Si!
..una legge non matura, amara e persino dolorosa..malgrado tanti soloni della politica odierna,
privi di contenuti ed idee innovative in proposito..non ne
riscontrino le deleterie conseguenze. Per loro la democrazia è
solo un optional..e con estremo cinismo... ti continuano a ripetere
che la democrazia perfetta non esiste e quindi meglio rassegnarsi...
Non esisterà una democrazia perfetta, ma con queste ultime riforme..
sembra proprio essersi seppellito ogni suo valore!
La
sensazione è quella che per il nostro Paese vi sia una volontà
precisa per un disegno di democrazia di tipo americano...Una
democrazia che definirei comoda! Pur non condividendo per niente il
modello riguardo ad uno Stato federato che ha sempre basato i suoi
principi su un liberismo fin troppo eccessivo, l'America ha sempre
dimostrato di restare in sella grazie ad una propria forza economica e principi forti,
ma con un suo paradigma democratico che rimane tutt'ora assai
discutibile: Un esempio democratico che in sé è spesso
un'espressione simulata!
Ma
per quanto riguarda il nostro Paese..(cultura ben diversa) vi è una
differenza non di poco! Non occorre avere una grande intelligenza per
comprendere la macroscopica anomalia che oggi sconvolge tutto
l'assetto dei principi democratici di un paese che ha avuto una
storia politica come la nostra. E non occorre nemmeno essere dei geni
per capire che oggi l'unica ricerca è proiettata verso
malformazioni strategiche per rendere a qualsiasi costo forza ad una
governabilità..
Non
vi può essere, nella storia del nostro Paese, maggiore umiliazione
nei riguardi di una democrazia e della stessa Costituzione.. come quella perpetrata dall'attuale
governo attraverso la nuova legge elettorale che oggi( trascorsi
lunghi decenni e sangue versato..in cui ci si è staccati da una
mentalità che osannava figure forti ed un regime
caratterizzatosi tanto nazionalista, autoritario e ricco di una
ideologia definita nel contempo rivoluzionaria e reazionaria) pare
insistere con prepotenza e pervicacia per generare a qualunque costo
un comando assoluto.
Molti politici oggi sorridono quando si accenna
al rischio di una deriva autoritaria, ma fatto sta ..che oggi... il
combinato tra le leggi costituzionali e quella
elettorale..dispone un quadro assai triste... oltre che anomalo...
sulle regole di un impianto che non potrebbe mai identificarsi con i
valori intrinsechi della democrazia.
Nel
passato...il
sistema delineato dal disegno di legge Acerbo andava a modificare il
sistema proporzionale in vigore da 4 anni, integrandolo con un premio
di maggioranza che sarebbe scattato in favore del partito più votato
che avesse anche superato il quorum del 25%, aggiudicandogli i 2/3
dei seggi.
Il
disegno di legge redatto dall'allora sottosegretario alla presidenza
del consiglio Giacomo Acerbo, fu approvato il 4 giugno 1923 dal
consiglio dei ministri presieduto da Mussolini.
Oggi,
col nuovo Italicum.. la soglia è del 40% con un ricco premio di
maggioranza e... se la soglia non viene superata, si dispone un
possibile ballottagio di lista e non di coalizione ...ma in molti si
potrebbero chiedere : e l'altro 60%..che, sebbene frazionato,
rappresenta sempre una maggioranza?.. Non è forse grande parte del
pensiero dei cittadini?...Non è forse consenso sprecato rimanente
inutile se poi al comando vi si pone un governo che detterà per
sempre ogni regola? Un governo che da controllato diviene controllore
assoluto?
Per
un proporzionalista come me c'é solo da inorridire!..Un disegno
elettorale simile non potrebbe mai essere digerito, ma fa specie che
oggi lo si stia imponendo attraverso una legge elettorale che anche non definendosi “Acerbo”..seppur incidentalmente... ci conduce
con amarezza all'aggettivo latino “acerbis”.