PIU’ IRONICO E SOBRIO…CHE SANGUINARIO
Non c’è ombra del sanguinario e malefico
uomo del male nello studio di Vespa, quando Grillo, ormai fuori dagli studi
della Rai dal 1993, appare
di fronte agli schermi. Forte delle innate capacità teatrali… camminando per lo
studio e richiamando l’attenzione del pubblico. è apparso subito ironico e
sobrio, ma sicuramente molto distante dal pericoloso personaggio che le forze
politiche opposte vorrebbero far credere.
Il suo
è sempre uno spettacolo: gli appellativi ai vari personaggi ( ebetino, gargamella,
psiconano, rigor montis..etc) condiscono in modo ironico e divertente ogni suo
dialogo politico che si esprime tra il serio ed il faceto..non stancando mai
l’ascoltatore. I suoi discorsi, sebbene con qualche eccezione
in alcuni tratti, sono sembrati conseguenti ad una conoscenza tutt’altro che
strampalata. Il confronto col giornalista è stato di sicuro ricco di spunti
molto interessanti.
Dalla modifica della Costituzione attraverso un referendum propositivo,
all’Europa con la quale bisogna confrontarsi con forza e determinazione..da un
referendum (un po’ meno chiaro) sull’Euro..al bisogno reale di una onestà della
politica..Dai fatti del Montepaschi che ha coinvolto 30.000
risparmiatori….a quelli dell’ultima
vergogna dell’Expo..fino alle collusioni profonde col sistema di una certa
criminalità legalizzata…e l’insorgenza dei nuovi volti della mafia costruiti
dallo stesso sistema malato attraverso una politica tendente ad operare in complicità.
In riferimento all’Expo, Grillo ha esordito dicendo che sarebbe stato
meraviglioso, ma che si è persa un’occasione quando 22 milioni di persone che
arrivano a Rho, trovano solo autostrade ed inceneritori. Il progetto doveva per
lui essere quello di portare i visitatori in giro per l’Italia e non una mera
speculazione cementizia di destra e di sinistra…E’ forse questa la visione di
un fanatico sanguinario? ..Poi conclude il suo dialogo affermando che il voto
del 25 maggio è un voto che ha una fortissima valenza politica..e questa
dichiarazione la dice lunga sul fatto di come prepari le basi per una prossima
campagna elettorale per le politiche sempre più vicina. L’unica
nota stonata, ancorchè esagerata, è quella mossa con insistenza contro il
nostro Capo dello Stato, reo di continuare ad assecondare un sistema, ma che in realtà di responsabilità ne ha molto
meno di quanto gliene si vogliano dare, essendo queste concentrate su una
inadeguatezza dei Partiti sempre incapaci di utili riforme.
Grillo
ha comunque toccato una lunga serie di argomenti dimostrando molta
passionalità, ma non certamente brutale istigazione alla violenza. La sua
estrema foga nell’esprimersi, il suo accalorarsi sul dialogo, offrono ai suoi
avversari politici un continuo pretesto per ostacolarlo oltre ogni ragione, ma
la sua non è nient’altro che una maniera espressiva che gli appartiene di
natura.. per mettere con evidenza la lunga serie di anomalie appartenenti a
questo sistema. A differenza di Renzi non si riscontra in lui alcuna ipocrisia
subdola in merito alle avverse regole di un sistema da cambiare.
Tuttavia
le sue soluzioni appaiono ancora un po’ confuse.. molte delle sue idee non sono
ben definite e concluse… altre lasciano perplessi. Sembra che la sua marcia
voglia proseguire passo dopo passo definendosi nel cammino. Ciò mette di sicuro
ansia e paura ad una buona parte dei cittadini…soprattutto di classe agiata.
Inoltre il suo modo di ricercare una democrazia diretta attraverso il sistema
dei computer..e quella della ricerca della rappresentanza senza un vero dialogo
di base tra di essi, pone moltissimi dubbi sulla formazione parlamentare: Entrano da sconosciuti in ruoli delicati
senza una congrua e stabilita conoscenza… persino tra essi .
Le
perplessità rimangono sempre su una funzionale capacità governativa e di
ricerca delle riforme in un sistema interno ad un movimento virtuale che si
muove con troppo assolutismo sulla sua figura e quella del socio Casaleggio..
creando ancora molti dubbi.