7 set 2016

La doppia morale..che castiga i 5 Stelle



La legge del contrappasso blocca la crescita del Movimento rallentando le azioni di rinnovamento della loro politica.
di vincenzo cacopardo


Abbiamo già sottolineato le carenze del Movimento 5Stelle.. spingendo l'organizzazione a rivedere il suo sistema interno per le candidature e quello dell'impostazione delle regole per meglio definire i confini di una morale di comportamento..Magari parlando meno di trasparenza..senza alzare vessilli..con pacatezza ed agendo  in favore di questa.. solo attraverso i fatti!.. Qualche mese fa si è assistito ad una sorta di epurazione per mancanza di trasparenza condotta in modo anomalo con differenze caso per caso..Il caso Pizzarotti aveva già segnato un passo!

Se una figura amministrativa viene eletta in un Movimento o in un Partito, dovrà seguire le linee politiche genrali del gruppo di appartenenza, ma non potrà mai essere condizionata sulla scelta del suo ruolo e dei componenti della propria giunta. Questo sia per un rispetto che si deve alla stessa personalità, che in risposta ad un riscontro di eventuali responsabilità.

Dovrebbe essere chiara la differenza tra i due compiti.. poiché è certo che per amministrare un Comune occorre più impegno verso il soddisfacimento delle regole e dei servizi sociali della città...Pensare che i due ruoli possano essere equivalenti e sovrapponibili è un errore che vede tra l'altro una politica amministrativa sempre più bloccata su scelte legate e condizionate da una serie di interessi ..Col metodo del Movimento 5Stelle..si rischia quindi di vedere figure poco capaci di operare positivamente o altre..come nel caso della Raggi a Roma, condizionate e sottomesse dalle scelte di un insensato direttorio. La logica dovrebbe veder divisi i ruoli: chi amministra non può essere sottoposto né ad interessi di partito ..nè a obblighi di scelta sulla propria squadra di governo anche per le evidenti responsabilità connesse. Il Partito o il Movimento può solo indirizzare una via politica e discutere su ciò che riguarda determinate scelte particolari di alto contenuto sociale, ma non può per nulla incidere sulle scelte amministrative già di per sé affidate ad una figura che ha ottenuto il consenso cittadino.

Commette un grossolano errore il Movimento quando non separa con metodo e scopo un'attività parlamentare e di Partito da quella prettamente amministrativa...cioè quando attua lo stesso criterio per la definizione dei candidati disposti per amministrare Comuni, Enti e Regioni.. e persino per chi un domani potrebbe occuparsi di una attività governativa! Nel mio Forum è stata diverse volte sottolineata la difficoltà di poter condurre una politica attraverso i vecchi principi. Di ciò si è data abbondantemente colpa ad una vecchia politica incapace di custodire i fondamentali valori di una democrazia e di lottare contro obsoleti concetti che non potranno mai far crescere una politica moderna più utile alla società

Se obiettivamente oggi esiste un Movimento che si è messo in moto in questi ultimi tempi per la difesa dei valori..questo è stato il Movimento dei 5Stelle: Invertire il processo mentale partendo dai valori.. sembra essere ciò che ha sempre inteso fare il Movimento di Grillo ..ma per definire i principi e rendere la società politicamente sicura è necessario confrontarsi ..è necessario scambiarsi..e necessario farlo interagendo attraverso il dialogo e le idee..non interferendo o sovrapponendo i ruoli! Gli errori commessi da questo Movimento restano per lo più di leggerezza ..ma sostanziali e sono quelli che bloccano il suo processo di avanzamento.

Tuttavia al momento questa organizzazione rimane l'unico muro di contenimento per una politica di vecchio sistema ..un blocco assai utile persino per produrre nuova innovazione alla politica dormiente del passato. Ma non potrà sperare di crescere su una doppia morale ..nè potrà sperare di imporsi se non definisce meglio i contorni dei due ruoli politici.







“un vento che in Europa sta cambiando”


E' IL MOMENTO DELLA DESTRA FORTE?
di vincenzo cacopardo
Sembra che ormai dappertutto in Europa si abbia voglia di dare sostegno ad un sistema occidentale più forte e sicuro tendente a chiudere le porte ad una integrazione con i Paesi orientali per conservare una cultura propria. In Europa avanzano soprattutto quelle “Destre” intese come forze estreme che intendono combattere un sistema aperto all'ingresso di quello che viene definito come un “incontenibile esodo”... In tal modo si esprimono i tanti che si sentono in pericolo e non protetti da una Comunità Europea che vivacchia sulle indecisioni e sui rigidi parametri di una economia finanziaria.


La visione di “un vento che in Europa sta cambiando”, non è più da sottovalutare!: E' il risultato di una monotona uniformità sulla quale procede questo scontro di contrapposizioni costruito su ideologie stantie ed oggi poco utili..(come una molla che, se troppo tirata tende a tornare indietro con maggior forza) Si è andato avanti lasciando più arbitrio e libertà..e adesso la molla torna indietro verso una chiusura ..un restringimento di quelle eccessive libertà rese negli anni. Sono i resti di un sistema sul quale si crede ancora di poter far forza! 

Sembra che il poderoso numero di consensi verso i tanti Movimenti internazionali antisistemici e di rottura non sia riuscito ad aprire le menti dei tanti politici che ancora dormono sulle vecchie posizioni, non dimostrando alcun senso di innovazione verso il cambiamento e nessuna altra idea in proposito.

Quel socialismo moderno condotto dalla politica di un'Europa che accorpa un consenso solo per mancanza di alternative più valide ..non sembra più forte come una volta e l'avanzamento dei contrapposti partiti di Destra potrà esplodere in una vittoria a breve tempo: Come una reazione suscettibile ad un momento storico che ci vede anche in balia di un terrorismo che destabilizza la società occidentale. Non vi è dubbio che a ciò dobbiamo aggiungere l'insoddisfazione verso una società che procede in processi iniqui che non possono che far aumentare la forza di una gran parte della società contro tali processi spesso assai poco democratici. Percorsi politici che... non a caso... ci hanno portato al punto in cui siamo!

Quello che rimane logoro è proprio il concetto di contrapposizione Destra-Sinistra che continua a bloccare ogni altro processo di rinnovamento di una politica che si vuole moderna e funzionale. Le manovre di chi, come tanti, vorrebbero spingere la politica più verso la semplificazione.. che verso il funzionamento, resteranno poco utili e sempre condizionate da procedure ideologiche vecchie e di continua reazione. La stessa politica internazionale non sembra ancora aver chiaro un concetto di rinnovamento che possa partire dagli stessi valori umani per definire i principi di una politica più utile alla società...rischiando ripetitive e pericolose reazioni.

Lo sviluppo e l’accrescimento nella complessità sociale hanno degradato in modo irreversibile la qualità della vita, impattando con le contraddizioni create dalle stesse regole imposte. Ogni forma di individualismo si continua a sublimare e la sfiducia dell’uomo aumenta. L'uomo, tra l'altro, non è più tale, non è più naturale, ma sempre più preda della propria arroganza e del potere. La cultura dei rapporti sociali doveva essere tenuta in alta considerazione da chi ha operato in politica, poiché sia le azioni che i comportamenti nei rapporti sociali restano i valori fondamentali su cui poggia il sostegno della collettività e la sua crescita. La cultura politica doveva orientare i comportamenti e le azioni nei rapporti sociali. Ma oggi.. ogni forma di individualismo si è ancor più sublimata e la sfiducia dell’uomo è aumentata. Le èlites conservano ancora la propria posizione di importanza continuando ad esercitare una celata violenza, controllando i beni materiali, e manipolando i simboli. Chi ricopre il ruolo imposto dai MEDIA del sistema politico dominante, rimane come testimone di un immodificabile determinismo di tutti gli avvenimenti. Lo spazio di manovra per chi critica la modernità e lo sviluppo delle odierne democrazie, è secondario.. ma sicuramente più diffuso. 

Per adesso i nuovi Movimenti contro questo sistema internazionale contengono la risposta reattiva dei partiti di Destra ...Se non vi fossero loro il pericolo sarebbe quello scontato di una reazione conservatrice forse persino violenta.  

6 set 2016

Una nota all'articolo di Turani sulla nuova amministrazione capitolina..



Quando l'ironia scade nelle immotivate offese...

Al di là delle continue immotivate frasi offensive come “bambolina imbambolata”, ...espressione non certo degna di un giornalista affermato, potremmo anche.. come ha sempre fatto il Premier.. catalogare il giornalista Turani come uno di quei “gufi” speranzosi sulla debacle della Raggi. Queste frasi offensive potrebbero rendere replica ai tanti giornalisti colti che offendono chi si esprime nei social con libertà e rispetto.

Il fatto che i Grillini vivano una realtà “altra” in un Paese che nel passato ha messo in atto una politica amministrativa  disastrosa, non può che essere un pregio!..E' vero! Il problema della capitale è enorme come lo stesso giornalista scrive attraverso le parole della Anguillesi. Ma definire “dilettanti” a prescindere coloro che (sicuramente non del tutto preparati) cercano di mettervi volontà, impegno ed integrità a dispetto di ciò che nel passato tanti definiti “competenti” non hanno fatto, è un'altra realtà alla quale non ci si può sottrarre dall'alto di un simile sarcasmo!

Non si potrà immaginare che dalle loro premesse verrà fuori un’”amministrazione straordinaria”...ma basterebbe che si ricomponesse “ordinaria ed ordinata” secondo canoni migliori e non in dispregio a chi ha vissuto in una città scoperta dagli essenziali servizi che le passate figure amministrative ( ricche di quelle competenze) hanno lasciato.

Augurare anche un’ipotesi di dimissioni di tutto il gruppo dirigente Cinque stelle, con relativo patatrac, affidando la Raggi a un paio di robuste badanti, perchè riesca anche a terminare i suoi cinque anni...più che una gufata.. sembra un atto sgradevole carico di pregiudizi che forse potrebbe.. con maggior impegno.. esser diretto verso la figura del premier che in questi anni ha dimostrato ..al contrario della Raggi e del suo Movimento, una enorme carica di supponenza e boria. 

Con il dovuto rispetto...quello che giornalisti come Turani non riescono a scorgere.. è l'idea di un cambiamento attraverso la rottura definitiva di un sistema che ha sempre privilegiato corruzione ed interessi di pochi a danno dei cittadini ..Sono coloro che analizzano pragmaticamente solo il momento storico e mettono in evidenza le paure in corso .. non scorgendovi il bisogno di un futuro diverso anche a costo di fare qualche errore! .Ma questo e' il dovuto percorso verso l'innovazione!  Che poi il Movimento 5 Stelle tenti e non riesca nell'impresa..qualcosa sarà cambiato e sicuramente la strada verrà aperta ai tanti che potrebbero entrarvi per migliorare un sistema politico tanto vecchio e malato. .


Vincenzo cacopardo


ROMA / NON FIORI MA OPERE DI BENE


Il destino della signora Raggi è quello di essere il sindaco di un immenso patatrac.Di GIUSEPPE TURANI|  articolo del 02/09/2016

Ha ragione Roberta Anguillesi, quando dice che i grillini vivono in una realtà “altra”, fatta di complotti, di sirene e di mille altre sciocchezze e quindi sono preparati a tutto. Però hanno ragione anche quelli che sostengono che i fatti hanno la testa dura. E quelli di Roma hanno una testa durissima: 13 miliardi di debiti, monnezza ovunque, popolazione Cinque stelle che si aspetta tre domeniche alla settimana e vari pasti gratis, tre milioni di persone che vorrebbero vivere in una città decente. Autobus che forse ci sono o forse no. Nessun posto, se non in Germania, dove liberarsi dei rifiuti (a pagamento), sempre che qualcuno li raccolga (e non è sicuro).
Tutto questo dovrebbe essere governato da una banda di dilettanti, guidati da una bambolina imbambolata (che ogni tanto piange pure), che dopo due mesi non è ancora in grado di presentare una giunta. Per carità, alla fine qualcosa metteranno insieme. Ne va dell’onore dei Cinque stelle, e della loro reputazione.
Però non si può immaginare che da queste premesse venga fuori un’amministrazione straordinaria. Sarà la solita cosa romana, 30 per cento di pasticci 30 per cento di imbrogli e 40 per cento di balle. Con anche un’ipotesi, forse non lontanissima, di dimissioni di tutto il gruppo dirigente Cinque stelle, con relativo patatrac, fuga al calar della sera, e arrivo sul cocchio dorato del buon prefetto Tronca, se avrà avuto l’accortezza di tenersi libero.
Può anche essere che, stringendo i denti e affidando la Raggi a un paio di robuste badanti, la giunta capitolina riesca anche a fare i suoi cinque anni.
Quello che è sicuro è che questa non sarà  la prova d’orchestra che  porterà i Cinque stelle sul podio di palazzo Chigi. Qualunque cosa facciano, o inventino, questa avventura romana sarà un po’ come la storia di quel tale che andava a un funerale senza sapere che era il suo.
Ecco, il corteo si è già messo in movimento. I fiori saranno portati da varie deputate grilline romane, che pretendono di aver una sorta di jus primae noctis su tutti gli affari romani.
Ci sono miliardi che girano e migliaia di posti di lavoro e di poltrone. Tutto questo viene lasciato alla bambolina imbambolata mentre loro stanno in parlamento a farsi prendere in giro da Renzi? Costrette a salire sui tetti di Montecitorio per farsi notare?
Insomma, hanno capito (tutti) in ritardo che l’Eldorado sta in Campidoglio non al Senato o alla Camera. E i grillini, qualunque cosa dica il loro guru, sono un popolo  che vive in una realtà “altra”, ma che ha una fame della madonna.
Staranno attaccati alle gambe della Raggi e di Roma finché non le avranno spolpate.
Poi faranno due tweet per dire che la colpa è dei poteri forti. E andranno all’assalto di qualcos’altro. Ma a quel punto il  corteo funebre probabilmente sarà arrivato a destinazione.
Nessuno di loro andrà a palazzo Chigi, nessuno farà l’amnistia per tutti i processi per diffamazione che attendono il comico (che non ha la protezione parlamentare). E quindi tutto finirà nella più grande rissa politica mai vista in Occidente. Forse, serviranno i carabinieri.
G. Turani




5 set 2016

L'economia: Il premier saccente ed i tenebrosi pennuti.


Siamo stati gufi ignoranti...o forse aquile più attente che volano discrete?....
di vincenzo cacopardo

L'ECONOMIA SI BLOCCA!..e non potrà di certo essere un piacere affermarlo!
Allora!..Dove sono i tenebrosi pennuti così tanto paventati dall'ambizioso Premier? Ormai ci si rende conto di quanto questo aver parlato a sproposito del sindaco d'Italia sull'incremento del lavoro grazie alle sue poco significanti riforme non sia servito a nulla.. e di quanto difficile sia riprendere a crescere se non se ne attuano di più appropriate ed utili. Inoltre aver fatto credere nella crescita usando questa serie di riforme inutili ricche di bonus..ed aver fatto perdere tempo.. la dice lunga sulla supponenza del suo procedere...Chi ci ripaga del tempo perduto?

Secondo l'ISTAT le stime del Pil non aiutano la crescita. Il Premier..con la solita presunzione che non gli fa mai difetto.. aveva sempre sottolineato una serie di dati ben diversi parlando di segnali di ripartenza sufficienti osservando come il nostro Paese corre più in avanti rispetto agli altri Paesi. In realtà la nostra economia rimane condizionata dal lato della domanda dal contributo negativo della componente interna e dal lato dell'offerta dalla caduta produttiva del settore industriale.E' assai facile immaginare che non riusciremo più a pensare di aiutare le fasce più deboli (ossia le pensioni minime) Dello 0,8% e l'1,5% nel 2015 sul quale si è sempre discusso come di un successo assicurato.. non se ne vedrà alcuna corrispondenza...mentre sarà più certo il segno meno verso il prossimo futuro.

Non mancano solo le vere riforme strutturali più consone al nostro bisogno..manca anche un piano serio per il Sud..manca un aiuto serio verso la fiscalità delle aziende..soprattutto quelle nuove.. e manca un contributo serio verso la qualità del nostro prodotto... Insomma... non potranno mai essere gli 80 euro dei bonus distribuiti qua e là per incantare il paese a smuovere uno sviluppo serio, equilibrato ed utile in favore della Nazione.

Sappiamo ormai con certezza che le riforme di Renzi sono state quasi sempre a deficit..infatti il nostro debito è cresciuto in modo eccessivo. Bisogna inoltre sottolineare che il vero salvagente per Renzi è stata la manovra di Draghi sul Quantitative Easing e la diminuzione del costo della materia prima come il petrolio. Un vantaggio minimo per questa nostra Nazione..per sopperire ad una mancanza di una economia reale di fondamento.

In questo percorso assai azzardato..non sapendo dare altre risposte e rimanendo privi di vere idee innovative, si è sempre teso a darne la colpa unicamente alla mancanza di una governabilità sicura, finendo col trovare ragioni per incidere sfavorevolmente sui principi essenziali di una democrazia, ma mai sui possibili errori supportati dall'ambizione delle figure e dalla loro mancanza di umiltà rispetto alle difficili problematiche esistenti.

Siamo stati dunque gufi ignoranti...o forse aquile più attente che volano discrete?....




Raggi: Tanto rumore per nulla..nella via verso la trasparenza


Cambiare è difficile!..Cambiare Roma ancora di più..ecco perchè occorrono tempo, figure e logiche non semplici da mettere in campo!
di vincenzo cacopardo
E' il difficilissimo percorso sul quale far combaciare competenza ed integrità morale!..Una strada sulla quale tutto il suo Movimento sembrerebbe volersi impegnare! 
Si asserisce con fin troppa sicurezza che la stessa assessore all’Ambiente Muraro sapesse di essere indagata e, con maggior convinzione, che ne fosse al corrente anche la sindaca Virginia Raggi prima di nominarla nella sua giunta. Queste certezze svelano anche il frutto di un astio e di una livore nei confronti della prima cittadina che ad ogni costo si vorrebbe eliminarla amministrativamente, poiché potrebbe svelarsi oltre che una figura scomoda al fine di mettere in evidenza le tante porcherie messe in atto...anche risolutrice delle enormi problematiche che attanagliano e bloccano un processo di cambiamento in favore della capitatale..Appaiono sciocchi e ridicoli i pettegolezzi sul suo conto e sul metodo di procedere..se quello che si vuole ricercare è la qualità.. assai meno importa in termini di risultati.. se Virginia Raggi si riunisce con i membri del suo Movimento prima delle decisioni importanti da prendere!
Si è giocato su una serie di equivoci circa l'avviso di garanzia e sull'iscrizione nel registro degli indagati dalla Procura di Roma: Secondo fonti ben informate sappiamo che la Raggi prima di scegliere i membri della sua giunta chiese a tutti il certificato dei carichi pendenti e la Muraro, come altri, risultò pulita. Sappiamo anche che subito dopo il pm Alberto Galanti, che conduce l’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti a Roma, fece sapere alla sindaca che era il caso di chiedere un nuovo certificato aggiornato sulla stessa Muraro già da tempo esperta nel ramo della immondizia. Malgrado le insistenze da parte della Muraro (in quanto sarebbe potuta uscire indenne dalle indagini dopo un chiarimento col magistrato) si fu costretti a richiedere un nuovo certificato e da questo risultò che la stessa era sottoposta ad indagine per violazione delle norme ambientali sulla gestione dei rifiuti. Finita nell'inchiesta... la Raggi si è premurata nel prenderne atto e di conseguenza sollevarla dall'incarico in giunta.
Forse si pensava che tutto si sarebbe potuto mettere a posto dopo il chiarimento col magistrato visto che la nomina si era conclusa in Campidoglio. Sta di fatto che qualunque primo cittadino prima di prendere ogni decisione avrebbe, come del resto avrebbe voluto fare la Raggi, attendere l'avviso di garanzia. Ma sembrerebbe che la Procura non abbia alcun obbligo ad inviare l'avviso all’indagato finché non compie atti che lo coinvolgono direttamente (interrogatori, sequestri, perquisizioni). ..Quindi in realtà vi è stata una iscrizione nel registro degli indagati dopo la nomina e non vi era quindi alcun avviso di garanzia.
Essendo l’esercizio dell’azione penale obbligatoria si vengono a creare due distinte fasi necessarie all’interno di un procedimento penale allo stadio delle indagini preliminari: quello della iscrizione della notizia di reato e quello dell’invio dell’informazione di garanzia. In sostanza la comunicazione, viene inviata allo stesso, per metterlo a conoscenza dell’esistenza di un’attività investigativa tendente ad accertare un suo coinvolgimento o meno in fatti di rilevanza penale...Quindi chiunque potrebbe non sapere di essere iscritto tra gli indagati e non è detto che successivamente vi si riscontri una totale estraneità da parte del soggetto a cui l'informazione di garanzia viene inviata.
In verità..nella fattispecie... per quanto riguarda il Movimento politico a cui partecipa la prima cittadina, avere alzato in modo eccessivo e radicale un vessillo dell'integrità per averne fatto uno scudo in forza di un estremo moralismo..ha finito col determinare una reazione da parte delle opposizioni, ma non ha minimamente scalfito il lavoro svolto dalla Raggi verso una nomina di competenza (la Muraro ha una specifica esperienza in materia)... costringendosi subito dopo a sollevarla dall'incarico.
Come era immaginabile il Campidoglio è stato subito scosso da altre dimissioni. Ma al di là di questi incidenti del tutto plausibili nel momento in cui si decide di cambiare veramente, quello che adesso tocca fare alla Raggi è proprio un'azione di recupero sui tempi che sono volati via per queste nomine ..anche per colpa di una lotta intestina nella stessa amministrazione spinta da una politica locale che mal sopporta ogni possibilità di successo proveniente da chi intende rimuovere un sistema di potere costruito negli anni.




2 set 2016

continue insidie per Virginia Raggi..

Sempre difficile per alcuni..un domani saper accettare alcuni meriti in favore suo e del Movimento a cui appartiene!
di vincenzo cacopardo

 Quella dei Cinque stelle su Roma è una lotta impegnativa sia dal punto di vista organizzativo che da quello di una lotta contro un sistema che sembra dover resistere ad una prova di cambiamento.. non ancora ben compresa.
Si dice in proposito che la giunta della Raggi stia perdendo pezzi, ma non si è davvero certi che si possa parlare di vera e propria perdita.. quanto al contrario.. di un tentativo di riuscire a dare una impronta di innovazione attraverso il difficilissimo compito che da un lato.. vorrebbe far uso di figure che possano fornire esperienza e dall'altro, quello ancor più difficile, di riuscire a definire le misure di un cambiamento con principi di trasparenza nuovi. Un compito, ripeto, assai complesso poiché la capitale non è Torino o Firenze, ma una metropoli simbolo..che in questi anni è stata fortemente offesa ed oltraggiata nella sua essenza e nella sua cultura. Dopo l'abbandono delle due figure chiave della giunta Raggi: l'assessore al Bilancio Marcello Minenna e il capo di Gabinetto Carla Raineri (con revoca già prima annunciata dalla stessa prima cittadina dopo aver incassato il giudizio dell'autorità anti-corruzione di Raffaele Cantone)..per la Raggi si presentano altri ostacoli da superare..
Si entra nel campo delle municipalizzate e si osserva una certa eccitazione con ulteriori dimissioni ai vertici della società dei trasporti ATAC con denuncia per mancati stanziamenti e ingerenze inopportune da parte del Campidoglio nella scelta del personale. Questo avviene anche per quanto riguarda l'AMA (l'azienda dei rifiuti) dove si annunciano altri addii ed allontanamenti..
Per chi ama far uso della politica ponendo tutto ciò come la logica dei giochini di potere, il termine “ fuggi fuggi” rimane assai comodo, in realtà era fin troppo chiaro che la entrata a primo cittadino di un sindaco in forza al Movimento 5 Stelle a capo della Amministrazione avrebbe concepito tutto ciò.. degenerando in ricatti. Mentre le opposizioni trovano modo di criticare e colpire senza nemmeno comprendere le difficoltà sorte in una complessa Amministrazione che ha vissuto contorni equivoci e decadimento..la Raggi in una riunione annuncia il dovuto rimpasto affermando di lavorare per la complessa individuazione delle personalità di rilievo che possano contribuire al rilancio della città.
Non è mio preciso interesse difendere l'operato della nuova sindaca..ma è fin troppo semplice scorgere in tutto questo andazzo una volontà sia all'interno della stessa Amministrazione (nel passato incancrenita e posseduta da una mentalità che l'ha ridotta allo status quo)...sia all'esterno.. in forza di una politica che marcia di continuo quasi con livore ed invidia nei riguardi della prima cittadina. Una politica che per principio definisce incompetenti i nuovi arrivati e che nel passato ha chiaramente dimostrato tutte la propria inettitudine.
Aspetteremo sviluppi..Ma è chiaro che ancor più dei suoi predecessori anche La Raggi avrà bisogno di tempo!



Palermo:Cantieri fermi e sporcizia ovunque


di vincenzo cacopardo

Da mesi Palermo appare come un cantiere che crea caos e grossi problemi a cittadini e commercianti. Da via Emerico Amari al Politeama a viale Lazio.. passando per altre vie, si scorgono chiusure di marciapiedi e strade che impediscono il flusso del traffico..con grosse barriere che potrebbero anche nascondere pericoli.

I cantieri sono quelli relativi alla realizzazione di una attesa metropolitana...Sappiamo bene che questi percorsi pedonali alternativi sono indispensabili ..come sappiamo anche che la realizzazione già di per sè ritardata della metropolitana (indipendentemente dal suo discutibile percorso) potrebbe rendere benefici. Ma è ssurdo che da mesi non pare esservi nessuno di questi cantieri all'opera. Tutto si e' bloccato! Il cittadino sembra ormai succube e disarmato! Si aspettano forse disposizioni e risorse che da tempo non arrivano? Tutto ciò, oltre a determinare danni all'economia cittadina, genera una serie di disordini ed evidenti problemi di sporcizia che portano persino fastidiose mosche ed insetti simili in ogni angolo della città..A questo aggiungiamo la mancanza di opera di disserbamento, potatura degli alberi e manutenzione dei marciapiedi.. che creano ulteriori problemi e pericoli per la cittadinanza.

Una città che appare in preda alla assoluta mancanza di una Amministrazione capace e che forse potrebbe far rimpiangere una giunta come quella di Cammarata, che, malgrado le pecche, non si è mai permessa di frustrare i cittadini attraverso l'uso di strumenti subdoli e vergognosi come il limite di velocità improvviso inserito nel percorso della circonvallazione...nè di forzare su una Ztl al solo scopo di proporre un inquinamento a pagamento e far cassa.

Nel silenzio di una politica locale che tace per interessi e comodo.. Questa giunta, ancor più di tante altre nel passato, è l'espressione di un sistema politico obsoleto a cui proprio i componenti appartengono come mentalità e ideazione ed è la dimostrazione evidente di come si debba assolutamente cambiare...oltre che nelle figure, su un nuovo modello di politica amministrativa più avveduta ed accorta.  

31 ago 2016

Ancora due parole con Alfio di Costa



...Se davvero vogliamo..“Insieme si può'.

Se una speranza ha la Sicilia di cambiare passo è quella di poter cambiare il consenso! Cambiare in favore di un Movimento come il nostro dove il fine sono i valori reali e non i perseveranti principi che si ripetono costantemente nella politica dei grandi Partiti ormai oscurati.”
Queste le parole di Alfio Di Costa presidente fondatore del Movimento che oggi in Sicilia richiama la maggiore attenzione in tutti i social.

Incontro Di Costa per un caffè e mi racconta del suo lungo peregrinare tra Nicosia (sua residenza) e Palermo..spostandosi anche per altre città e paesi dell'isola. Non è stanco fisicamente.. malgrado il ritmo costante dei suoi impegni, ma mi descrive una sorta di affaticamento mentale dovuto dalla difficoltà di procedere nel dialogo con i cittadini, in mancanza di risorse che gli altri Partiti hanno. Risorse utili per diffondere un nuovo messaggio di speranza anche attraverso i Media:

Il cittadino ormai percepisce del cambiamento in atto, ma rimane impaurito sulle aspettative del nuovo... e questo è fin troppo comprensibile..ecco la ragione per la quale occorrono risorse per diffondere con serenità e senza fretta un messaggio di innovazione.. lungimirante in favore di un'isola ormai abbandonata da una funzionale politica regionale. Il nostro Movimento si muove per difendere un principio di Autonomia a favore dello sviluppo e non per l'arricchimento della politica..ecco perchè occorrono risorse e l'impegno di tanti che insieme possano dare corpo e forza ad un Movimento che apre a nuove speranze.”

Gli domando a cosa si riferisce concretamente quando fa riferimento alle speranze e mi accorgo sempre di più del calore e della passione che vi mette nel rispondermi:

Le speranze sono quelle di riuscire a preservare un patrimonio artistico immenso e farlo fruttare attraverso il turismo, quello di difendere la natura il verde e le coste e far fruttare la buona agricoltura..e per far ciò occorrono le giuste infrastrutture e cioè strade, reti ferroviarie ..buone autostrade..porti turistici e tutto ciò che può essere utile per questo tipo di crescita..non certo petrolchimiche e piattaforme!...Si tratta perciò, come ho già detto, di difendere gli enormi valori dell'isola attraverso quelle linee guida utili e funzionali ad un giusto sviluppo.. Sembra l'uovo di Colombo ..ma non è così fino a quando si procederà con la solita politica delle false ideologie che premia i vecchi principi e che ha rovinato tutto il Paese Italia” favorendo anomalie e corruzione”

Scorgo sempre più entusiasmo ed animosità nel modo di esprimersi dell'ingegnere Alfio di Costa soprattutto quando si passa al discorso sul referendum di Novembre:

Noi restiamo per il NO e non certo per una questione di principio contro il Premier che di sicuro.. attraverso il suo governo.. non ha per nulla premiato la Sicilia...siamo per il NO per motivi semplici che qui sarebbe fin troppo esteso definire punto per punto...in concreto questa riforma non cambia i difetti che aveva il bicameralismo paritario ed è studiata su un principio che continuerà a premiare i grandi Partiti...Ti sembra che con questa riforma potranno più crescere i nuovi movimenti locali come il nostro che potrebbero portare innovazione..o forse non saremo noi siciliani sempre più succubi di una politica vecchio stampo guidata dai grandi contenitori di consensi che ancora oggi padroneggiano vivendo sulle polveri di una ideologia stravecchia e per nulla funzionale? “

Prima di domandargli quale vero significato si nasconde dietro il nome del suo Movimento... gli faccio i dovuti complimenti per la sua grinta e per tutta la passione che non manca di scorgersi quando affronta ogni tema della politica soprattutto in difesa della sua Isola: Di Costa non tarda a rispondermi senza alcuna esitazione..


Insieme si può” non potrebbe mai intendersi come quel motto retorico per cercare di riunire chiunque in una logica di potere..ma sta a significare che i problemi di questa regione non possono che affrontarsi insieme con forze nuove e generose dove tutti possano partecipare alla costruzione di una vera e solida politica sociale di innovazione”..Quindi io mi sento di dire ai siciliani che amano e vogliono difendere i valori della propria terra : Perchè no? ..se davvero vogliamo “Insieme si può..
vincenzo cacopardo

30 ago 2016

La “BUONA SCUOLA”


di vincenzo cacopardo
Adesso che si avvicina la riapertura delle scuole ritorneranno le proteste. Qualcuno si lamenterà per l'insegnamento didattico non appropriato..altri, come alcuni insegnanti, protesteranno per opportunismo ed interesse, ma non vi è dubbio che la riforma della scuola risulta come un'altra di quelle riforme poco studiate e funzionali... Vi sono maestri e maestre assunti con la legge del governo Renzi che, facendo slittare di un anno l'assunzione, adesso per lavorare dovranno trasferirsi .

Il ddl 'La Buona Scuola' è frutto di un lavoro di ascolto iniziato a settembre 2014 dal Governo e proseguito con le audizioni in Parlamento e gli incontri dell’Esecutivo con sindacati, studenti e genitori. Il ddl prevede un finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi a regime sul capitolo istruzione e un piano straordinario di assunzioni per poter dare alla scuola i docenti di cui ha bisogno. Dal 2016 si assume solo per concorso. Il provvedimento mette al centro l’autonomia scolastica. Si danno gli strumenti finanziari e operativi a dirigenti scolastici e docenti per poterla realizzare. Ovvero più fondi e più risorse umane.

Ma quello che si temeva si è verificato: quasi tutti i precari siciliani assunti lo scorso anno dalla “Buona scuola” dovranno fare le valigie e trasferirsi al Nord. Da mille a duemila maestre e maestri che nel 2015/2016 sono riusciti a spostare in avanti l’assunzione al Nord. Ma adesso non possono più farne a meno. E’ questo l’esito per la Sicilia dei trasferimenti della scuola primaria pubblicati, con tre giorni di ritardo rispetto alla data del 26 luglio, dal Miur . Sono tantissimi che si ripromettono di fare ricorso”. L’unica speranza per questi insegnanti siciliani è l’assegnazione provvisoria e l’utilizzazione... ma occorre che ci siano i posti disponibili in Sicilia...Il terremoto di questi ultimi giorni distrae da questo argomento che ben presto tornerà a farsi più persistente.

La riforma della scuola non è di certo perfetta... malgrado l'impegno non può nemmeno definirsi ottimale. Non si possono ancora trascurare i pericoli di una simile riforma che pone nelle mani di una figura predominante... manager o no..l'andamento di un percorso di gestione scolastica... non prevedendo che tale figura potrebbe anche non essere capace. Nel merito, quindi, non possiamo che sperare sulle prerogative stesse delle figure che assumono questo incarico per meglio comprendere se ne siano davvero capaci.

Ma vi è un aspetto sempre trascurato quando si mira a queste riforme scolastiche che non guarda con sufficiente interesse e con la dovuta profondità al metodo con cui si procede verso l'insegnamento..Una disciplina che inquadra gli studenti nel loro insieme ...senza una maggiore attenzione verso le evidenti differenze esistenti tra loro nel processo di apprendimento...Ossia pensando di poter operare un insegnamento comune ed uguale per tutti, sottovalutando l'importanza di una qualità che dovrebbe porre dovute distinzioni: Sembra una sorta di globalizzazione della scuola per un insegnamento malamente internazionalizzato i cui risultati sono ancora da vedere.

Nessuno si è mai posto questo importante problema e nel metodo non si è mai ricercata una disciplina più appropriata. Dovrebbe essere questo il principale dovere nell'opera di rinnovamento dell'educazione scolastica. Ma questo rimane un argomento che difficilmente potrebbe entrare nel contesto di tutte queste riforme governative che sembrano dover guardare soprattutto a semplificare e facilitare le iniziative.... proiettandosi quasi esclusivamente verso la gestione nel suo insieme e privandosi spesso di un essenziale ed utile impronta qualitativa..


29 ago 2016

Rischi e prevenzione



C'è sempre bisogno di un Cantone e della sua Autorità Anticorruzione in un paese incapace di progettare il futuro e fare prevenzione! Adesso per il premier è venuto il momento di affermare che bisogna lavorare tutti insieme: Sembrano le solite frasi opportuniste ad effetto di chi invece..fino ad oggi... ha sempre dimostrato di aver voluto lavorare da solo!... Certo..e' più che giusto tenere viva la presenza delle comunità sul territorio poiché gli spazi di una comunità come circoli, chiese e scuole vanno preservate. Adesso e solo adesso..l'impegno è quello di un governo che vuole dare un futuro a questi luoghi che hanno un passato assai ricco d'arte e cultura.
Queste le parole di Matteo Renzi: "Ciò che in passato non sempre è stato fatto è andare oltre l'emergenza, oltre la ricostruzione. Perché sull'emergenza l'Italia è forte. Sulla ricostruzione ci sono pagine di assoluta efficienza e pagine che invece andrebbero cancellate, lo sappiamo. Ma quello che in passato è spesso mancato è la costruzione di un progetto paese basato sulla prevenzione: non solo reagire, non solo ricostruire, ma prevenire.”
v.cacopardo

Nell'ottobre del 2014 il mio forum scriveva per la tragedia che subiva Genova ed in cui premier e governo promettevano impegno per la prevenzione
riportiamo il post

Rischi... prevenzione... disagi.. e morte.

di vincenzo cacopardo

Quello che è accaduto a Genova suona come l'ennesima consueta indolenza di uno Stato e delle sue Istituzioni, da tempo mai preparate ad una logica prevenzione sul rischio idrogeologico...un rischio ormai impellente in tutto il nostro delicato territorio. Le istituzioni non sono in grado di tutelare i cittadini...lo ha persino ammesso lo stesso capo della Protezione civile Franco Gabrielli, prendendosela con il Governo e spiegando il mancato finanziamento del Fondo per l'emergenza nazionale, successivamente finanziato solo nel 2014 con appena 70 milioni di euro. Troppo tardi e troppo poco... per chi sa che per le emergenze nazionali si parla di danni superiori ai due miliardi negli ultimi tre anni. Corrado Passera.. gli risponde senza peli nella lingua che “se lo Stato è impotente e non sa difenderci, non potrà mai fornire alcun insegnamento al Paese”

Al di là di queste diatribe di stampo politico..un dato di fatto resta certo: Chiunque si è insediato al Governo ha sempre sottovalutato questo rischio legato al territorio non fornendo una adeguata protezione attraverso uno studio preventivo e le rispettive risorse adeguate. I danni provocati dall'acqua dello scorrere dei fiumi in piena.. provocano danni immensi ben superiori alle spese occorrenti per prevenirli...E allora?...persino una figura poco esperta farebbe i suoi conti prevedendo interventi appropriati, limitando la cementificazione, ed adoprandosi per far defluire i fiumi nel modo più intelligente e sicuro...Non sembra mai esservi nemmeno una costruttiva intesa tra le amministrazioni e l'attività governativa.

Adesso nel governo si alzano e dicono la loro dimenticando di essere insediati già da oltre sei mesi (tutto il tempo per accorgersi dell'immenso problema idrogeologico). Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ci parla ora di situazione drammatica, promettendo un provvedimento...mentre il solerte premier, dalla parlantina facile, ci ricorda che non mancherà il sostegno del Governo, non dimenticando di sottolineare, da astuto comunicatore, il bisogno per tutti di evitare passerelle da campagna elettorale. Renzi ricorda che del dissesto bisogna occuparsi quando non ne parla nessuno. Viene quindi spontaneo domandarsi... se gli oltre sei mesi di permanenza governativa possano o no essere stati un termine in cui se ne sarebbe potuto parlare intervenendo con più sollecitudine anziché dedicarsi strenuamente dei famigerati 80 euro...del TFR.... o anche di leccare ironicamente un gelato dentro il cortile di palazzo Chigi.

Oggi il sindaco d'Italia si preoccupa asserendo che «C'è bisogno di sbloccare i cantieri - e superare la logica dei ricorsi e controricorsi che rendono gli appalti più utili agli avvocati che non ai cittadini, come abbiamo previsto con il disegno di legge delega sulla Pubblica amministrazione». Un 'altra delle sue frasi opportuniste ad hoc ...persino controproducente... perché suggerita in forte ritardo.. Quello che fa rabbia e rende i cittadini sempre più inviperiti...(soprattutto coloro che toccano con mano la tragedia), è il fatto di non trovare mai responsabili. Ancora più forte la rabbia di costoro che dovrebbero, ormai senza alcuna esitazione, sentirsi offrire un supporto economico immediato e sicuro.



Tutto ciò rende ancora più forte e netta l'insensibilità di uno Stato che dovrebbe, al contrario, rassicurare tempestivamente e con i fatti la popolazione sofferente colpita. Genova è un forte esempio, ma non è l'unico... la questione è.. e rimane di livello nazionale..essendo gran parte del territorio a rischio. Occorre soprattutto un piano circostanziato dei luoghi più a rischio...ma soprattutto fronteggiare con giusta prevenzione i pericolosi imprevisti.Cosa si fa in proposito?...Si aspetta forse un ulteriore catastrofe?

Il Paese debole...



..che arranca superbo senza ricerca e prevenzione

di vincenzo cacopardo
L'emergenza vuole che la legge di stabilità preveda spese per la ricostruzione delle zone appena terremotate. Si stanno ancora cercando di quantificare sul piano finanziario gli effetti di questo terremoto che ha colpito i comuni del centro Italia..prevedendo (sebbene in fortissimo ritardo) un piano per la messa in sicurezza degli immobili nelle aree a rischio. 
Matteo Renzi pare chiedere all'architetto Renzo Piano il modello da seguire...Sappiamo comunque che i fondi stanziati per ora sono i 50 milioni e sono appena sufficienti a gestire l'emergenza. Sappiamo inoltre che non potranno essere utilizzati per la ricostruire delle abitazioni i fondi Ue per le emergenze..i quali vanno alle infrastrutture pubbliche: strade, uffici, scuole..Al più presto dovrebbero essere costruiti i moduli abitativi in legno, quelli per i servizi pubblici tipo scuole e quelli per le attività commerciali. In questi casi la cosa più importante è quella di capire quale modello seguire per la ricostruzione cercando di procedere in modo razionale e continuando a mettere in sicurezza le aree che ancora necessitano...ma occorrono abbondanti risorse!
Una nota di merito si deve a tutte le forze: protezione civile..vigili del fuoco..polizia..volontariato che hanno collaborato con fervore ed amorevole senso umano..Qualcosa che a noi italiani non è mai mancata!
Tra legge di stabilità e la stabilità del territorio adesso forse si finirà di parlare di Olimpiadi o altri simili eventi che il nostro Paese non può per nulla sostenere: Continuare a fare apparire la nostra Nazione come una di quelle capace di affrontare spese per eventi di genere ameno..per assistere poi a simili disastri.. non è politicamente ..ne socialmente propositivo. Non è oggi possibile, come non lo era anche prima di quest'ultimo disastro! Bisognava che si muovesse il terreno del centro Italia e morissero sotto le macerie una moltitudine di cittadini per far comprendere come arranchiamo deboli verso la prevenzione volendo, al contrario, apparire forti ..solidi e sicuri e persino spettacolari in altri generi.
Il nostro bel Paese ha ormai le stampelle!..Questa è l'immagine odierna, ma anche di una serie di governi dove premier e ministri degli interni si sono sempre riempiti la bocca di sicurezza e stabilità e che contrariamente ha davanti una serie di buche da riempire ove impedire si possa continuare ad inciampare. Se a ciò aggiungiamo il difficile impegno per il contenimento degli immigrati..si ha la sensazione che persino le stampelle non possano più bastare.