23 apr 2025

In ricordo della Liberazione

 



Il 25 Aprile ricorre l'anniversario della liberazione del nostro Paese dalla occupazione Nazifascista. Quest'anno la giornata coincide con la funzione liturgica in onore al lutto imprevisto del nostro Papa Francesco. Ciò non toglie che questo anniversario rimarrà sempre fermo nei nostri ricordi: Un ricordo ed un lutto che insieme dovrebbero condurci in una riflessione ancora più profonda.

Ciò detto...Il fascismo ci aveva oppresso per anni creando un regime assoluto costruito sulla paura che ancora oggi non possiamo a non dobbiamo dimenticare. Un dato di fatto inopinabile ed indiscutibile sul quale si è imposta e si fonda con decisione la nostra carta Costituzionale!
Tuttavia, dopo quasi ottant'anni non possiamo fermarci a questo ricordo, ma farne esperienza giorno dopo giorno, poiché il termine “liberazione” assume un concetto molto più vasto che non può non riguardare una moltitudine di temi in generale...come ad esempio: Liberarsi dalle sopraffazioni gratuite, da ogni soggezione, dalla prepotenza del più forte, dalle schiavitù, da certe violenze domestiche, liberarsi dalle assurde gelosie, dalla povertà, dalle dipendenze in genere...etc. Una lunga serie di deleterie prevaricazioni e sottomissioni che non potranno mai aiutare un processo sano di socializzazione!
Un concetto vasto di liberazione che, proprio nel ricordo dell'occupazione nazifascista, dovrebbe farci riflettere invogliando tutti ad abbandonare ogni tipo di prepotenza e sopruso...senza alcuna distinzione!
vcacopardo

21 apr 2025

MUORE UN GRANDE PAPA:.UN PONTEFICE CHE HA PREDICATO CON GRANDE SENSO UMANO

 


Questo Blog ha dedicato diverse pagine al Pontefice di grande carisma: Un Papa che ha infuso speranze ed una visione cristiana concentrata sulla fratellanza e la misericordia. Un pastore della chiesa che ha condotto la sua evangelica missione con amore ed una particolare tenerezza. Persino un'agnostico come me, in questi anni di papato, è rimasto colpito dal suo approccio verso i fedeli. Possiamo affermare con certezza che questo Papa ha contribuito con forza ad un rinnovamento progressivo della Chiesa all'insegna del vero amore. Come già scritto diverse volte, questo Pontefice pare aver rivoluzionato l'assetto clericale di una struttura gerarchica di potere, tendente a non mettere in evidenza una veduta cristiana più dedita all'umanità. 

Per Papa Francesco la lotta in difesa dei migranti è stata una delle principali missioni:-Una certa società internazionale ha sempre visto il fenomeno dell'immigrazione con terrore, considerandolo necessario come per i rifiuti, finendo con l'includerlo nella mostruosa logica dello scarto umano: Una sorta di disumano pragmatismo insito in una certa società conservatrice estrema dove regna un forte individualismo! E' vero! Siamo sempre più pieni di rifiuti e scorie dovute ad un progresso che ha sottovalutato l'inquinamento progressivo che andava formandosi con grande pericolo ecologico. Purtroppo nel tempo una buona parte della società ha proseguito facendo entrare in questa logica anche l'essere umano, rappresentandolo all'identico modo di un“rifiuto”. E' stato proprio Papa Francesco che, con la sua evangelizzazione, si è prodigato in difesa dei valori umani, di quelli che la società mondiale considerava ormai come scarto.

La sua battaglia è proseguita fino alla sua scomparsa sottolineata da una umiltà ed un concetto di fratellanza sostenuto con la forza dell'amore cristiano. "andare oltre, giocando la vita per i grandi ideali" anche queste parole hanno fatto parte del suo particolare linguaggio aperto in lungimiranza. Al di là del riferimento allo Spirito Santo ed alla possibilità di poterci trasformare veramente sottolineavano e offrivano il coraggio di andare avanti nella ricerca del nuovo, dell'innovazione. Un Papa che invitava in direzione della ricerca di nuovi ed originali ideali. Un Pontefice che ha contribuito nella decisa opera di riforma della Chiesa!

Di certo Il suo non è stato solo un messaggio cristiano, ma anche politico e sociale... posto con una delicatezza non comune di chi non ha mai ostentato verità assolute e che si è sforzato di comunicare nel cuore e nell'animo umano infondendo una speranza ed un coraggio non comune..Proprio per questo ebbe ad intervenire duramente sulla nociva ipocrisia dilagante che intaccava tutto il mondo della politica. In riferimento a costoro Francesco sottolineava riferendosi ai fautori del politicamente corretto”,"essi ricercano solo una verità schiava dei propri interessi". Questi sono e saranno sempre vittime dell'idolatria narcisista...un comportamento che li porterà sempre a tradire e ad abusare della fiducia altrui, per l’unico scopo del “potere”. Forse la stessa politica dovrebbe interrogarsi e prendere seriamente queste parole traendo spunto dal suo approccio e dalla particolare umiltà del Papa scomparso.

vcacopardo




18 apr 2025

CON TRUMP NON PU0' MAI ESSERVI OCCIDENTE IN COMUNE.

 



Ma cosa si credeva? Che Trump ricevesse la premier Meloni con calci e schiaffi? Non sarebbe mai potuto succedere! Tuttavia trattandosi di due sovranisti, certi modi e toni sono finiti con l'essere ostentati... in alcuni momenti addirittura stucchevolmente sdolcinati!..Sicuramente per la sovranista sono passati in secondo piano le offese all'Europa dei giorni passati relativi a "scrocconi e parassiti". In questo incontro rimane davvero sorprendente come la nostra premier abbia accennato al problema della guerra in Ucraina con poca determinazione e addirittura senza alcun accenno alla tragedia Gaza.Lo avrà fatto per compiacere il presidente, ma nel contempo non si è accorta che ha dimenticato alcuni principi fondamentali dell'occidente europeo.

Rendere insieme grande l'Occidente con Trump? Ma come si fa a non comprendere che  gli atteggiamenti ed i toni di questo presidente americano cozzano con i principi fondamentali della cultura occidentale?.Che la sua visione democratica rimane lontana dalla nostra..Per non parlare dell'ordine mondiale del diritto internazionale, messo sicuramente in crisi dalle sua visioni persino predatorie!

Sentite cosa dice Trump: “quando si inizia una guerra devi sapere che puoi vincerla...devi sapere che l'avversario è molto più forte di te”..Stupisce come questo presidente, assai bullo oltre che ipocrita, finge di dimenticare che la guerra non l'ha voluta per niente l'aggredito, ma l'aggressore, e che quello che l'Ucraina è costretta a fare è continuare il difendersi da una occupazione!

Questo stravagante presidente non fa che sostenere falsità fingendo di saper risolvere tutto quando non è per nulla in grado di farlo! Lascia correre le incursioni di Israele con forti bombardamenti sul popolo palestinese che uccidono migliaia di civili e bambini...fregandosene delle sofferenze....Taglia i finanziamenti alle università lamentando pretesti assurdi... Manovra le borse a piacimento rendendo ancora più ricchi i suoi accoliti e se stesso...Un personaggio alquanto arrogante a cui questa strana America ha conferito una immensità di poteri! Se il personaggio appare piu' furbo che sapiente, quello che più ci può preoccupare è la crisi che si sta generando tra i paesi europei e la storica amicizia col paese americano: Un popolo oggi irriconoscibile che nel passato si è prodigato nella difesa delle libertà e dei fondamentali principi della democrazia occidentale, ma che con questo voltafaccia sembra aver portato alla presidenza del suo Paese un gradasso come fosse la migliore soluzione ai difetti di una democrazia in crisi e delle proprie libertà. Non può mai essere un problema tra democratici e repubblicani, ma solo di un uomo che giorno dopo giorno, malgrado si inchini spesso a pregare, tradisce ogni valore cristiano ed i principi fondamentali dell'ordine mondiale!

di vcacopardo


14 apr 2025

TRA QUAQUARAQUA' E POPULISTI IL CONSENSO AL GOVERNO RESTA SALDO

 


il popolo italiano ama il populismo ed i quaquaraqua'..e vota prevalentemente per istinto o per un proprio interesse


I partiti qua-quaraquà sono quei partiti che un giorno dicono una cosa ed un altro ne dicono una diversa” queste le parole del ministro degli esteri Tajani chiaramente dirette verso il partito alleato di Salvini.

Ora...se questa politica governativa deve continuare ad esprimere contraddizioni che non danno sfogo utile per la ricerca delle soluzioni, ma solo alla bassa propaganda di qualcuno, il quadro diviene assai penoso. Essendovi tematiche di grande importanza come guerre, immigrazioni, problemi economici etc, questa inappropriata eccessiva contraddizione in seno alle forze di maggioranza si rende del tutto inopportuna. (oltre che inutile diviene persino risibile poiché finisce col raccordarsi in fase di voto, dimostrando solo l'interesse propagandistico del populista Salvini). Chi ne paga le spese, oltre ai cittadini, non sarà certamente il vice premier della Lega, quanto l'atteggiamento passivo dell'altro vice premier ministro Tajani (che con la solita flemma pare non dar conto, fingendosi quasi estraneo all'atteggiamento dell'alleato che si inserisce in problematiche di un dicastero che non gli appartiene), persino quando.. e più spesso.. viene messo alla berlina! Per non parlare della Premier che col suo mutismo lascia correre tutto ciò in un costante caos: -tra ministri sotto processo e qualcuno persino condannato, le parole contraddittorie dell'alleato Salvini sembrano contare di più!... Di certo all'estero il nostro governo non può che apparire grottesco e solo dedito alla ricerca di precisi interessi populistici, quasi esilarante questo suo percorso diretto alla esaltazione demagogica delle classi popolari.

vcacopardo

7 apr 2025

I NUOVI POPULISTI ISTIGATORI DEI POPOLI

 



Quella nociva comunicazione tendente ad alterare

Trascinano il popolo, spesso con poca conoscenza sui fatti, verso una reazione istintiva ed accorata! La retorica tendente a sovvertire la verità sul concetto di “pace” ne rappresenta uno dei simboli odierni sui quali sia Conte che Salvini ne ricercano i consensi: In sostanza prendono il sostantivo “pace” per usarlo come motivo delle continue campagne elettotali ed indicandolo come un vessillo, una bandiera...Simile a quando un tempo si ostentava il termine “Onestà”!! Usando una ingannevole propaganda verso i tanti che continuano ad ignorare il contenuto circa le circostanze e la situazione o manifestano una naturale paura.

Al di là del tema sulla pace, ambedue i leader rappresentano il peggio tra questi istigatori del popolo! Coloro che in politica pensano di poter agitare le piazze attraverso urla e battute populiste, in realtà tendono ad ingannare e non possono essere credibili per chi percepisce il dialogo politico con equilibrio e conoscenza, nè potranno mai rappresentare un simbolo per una vera democrazia. Qualcuno come loro pensa che infondendo un messaggio adulterato, si possa trasmettere al popolo la mistificazione di una realtà, un surreale concetto di libertà fuori da quella concretezza politica e sociale che imporrebbe essenziali regole. Ciò conduce tanti cittadini ignoranti (ossia che ignorano) a pensare di poter impadronirsi di una verità assoluta! Una verità spesso infondata ed un immenso danno per la democrazia!Il politico che urla e sbraita nelle piazze ostentando sicurezza, in realtà sostiene (spesso con consapevolezza), una comunicazione studiata e conforme ad un modello tendente ad ingannare ponendo, nelle circostanze, ogni marchingegno utile ad attirare un’efficace attenzione contemplativa su se stesso: Una politica sterile che carpisce i deboli ed i non preparati. Il dialogo ed il contenuto diventano apparenza esteriore, perciò, secondari rispetto ad una precisa realtà. I gesti e le enfatiche parole di questi politicanti, ostentano solo sicurezza per nascondere incapacità.

In realtà la politica che paga nel lungo termine è quella di chi opera in politica portando un risultato utile senza dover rafforzare un’immagine mistificata di se stesso, dialogando con equilibrio ed umiltà.Persino il Vangelo.. riguardo alla mistificazione... sostiene che, se Cristo, con la sua divinità ed il suo dialogo, non è risultato vincitore sul piano politico, allora nessun altro uomo può pensare di sostituirlo, né si può pensare che sulla terra vi sia un essere umano capace di realizzare un esemplare regno di giustizia e verità.

vcacopardo




3 apr 2025

QUALITA' ED ALTRI MERCATI CONTRO I DAZI DI TRUMP

 


Vi sono grandi temi di politica che non possono che essere valutati, controllati e guidati a livello internazionale, se non mondiale, uno di questi è il tema dell’economia, altri sono: il fenomeno ecologico ambientale, l’immigrazione e la criminalità organizzata. Per questi temi, qualunque scelta operata da ogni singolo Paese, non potrà mai sortire un utile risultato senza l’apporto e la condivisione di tutti gli altri  Paesi dell’area internazionale.

Oggi tutto prende una strada diversa, e sul piano dell'economia e l'uso dei dazi voluti dalla presidenza Trump, viene messo in discussione. La stessa Europa non può restare inerme. Una sorta di dichiarazione di guerra commerciale che non può che unire di più una Europa!Se per Trump questa decisione risulta necessaria per la sicurezza del mercato americano..rimane comunque un intervento che in un certo senso rovescia la teoria moderna del libero mercato aperto ed esteso nella concorrenza. Una decisione che potrebbe scorgersi come l'inizio di una nuova fase di de-globalizzazione e ripercuotersi in un effetto a catena su tutti i Paesi occidentali.Non è soltanto la tassa in sé, quanto il gesto che in una economia ampiamente estesa nella sua fase di globalizzazione potrebbe sortire effetti a domino che muterebbero il percorso di una economia mondiale ancora oggi non del tutto apprezzata da alcune Nazioni. Paesi.. che proprio per l'effetto dell'asettico mercato globalizzato.. hanno ceduto qualità e prerogative e scapito di alti interessi della finanza.

Non v'è dubbio che per scongiurare questo nuovo rischio occorreva da tempo, a livello europeo, applicare una regolamentazione più rigida sulla speculazione finanziaria, invece, anche il nostro Paese, ha finito col seguire modelli esterofili come quello dello stesso stato americano. Il problema che stiamo vivendo e per il quale si potrebbero pagare dannose conseguenze, è anche dovuto ad altri fattori esistenti: Al rischio di una recessione e quindi di una permanente diminuzione del livello di produttività del paese, senza crescita e con un conseguente calo del PIL.

Rimane il fatto che oggi la volontà del presidente americano tende chiaramente a voler spaccare L'Europa e dividere i suoi Paesi all'interno, creando panico ed incertezza sui mercati e sul lavoro. L'Europa deve rispondere!

Fatta questa doverosa premessa, non possiamo che affrontare oggi il problema mirando verso altri mercati: oltre allo stesso mercato interno, anche Cina, India, Giappone ed altri Paesi...Ma guardando anche ad una Europa più solidale ed opponendovi ciò che proprio nei nostri Paesi all'interno della comunità storicamente rappresenta: LA QUALITA'. Se l'America vuole la qualità non può che sottostare ai contro-dazi!

Non si può però affrontare un simile argomento senza cogliere l'innegabile dualismo territoriale esistente nel nostro Paese e nella stessa Europa. Questo argomento, dopo un'analisi attenta, propone di guardare allo sviluppo del territorio europeo attraverso una precisa ricerca diretta verso una economia reale compatta e meno concorrenziale, individuando le innate e molteplici capacità esistenti, evitando di creare competitività interne in una Comunità che ormai non può che intendersi compatta: Sotto la spinta dei dazi americani, l'Europa deve poter venir fuori dalla odierna sfida dei mercati mondiali attraverso una strada di coordinamento che la veda come una unica struttura economica e non in una dispersiva concorrenza tra i suoi stessi paesi.

Una lotta di contrasto ai dazi voluti dagli Stati Uniti si può contrastare attraverso con un percorso basato sulla “qualità”. Ma ciò che occorre, per poter potenziare questa dote naturale che ci appartiene, è certamente una innovazione profonda che possa operare a supporto con impegno di metodo, prospettiva e lungimiranza: Genialità, estro, tradizione e bellezza naturale dovrebbero, oggi, sposarsi con una moderna innovazione ed una logica politica al fine di raggiungere un riscontro positivo. Bisogna che i Paesi europei, per evitare di soccombere, vi contrappongano un sistema riorganizzato qualitativamente sia in campo economico che politico o sociale, attraverso la forza delle idee e della propria cultura.




vcacopardo

1 apr 2025

IL CASO MARINE LE PEN

 


Il caso apre un ulteriore conflitto tra i poteri:da un lato una politica che non ammette interferenze su conflitti e reati poiché supportata da una investitura popolare e dall'altra la giustizia che deve di competenza perseguire reati. Una certa giustizia “uguale per tutti” dovrebbe perdere le sue funzioni quando tocca un politico? Ma non è la politica che fornisce  procedure e leggi alla giurisprudenza?

La nuova storia che coinvolge Marine Le Pen crea un terremoto tra la politica ed i giudici. Per i sostenitori del suo Partito e per i tanti politici che nutrono un certo astio per la magistratura, la sovranista Le Pen rimane pulita e vittima di un complotto da parte della Sinistra. Per il solo fatto che la leader ha un sostegno elettorale, ciò dovrebbe renderla scevra da ogni accusa!..La sua figura è troppo importante! A furor di popolo rimane innocente malgrado una sentenza la veda aver distratto fondi pubblici per milioni di euro: non sembra più contare il reato, ma solo lei in quanto volontà di un popolo! Quindi, ciò che conta il suffragio del popolo che la vota! Tutto ciò supportato anche da chi, come il presidente Russo Putin, inneggia oggi contro il sistema della democrazia, (quello occidentale naturalmente)...non certamente quello della sua idea di democrazia illiberale!

Anche in questo caso, l'idea che su ogni verdetto della giustizia si debba osservare un possibile complotto strumentale per annientare il nemico politico, rimane la conseguenza di un sistema bipolare che non tiene più conto dei toni grigi, che non tiene più conto dell'essenziale equilibrio occorrente per sostenere con rispetto un principio fondamentale di divisione dei poteri in una democrazia. Tutto ciò non può che essere la conseguenza dei tempi che cambiano e che stravolgono quelli che erano i principi cardine del sistema democratico fondato sui poteri distinti.

vcacopardo



24 mar 2025

QUEL MONDO MAL GLOBALIZZATO: Non poteva che finire così!

 

Non poteva che finire così....Dopo gli errori macroscopici di una globalizzazione senza regole che ha toccato rapporti tra interessi economici e la politica sociale di tutti i paesi del mondo! Viviamo adesso un tempo che mette in discussione l'ordine internazionale e persino l'uso della forza risulta decisivo sulle relazioni tra gli Stati. Le democrazie sempre più fragili vengono oscurate da democrature e regimi autoritari per i quali è persino difficile trarne una interpretazione. Tutto ciò non può che derivare da una reazione!

Già da tempo questo Blog si era spesso impegnato in analisi sul percorso di una globalizzazione sfrenata priva di equilibrio che ha finito col generare una reazione avversa, definita come una cotraria de-globalizzazione

Sul post del gennaio del 2017 : una naturale deglobalizzazione si imporrà all'odierno globalismo” si era già messo in luce il rischio approfondendo la tematica:

il post conteneva queste parole:

Ciò che ha portato la nostra società a tal punto da renderla iniqua ed insicura è stato certamente il nuovo sistema globalizzato che ha teso ad unire e legare tutto quello che in realtà avrebbe reso meglio e di più se fosse rimasto negli spazi di una più utile ed equilibrata competizione. Oggi un più diffuso “globalismo”, assume la deleteria ideologia secondo la quale questo “processo sociale” incontenuto..viene posto in un’ottica di valutazione prevalentemente economica e finanziaria. Il nuovo capitalismo globale, senza le necessarie regole, riesce ormai ad estremizzare i profitti occupando meno capitale umano. Si va perdendo il peso della contrattazione sul lavoro, cresce l’emarginazione di massa e si perde ogni riferimento qualitativo. Tutto ciò nel silenzio di una società internazionale che imperterrita segue la sua marcia disperata verso un futuro sempre più incerto. Alcuni sociologi teorizzano persino l’avvicinarsi di una “era globale” con la fine di ogni Stato nazione e quindi di ogni democrazia: Un certo cosmopolitismo nega il legame tra culture senza nemmeno provare a compierlo e con questo tipo di globalizzazione sembrano andate perse le speranze ed ogni ideale politico.

Oggi tutto sembra più chiaro! Dopo gli avvenimenti supportati dall'atteggiamento della nuova presidenza americana, quelli relativi all'Ucraina, quelli sulla Palestina ed una più decisa trattativa sui mercati sempre più carichi di dazi, oltre ad una particolare incalzante ideologia nazionalista che pone la forza e gli armamenti come principio rilevante o un pacifismo effimero in contrapposizione.... si mettono chiaramente in luce gli errori di quella che negli anni passati è stata identificata come la libertà sulle idee, sulla cultura, sui mercati e sullo stesso principio di democrazia. Un liberismo fin troppo sfrenato ha finito col danneggiare la vera essenza di un principio insito nel sistema mondiale. Un principio che indicava l’accentuarsi degli spazi e dei problemi che andavano oltre i propri confini nazionali facendoli diventare globali..Un processo che era sicuramente complementare e verificato in termini pratici. Il suo significato era inteso come quello di una società multidimensionale, multisociale, multiculturale e politica.

Tuttavia questo principio si sarebbe dovuto fornire di regole di contenimento ed equilibrio, frenando l'andamento di un liberismo estremo e senza regole.... non considerato il quale, si è finito col perdere ogni positivo risultato. La reazione non si è fatta attendere!

vcacopardo

20 mar 2025

RIFERIMENTI INOPPORTUNI E CONTINUE CONTRADDIZIONI



Quantomeno inopportuno, se non addirittura fuori luogo... questo riferimento estrapolato da un manifesto contro un regime. Qualunque critica possa farsi sul documento menzionato, è più che chiaro che questo manifesto è stato scritto per la definizione di una Europa unita e solidale da chi ha sofferto per un regime. Un documento che prefigurava la necessità di istituire una federazione europea democratica. Uno dei testi fondanti per l'attuazione di una Europa compatta con poteri reali. Un testo che intendeva comunque spronare all'unione come difesa comune contro il nazismo!

Adesso, dopo ottantanni dalla guerra e con i cambiamenti avvenuti dopo il voltafaccia degli alleati americani, mai e poi mai si può procedere attraverso questa critica estrapolando la parte di un testo di un documento che in se ha sempre avuto il fine di unire i paesi per una vera Europa che qualcuno voleva distruggere. Oltre a ciò la Premier non si è nemmeno degnata di fare un minimo riferimento alla carnaficina compiuta il giorno passato dal raid israeliano in palestina (col consenso di Trump) che ha visto la morte di quattrocento civili tra cui centocinquanta bambini! Quindi qualunque giustificazione portata dai suoi alleati per difendere la Premier appare fuoriluogo e non fa che peggiorare lo stato dell'arte.

Si notano sempre maggiori incongruenze da ciò che i componenti del governo declamano e quello che poi votano: si scompattano nel pensiero e si ricompattano per un beneficio comune nel voto, lasciando i cittadini come sospesi, contraddetti e più spesso stupefatti! In questo percorso trionfa spesso l'ignoranza! Di sicuro questa non è una solida politica e ciò si evidenzia nei tantissimi vuoti su pressanti argomenti a favore dei veri interessi del nostro paese.

L'importanza dei ruoli, ormai fuori controllo tra chi dovrebbe occuparsi di politica del paese e la politica amministrativa di un governo, appare sempre più chiara e mette in evidenza i limiti delle competenze da riformare: E' ancora possibile sostenere che un permier o un vice premier possano restare leader di un Partito, continuando a fare propaganda partitica?

vcacopardo

16 mar 2025

L'INNOVAZIONE MONOPOLISTICA DEL NUOVO CAPITALISMO



“Ogni retorica sulla pace lascia il tempo che trova”.


analisi di vincenzo cacopardo

Un capitalismo che non sopporta più la democrazia e che intende procedere senza regole, un capitalismo di sfrontata innovazione che non tiene più conto di ogni principio sociale: -In un certo senso anti progressita e persino anacronistico!
Sembra che qualcuno non sopporti più un sistema democratico in rapporto con le regole di un capitalismo che miri ad un preciso bene sociale. Un sistema che ha tenuto in tutti questi anni dopo l'ultima guerra.
Qualcuno crede che una democrazia possa trasformarsi da liberale ad illiberale...come già proposto dallo zar Putin al G-20 ad Osaka 28-29 giugno del 2019:- Per il presidente russo in carica da più di vent'anni la democrazia liberale prevalente nell'occidente si è ormai esaurita nel suo scopo, non garantendo più una libertà sociale anteponendone un'altra che lui ha sempre definito “illiberale” …Per lui si è ormai esaurito il compito, quello di garantire a tutti le libertà personali e sociali ed il mondo richiede regole più rigide a garanzia delle esigenze primarie dei popoli.
Al di là dell'ossimoro sulla parola democrazia illiberale, sembra improponibile continuare a sostenere ogni altro dialogo sul tema, in quanto la democrazia rimarrà sempre un sistema politico che si fonda sul principio della sovranità popolare, e cioè quello di garantire a tutti libertà personali e sociali. Che poi in proposito  vi siano sistemi che sostengono di essere democratici e che in realtà  lo siano assai poco, questo è  un altro capitolo!!
Oggi, proprio per l'esagerato rapporto concorrenziale di una Cina che opera nella produzione attraverso costi della mano d'opera estremamente bassi, provocando sfrenata competizione, il mondo sembra essersi scatenato ed anche l'America (da sempre baluardo della democrazia liberale) ne risente, non cercando nuove forme di contrasto relative al lavoro ed all'ingegno, ma solo quelle legate ai principi di una conquista dei territori.... come la Greonlandia, il canale di Panama, il Canada e la stessa Ucraina, non più protetta, ma spogliata delle sue terre più feconde.
Se questa è l'innovazione, siamo messi proprio bene! Si torna indietro: Prevale la forza, l'arroganza, la supremazia, si prospetta persino il futuro comando di forze militari e non più di una politica civile...Ogni retorica sulla pace lascia il tempo che trova.

11 mar 2025

PACE EFFIMERA E PACE SALVAGUARDATA




L'errore ingenuo della Von der Leyen è stato quello di aver usato il verbo “riarmare” che ha dato stura alle proteste dei tanti puristi della retorica per la pace: I sostenitori di quella pace astratta assai più effimera che salvaguardata!Bisognerebbe anche spiegare a costoro che, quando si vuole proteggere il proprio territorio, una forma di difesa non può che essere necessaria... e questa, al contrario di quello che si vuol far credere, non è fatta solo di fucili, mitragliatori, carri armati e bombe, ma prettamente di moderni sistemi tecnologici, logistica e satellitare ed altre tecnologie di deterrenza che servono a bloccare ogni possibile attacco di un paese che volesse invadere il nostro territorio: in questo caso quello Europeo.

Giusto per l'Europa, trattandosi ancora di una unione di Paesi, questo sarà possibile, se si procede verso un necessario coordinamento di difesa che possa individuare meglio la distribuzione di queste logistiche di difesa onde evitare inutili spese, sovrapposizioni e maggior controllo degli spazi strategici. Senza questo coordinamento non si otterrà mai una difesa forte e sicura e si disperderanno le risorse!

Tuttavia, in questo contesto, quello che più impressiona, sono le continue manifestazioni sul concetto generico di “pace” che solo attraverso una adeguata difesa si può veramente salvaguardare. Non fanno bene alla nostra società i deleteri sproloqui di Salvini e Conte che, senza responsabilità nei confronti dell'Europa, ma solo per un assurdo principio di propaganda, spingono pericolosamente un popolo, ancora poco convinto, alla ribellione.

Un dato di fatto è certo: sull'Ucraina si continua a parlare di "guerra" e non di difesa del territorio...Può sembrare la stessa cosa, ma in realtà il termine cambia lo stato delle cose.

Per l'attuale amministrazione Americana non si può non avere disprezzo. L'atteggiamento di Trump ha favorito l'azione dell'autocrate Putin che procede con maggior lena e ferocia nella conquista di un territorio sovrano fregandosene delle trattative. È stupefacente accorgersi come in tanti considerino questa azione di Trump come favorevole ad una pace...parlando sempre di guerra impossibile da vincere. Per questi nuovo pacifisti, come anche per Trump, quello che conta è solo l'azione pragmatica di una qualunque pace, distogliendo l'attenzione su ogni altro principio di libertà, di giustizia, di sovranità territoriale e quindi di vera pace!!

"Ci sono i sogni e c' è la realtà" .così ha esordito in un programma telavisivo un deputato della Lega (i peggiori sostenitori di questo Governo) in riferimento alla questione dell'Ucraina e della pace a tutti i costi...Come dire che ogni principio di sovranità e di libertà dei popoli è solo identificabile in un sogno...Credo insopportabile una simile esternazione in generale...ma, ancora di più, verso un popolo che ha sofferto e soffre tutt'ora...

Mi domando quindi come non ci si renda conto di come questo freddo incedere pragmatico, che calpesta ogni principio umano, possa oggi incidere sopra ogni altra ragione. Una chiara sconfitta dell'uomo e dell'umanesimo costruito attraverso la storia: Un'assurda vittoria di quel glaciale assolutismo che sovverte e riduce ogni valore conquistato a fatica nei millenni...

vcacopardo

10 mar 2025

CASO DICIOTTI: UNA SENTENZA CHE FA DISCUTERE



Sono in tanti che restano quasi scandalizzati da una sentenza sezioni unite della Cassazione per quella che sottolineano come “sentenza incoerente”. Tuttavia sembra che la stessa Cassazione faccia un chiaro riferimento tra le funzioni amministrative e le motivazioni di indirizzo politico.
In verità ogni sentenza deve sapersi leggere ed interpretare in modo corretto, evitando di trarre giudizi affrettati:La suprema Corte sottolinea “si è in presenza di un atto che esprime una funzione amministrativa da svolgere, sia pure in attuazione di un indirizzo politico, al fine di contemperare gli interessi in gioco... e che proprio per questo si innesta su una regolamentazione che a vari livelli, internazionale e nazionale, ne segna i confini.”
Per cui..si può pensare che le motivazioni politiche non possono snaturare la qualificazione di un atto che concerne un aspetto amministrativo per un danno subito! Per la Cassazione non può mai trattarsi di un difetto di giurisdizione, ma di saper collocare giustamente un atto amministrativo al di là di un atto politico: Rifiuto dell’autorizzazione allo sbarco dei migranti soccorsi in mare in zona SAR – Atto politico sottratto al controllo giurisdizionale”
Una sentenza che fa storia e principio...
Se qualcuno la contesta è solo perché ignora alcuni principi fondamentali sui diritti umani e costituzionali.
vcacopardo

2 mar 2025

LA “GUERRA” ED I PURISTI DEL PENSIERO ASTRATTO




Il voltafaccia politico del governo americano sottomette il predato e favorisce il predatore per i dominanti interessi economici. Vince chi ha le armi... soccombe chi vuole proteggersi. Tutto cambia! Col senno di poi tutto è più facilmente criticabile!

Quello che riesce difficile comprendere oggi è quel dilungarsi sul tema del paese Ucraino, invaso dalla Russia da ormai tre anni, dove c'è ancora chi persevera a ricercare opinioni alternative alla difesa del proprio terrirorio, continuando con spettacolari prese di posizioni in modo arzigogolato e pernicioso. Opinioni divergenti dove ci si arrampica in tutti i modi per dimostrare un qualsiasi errore del presidente Zelensky o addirittura additando la sua figura come uno spericolato rivoluzionario nazista. Un uomo che, al contrario, volendo in tutti i modi dimostrare di amare il suo popolo, sacrifica se stesso. Tuttavia ci si ostina sempre a trovargli un errore qualunque pur di mettere in cattiva luce certi valori democratici che dovrebbero guidare la società mondiale: Si insiste persino nel prenderlo in giro sull'inopportunità di essere andato alla Casa Bianca ed esser stato trattato a calci in faccia e sbeffegiato con volgarità, omettendo quanto invece potrebbe essergli costato andarvi dopo le parole sconvenienti e persino minacciose del bullo Trump dei giorni precedenti: Avrà anche fatto qualche errore sottovalutando i personaggi e la loro mancanza di rispetto di fronte ad un ospite, ma sicuramente altrettanto non ha fatto lui che si è sempre mosso con una certa umiltà davanti ai Paesi del mondo per difendere gli interessi del proprio Paese! Bisognerebbe anche comprendere quanto rischia lui e la sua famiglia per aver difeso i confini del suo Paese, poiché oggi anche l'America lo ricatta in modo indegno!
Malgrado queste prese di posizioni del governo americano stupiscano tutto l'Occidente... (gran parte del quale si è schierato in difesa del presidente ucraino), vi sono ancora alcuni che insistono sulla inopportunità di una “guerra”, evitando di parlare di “difesa” non voluta, ma solo imposta da un dittatore: Se guerra è sempre stata ...è stata una guerra di difesa giustificata, mentre quella ingiustificata è ancora oggi quella dell'aggressore che attacca ed è inaspettatamente protetto dal presidente americano per motivazioni personali e di interesse economico che mirano a sacrificare gli stessi interessi dell'Ucraina.
E'assai triste constatare la paura dei tanti, lontani mille miglia, che temendo di subire problemi dovuti a scambi commerciali o maggiori costi sull'energia, dimenticano ogni sacrificio di un Paese che non ha colpe e che subisce gravissime perdite umane, oltre ad avere il proprio terrirorio distrutto. Tutto ciò non può nemmeno appartenere ai principi cristiani, tuttavia tanti di costoro che continuano a considerarsi cristiani “pacifisti” ritengono l'occidente responsabile e colpevole di voler continuare la difesa del paese aggredito
Costoro, che si credono capaci di conocere le verità su ciò che sta accadendo, ritengono anche che con la diplomazia europea tutto si sarebbe potuto risolvere. I cosidetti puristi del pensiero astratto come Di battista o Santoro ed altri come loro, dimenticano quanto i leader Europei hanno cercato diplomaticamente un accordo con Putin il quale imponendo la sua autocrazia ricercava solo accordi con chi aveva l'assoluto comando della Nato ossia la Casa Bianca.: Inoltre il loro enfatico pragmatismo si muove con caparbietà ed ostinazione non privo di una particolare presunzione.
Queste “anime belle” pur non volendole ritenere putiniane, finiscono in un certo modo col sostenere il pensiero di Putin, aggravando certe posizioni e le opinioni di chi ancora oggi non percepisce o si ritiene confuso, temendo che il nostro Paese possa restare compromesso in una guerra.
vcacopardo