Dopo
le recenti manipolazioni delle primarie e le esternazioni di
D'Alema..le elezioni amministrative sembrano assai compromesse
di vincenzo cacopardo
E'
davvero strano constatare come attraverso le previsioni di voto di
questi giorni si configura un PD che passa dal 33,8% al 34,3%
. ..quando il governo e lo stesso operato di Renzi è sceso
notevolmente sui giudizi dei cittadini che lo bocciamo per oltre il
75%. Una dicotomia tipica di questo Paese sempre più confuso e
politicamente insicuro!
Questo
dato fa comprendere tuttavia quanta paura vi è nel cambiamento ed in
sostanza, malgrado il peso di un Renzi ormai meno gradito..ed i
pasticci delle primarie, il partito di maggioranza viene quasi
forzatamente digerito: L'angoscia di mettere in mano ad un
metamorfosi politica attraverso il nuovo Movimento dei 5Stelle
terrorizza gran parte della popolazione sistemica che ancora si
rifugia nei vecchi contenitori di consensi che vedono all'apice il
Partito più robusto ormai di indubbia proprietà del
segretario-premier.
Alle
esternazioni di D'Alema che si sono
abbattute contro lo strapotere e la tracotanza del gruppo dirigente
del Partito e del suo segretario..Renzi risponde ironizzando
«Il suo è un distillato di odio. Ma quando ci attacca, ottiene
l'effetto opposto...»,
continuando poi «E
certo non mi faccio spaventare da lui, che lavora organicamente per
la scissione, o dagli atteggiamenti sleali di altri. Noi intanto
andiamo avanti tutta, ora che si cominciano a vedere i primi
risultati del nostro governo, testimoniati dai dati Istat sulla
ripresa della produzione industriale: è per questo che hanno paura e
strappano proprio ora».
In
realtà i risultati politico economici davvero impercettibili
rispetto alle eclatanti esternazioni di successo da parte del suo
governo... non possono bastare per la ripresa di cui il Paese
necessita! Ma le nuove esternazioni di D'Alema alimentano critiche e
smuovono il pensiero dei dissidenti che forse..ripetutamente in
ritardo... si accorgono di come sia innegabile l'alterazione dovuta
all'affidamento del doppio incarico a Renzi ...che fino ad oggi ha
portato solo contrasti in seno ai Partiti.(materia di cui il mio
Forum continua a dibattere ormai da anni)
Il
sindaco d'Italia..in forza al suo doppio ruolo continua a prendersi
gioco delle “animelle” come Bersani che ancora credono ad uno
strano concetto di lealtà in seno alla casa comune di un Partito
(dove, viceversa.. quel che conta sono le proprie
riflessioni)...immolandosi continuamente in uno strano rispetto verso
il proprio Partito: Non può esservi lealtà che tenga verso un
Partito di fronte alla coscienza del proprio pensiero
politico...soprattutto quando in seno allo stesso vi è chi si
prodiga con una comunicazione faziosa ed una determinazione assoluta
ed oligarchica. ..Un Partito è principalmente uno scambio di idee e
le idee dei dissidenti sono ormai da tempo in forte contraddizione
con quelle di un segretario Premier saccente ed autoritario.
Ma
lo strapotere del sindaco d'Italia pare non arrendersi e si racconta
persino che starebbe tentando di «riprendersi la testata
dell'Unità», attraverso investitori a lui vicini con interessi
editoriali. Dopo il caso banche e della vicenda Etruria...sebbene in
gran ritardo..Bersani sembrerebbe aver raggiunto il culmine
annunciando che non voterà mai la riforma delle Bcc nemmeno se si
porranno le note fiducie... Sappiamo bene quanto importante possa
essere questo capitolo per il Premier..il quale con la solita flemma
troverà di certo la strada dell'appoggio da parte di Verdini.
In
questo clima..il percorso delle amministrative soprattutto a Roma
pare compromesso per il Pd sempre più confuso e disgregato..
aprendo spazi sempre più larghi alla candidata Raggi del Movimento
5Stelle. Non siamo in grado di fornire giudizi affrettati su questa
candidata che dalle prime interviste, pur apparendo determinata, si è
proposta un po' eccedente di utopiche illusioni, ma possiamo sperare
in una sua vittoria sulla strada di un cambiamento diverso che possa
aprire a nuove aspettative. Non potrema mai avere una reale
convinzione delle capacità prettamente amministrative che le
appartengono se non nei fatti... in virtù delle strane
determinazioni... per lo più approssimative... sul metodo e la
scelta dei candidati operate da questo Movimento.