11 lug 2017

L'ideale di Berlusconi...



Sergio Marchionne candidato premier per il centrodestra
di vincenzo cacopardo

Ci mancava Marchionne nel quadro della politica imprenditoriale del Cavaliere!

Non è tanto il nome improponibile..quanto il fatto che sia stato proposto dal leader di FI in un momento storico in cui si combatte contro un sistema che ha reso la nostra società in uno stato di disuguaglianza estrema.




Per Berlusconi la politica è solo impresa..il suo concetto politico rimane legato a quello di uno Stato azienda dove è importante solo raggiungere un traguardo sui numeri! Ma la politica comprende il sociale ..la ripartizione equa di un certo benessere ..il diritto alla salute ed alla scuola..il rispetto per le regole ed il lavoro ..la ricerca funzionale delle norme istituzionali, etc...Non sono importanti solo i numeri di un bilancio, ma anche e soprattutto il suo fine e la ripartizione equa che se ne fa. In politica vi è uno Stato al servizio ed a beneficio dei cittadini.. che non può essere paragonato ad una qualsiasi azienda che fa profitti!.


Possiamo davvero immaginare un premier della nostra Nazione che paga le tasse in Svizzera?, Un manager che ha portato la sede legale della nostra azienda madre Fiat, in Olanda.. mentre quella fiscale l'ha messa in Gran Bretagna? ..Che ha anche penalizzato l'economia meridionale del Paese?..Inoltre non dimentichiamo che Marchionne fino a qualche tempo fa è stato a braccetto con Renzi condividendo tutta la sua politica degli ultimi anni..Un candidato quasi improponibile nell'ottica di una destra che dovrebbe restare legata a Salvini e la Meloni!

Son passati ventitrè anni da quando Berlusconi mise piede a Palazzo Chigi e adesso, con l'incubo di un Movimento 5 stelle che destabilizza la comoda politica delle contrapposizioni, il Cavaliere insiste col sentire il dovere di dedicarsi al Paese..come fosse ispirato da una somma entità divina. Ed ecco la solita ricerca della figura che possa richiamare l'attenzione! Per lui Marchionne o Draghi..simboli di una economia internazionale che ha guardato solo a parametri e profitti, sono l'unica scelta perseverando sulla linea di un sistema che procede quasi asettico e che condanna al suo servizio ogni decisione sulle scelte della politica.


Sbagliato pensare che Berlusconi tenda a voler dividere la destra! Berlusconi ha semplicemente terminato il suo percorso politico..non ha più idee a sostegno..nè più spazio per una politica che oggi deve muoversi sui programmi e non sulle solite inutili campagne promozionali..Ha solo tante risorse economiche che gli permettono ancora di esprimersi!. La sua testa lavora costantemente per la ricerca di uno scoop che possa ancora far presa sul popolo..Se ancora ottiene consensi li deve al solo fatto che si oppone ad una sinistra..Ma questa non può più essere la politica che ci serve!

10 lug 2017

SICILIA: I VOTI "DISPERSI" DEI PICCOLI MOVIMENTI


di vincenzo cacopardo

Una “coalizione strategica” fra i tanti piccoli Movimenti dispersi nell'isola che in tanti ancora non riescono a percepire come forza di reazione sui valori e di contenimento sui Partiti tradizionali

Vi è una sola responsabilità ..ed è quella errata di pensare di potercela fare da soli! 
Quello che invece oggi conta è arrestare la prepotenza di una politica che pretende di poter sbarazzarsi attraverso sotterfugi e
proposte, in modo pseudo-legittimo, di tutti coloro che vorrebbero partecipare liberamente alla crescita politica, economica e dei valori della nostra isola.”

Armao, Costa, Di Costa, Lagalla, Forconi, Movimenti civici provinciali, di indipendenza.. o mossi da un principio di onestà. Sono ormai in tanti che perseverano nel disperdere i consensi in una opposizione contro i metodi dei partiti tradizionali contrapposti. Il tutto col presupposto nobile di difendere i valori di un'isola, ma ben lontani dal poterli affermare poiché dispersi ed illogicamente incapaci di sostenersi tra loro. Eppure la loro lotta è.. e rimane comune... in favore dell'isola!
Cosa pensano di fare?...con le loro percentuali dello 0 virgola o anche dell'uno o uno e mezzo per cento? Di poter ottenere un risultato positivo per combattere lo strapotere dei Partiti tradizionali che da anni operano sereni seduti sulle poltrone di comando?
Malgrado lo scopo univoco..rimane innegabile una certa presunzione nei loro progetti autonomi ed una evidente paura di perdere il comando del proprio gruppo..che non va certo a beneficio di una lotta costruttiva: Questa loro lotta si riduce quindi in una inutile dispersione di forze e di risorse!..Solo la loro unione può essere capace di arginare lo strapotere di una politica che non vuole vedere!..
Meno importa.. in questo momento ed in questa logica.. se si è d'accordo in tutto! C'è un solo modo per reagire all'arroganza di una politica che persevera col metodo della prepotenza dei Partiti nazionali più grandi!
Tutti i Movimenti di innovazione nell'isola..purchè fortemente territoriali ed estranei ad ogni forma di estremismo, dovrebbero reagire in un'unica associazione di scopo che gli darebbe ben oltre che il 5% e forse addirittura un bel 10% per ostacolare il progetto di chiusura ad una libera politica e sconvolgere quel piano di epurazione dei piccoli: Una Associazione che nel futuro potrebbe anche sciogliersi, ma che oggi avrebbe il preciso proposito di arginare l'abuso da parte dei grandi Partiti che nelle prossime elezioni regionali si preparano usando le solite armi delle risorse, della forte comunicazione.. e della stessa politica di legislatura.

Qualcosa di forte e di utile dovrebbe unire i piccoli Movimenti ..ed è quella voglia di rinnovamento che non può che tenerli insieme soprattutto nei valori.. al di là delle proposte personali. Ma quello che si scorge fa pensare ad altro: Ad una personale infruttuosa voglia di comando e di accentramento da parte di ognuno di essi!
Quello che oggi conta è arrestare la prepotenza di una politica che pretende di poter sbarazzarsi attraverso sotterfugi e proposte in modo pseudo legittimo di tutti coloro che vorrebbero partecipare liberamente alla crescita politica, economica e dei valori del Paese, senza per questo pagare lo scotto di non avere cospicui mezzi e risorse finanziarie per farsi conoscere.
Occorre riflettere bene!


(Una organizzazione a parte resta il Movimento 5 Stelle che, come formazione di rottura, da ciò trae persino beneficio trascinato dai numeri dei consensi a livello nazionale) 

7 lug 2017

Se anche Franceschini abbandona Renzi...

(Cosa non del tutto improbabile)
di vincenzo cacopardo

Adesso rimane perplesso anche il ministro Franceschini che sul tema delle alleanze non sembra proprio d'accordo con lo stesso segretario del PD-. Secondo Franceschini senza alleanze non si potrà mai creare una maggioranza e senza di questa non si riuscirà a governare! Niente di più scontato e giusto, se non fosse che lo stesso Renzi pare ogni giorno voler correre da solo...Per il ministro è giusto che si parli pure di contenuti ..ma soprattutto di alleanze..per poter trovare un accordo sulla governabilità del Paese. Contrapporre le due esigenze rimane un errore!

Più che quello dello “ius soli”... il tema odierno del PD pare essere un “currere solus” del segretario che, se dovesse perdere anche il favore della corrente di Franceschini, rimarrebbe in un deserto dove solo in pochi potrebbero ancora sostenerlo.

Per cui il tema delle alleanze viene portato alla ribalta dal più forte sostenitore della linea politica renziana in seno al PD. Ma Renzi sembra non porvi attenzione correndo e soffermandosi con maggiore attenzione verso le sue riforme.. ritenendo sprecato il tempo per discutere di possibili alleanze all'interno del Partito. Pare più accondiscendente con un percorso popolare, ed anche un pò populista, spingendo tutti a ragionare sugli interessi dei cittadini e chiudendo ogni contatto con Democratici.

Dopo aver governato per ben tre anni adesso pone l'attenzione sullo “ius soli” e sul tema dell”'immigrazione” come fossero argomenti solo odierni.. la cui soluzione..a suo dire.. ci impegnerà per parecchi anni. Ma questi temi non si ponevano anche durante il suo lungo governo? Non pare proprio che il suo esecutivo vi abbia posto l'impegno necessario e l'attenzione dovuta!.

La linea politica di Renzi mette in allarme lo stesso Franceschini che comincia a percepire una certa preoccupazione, amplificata dalla furbizia di un segretario sempre da lui sostenuto, che...malgrado le recenti batoste, appare troppo dedito a riproporre riforme dimenticando l'importanza strategica delle possibili alleanze. Ciò non può che porre preoccupazione per il futuro di un Partito ancora condotto dalla presunzione di chi ritiene di poter dettare proposte riformiste nella massima fase di sgretolamento di una organizzazione politica storica che continua a perdere consensi.



6 lug 2017

Il “pericolo grillino”..ed i “programmi rivoluzionari”

di vincenzo cacopardo

E non poteva che essere così!...

Per il Cavaliere.. come per lo stesso Renzi... il vero pericolo si chiama solo Movimento 5Stelle! Ci si prepara quindi da ambedue le parti a proposte rivoluzionarie per abbattere politicamente il nemico numero uno: quel terzo incomodo che tanta imbarazzo ha portato alla loro conveniente politica delle contrapposizioni.

Il “pericolo grillino” così viene interpretato quel vento di cambiamento che, seppur a volte spinto con eccessiva passione, vorrebbe porre rimedio alle storture di una passata politica delle convenienze, degli inciuci e dei conflitti. Per i Partiti tradizionali una sola cantilena: L'unica possibilità di sconfiggerlo rimane l'usuale concezione di una forza “moderata”! Un ritornello stantio... un aggettivo ormai scontato che non ha fatto altro che agevolare la politica del non cambiamento..quello che insiste per mantenere un sistema di comodo impregnato di contraddizioni..


Ma se anche il Partito dei 5Stelle non dovesse sortire un successo nel lungo processo di cambiamento, ha ormai portato nuove speranze e l'abbattimento di una mentalità politica sulla quale un giorno potrà costruirsi un'utile innovazione: Una metamorfosi..che seppur allungata e diluita nel tempo... avrà già aperto le porte ad un pensiero diverso..con aria nuova, idee e figure distinte.


Se c'è chi afferma che esiste un “pericolo grillino”..c'è chi dall'altra parte sostiene che una rivoluzione politica incentrata sulla integrità e sull'equità sociale è già di per sé una vera rivoluzione mentale che potrà portare solo maggiore equilibrio e benefici alla nostra comunità.


Ma c'è ancora chi..come Berlusconi... dopo oltre vent'anni di palcoscenico politico, ha l'ardire di esprimersi in “programmi rivoluzionari” ..e lo fa preoccupandosi molto di più di abbattere quel nemico che di rivoluzione ne ha creata tanta e molta di più!


Questo modo di leggere il cambiamento della politica dei 5Stelle in senso catastrofico... corrisponde soprattutto ad una paura di non poter fare più parte del futuro politico del Paese. Si chiama panico, angoscia..inquietudine di non poter più stare in prima fila con l'aria di vendere prodotti ad un pubblico ormai stanco, indifeso e costretto. Se per Berlusconi questo è l'unico modo di esporsi in politica..lo è ancora di più per Renzi che di vendite, negoziazioni e conflitti.. ne ha riempito il Paese.



5 lug 2017

INSIEME?..tutti ci stanno!

di vincenzo cacopardo
Una campagna politica dal tono progressista per riforme migliori.. che da anni lo stesso Movimento di Alfio di Costa persegue nei confronti di un governo regionale.
Il nome del nuovo partito di raggruppamento composto dagli scissionisti del PD e guidato da Pisapia, rimane allettante, ma anche conosciuto richiamando in parte un movimento ormai rinomato in Sicilia dal nome “INSIEME SI PUO'”. La piccola differenza sta nel fatto che dopo “insieme”..vi è un “ci sto”.
Alfio Di Costa Presidente fondatore del movimento siciliano "INSIEME SI PUO'" (nato ormai da anni) si ritiene in parte orgoglioso di essere stato il primo a imprimere questo nome in forza di un lavoro basato sui valori e sul civismo..Per lui "una visione della vita sociale e politica che si propone di unire gli abitanti di una collettività intorno ai valori positivi della vita associata". Ma a suo dire la differenza tra il “ci sto” ed il “si può” potrebbe fare la differenza ed essere sostanziale! Ciononostante rimane soddisfatto di aver dato per primo questo nome al suo Movimento nell'isola.
Al di là del nome..è proprio Bersani a parlare di un centrosinistra largo e plurale, politico e civico...Per lui si tratta di reagire al fine di non accettare che lentamente una destra più risoluta e dispotica possa prendere in mano le redini del Paese...Ed ecco quindi le reazioni e la risposta dell' “io ci sto” ad un popolo di sinistra che persegue le vie di una politica che rischia di non distribuire più valori sani e sicuri per la popolazione in condizioni di disuguaglianze esasperate.
Una identica campagna politica dal tono progressista per riforme migliori.. che da anni lo stesso Movimento di Alfio di Costa persegue nei confronti di un governo regionale: "Così come il nuovo soggetto politico “INSIEME” di Pisapia e compagni vorrebbero imporsi a livello nazionale in opposizione alla strada governativa voluta da Renzi tendente ad imporre la politica inefficace di questi anni, la stessa lotta combatte da anni il Movimento “INSIEME SI PUO'” in Sicilia contro la politica inconcludente e deleteria del presidente Crocetta".

Pensiamo tuttavia che tali Movimenti possano essere in grado di fornire nuove idee e maggiore sicurezza per i valori da dover custodire..poichè è la parola “INSIEME” a tenerli uniti. Chissà se tra un “ci sto” ed un “si può” possa esservi davvero quella differenza dovuta alla forza del carattere sociale e dall'impegno stesso che vi si mette.  

Il pacchetto Fazio

di vincenzo cacopardo
Il pacchetto Fazio è proprio un fagotto d'oro!
Oltre al compenso al conduttore di 11,7 milioni di euro per 4 anni, prevederebbe anche un pagamento di altri 10,8 milioni di euro per la produzione delle puntate, (cachet degli ospiti, organizzazione). Un costo totale di oltre 22 milioni di euro, per quello che si configura almeno per una parte come un vero e proprio appalto di produzione. Ma non sembra bastare! Pare che Fazio abbia guadagnato pure dalla vendita del format del programma, che rimane di sua proprietà: Un format destinato anni fa a La7 che doveva realizzare in un programma mai andato in onda. Ed ecco che astutamente il conduttore lo avrebbe ceduto alla Rai per una cifra di 600mila euro l'anno. Format che.. tra l'altro, tra buonuscita e penali, gli fruttò l'incredibile cifra di 28 miliardi di lire..e sul quale è riuscito a guadagnarci due volte, malgrado la stretta sui compensi Rai.
Ora..se le cose stanno così... parlare oggi di questo libero mercato e considerare tali cifre come compensi sul merito da parte di una azienda pubblica che continua a succhiare il sangue attraverso un canone, appare una oltraggiosa contraddizione alla faccia dei tanti che sopravvivono con stipendi minimi e pensioni da fame.

Non è in dubbio un merito, ma la quantità di denaro che tale merito può rendere! Non è in dubbio un libero mercato, ma i principi che dovrebbero regolarlo! Infine non si può nemmeno più parlare di spending review in un Paese ormai decotto come il nostro, quando si continuano ad applicare con tale disinvoltura questi compensi a personaggi che continuano a non porsi alcun problema di coscienza.

3 lug 2017

..Se anche il presidente degli USA..


di vincenzo cacopardo
Se anche un presidente del più potente Stato al mondo.. si trascina in queste vergognose manifestazioni..siamo ormai in presenza di una realtà disperata!

Poco tempo addietro..lo spettacolo alquanto risibile dei due candidati alla presidenza( Clinton e Trump) fu sotto gli occhi di tutti! Una sorta di teatrino che parlava di tutto..tranne che di seria politica...Un dibattito all'ordine di sfrontati pettegolezzi! Amplificato dalle convention spettacolari su cui ricama oggi la vincente politica americana tendente a mitizzare le figure...Ecco la ragione per la quale non ci si può sorprendere più di nulla!

Quelle del filmato oggi in discussione... sono immagini a dir poco diseducative che vengono riproposte dallo stesso Trump nella qualità di presidente del Paese che in questo nostro mondo vorrebbe apparire democraticamente perfetto.

Immagini di repertorio che risalgono a dieci anni fa, quando The Donald, per fare spettacolo, da provetto attore, fece finta di prendere a pugni per quasi 30 secondi e mettere ko Vince McMahon, (un gigante di due metri, presidente della World Wrestling Entertainment), la cui moglie Linda è ministro senza portafoglio per le piccole imprese nell'attuale amministrazione repubblicana. Un filmato rilanciato dallo stesso Trump quasi per voler ricordare agli americani ed al resto del mondo dove sta la forza e la potenza!

La Cnn risponde immediatamente : «è un giorno triste, quello in cui il Presidente degli Stati Uniti incoraggia la violenza nei confronti dei giornalisti». «Invece di preparare il suo primo incontro con Vladimir Putin, affrontare il dossier della Corea del Nord e lavorare al suo nuovo piano medico-sanitario, si intrattiene in comportamenti infantili molto al di sotto della dignità del suo ufficio.” Una risposta dura che riaccende polemiche già in atto sul nuovo presidente americano.

Qualcuno pensa che... se il lavoro della stampa è quello di tenere accesi i fari sui movimenti dell'amministrazione condotta da un Presidente..quello di un Presidente dovrebbe basarsi su un principio di responsabilità e di insegnamento verso lo stesso popolo di cui si è al comando. Responsabilità e insegnamento, ma anche rispetto verso i cittadini. Un rispetto che non potrà mai sortire alcun vantaggio se si pensa di poter dare sfogo a manifestazioni di forza e filmati del genere.

Da parte del Presidente Trump solo risposte a difesa di chi continua a criticarlo e persino ridicolizzarne certi atteggiamenti: Per lui un atto a difesa di tutto ciò ..contro le continue polemiche del suo operato.. sin dall'inizio criticato: Si difende tirando fuori il solito ritornello basato sul fatto che un sistema democratico lo ha eletto e nessuno può permettersi di criticarlo. Potrà anche essere vero!..Ma quale sistema lo ha eletto? : Forse quello basato su campagne elettorali simbolo di manifestazioni teatrali ridicole basate esclusivamente sulla esaltazione dell'immagine e la forza del danaro?..E se anche uno venisse eletto democraticamente..potrebbe liberamente eccedere in qualunque manifestazione simbolo di una tale aggressività diseducativa?

Trump è oggi l'espressione massima della prepotenza e l'America continua a pagare il prezzo di un sistema elettorale dove difficilmente potranno trionfare i migliori..Un Paese dove, fortunatamente poi tutto si va aggiustando, grazie ad una serie di garanzie. L'America resta una Nazione piena di contraddizioni ..si direbbe sempre più dicotomica nel suo cammino verso la crescita e la propria morale sociale. Un Paese..nel contempo meraviglioso nell'imprimere speranza ed incomprensibile nella sua stessa fase di ricerca...Incline nel dimostrare i suoi principi di uguaglianza, ma meno nel metterli in atto... Che si espone sulla democrazia, gridando tanto alla libertà ed al benessere.. esaltando in modo alquanto superlativo i suoi valori, ma continuando a condizionare la propria popolazione attraverso principi del tutto diversi. Un Paese, però, dichiaratamente autocritico che fa tanto pensare!

Quello che distingue questa nazione è proprio la concezione della democrazia che vorrebbe apparire la migliore, ma non tiene in considerazione i limiti di un liberismo eccessivo che, privo di alcune fondamentali regole.. toglie a chiunque ogni indispensabile misura ed il dovuto equilibrio.


30 giu 2017

IL PERSISTERE DEGLI “ISMI” CONTRAPPOSTI

Torna Berlusconi!
Non si può che guardare e commentare con ironia l'avvento di queste "nuove figure" ancora inconsapevoli di aver arrecato danni ad una politica che aveva l'esigenza di essere basata sulla ricerca.. il metodo e la funzionalità... unite ad una integrità morale di chi l'avesse voluta condurre con sentimento profondo verso il proprio popolo!
DI VINCENZOCACOPARDO

" Rieccomi". Così si propone per l'ennesima volta Berlusconi In una intervista al Corsera. Il suo centrodestra, dopo le elezioni amministrative vorrebbe tracciare una “road map” per le prossime politiche.Secondo una approssimativa lettura dei consensi , il Paese avrebbe già scelto il ritorno del Cavaliere con la sua armata del centrodestra..e così si pensa di ritornare alle retoriche espressioni obsolete e stantie della forte componente liberale, moderata, ancorata al Ppe europeo: L'unica ..secondo il Cavaliere.. capace di esprimere idee e persone giuste per governare.

Son passati circa 23 anni da quando Berlusconi è entrato in politica con la sua FI ..e dopo le conclusioni poco felici che hanno portato il nostro Paese nel buio... si è presentato alla Nazione un altro simbolo dell' immodestia: Renzi... ulteriore esempio di chi la politica la usa per la propria immagine volendo cambiarla ad uso personale. La storia continua a non insegnare nulla a chi ancora vota per questi personaggi che hanno dimostrato ormai tutto nei principi della loro (si fa per dire) arte della politica.

Bisognerebbe immedesimarsi con attenzione al percorso che la politica ha avuto in quest'ultimo ventennio per capire che non si può in tal modo sperare in una vera innovazione.

L’illusione di un vero cambiamento proposta da Berlusconi durò assai poco!...Forza Italia apparve presto non esattamente preparata, dando più l’impressione di un partito-azienda, con buona parte dei personaggi improvvisati e presi dalle imprese editoriali dello stesso Cavaliere. In partenza vi era stata impressa una forte immagine ma, col tempo… una palese carenza di idee e la mancata esperienza nella materia politica… contribuirono a frenare l’ascesa di questa organizzazione. Si era voluto sperare in un nuovo Partito in contrapposizione ad una sinistra trovatasi più forte e molti vi avevano creduto, come altri avevano creduto alle elezioni attraverso il maggioritario ed un nuovo sistema di governabilità bipolare capace di togliere di mezzo le vecchie forze del centro. Così…con la nuova immagine del partito di Forza Italia, la coalizione di destra riuscì ad arrestare l’avanzata delle forze di sinistra, vincendo le elezioni ed occupando un potere che.. ben presto, fu costretta a cedere: Quella difficile alleanza con la Lega Nord, malgrado gli sforzi del Cavaliere, riuscì a reggere ben poco. Il ricercato cambiamento che si era auspicato nel 94 per una migliore immagine di una nuova Repubblica, sembrava non aver ottenuto alcun risultato positivo: molti partiti….difficili alleanze…azioni politiche costrette....E cosi' successivamente, in mancanza di alternative valide, un Berlusconismo si impose per lungo tempo nel Paese.

Il principio delle contrapposizioni ideologiche non fa che sortire logiche poco edificanti.. finti cambiamenti e maggiore disgregazione politica...Dopo un lungo periodo di Berlusconismo ..si è arrivati ad un Renzismo..e adesso si vocifera di un nuovo Berlusconismo!..Ma che politica vantaggiosa potrà mai essere quella agganciata a questi sterili “suffissi” contrapposti?


Il fallimento di una politica Europea sulla migrazione


di vincenzo cacopardo

Il fenomeno dell'immigrazione..altro non è che la conseguenza logica di altre azioni che si sarebbero dovute apprestare con maggiore attenzione ed il cui risultato si sarebbe potuto prevedere in tempo. E' mancata una fondamentale lungimiranza politica!

Da lungo tempo L'Europa è rimasta solo a guardare..non dando il giusto peso ad un fenomeno di migrazione del quale già tante volte abbiamo dibattuto in questo Forum. Oggi il nostro Paese assieme alla Grecia restano i più penalizzati in Europa anche per la loro esposizione che li vede vicini alle coste da dove avvengono gli imbarchi serrati degli immigrati.. sia essi clandestini o no!

La politica Europea ha fallito in pieno non avendo guardato a questo fenomeno in termini di lungimiranza ..anzi sottovalutando la questione e ponendovi un arresto attraverso manovre repressive ormai poco utili. Il fenomeno dilaga ininterrottamente e sembra inarrestabile: Un rubinetto che andava chiuso in tempo ancora prima della inutile guerra verso la Libia per sconfiggere il dittatore Gheddafi che, nonostante tutto riusciva ad arginare in buona parte questo flusso.

La Francia, promotrice in testa di quell'insensato attacco alla Libia per prevalenti motivi di interesse economico, sembra lavarsi le mani sull'effetto devastante provocato dalla immigrazione forzata verso l'Europa: Alza le barriere chiudendo i propri confini lasciando L'Italia in una imbarazzante e pericolosa situazione. Il neo eletto Macron si dimostra meno europeo di quanto volesse far apparire durante la sua campagna elettorale! Malgrado le parole sugli sforzi per gestire il fenomeno migratorio, nulla sembra farsi di veramente valido, logico e costruttivo per la sicurezza nostra e degli stessi migranti.

Questo rimane il tasto dolente di una politica internazionale mediocre e non lungimirante che ha insistito nella edificazione di un'Europa costruita su Paesi distinti e territorialmente diversi..sottovalutando altri aspetti. Una classe politica che ha perseverato senza alcuna sapiente lettura dei fenomeni e guardando prevalentemente ai pragmatici parametri economici che, in realtà, meno contano senza una visione di base storica etnico e culturale: Il fenomeno dell'immigrazione..altro non è che la conseguenza logica di altre azioni che si sarebbero dovute apprestare con maggiore attenzione ed il cui risultato si sarebbe potuto prevedere in tempo.

Sappiamo che tanti di questi immigrati sono profughi poiché lasciano il proprio paese a causa di guerre, invasioni, rivolte o catastrofi naturali. Vi sono però dei distingui.. e cioè.. quelli regolari da quelli irregolari che.. a differenza.. non posseggono alcun permesso di soggiorno rilasciato dall’autorità competente.

Il migrante irregolare è dunque una persona che è entrata in un Paese straniero evitando i controlli di frontiera o che, avendo un visto scaduto, permane irregolarmente nel territorio che lo ospita...Vi è poi la categoria dei clandestini..ovvero coloro che, pur avendo ricevuto un ordine di espulsione, rimangono nel paese che li accoglie. Dal 2009 la clandestinità è un reato penale: Dal punto di vista giuridico-amministrativo è una persona cui è riconosciuto lo status di rifugiato perché se tornasse nel proprio paese d’origine potrebbe essere vittima di persecuzioni. La condizione di rifugiato è invece definita dalla convenzione di Ginevra del 1951: Un trattato delle Nazioni Unite firmato da 147 paesi.

Non era difficile poter comprendere che tale fenomeno avrebbe reso difficile una convivenza con paesi occidentali di diversa cultura e storia: Oggi si parla con troppa facilità di integrazione, non comprendendo l'avvenimento che, in un momento storico in cui l'economia dei paesi occidentali è in grande affanno ed in cui si devono fare i conti con la mancanza di lavoro, si pone come un avversità, sebbene potrebbe portare anche note positive.

Quello che riesce incomprensibile è il fatto di come si sia sottovalutato un fenomeno storico di portata immane che ci coinvolge giorno per giorno e che sembra montare in modo spropositato arrecando insicurezza in tutti i paesi dell'Europa. Eppure non sarebbe stato difficile immaginare un impegno sostanziale da parte di tutte la forze politiche occidentali europee per un piano da studiare con altri paesi orientali..un piano che avrebbe potuto prevedere la ricerca di spazi in territori abbandonati dove ricostruire insieme nuove comunità e nuove economie. Con uno sforzo interattivo che avrebbe potuto vederci complici e fattivi nella costruzione di un futuro insieme.

La terra è grande e la popolazione è troppa..ma quello che fa tanto pensare è la cattiva distribuzione ed una certa smisurata concentrazione!



29 giu 2017

Fazio.. e la sua sterile inopportuna difesa..

Quando non si sa come difendersi..si usa l'arma dell'attacco alla rinfusa e si comincia usando termini come: accuse infamanti, violenza verbale o sollevazioni popolari oltre ogni limite... Cercando in tal modo di mettere in secondo piano una realtà che nella fattispecie comprende un maxi contratto siglato con la Rai di oltre undici milioni di euro...Oggi più che mai uno schiaffo alla povertà!
di vincenzo cacopardo
Il conduttore cerca di mettersi dalla parte della vittima facendo in tal modo apparire meno interesse per la enorme mole di denaro. Denaro che inopinatamente viene offerto dalla Rai per condurre un programma..Un Ente pubblico che pretende anche il pagamento di un canone. Dunque Fazio..anzichè tacere per delicatezza ed opportunità.. si definisce una vittima e prova a difendersi attaccando.. con la solita cantilena del libero mercato «le logiche di mercato tengono conto del valore che un artista porta».
Ma quali logiche?
Quelle di una Paese che non tiene più conto dei tanti che vivono in condizioni disastrose? Una logica sociale che non tiene in considerazione qualunque principio di equità? O quella di una elite che continua la sua marcia senza concedere il minimo sostentamento a chi ne ha bisogno?..O forse parliamo di quel libero mercato che favorisce i soliti non offrendo più lavoro per nessuno? ...O persino quella società che pretende ancora di tartassare i meno agiati?
Il libero mercato attecchisce lì dove una società è solida! Dove esiste un benessere sociale collettivo tale da poter sostenere queste smisurate proposte di compenso senza provocare accese e giustificate polemiche!
Se si vogliono dare tali emolumenti a personaggi ..logica vuole che il Paese sia prima in grado di offrire un minimo di sopravvivenza ai meno abbienti. Se poi si vuole contenere la polemica entro il confine dell'Ente pubblico... resta innegabile il fatto che una società pubblica che parla di libero mercato.. non dovrebbe mai far pagare un canone!..E' fin troppo facile per un cittadino pensare che quel canone può includere una sostanziale quota per il compenso al conduttore!

Fabio Fazio..in forza del fatto che è anche conosciuto come un sostenitore di una politica di sinistra, farebbe meglio a star zitto senza tentare difese assurde cariche di una comune fastidiosa retorica. 

28 giu 2017

UN PD A PEZZI


Unico responsabile Renzi che.. con presunzione.. ne continua l'opera di distruzione! Tempo fa.. il PD quello storico, il cui primo leader fu Veltroni, nacque per unire un centrosinistra.. non per dividerlo.. malgrado certi principi fondativi(tra i quali quello del doppio incarico) che avrebbero messo in evidenza chiari e penalizzanti conflitti.
di vincenzo cacopardo

Già da tempo Matteo Renzi..dall'alto della sua supponenza lavora incessantemente per dividere il Partito... per disgregare un pensiero politico tendente a rafforzare l'unione sociale in seno al Paese: Prodi, Nicola Zingaretti, Gianni Cuperlo, Andrea Orlando...sono tra i tanti che recentemente si sono esposti contro il segretario .. uniti ai tanti che sopportano malvolentieri gli ultimi insuccessi delle consultazioni elettorali. Persino il fedele Franceschini rimane basito di fronte a questi risultati che non possono passare inosservati.

Molti tesserati hanno mollato da tempo questo Pd a matrice renziana: Sono i tanti che non credono più in questa errata logica tendente a dirigersi verso una scontata vittoria del centrodestra. Si sentono sempre più lontani da quella storia politica legata alla Sinistra e alla storia del movimento operaio italiano.

Quello che ormai viene definito un renzismo disgregatore taglia i fili legati alla storia ed alla cultura democratica e progressista: Un renzismo che, facendo forza su una approssimativa rottamazione delle figure.. ha finito col rottamare l'anima stessa del Partito.

Se figure come Veltroni devono interrogarsi su quel principio del doppio incarico (Premierato-segreteria) che ha condizionato e predisposto il cedimento dei valori di una politica più funzionale costruita sui ruoli...altri componenti dovrebbero sentire il dovere di non sostenere più una figura come il neo segretario che col suo incedere ha contribuito a dividere le anime interne.. senza rendere forza ad un pensiero connaturato ai principi ed ai valori di una moderna sinistra che operi a favore di equità sociale e giusto funzionamento parlamentare.
L'arroganza unita ad una evidente presunzione..non potranno mai pagare!


27 giu 2017

Risorge il clima del vecchio Berlusconismo?



Ma la parola d'ordine è: abbattere il Movimento 5Stelle
di vincenzo cacopardo

Più che una clamorosa vittoria di Berlusconi queste amministrative hanno dimostrato una caduta del PD ed una inesperienza da parte del M5Stelle su quelle consultazioni elettorali che incidono nel territorio locale del nostro variegato Paese.

Quando si analizzano i dati di un risultato elettorale bisognerebbe mettere nel conto un po' tutto.. e nella fattispecie..l'inneggiare ad una scontata vittoria del centrodestra capace di determinare una maggioranza governativa nel Paese... è un grossolano errore.

"Sono contento e grato agli elettori del fatto che questi appelli siano stati ascoltati” Sono queste le sintetiche parole del Cavaliere che sembra risorto dalle ceneri. Secondo Berlusconi, malgrado questi consensi siano stati espressi da un numero contenuto di elettori, potrebbero avere un grande valore per il centrodestra... indicando il nuovo percorso per il futuro politico dell'intero Paese...Nuovo? Potremmo domandarci cosa di nuovo potrebbe esservi in questa unione già visitata nel passato, ma..al di là di ciò.. la realtà potrebbe anche imporsi in modo differente.

Si pecca ancora una volta di presunzione da parte di una politica che insiste su quelle contrapposizioni ideologiche basate sul bipolarismo che in questi anni ha portato un degrado e l'insipienza di una politica ricca di reazioni, conflitti e ricatti...Eppure Berlusconi stesso è per il proporzionale! ...E come potrebbe mai pensare di unirsi con Salvini se non perdendo contemporaneamente per strada una buona parte di consensi..soprattutto al sud?.Salvini non e' proprio liberista come il Cavaliere..anzi potremmo definirlo il più populista del centro destra...E come potrebbe il Partito della Meloni mantenere questo equilibrio se non dettando scontento in seno al suo stesso partito? Da soli hanno una forza ...uniti un'altra!

Lo definiscono adesso il nuovo "modello Berlusconi", come fosse una innovazione! Un disegno che punterebbe ad una coalizione unita in grado di arginare l'avanzata della sinistra e dei Cinque Stelle. Possiamo quindi renderci conto di come si tenda a ritornare al passato (Berlusconi- Fini-Bossi) ..ad una vecchia politica che ha già fatto il suo tempo, pur di abbattere il nemico numero uno: Il più temibile ..il terzo incomodo capace di sotterrare i vecchi paradigmi di un sistema che procede col paraocchi osannando quei principi di una vecchia Repubblica ormai al collasso.

Si dovrebbero quantomeno attendere prima i nuovi programmi e le idee concrete proposte da questa possibile unione...eppure.. nel nostro Paese ciò che conta e l'immagine di una possibile coalizione capace di tener fronte alla forza di quello che viene definito per paura “un pericoloso populismo”..che altro non è che la voce di un popolo che pazientemente attende progetti validi ed una maggiore equità sociale.

La parola d'ordine è dunque quella di abbattere il Movimento di Grillo ancora prima che dimostrare quali siano i reali progetti in grado di sanare i disastri economici e sociali del nostro Paese!


26 giu 2017

Il PD perde ovunque e premia Fazio


Sconfitto dappertutto... ma premia Fabio Fazio con il contributo multimilionario delle risorse pubbliche della Rai.
di vincenzo cacopardo

Non è lontana la vicenda del canone anticipato sulla bolletta della luce..che ha indisposto una gran parte dell'opinione pubblica nemmeno capace di sopportare ogni altro sforzo sulle proprie spese. ..Eppure persiste questa arroganza in dispregio ad una totale insensibilità politica nei riguardi di chi fa gran fatica ad andar avanti..col solito pretesto di voler premiare in base ad un libero mercato oggi senza alcuna fondamentale regola alla base..Se, poi, un mercato deve restare libero, non si capisce il senso di un canone imposto!

Leggendo le notizie della cronaca politica nazionale ..non si può che restare ammutoliti di fronte alla continua arroganza proposta da questo PD renziano che, malgrado il continuo percorso di perdita nelle varie consultazioni elettorali, persevera nel dimostrare una maggiore prepotenza.
Sappiamo bene che l'attuale governo Gentiloni altro non è che un governo imposto da Renzi. ..Un governo, la cui figura di chi lo presiede, malgrado la buona volontà e l'indiscussa integrità, non fa che rispondere alle volontà imposte dal segretario del PD: Le figure dei ministri e sottosegretari non lasciano spazio a chiunque abbia voglia di presiederlo in modo diverso!

Finanche una potente roccaforte rossa come quella di Genova dopo oltre 40 anni cede il passo al centrodestra.... E non lo fa di certo perchè la sua natura non sia rimasta a sinistra, ma solo per la profonda trasformazione voluta dal giovane segretario toscano che con perseveranza continua nell'opera di demolizione culturale e sgretolamento della sinistra storica. Genova è una città che vive prevalentemente del suo porto al centro del mediterraneo e non sembra nemmeno che la politica di questi ultimi anni abbia aiutato la sua crescita..spingendo in direzione di quella dei porti del nord est.

Il voto di Genova è proprio un esempio di come si sia trasformato il favore verso una certa politica: L'arroganza e la presunzione di una segreteria di Partito non lascia più spazio ad alternative costringendo anche coloro che non appartengono al centrodestra di votarvi, pur di dimostrare sfavore per questo PD. Se poi guardiamo alla bassissima affluenza ..ci accorgiamo di come questo sistema..persino a livello internazionale.. sia ormai alla frutta!

Ma nel disastro politico del Partito l'unica cosa che pare interessare a questo PD..è il rinnovo di un contratto della Rai (oggi presieduta da un CDA a matrice Renziana dopo la nomina del nuovo direttore generale Mario Orfeo).
Il neo direttore Orfeo ha ringraziato il Cda per aver accolto a larghissima maggioranza la proposta di contratto in esclusiva per 4 anni con Fabio Fazio che passa con il programma 'Che Tempo che Fa' da Rai 3 a Rai 1 con la prima serata della domenica e la seconda serata del lunedì". Si tratterebbe di una cifra spropositata di 11,2 milioni di euro per convincere Fabio Fazio a restare in Rai. Per i quattro anni a venire. Orfeo parla persino di un passaggio determinante nella strategia di consolidamento della leadership della Rai.

Al di là dei meriti ..tutti da discutere..pare ..tra l'altro.. che sia stata fatta circolare magistralmente una ipotesi di trattativa tra Fazio e i vertici della 7 di Cairo, forse per giustificare l'oneroso impegno della Rai, una notizia che è stata presto smentita.

Rimane davvero inconciliabile... oltre che vergognoso.. l' impegno da parte di questi vertici della Rai al seguito di un Partito che, malgrado perda di continuo consensi, persevera nel distribuire compensi astronomici su una rete pubblica.