Non v’è dubbio che quello
che si sta perpetrando oggi…somiglia tanto ad un orrendo compromesso della
politica. Una politica che non ha saputo, né voluto..dare spazio alle
necessarie riforme per la costruzione di un percorso più utile.
Se oggi..siamo a
questo punto, la maggiore responsabilità dovrebbe essere imputata ad una passata classe
politica che ha dimostrato di essere incapace. Ma vi era una possibilità di
cambiare e non si è fatto anche per le colpe e l’ irresponsabilità di chi
avrebbe potuto proporsi ...apportando un solido cambiamento per gradi: Beppe Grillo
con il suo plotone di parlamentari avrebbe avuto i numeri (ed a suo dire..le idee)
necessari per la giusta metamorfosi della politica.
La domanda da porsi
quindi è: perché non lo ha fatto? Perché mai chiedere il consenso da parte
del paese per risolvere le varie problematiche e poi non entrare nel meccanismo
necessario per la trasformazione?
Secondo ciò che fa
intendere lo stesso comico, (improvvisatosi ormai politico)… la sua è stata una
strategia studiata per far sì che i due poli contrapposti potessero combinare
il fatidico inciucio.… In seguito, ritornando alle elezioni e confidando in detto pasticcio, si sarebbero ricavati ulteriori vantaggi in favore del suo Movimento.
Ma questa strategia è
risultata più un assurdo piano di demolizione… che uno spunto a garanzia di una
crescita in favore del Paese:-Grillo sembra quindi guardare più a rinforzare un
dissenzo al sistema….che alla costruzione di un propio assenzo.
La logica dovrebbe far
intendere che la strada della distruzione solo a beneficio di un proprio
consenso, non potrà… nell’ immediato futuro…che portare
maggiori svantaggi agli stessi cittadini che lo osannano e lo votano.
Quando per aggiustare un
qualsiasi impianto di un'azienda, un ingegnere opta per lo smontaggio dello
stesso, di sicuro vi sarà un periodo in cui l’impianto non funzionerà,
provocando maggiori problemi alle stesse forze lavorative ed alla società che
non è pronta per il lungo periodo di chiusura….Se, altrimenti, detto ingegnere riuscisse ad
operare per gradi smontando solo per fasi…forse l’impianto potrebbe continuare
a funzionare e, poco alla volta, senza il trauma di una drastica o definitiva chiusura,
rinnovarsi positivamente in senso funzionale. Grillo sembra aver optato per una terza strada: Quella della vecchia manutenzione!
Se questa metafora la si
potesse mettere in relazione con le esigenze del nostro sistema e le tante sofferenze
dei nostri cittadini….a maggior ragione potrebbe scorgersi il necessario bisogno di pesare
attentamente e con metodo un possibile cambiamento, attraverso l’uso di una ponderata ed equilibrata
ricostruzione.
Se invece (se pur in
termini giustificativi) vogliamo necessariamente trovare i colpevoli del
disastro politico solo nei fantasmi del passato…non riusciremo mai più a
guardare avanti per risollevarci e crescere positivamente.
Vincenzo Cacopardo