondarsi su nuove figure. 
Dunque se il Cavaliere continua a sostenerli.. si contraddice in pieno!
Ed in questo scenario non è da meno nemmeno il centrosinistra!
Il vecchio giochino costruito sul fatto che: Se lo fa il centrosinistra..può farlo il centrodestra (ed inverso).... è sempre stato strategico ed è servito solo per comodità. Si rimane perciò ancora fermi in quelle vecchie contrapposizioni politiche..oggi più ideologizzate che propriamente ideologiche... che tanto sono servite alla politica di questi ultimi decenni frustrando ogni possibile cambiamento e la sua stessa funzione...E ci si continua a muovere ingannando con i soliti slogan dei “volti nuovi”