Questi
i fatti riguardanti il caso Diciotti
di vincenzo cacopardo
Non e' possibile fare un' analisi su questa faccenda esulando da una considerazione nel merito
"15
agosto.
I migranti, inizialmente 190, vengono soccorsi dalla Guardia Costiera
in acque territoriali maltesi. L’Italia chiede un “Pos”, un
porto sicuro di approdo, a La Valletta."
"17
agosto.
La controversia fra Italia e Malta prosegue per tutto il giorno, poi
il Comando generale delle capitanerie di porto chiede al nostro
ministero dell'Interno un porto di approdo per i migranti."
"19
agosto.
Dal ministero dell’Interno non arriva alcuna risposta, nave
Diciotti resta al largo di Lampedusa in attesa di poter sbarcare i
migranti stremati dal viaggio."
"20
agosto.
Alla Diciotti viene ordinato di fare rotta verso Catania, ma permane
il divieto del ministro dell’Interno di fare sbarcare i
migranti."
"25
agosto.
La situazione si sblocca, 177 migranti vengono accolti dalla
Conferenza episcopale italiana, dall’Albania e dall’Irlanda."
Nei
giorni della crisi, l’inchiesta viene aperta dal procuratore di
Agrigento Luigi Patronaggio, che dopo aver ascoltato alcuni
funzionari del Viminale, invia gli atti alla procura di Palermo, per
l’esercizio dell’azione penale. La procura contesta il reato di
sequestro, il tribunale dei ministri di Palermo archivia per le
“condotte” fino al 19 agosto, per il restante periodo si dichiara
incompetente, rinviando gli atti a Catania. La procura diretta da
Carmelo Zuccaro chiede l’archiviazione, ritenendo la decisione di
Salvini un “atto politico”, ma il tribunale è di diverso avviso.
I
giudici di Catania non usano mezzi termini sul caso Diciotti:
“E’ convincimento di questo tribunale che la condotta in esame
abbia determinato plurime violazioni di norme internazionali e
nazionali, connotandosi per ciò solo di quella indubbia
illegittimità integrante il reato ipotizzato”. Secondo
il Tribunale dei ministri "Va
sgomberato il campo da un possibile equivoco - scrive ancora il
collegio - va ribadito come questo tribunale intenda censurare non
già un 'atto politico' dell'Esecutivo, bensì lo strumentale ed
illegittimo utilizzo di una potestà amministrativa".
Nei
fatti..la
giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato dovrà esprimere
un primo voto sul caso Salvini prima di affidare il caso
all'assemblea. Tuttavia quello che salta agli occhi è proprio questa
citazione del Tribunale:
intenda censurare non già un 'atto politico' dell'Esecutivo, bensì
lo strumentale ed illegittimo utilizzo di una potestà
amministrativa".
Quello che in realtà
appare più strumentale è proprio l'intervento inopportuno dello
stesso Tribunale! Anzi assai poco convincente, ma non essendo io un
giurista posso solo far uso dell'intuito..avvertendo come una misura
del genere possa destare dubbi e contestazioni.. poiché non
risulta proprio trasparente dove potrebbe finire un potere politico
amministrativo di un esecutivo.. e dove iniziare quello invasivo di
una magistratura.
Sottolineamo
che.. nel caso in specie..
la procura aveva archiviato.. Lo stesso Governo non sembra aver
sequestrato alcuno: Gli esseri umani trattenuti su quella nave, non
avevano nessuna provenienza attestata da documenti legali di origine
del paese dal quale sono fuggiti, quindi sotto il profilo giuridico
persino non esistenti..(mancherebbe persino il corpo del reato) Ma
al di là di questo dettaglio..è più che comprensibile che se un
reato vi è.. potrebbe essere solo di matrice politica!
Ciò
detto.. è indubbio che il potere di scegliere una determinata linea
politica sull'immigrazione(più o meno condivisibile) resta
all'Esecutivo... senza che questa comprometta il rispetto della vita
umana. Vita che non sembra per nulla essere stata compromessa....
difatti la nave bloccata ha sempre avuto l'appoggio e l'attenzione
per il soccorso a salvaguardia della salute delle persone a bordo.
Dobbiamo
forse ritenere sequestrati tutti gli immigrati che restano bloccati
nei centri Care in attesa di una loro collocazione nell'ambito della
propria libertà e del lavoro? Non erano forse predisposti controlli
per la salute e la loro vita anche in quella nave?
In
questa faccenda si riscontrano
tra l'altro motivi costituzionali che nel merito potrebbero persino
confliggere: da un lato l'articlo 10 e dall'altro il riferimento
all'artico 52
L’asilo
politico è regolato dall’articolo 10 della Costituzione. Un
articolo fondamentale «Lo
straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo
esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione
italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica,
secondo le condizioni stabilite dalla legge».
E
quali sono le condizioni stabilite dalla legge anche in base al fatto
che questo fenomeno si è notevolmente allargato? Quali sono se non
li delimita, li controlla e li definisce proprio un esecutivo?
Nondimeno
da
una ricerca e dalla lettura di qualche testo si mette in evidenza
come nell’articolo 52, I comma: “La
difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.
Un valore prezioso che richiama la Patria proprio per associarla al
territorio del nostro Paese. Il valore della difesa da parte da parte
del Costituente rimane sempre elevato, richiamando quei sentimenti
di unità nazionale. Un
valore di assoluta sacralità all’interno del testo costituzionale
con un evidente riferimento alla difesa del territorio.
Nella
fattispecie risulta comunque errato fare riferimento a profili
unicamente militari: In realtà questo termine “Patria”, che
potrebbe apparire fin troppo ottocentesco, non può oggi intendersi
come una mera delimitazione dello spazio...ma come ambiente
naturale.. patrimonio culturale, storico, artistico inserito nel
contesto delle istituzioni democratiche, dell' ordinamento, nonché
dei valori e principi costituzionali di solidarietà sociale.
Insomma...
se l'art 10 ha la sua fondatezza proprio per il fatto che
l'accoglienza deve riguardare la garanzia fondamentale delle sue
libertà, l'articolo 52 intende preservare la patria intendendo per
essa il territorio con il suo patrimonio che oggi l'attuale governo
(a cui, si voglia o no, appartiene il diritto di provvedervi) ritiene
invaso in modo selvaggio e senza una logica democratica sicura.
La
strategia politica del governo attuale potrebbe essere quella di
preservare ambedue i valori costituzionali attraverso un piano che
possa porre l'attenzione di tutta l'Europa e risvegliare l'interesse
generale. Tuttavia un'accoglienza non è mai stata negata e
l'azione di richieta del Tribunale potrebbe risultare perciò
risibile e politicamente strumentalizzata.
Sembrerebbe
un classico caso dove un certo buonismo si ostini a sovrastare il
raziocinio e dove la magistratura trova modo di inserirsi... Pur di
andare contro Salvini... non ci si accorge che tutto ciò lo potrebbe rendere sempre più forte all'occhio del Paese.