di vincenzo cacopardo
Le elezioni per il rinnovo dei parlamentari europei sono alle
porte e dopo i recenti fatti accaduti per gli appalti dell’EXPO, il consenso
verso il movimento di Grillo pare marciare spedito oltre ogni previsione.
A parer mio Grillo non prenderà meno del 30% dei voti per le
europee…staccandosi solo di qualche punto dal PD e se questo potrà servire come
spinta al fine di spronare un cambiamento più forte e deciso…mettendo ancora
più alla prova dei fatti Matteo Renzi, potrebbe anche essere un bene che avvenga.
Al di là di ogni giudizio negativo che si possa dare ad un Movimento
tanto autarchico..quanto approssimativo nel metodo e nella scelta dei suoi
rappresentanti, trattandosi nella fattispecie di elezioni europee e non
politiche nazionali, anche se Grillo riuscisse a superare in percentuale il
Partito Democratico, ciò non influirebbe sulla governabilità che, come tutti possiamo
immaginare, resterà salda nelle mani del sindaco d’Italia. Ma sicuramente
questo indurrà ad una più immediata verifica attraverso il voto delle politiche nel nostro Paese, subito dopo il
semestre europeo.
Possiamo ben comprendere che per quello che riguarda una
competizione elettorale europea, il cittadino può porsi meno indugi sul voto..rendendogli
meno obbligata ogni scelta. Una scelta che oggi sembra basarsi più sulla rabbia
dettata dallo stesso Grillo che sulla speranza fievole posta dalla comunicazione
per slogan del premier Renzi…
Il voto europeo, quindi, potrebbe descrivere tutta la rabbia
di un Paese che ormai mal sopporta ogni figura politica. Potrà rappresentare una
libera irritazione del cittadino senza particolari preoccupazioni… dato che la
sua espressione, non incidendo nell’immediato su un proprio contesto
governativo, potrà solo servire come campanello d’allarme per il semestre
europeo a guida Italiana.
Ma potrà anche rappresentare l'inizio di una vera rivoluzione politica culturale.
In questi giorni i noti fatti riportati dalla cronaca sulle
corruzioni legate agli appalti EXPO..ci hanno fatto ritornare indietro di oltre
vent’anni. Non può..quindi..sottacersi l’ impatto dirompente che può
avere provocato sull’intera società, danneggiando ulteriormente la classe
politica che…attraverso la figura carismatica di Renzi, sembrava poter sognare
un ritorno alla legalità.
Nel bene o nel male Renzi rappresenta sempre una costola del
PD ed al di là di ogni riserva divulgata dal suo Partito, che continua ad
additare i responsabili come millantatori o schegge impazzite con cui non si
dialoga più, difficilmente i cittadini riusciranno a perdonare dividendo i
buoni dai cattivi o gli onesti dai disonesti…come con maggior fatica potranno non pensare che vi possano essere legami sottobanco con una certa politica attuale.
Quello che risulta chiaro è che il Movimento di Grillo…non
avendo mai legato con costoro, ha evitato di potersi sporcare le mani.. e
questo è ciò che più conta per chi si appresta a dare un consenso e persino per
chi, fino a poco tempo fa, pensava di non voler esprimere alcun voto.
Una nota avversa si deve anche esprimere verso chi continua
ad urlare contro una magistratura politicizzata che per l’occasione ha
sicuramente avuto ancora il merito di tirare fuori il marcio tuttora esistente
in una politica che sembra dimenticare la sofferenza di una grande parte di quel popolo onesto che merita rispetto.