22 set 2016

Olimpiadi: Nessuna figuraccia..solo coerenza!

La prima cittadina scioglie il nodo seguendo correttamente la volontà di chi le ha dato il consenso.

di vincenzo cacopardo

Le Olimpiadi del 2024 non si faranno a Roma..e non è per nulla una figuraccia, né una marcia indietro, ma un composto e coerente annuncio che denota una tenuta dei principi che Virginia Raggi ha espresso nella sua campagna elettorale. D'altronde un referendum in proposito vi è già stato attraverso una disputa elettorale che l'ha vista vincitrice con una netta maggioranza: nella sua campagna elettorale ha puntualizzato l'impossibilità di affrontare un impegno così pesante che avrebbe potuto avere risvolti economici disastrosi..ed il suo elettorato a maggioranza le ha dato un pieno consenso...Tutto il resto, al contrario di chi ne pensa male, non può che avere un'importanza secondaria.

Quello che si potrebbe imputare alla giovane prima cittadina è forse il fatto di non aver espresso già da tempo questa decisione e di non essersi presentata all'appuntamento con le personalità del Coni. Non conosciamo bene come si sono svolti i fatti circa questo incontro in Campidoglio..ma per quanto riguarda la dichiarazione, sebbene in ritardo, questa è avvenuta prima del previsto incontro. Bisognerebbe tuttavia conoscere meglio come si sono svolti i fatti per comprendere se vi sia stata una marcata mancanza di rispetto circa il mancato confronto.

Certo... c'è chi continuerà a metterla sul piano che la Raggi abbia pensato che i Giochi non si siano potuti organizzare per gli appalti miliardari in cui qualcuno mangerà..rendendo ragione a tutti coloro che speculano su questo argomento per dimostrare l'incapacità della giunta Raggi nel controllo degli stessi appalti. Ma questo presupposto è solo un' insensato ed ottuso pensiero di chi avversa la prima cittadina che, malgrado il tempo trascorso, dichiara che non ha nulla contro lo sport e le iniziative di questo tipo, ma che il suo impegno primario è e rimane quello di rimettere in funzione l'amministrazione ed i servizi principali di cui ha bisogno la capitale.

 Quindi, in sostanza, aver detto no ai Giochi Olimpici non è stato per nulla un voler salvare la faccia... non una sconfitta o un' occasione persa, ma un seguire correttamente la volontà di chi ha votato Virginia Raggi e che si aspettava una corrispondenza circa l'impegno preso durante la campagna elettorale. Cosa che al contrario parecchi politici amministratori non hanno mai portato a compimento.. giocando continuamente sull'ipocrisia di certi Partiti tradizionali che una ne dicono e cento ne fanno! In ogni modo questa teoria che debbano sempre servire i grandi eventi per poter realizzare le infrastrutture adatte ad una città rimane il grosso handicap  di un infelice modo di far politica.

Naturalmente tutto ciò potrebbe bruciare a coloro che, al contrario, vi avevano messo le mani sopra come un grande businnes che di colpo scompare. 

20 set 2016

Promuovere e sostenere un sistema dal basso



La fine dell''italicum 
di vincenzo cacopardo


Dopo l'udienza della Consulta sull'Italicum (inizialmente prevista per il 4 ottobre) è arrivato puntuale un messaggio da parte dei pentastellati che (seppur sprovveduti come li si continuano ad appellare) definiscono sapientemente l'Italicum una legge incostituzionale ed antidemocratica...Ricordiamoci, tra l'altro, che questa legge li avrebbe avvantaggiati nel ballottaggio..

Grillo, non si ferma e spinge verso una diversa proposta per una nuova legge elettorale a sistema proporzionale..queste le sue parole: "Secondo noi deve essere adottato un sistema elettorale con formula proporzionale per potersi applicare in circoscrizioni medio-piccole in quanto, oltre a garantire rappresentatività e vicinanza agli elettori, favorisce l'aggregazione fra le forze politiche piccole e medio-piccole, spingendole a mettere insieme le loro idee, se conciliabili, dentro forze politiche più grandi ma coese e favorisce l'omogeneità interna dei partiti e dei movimenti, disincentivando frantumazioni e scissioni. La legge elettorale per il Parlamento italiano deve essere, anzitutto, rappresentativa dei cittadini e, allo scopo, occorre adottare un sistema proporzionale senza alcun premio di maggioranza".

Proposta più che sensata per il sottoscritto.. dato che è stata messa più volte in evidenza in questo Forum approfondendo il tema legato ad una governabilità sostenuta dal basso. Ma occorre sottolineare alcuni punti.. non di poco conto..inerenti il sistema politico connesso con un sistema proporzionale.. poichè i Partiti che seggono in Parlamento, al fine di rendere più democratica l'azione parlamentare, dovrebbero prioritariamente imporsi delle nuove regole. Quindi.. un punto essenziale rimane proprio quello di rendere più efficace e regolamentato l'articolo 49 della Costituzione riguardo alla loro precisa funzione partendo da un solido dialogo con i cittadini circa le proposte in fase pre-elettorale. 

Inoltre è facile intuire come..senza regole per una adeguata separazione dei poteri potrebbero continuare a sopravvivere compromessi con ogni coinvolgimento tra l'azione parlamentare e quella amministrativa o esecutiva: Ruoli che non dovrebbero incidere nella strada dei principi legislativi spettanti solo a chi legifera. Insomma.. sarebbe utile studiare e ricercare un sistema che funzioni non solo in funzione elettorale, ma anche in quella pre-elettorale attraverso un solido programma votato dai cittadini, nella logica di un ordinamento destinato a rendere utile ambedue i ruoli.  Un sistema che sgombri il più possibile il campo dalle continue anomalie che si vengono a generare.

Occorre saper dividere i ruoli “induttivi” da quelli “deduttivi”. Ruoli che, per scopo ed esigenza, definiscono due strade diverse che dovrebbero raggiungere un unico percorso costruttivo in relazione alla definizione di una “politica” che si vorrebbe più coerente e funzionale .Sappiamo bene che ciò non è per nulla facile.. come ogni cosa che vorrebbe fare apparire facile il nostro Premier, ecco perchè occorrono studi e ricerche per andare incontro ad un sistema, forse, non perfetto, ma di certo più corretto..  Un sistema che salvaguardi una governabilità come logico fine di un percorso democratico. 
Una delle parole chiave sembrerebbe essere “funzionamento”, inteso come sinonimo di efficienza ed innovazione, ma anche come teoria secondo la quale, in una logica costruttiva, la funzione suddivisa dei singoli elementi culturali e formativi, ha un’importanza predominante sulla sua stessa evoluzione: Uno studio organizzativo che dovrebbe basarsi su un principio di specializzazione e di suddivisione del lavoro.

Renzi: Il "ragazzo di grande energia" promosso da Kerry



Un giudizio ricco di esaltazioni, ma carente nella sostanza..
di vincenzo cacopardo


Può anche darsi che Renzi si sia mosso meglio nella conduzione ristretta di una politica estera.. rispetto a quella interna in favore del proprio Paese!

John Kerry ..come tutti gli americani (che conoscono il nostro paese più per una naturale bellezza artistica che esprime.. e le innate doti qualitative) presenta Renzi come un riformatore coraggioso. Kerry parla di riforme, ma non può essere certo in grado di percepire quanto queste, dettate con determinazione dal nostro governo, discordano con la nostra realtà politica che non è certo quella americana, la quale paventa tanta democrazia.. nascondendo notevoli imperfezioni. A loro piacciono tanto le espressioni yankee un pò esagerate ..come quella che lo stesso segretario di Stato sottolinea in favore del premier fiorentino: un"high-energy guy"ossia un ragazzo di grande energia con una forza unica e dinamica. Di sicuro il premier tanta energia la esprime (di quella che tanto piace agli stessi americani che si soffermano più sull'aspetto), un'energia spesso dispersa o indirizzata con presunzione verso un semplificativo modo di procedere che riscontra pochi effetti positivi.

D'altronde.. cosa possono veramente comprendere gli americani di quella cultura politica nostrana che, nel passato si differenziava in termini di sostanza dei valori democratici e che oggi è ormai infettata proprio per aver recepito i peggiori principi di altri Stati come il loro. .. Quando molti credono che la democrazia americana sia la migliore espressione di democrazia…non fanno che idealizzarla e come tale finiscono per esaltarla ..in realtà essa rappresenta un chiaro accentramento di poteri che lavorano uniti per una economia mondiale dalla quale trarre propri benefici e nascondere persino inganni. La loro politica.. che tanto esalta il termine "democrazia" difendendolo a spada tratta.... poi, nei fatti, non fa altro che falsificare l'essenza reale della società, la quale sembra perennemente soggetta solo ed unicamente ad interessi di capitali personali. Il virus della sua cultura si evidenzia in un certo stile di vita che poggia su una futile promessa di ricchezza e ad un richiamo al benessere materiale che sembra irresistibile.

Basterebbe..poi.. osservare le cronache e le loro stesse pellicole che denunciano certe verità che vengono a galla sempre dopo qualche decina d'anni. Verità che sono una testimonianza chiara delle loro continue contraddizioni e che ne fanno ancora un paese alquanto incoerente. Il dato di fatto odierno è che nel nostro Paese vi è tanta gente poco convinta che le ultime esplosioni provocate a New York potrebbero essere manovre studiate per appoggiare la politica dura di un Donald Trump sostenuto dalle potenti Lobbies. Naturalmente sono congetture che non potrebbero rendersi sostenibili se non attraverso prove. Prove che potrebbero anche venir fuori dopo un ventennio. Ma di contro sembrano non lasciar dubbi i continui e puntigliosi appunti sulla salute di Hillary Clinton che i Media hanno sottolineato fino all'inverosimile. Considerazioni che rappresentano un'immotivata inquietudine per i cittadini americani nei confronti della candidata.. rispetto alla mentalità di chi tuona con insensibilità esprimendosi in favore della propria potenza bellica di un paese imperialista e del libero possesso di armi. Ma questo è un discorso più complesso che meriterebbe un’attenzione diversa e che difficilmente potrebbe esprimersi con chiarezza in questo frangente.



Così Kerry che parla esaltando le doti del nostro Premier.. evita comunque di considerare come nel nostro Paese, malgrado le sue riforme del jobs act, l'economia sprofondi. A precipitare sono soprattutto i contratti a tempo indeterminato, calati di 379mila unità, pari al 33,7% rispetto agli stessi mesi del 2015. Dato che si spiega con il forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015. (Questo è ciò che riporta il nostro istituto Inps, per merito di un abbattimento dei contributi a carico del datore di lavoro per tre anni.)
Il “ragazzo di grande energia” proclamato da Kerry ..capace di una forza unica e dinamica..nemico acerrimo dei gufi....malgrado le prestanze ed il vigore, non pare aver sortito risultati positivi per il lavoro..Le sue eccellenze continuano a fermarsi alla sua gagliarda presenza ed alla consueta retorica comunicazione.


19 set 2016

Il sogno di una Regione autonoma nella sua struttura e nei suoi consolidati valori.


Alfio di Costa alla ricerca di nuove figure capaci ed a conoscenza dei valori del proprio territorio

di vincenzo cacopardo

Abbiamo scoperto una regione con grandi risorse produttive dove la politica è rimasta ed è inerme, chissà per quali motivi. Insieme abbiamo iniziato a sognare una Sicilia diversa, ricca di infrastrutture, una Regione in cui la cultura è cardine della ricerca e quindi fonte di progresso tecnologico, una terra in cui viene promosso il turismo risultando competitiva sul mercato nazionale ed internazionale.” Queste le parole di chi oggi... continua a prodigarsi con passione verso la speranza di una Sicilia più libera e meno sottomessa ad un governo centrale che la imbavaglia e la costringe in scelte subordinate alle prospettive di fantastiche risorse.

Alfio di Costa incalza e persevera nella ricerca di valide risorse umane nella sua Sicilia.. che possano interagire col progetto politico di cui è fondatore invitando i concittadini a divulgare le proposte del movimento “Insieme si Può” e diffondere i messaggi per intraprendere una nuova strada verso il futuro dell'isola:In mezzo a tutto un parlare male della nostra terra, di quello che non funziona, quello che andrebbe cambiato, quello che rimpiangiamo, perché non soffermarci a pensare anche a tutte quelle aziende e quei personaggi che, invece, hanno contribuito a rendere speciale e meravigliosa quest'Isola?..E perchè mai non ve ne debbano essere altri?” Questa domanda si pone Di Costa e si dovrebbero porre in tanti che da un lato vorrebbero la difesa e l'intrapresa giusta per il territorio dell'isola e dall'altro rimangono ancora imprigionati in quella logica dei Partiti tradizionali che nulla di nuovo propongono per le soluzioni e per le utili e adeguate logiche imprenditoriali.

Abbiamo bisogno di nuove risorse umane pronte a condividere il nostro progetto! Un progetto che rimane un disegno non immutabile per tutti coloro che pensano ai valori dell'isola come essenziale base di partenza per instaurare principi innovativi di funzionamento per un'utile politica” ..Quello di Alfio di Costa non è un grido sconsolato o un semplice schiamazzo..ma un modo discreto di tendere la mano verso una terra che ama e per ricevere in cambio aperture, disponibilità e partecipazione.. da parte dei tanti siciliani che ancora credono nei valori ed hanno voglia di impegnarsi “insieme” attraverso le proprie capacità per il bene dell'isola.

Quella offensiva terminologia che non rende giovamento..




i toni accesi di una politica che non sa rispettare un dialogo contrapposto.. 
di vincenzo cacopardo

Non credo ci sia bisogno di certi appellativi come “buffone, cretino o idiota”.. per rivolgersi contro una figura politica..che esprime una sua, seppur inappropriata, linea governativa. Anche se questi è il nostro presidente del Consiglio che ci guida in modo non del tutto accorto.. con continue promesse e ripensamenti. In questi giorni si continua ad esagerare nei confronti di Matteo Renzi e la sua ministra Boschi..esasperando i toni.

Al di là di ogni personale critica nei loro confronti diretta alla politica delle riforme ed al metodo assai meno ortodosso con il quale hanno pensato di procedere, non ritengo appropriato..nè rispettoso offendere in tal modo! Inoltre certi epiteti non possono che generare un ritorno in loro favore..poichè ogni terminologia che appare disarmonica e spropositata... finisce col sortire sempre un effetto contrario.

Vogliamo far risorgere di continuo dalle proprie ceneri questi ambiziosi personaggi governativi che continuano a procedere con determinazione ed alterigia? Se si vogliono usare termini più corretti e non offensivi suggeriti da un esame critico circa le loro inappropriate ideazioni politiche, si possono usare una lunga serie di appellativi... non irriverenti e di certo più appropriati...Questi possono essere: “supponenza...megalomania..presunzione..assolutismo..profonda ambizione ..buona dose di arroganza.. etc”..Denominazioni che possono far parte di quei vocaboli ammessi in una critica disciplinata..tali da indicare una manifesta mancanza di quel fondamentale equilibrio politico, di lungimiranza e scarsità di idee..ma che non arrecano ingiuria!

Non è per nulla comprensibile ed accettabile il tono usato da alcuni politici contrari al Premier ed alla sua Ministra.. quando a dominare sono i ripetuti oltraggi ingiuriosi che finiscono persino col render loro motivi di affronto ed improperio! Ciò non può che continuare a sviare da una logica che dovrebbe imporre di immedesimarsi con maggior impegno verso i punti più importanti di queste loro mediocri riforme, impegnandosi(al contrario) nel metterli in evidenza attraverso una analisi fortemente avversa, ma..pur sempre costruttiva e rispettosa.
 I toni contano ed il rispetto paga.
I

16 set 2016

Parisi ripete una vecchia narrazione politica?


di vincenzo cacopardo
Stefano Parisi, su espresso mandato di Silvio Berlusconi intende rilanciare un'area moderata alternativa al centrosinistra..per ricomporre quell'area liberale dispersa ormai da tempo. Malgrado si teorizzi la necessità di andare oltre le logiche di Partito per ricostruire un ideale che vorrebbe apparire nuovo, in questa sua iniziativa vi si riscontrano tre indicazioni retoriche e stantie che non possono più convincere il popolo italiano e sulle quali si potrebbe riflettere: Area moderata- alternativa al Centrosinistra- ricomposizione di un'area liberale.

L'Area moderata ..pare ormai l'abituale musica proposta da decenni al Paese per mantenere un consenso soprattutto da parte di quella società borghese ormai quasi inesistente o mal ridotta. Il presupposto della moderazione non appartiene più da tempo ad un preciso Partito sia che esso sia di destra o di sinistra. Tutti ormai usano la moderazione a modi convenienza..Un termine adoperato fin troppo spesso con poca coerenza per correre verso il Centro in un'area che non appartiene a chi, di contro, dovrebbe assumere posizioni precise.

Alternativi al Centrosinistra : Un altro modo di esprimersi per non dire nulla di politicamente valido, poiché resta chiaro che se un Partito ha i suoi principi di Destra, non può che ritrovarsi opposto ad una Sinistra! Quando ci si oppone ad un Partito..in realtà non si dice nulla di nuovo ..una antitesi che dura da secoli e che non produce altro che reazioni inutili.

Ricomposizione di un'area liberale: Liberale rispetto a cosa? Ma non abbiamo fin troppe libertà senza buone regole? Un concetto ormai desueto appartenente ad un tempo in cui le condizioni politiche e sociali erano più arretrate, il cammino verso la libertà era più lento e accidentato. Al di là di una ipotetica ricomposizione desiderata da un nuovo soggetto politico di destra, sappiamo che un “pensiero liberale” politico moderno non può che tendere a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.... Un azione politica di un pensiero che riconosce all’individuo un valore autonomo, Una condizione persino contrastata da parte delle regole di una Comunità Europea tendenti a dare forza sui prevalenti ed asettici parametri finanziari...Tuttavia anche questo pensiero liberale, oggi, non è più prerogativa di un solo schieramento politico. E' pensabile che la ricerca di una libertà intesa come vorrebbe farla intendere un innovato Partito di destra potrebbe facilmente esplodere in un radicale liberalismo.

In un certo senso, Parisi, sembra rispolverare con monotonia un vecchio e desueto pensiero liberale e di reazione... tendente al popolare.. riservandosi comunque il beneficio di un'area moderata centrista.. per continuare col vecchio ritornello verso riforme in uno stato di confusione che non può di certo risolvere i veri problemi del funzionamento politico..insomma.. potrebbe scaturire in un'altra invenzione di Partito papocchio!


Sono ancora le regole di un solco in favore di un sistema dipartitico verso il quale continua a mirare il nostro Paese.. che non può mai rendere omaggio ad una vera democrazia! Regole a cui si accoda un vecchio modo di far politica. La scommessa politica odierna non può più basarsi sulle contrapposizioni ideologiche del passato che continuano a portare contraddizioni ed arrecare anomalie:Innovazione vuol dire futuro e futuro significa idee!    

15 set 2016

Virginia Raggi ..tra difficoltà e ripensamenti


Olimpiadi:la prima cittadina romana non può più rinviare la decisione! 
di vincenzo cacopardo
Mentre Matteo Renzi... col solito simulato approccio da adulatore..più che di cortesia.. sorride alla sindaca di Roma sostenendola nel peso della sua difficile amministrazione, pare essersi creata una grande ressa all'interno del Movimento di Grillo...  Divisioni nel Movimento per le decisioni da prendere circa le Olimpiadi del 2024. Le voci correnti annunciano che Virginia Raggi potrebbe cedere alla tentazione di mettere uno stop alla avversa ipotesi dei Giochi nella capitale.
La cosa non è per nulla di poco conto.. giacchè la stessa sindaca ha vinto le elezioni nella capitale asserendo di chiudere con l'ipotesi delle Olimpiadi.. avendo la città bisogno di risollevarsi prima attraverso il funzionamento dell'Amministrazione e dei suoi servizi non in grado si sopperire ad un evento di tale importanza: Un bilancio ..quello capitolino.. con un buco di circa 13 miliardi. "Fare le Olimpiadi in questo momento sarebbe criminale". Questa fu la sua dichiarazione alla domanda della stampa. Posizione anche sostenuta da Beppe Grillo attraverso il suo blog.
Oggi c'è chi assicura che la Raggi sia sul piede di guerra con lo stesso Movimento e chi afferma che potrebbe lasciare la propria organizzazione politica. C'è poi chi asserisce che sia persino condizionata o..meglio.. tentata da un governo che vorrebbe sostenerla nelle risorse a beneficio della città.
Non sappiamo di certo quale siano le verità nascoste o se vi siano prese di posizioni precise. Certo è che se la sindaca dovesse dare il benestare ai giochi, si metterebbe in evidenza una delle più grandi incoerenze del suo Movimento ..oltre che di se stessa!..Qualcuno assicura che ormai La Raggi è libera di decidere da sola. Vorremmo sperarlo.. e capire al più presto.. se vi sia coerenza con quello che una prima cittadina, da poco eletta, aveva dichiarato di fronte ai suoi elettori.

Il lavoro... e la errata narrazione


di vincenzo cacopardo
La narrazione sul lavoro..ossia (per il nostro forbito Premier che ama più l'inglese che la nostra lingua),”lo storytelling del job's act”, è ormai evidenziata come una comoda invenzione per attrarre l'elettorato..ossia una presa in giro che non ha aiutato il Paese ed ha incantato i tanti che hanno idolatrato e seguito Matteo Renzi.  

La narrazione dovrebbe essere un congegno percettivo attraverso il quale si conferisce senso e significato al proprio modo di sperimentare... delineando regole interpretative di eventi e circostanze sulle quali si costruisce quella conoscenza che orienta il metodo dell'agire, ma necessita di accurata cautela. Renzi nella sua ascesa in politica ha usato questa narrazione in modo spropositato.. parlando di rottamazione, ricambio di classe dirigente ed esplosione di nuovo lavoro. Ma con la sua riforma del lavoro non ha saputo dare alcun impulso di innovazione e vera crescita al Paese.

i dati parlano:

Al di là di quelli altalenanti che qualche Istituto di continuo ci riferisce e sui quali in molti ormai percepiscono una certa adulterazione a beneficio governativo, quello che non è difficile comprendere è che.. detta riforma.. è costata molto di più di quanto ha reso.. e proprio adesso che gli incentivi statali sul lavoro vanno esaurendosi, ci si accorge che in realtà la esorbitante spesa non ha prodotto i risultati sperati.... Così pure per quanto riguarda i famosi 80 euro!..Al di là di ogni narrazione, queste in realtà sono sempre e soltanto manovre a debito..Al contrario continuano a mancare gli investimenti più sensati!

A luglio il debito pubblico si è attestato a 2.252,22 miliardi di euro segnando così l'ennesimo aumento. Questa volta il balzo in avanti è stato di ben 3,4 miliardi di euro rispetto al mese precedente. Si tratta del nuovo record storico che batte il dato di giugno. E mentre il debito delle amministrazioni centrali aumenta di 3,5 miliardi, quello delle amministrazioni locali diminuisce di 0,2 miliardi.. poiché si tendono a scaricare oneri e sacrifici in periferia. Sono cifre che non si possono più nascondere e che non riflettono per nulla la narrazione del giglio magico del Premier.. perché più aumenta il debito più aumentano gli interessi da pagare...più si continua con queste poco utili riforme..più si continuerà a piangere!


Queste infelici riforme.. costate lacrime e sangue a tutto il Paese, continuano a non avere alcun responsabile..poichè l'attività del nostro Premier e del suo governo.. deve essere assicurata al sistema in tutti i modi per volontà di quei poteri nazionali ed internazionali che lo proteggono politicamente. Ma ci sarà un momento in cui questa allettante illogica “narrativa” sfocerà in un triste epilogo..in cui quei tanti “gufi”,più saggi che sfigati, potranno essere rivalutati.  

14 set 2016

Renzi: più mito che leggenda



...una figura a cui tutto sembra permesso....
di vincenzo cacopardo


L'Ambasciatore Americano parla e sproloquia: "Se vincesse il NO l'Italia farebbe un passo indietro e allora addio agli investimenti". Questa frase è indicativa di come un certo potere politico internazionale crede di potersi permettere.. in modo arrogante.. di entrare in faccende assai personali che riguardano il rapporto dei nostri concittadini con le regole della propria Costituzione. Ma è anche una asserzione per altro pericolosa poiché, non rilevata negativamente dal nostro governo, dimostra il nostro totale asservimento alla politica degli altri Stati. Una provocazione che appare anche come una minaccia non degna certamente di un diplomatico.
Parole fuori luogo, tuttavia in chiaro aiuto al premier Renzi che oggi sembra poter ottenere tutto da tutti!
Non si è mai visto nella storia politica della nostra Nazione dopo l'ultima guerra e la vittoria della repubblica democratica.. un Premier (nemmeno votato) al quale tutto si permette! Ha deciso di riformare un Paese attraverso strampalate riforme ingigantite da titoli esterofili..che, malgrado il suo determinismo e la notevole dose di presunzione, non hanno arrecato alcuna crescita al Paese. Si è permesso di mettere mano ad una riforma costituzionale senza alcuna Costituente. Una importante riforma ..imposta da un governo protetto da un Parlamento espressione poco chiara di una legge elettorale bocciata che gli ha regalato un premio di maggioranza consistente ed una serie di deputati profittatori saliti sul suo carro. (Tutto ciò senza nemmeno percepire lo scopo e l'importanza di una Assemblea Legislativa che deve.. in forza dei valori stessi espressi dalla nostra Carta..esser costituita proporzionalmente)
Nonostante ciò egli appare alla metà del nostro Paese come un Dio ..un salvatore della Patria!...Un bravo comunicatore capace ed esperto oltre che furbo. Questa mentalità di guardare a certe figure che emergono in forza della loro furbizia, fermezza e arroganza, è ancora insita nel pensiero di tanti cittadini che non riescono a comprendere l'importanza di un necessario rispetto.. guardando ad un futuro con maggior umiltà e con più idee equilibrate. E questo è il modo in cui il Premier ha sempre voluto imporsi a tutti i costi.. contrapponendo le parti di un pensiero..forzando al fine di spaccare in due il Paese (chi è con lui e chi no) ..tipico delle persone assolute che si compiacciono nel brodo della propria ambizione …..Ma questo, in buona parte, è anche ciò che merita un Paese che interpreta ancora la politica come una partita di calcio in cui vi sono due squadre che combattono per difendere un pallone!
E' il concetto di chi guarda la politica in termini di semplificazione e di accanimento verso “il nemico” che sta dall'altra parte: Un modo assai ristretto di concepire la guida politica governativa!.. Di chi non riesce a leggere l'importanza del pensiero di altri che guardano alla politica in termini di funzionamento e di innovazione ed in favore di utilità verso la propria società: Una maniera di agire non certo da Statista che al contrario dovrebbe guardare e adoprarsi per congiungere il pensiero della Nazione che guida.
La semplificazione imposta dal metodo renziano non è quella di facilitare un percorso di rinnovamento, ma di renderlo banale e privo di ogni qualità.. e quello di tagliare un nodo poiché non si è capaci di scioglierlo o perchè ciò farebbe a lui perdere troppo tempo!..E' quello di parlare tanto senza essere capaci di guardare in lungimiranza! Nonostante questo.. Matteo Renzi viene osannato come un grande stratega persino dalla politica internazionale solo ed esclusivamente perchè ha messo mano alle riforme..Se poi queste riforme rispecchiano idee costruttive e funzionano..o portano bene sociale ed equità.. o ancora.. impoveriscono il Paese ..meno può importare ai soloni di questa politica internazionale che guardano esclusivamente ai parametri di una economia finanziaria globalizzata e fin troppo costringente.

Ma lui rimane sempre in piedi ..più di Berlusconi e di altri che lo hanno preceduto..Lui sa parlare..sa convincere..sa propinare e quindi..per i tanti che lo ascoltano e lo seguono come mito e leggenda.. tutto il resto ha meno importanza!

13 set 2016

Le continue offese ai 5 Stelle


salvatori della Patria o ciarlatani?
di vincenzo cacopardo

Chi li chiama bugiardi ed incapaci ..qualcuno persino impostori, mentitori senza vergogna!...Da un'altra parte vi è chi li definisce salvatori della patria, pensando che se oggi non ci fossero Grillo ed il suo Movimento, potrebbe scoppiare un gran casino di tipo sociale da travolgere l'intero Paese.

C'è anche chi.. in proposito.. pensa che il nostro Paese ha già affrontato momenti difficili e che, malgrado una pessima gestione politica, è sempre rimasto impermeabile a qualunque tipo di riforma o riorganizzazione.. continuando a crescere...Perciò, secondo costoro, non vi è nulla da preoccuparsi perchè sono proprio i cittadini quelli che meglio comprendono: La crisi ha portato austerità ed aumento della disoccupazione ed in fin dei conti la nostra società, rendendosi conto della gravità del momento e di come tutto stia cambiando, rimane come disponibile al sacrificio..Insomma.. una triste realtà alla quale sottostare!

Con questo bel principio i tanti maestri della cultura e professionisti della comunicazione.. che oggi vivono con ottimi emolumenti o ricche pensioni, vorrebbero mettere a tacere la voce di chi non intende per nulla accettare questa sorte..definendo chi si oppone come un incapace ed impostore! Sono..per lo più.. coloro che tendono a rimanere nelle loro comode posizioni agiate.. connaturate ad un sistema vecchio, sono i pessimi conservatori di un modo di pensare la società secondo l'ipocrisia delle virtù e dei meriti che cozzano continuamente contro i veri valori sociali.

E' vero! Il Movimento 5 stelle ha fatto e continua a fare parecchi errori..ma chi nel passato politico non ne ha fatti?
Conduce male la sua organizzazione interna ed il metodo per la rappresentanza: usa un Direttorio anziché una Direzione ed un Consiglio Nazionale( dove nei Partiti tradizionali potrebbe avvenire di peggio)..Sono errori che hanno creato al loro interno epurazioni e persino vittime..non ultima la stessa Virginia Raggi. Il loro doppio moralismo si è ormai svelato in tutto il suo catastrofismo..rendendo loro torto. Ma pensare che non vi sia un punto positivo in questo Movimento.. significa rimanere limitati e rigidi in posizione di difesa di quel deleterio immobilismo che ha ridotto la politica allo stato attuale. Il loro scopo è una politica di protesta fondata su principi di equità e trasparenza..naturalmente..di contro..il loro problema rimane quello di porvi rimedi attraverso una capacità governativa che ancora non sembrano aver risolto. Lo scopo più grande.. che in tanti non riescono a percepire.. rimane quello di abbattere lo spesso muro di una mentalità politica vecchia ed antifunzionale. La competizione politica non è per nulla il loro principio..al contrario di chi come Matteo Renzi.. vi ha messo una forza spropositata spaccando in due il Paese e degenerando nella rabbia!

Non appartengo ad alcun Movimento politico, ma credo che al momento questa organizzazione rimane l'unico muro di contenimento per una politica di vecchio sistema ..un blocco assai utile persino per produrre nuova innovazione alla politica dormiente del passato. Si può forse sperare che al loro interno possano darsi delle regole diverse.. che incoraggino i tanti che oggi guardano ad una politica non solo di vera ed utile trasparenza, ma anche di ricerca di funzionamento. Naturalmente questa è una visione che desta paura perché qualsiasi mutamento pone dubbi. A tal proposito… penso che, in questa prima fase, lo sfondamento di un sistema politico malato come il nostro, potrebbe risvegliare le coscienze ed il modo di agire di una vecchia Repubblica rimasta assonnata per un lungo periodo .

L'Europa è ormai piena di Movimenti che si richiamano al populismo e di protesta..e quindi necessario rendersi conto che..(al di là di questi termini ormai desueti)... molte cose non funzionano più come prima. Non è quindi per nulla giusto, nè corretto, definire i 5 Stelle come “impostori senza vergogna”




12 set 2016

Comodi pretesti …e idee poco chiare



rivediamo la legge elettorale!
di vincenzo cacopardo 
E così il Premier prova a rimescolare le carte riproponendo di rivedere il testo della legge elettorale voluto dal suo governo attraverso un voto di fiducia..

E' quasi una lotta personale quella di Renzi che rivolta le cose in convenienza del momento ..Mentre promette miliardi ad una Sicilia a cui vengono sottratti interi reparti ospedalieri..ed un buon numero di insegnanti del sud partono per il Nord...apre le porte alla politica mettendo di nuovo in discussione la legge elettorale e continuando..in modo accorto..a spostare in avanti la data del referendum che potrebbe anche prevedersi fine Novembre..inizi Dicembre.

Renzi sembra abbia udito i consigli del mentore Giorgio Napolitano, ma anche quelli dell'enigmatico Bersani( politico che gli tiene il passo malgrado il suo parlare ambiguo), che è riuscito a vincerla all'interno del Partito. Dopo la sconfitta alle amministrative, il Premier ha ben chiaro quanto potrebbe costargli non cedere a queste pressioni...e ne trae persino alcuni pretesti...

la Consulta dovrà dare presto il suo parere sull'Italicum, ma sappiamo che vi sono sempre stati seri motivi di incostituzionalità, tra cui il premio di maggioranza e la mancanza di soglia minima per il ballottaggio, e quindi quasi certo che la nuova legge elettorale dovrà essere ricontrattata. Ma se anche fosse normale che una legge, prima ancora di essere applicata, può essere impugnata alla Consulta..è anche vero che sarebbe più giusto decidere una data più precisa per il referendum e non continuare a rinviarla nascondendosi dietro più comodi ripieghi ..quando in tanti ormai leggono di un consenso verso il NO che continua a lievitare..Il sindaco d'Italia sembra cercare l'idea per far cambiare l'opinione al Paese ed arrestare il cammino progressivo del NO!

Ormai si assiste ad un incedere quasi incontrollato di una politica governativa che gioca sui tempi e sull'opportunismo di un Premier di sicuro capace di vendere sogni, salvo poi rimangiarsi tutto..La rivisitazione della legge elettorale è emblematica..Chi avrebbe mai pensato.. quattro o cinque mesi fa, che avrebbe fatto una simile marcia indietro?

Si continua a discutere di Costituzione e di legge elettorale ..cioè della base si partenza delle regole democratiche e si studiano i tempi per poter far fronte ad interessi di Partiti ed alle convenienze delle stesse figure che li dirigono. Tutto ciò nel perseverante silenzio di un Presidente della Repubblica..sordo al naturale richiamo per la garanzia dei valori stessi di una Costituzione che si vorrebbe stravolgere nel merito.. in forza di un ignobile metodo a trazione governativa..





9 set 2016

I MEDIA SU ROMA E LA RAGGI


I riflettori della politica su Roma.. tendono a distogliere l'attenzione sulle scadenti valutazioni dell'attività governativa
di vincenzo cacopardo

the dark side of the moon..così le parole della nota e bella musica dei Pink Floid..ci ricordano quel lato nascosto che non c'è dato scorgere...Nella fattispecie sembra esservi una precisa intenzione di distrarre volutamente l'attenzione per nascondere i pasticci del governo.

I contratti di lavoro nel Paese risultano scesi del -12,1% e i nuovi assunti del 8,9%, come emerge dalle comunicazioni dello stesso ministero tenendo conto dei dati di tutte le tipologie di lavoratori, mentre  si continua a discutere di Roma.. dove gli evidenti errori organizzativi del Movimento, continuano a castigare l'azione di una determinata Virginia Raggi..più vittima di se stessa.. che colpevole.

Abbiamo una fortissima crisi su crescita e lavoro.. ma prevale un impegno costante da parte di forze politiche del Partito di maggioranza contro una amministrazione affidata ad un Movimento che si propone di combattere poteri forti attraverso scelte su figure fin troppo spesso sotto il mirino della magistratura..anche se senza un preciso avviso di garanzia.

Naturalmente quello che.. in un Paese che vive di pettegolezzi ed insinuazioni..colpisce di più e coglie l'attenzione è il caso Roma ..meglio conosciuto come “il caso Raggi”..alla quale si contestano incapacità..mentre la nostra Nazione, governata da un supponente premier, ricade in uno stato di mancata crescita proprio per l' inadeguatezza delle sue scelte ..o meglio quel credere di poter governare con quel determinismo e quella presunzione non attuando una politica utile allo sviluppo del Paese.

Nel costante procedere di scelte poco chiare, confuse e persino deleterie.. cosa è peggio?..- Aver commesso qualche errore sciocco sulla ricerca di figure competenti.. omettendo una possibile indagine da parte di una magistratura che non definisce chiaramente un avviso di garanzia?..-O aver governato in modo malaccorto una Nazione per oltre due anni promettendo miracoli economici e bonus ..aumentando il debito, riducendo il Paese in uno stato politico confusionale e accrescendo la povertà?

Dove è dunque quella mancata competenza che tanto si attribuisce sempre ad altri...dimenticandosi di chi già da tempo governa in modo maldestro?

Gli errori da parte dell'organizzazione del Movimento di Grillo e Casaleggio vi sono tutti..e riguardano soprattutto un loro sistema interno non privo di contraddizioni ed inutili pregiudizi. Sono “peccatucci veniali”.. molto meno gravi dei pesanti guasti prodotti nella conduzione di un governo che continua a mortificare i temi della salute, della scuola, dei pensionati, dell'economia e persino della nostra Costituzione.

Meditiamo.. 

7 set 2016

Vespa e la tv di Stato offrono ancora un utile palcoscenico al Premier

SENZA UN VERO UTILE E GIUSTO CONTRADDITTORIO
di vincenzo cacopardo
I due giornalisti presenti come ospiti non sembra abbiano dato prova di intraprendenza e capacità.. non dirigendo più utili ed importanti domande..inoltre.. come è noto.. un giornalista non può opporre un dialogo dilungandosi..anche perchè, in quella trasmissione, lo stesso Vespa tende a non concederlo!...
Si è potuto dilungare solo il Premier soprattutto sul tema del referendum ad unico beneficio del SI..per poi scadere quasi in un risibile risentimento per gli accadimenti successi nel comune di Roma..dimostrando una ipocrisia ed un opportunismo oltre ogni limite. Occorrevano in studio figure politiche più esperte in materia o giornalisti come Travaglio.. di sicuro più preparate per il dibattito, ma Vespa sembra aver impostato la sua trasmissione ad unico beneficio di Matteo Renzi: Nessun riferimento al metodo della riforma e pochissimo nel merito..se non per irrisori argomenti...ma quando si toccano certi argomenti ed un premier prende una precisa posizione.. occorre che il confronto avvenga con altre forze politiche!
Sì comincia a spingere verso il SI...Con l'aiuto della TV di Stato..e la furbizia di un premier a cui Vespa continua ad offrire un più che comodo palcoscenico... Due giornalisti.. forse non adatti per confrontarsi con cognizione, padronanza e forza...Tanta ipocrisia, invece, da parte di un primo ministro che tende sempre ad incantare ed adulare il suo pubblico con argomentazioni di comodo sotto lo sguardo servizievole del conduttore...Un premio a Vespa...ancora una volta solerte anfitrione di una trasmissione di Stato a senso unico!