Per
una strana coincidenza: la democrazia nata in Grecia... sembra morire
proprio in Grecia!
Mentre il pesantissimo piano di austerità fiscale che il parlamento greco sta per approvare con una corsa forsennata.. prosegue, la democrazia nel Paese pare non aver ottenuto alcun riscontro positivo.
Mentre il pesantissimo piano di austerità fiscale che il parlamento greco sta per approvare con una corsa forsennata.. prosegue, la democrazia nel Paese pare non aver ottenuto alcun riscontro positivo.
Eppure
se si vuole vedere la democrazia come ultimo baluardo a protezione
della vita politica e sociale di ogni Nazione, al fine di non scadere
nel principio assoluto e più comodo, ma sicuramente pericoloso, di
una dittatura, bisogna che il valore stesso della democrazia possa
essere salvaguardato attraverso principi di metodo corretti e
corrispondenti alla stessa concezione etimologica del suo
significato. La corruzione, una cultura condizionata, un lento
sviluppo e la poca o limitata informazione, hanno fatto sì che la
costruzione positiva di tale processo resti sempre condizionata in
un’evoluzione poco definita ed, a volte, non corrispondente allo
suo valore, ma oggi, con la forza di una globalizzazione poco
controllata, la vera complicazione sorge in contrasto con i principi
di un processo economico finanziario che pare condizionare
pedissequamente ogni percorso di un “governo del popolo”.
Il problema principale sta nel fatto che la politica dei paesi e di tutta la Comunità intera.. non si è mai veramente interessata a regolamentare il sistema finanziario e bancario.Per cui la vera questione odierna sembra essere quella costrittiva imposta da interessi economici finanziari contrapposti a quelli di una democrazia che dovrebbe compiersi a favore del suo intrinseco significato...Quelli di una politica intesa solo come principio di interessi finanziari non utili ad un'attività sociale. ..o meglio... quelli tra gli interessi speculativi dei pochi...contro il diritto alla vita di tutti.
Se
tanti economisti ...diversi politici.. e persino il Fondo monetario
hanno manifestato parecchi dubbi sul fatto che 80 miliardi di nuovi
prestiti non potranno bastare per rimettere la Grecia nella giusta
direzione, altrettanti studiosi della politica, non nutrono più
dubbi sul fatto che l'ingerenza di una politica economico
finanziaria europea ha costretto e forzato su un sovrano diritto di
democrazia.
L'impressione
è che questo piano rimanga inutile a ribaltare la voluta negativa in
cui la Grecia si trova. Vi sono difficoltà sia sui tempi che sulle
misure definite. Sappiamo tutti che un paese per crescere ha bisogno
di tempo e non sembra nemmeno logico in questo percorso aumentare le
tassazioni delle imprese. Il piano di austerità prevede un programma
ricco di tassazioni... che quasi certamente... finirà col procurare,
come avvenuto nel passato, ulteriori peggioramenti e freni su una
reale possibilità di sviluppo del paese ellenico...Naturalmente in
questo piano di salvataggio il nostro Paese sarà inserito pagandone
un ulteriore prezzo..e questo non sarebbe nemmeno discutibile.. se
non fosse che non si riesce ad immaginare un futuro migliore
attraverso il falso risanamento edificato attraverso una austerità
fuori da ogni comprensibile sano obiettivo.
Sappiamo
che già la Grecia, nel 2009 si è rivolta al Fondo Monetario, per
chieder soccorso in una situazione di sbilancio economico e
finanziario paurosa. Si avviò la strada dei derivati tramite la
banca americana Goldman Sachs falsificando i conti per mascherare
vistose perdite. Ma sappiamo anche che l'Europa, nel suo primo e nel
suo secondo intervento, ha finito con elargire soldi alla Grecia
soprattutto per aiutare le banche tedesche e francesi. In
quell'occasione l'Europa richiese in cambio identiche politiche di
rigore. Se la Grecia dopo alcuni anni è allo stesso stato si
comprende bene come tali politiche non siano servite a nulla.
L'euro
è entrato ormai da diversi anni nelle banche degli stati aderenti.
Il cambio non ha aiutato tutti allo stesso modo..ed i parametri
continuano a non tener conto delle diversità territoriali. E'
difficile..per chi vi è entrato.. uscire da questa moneta, ma
indubbiamente il vero problema è la sua gestione...che non risulta
utile ad una vera crescita...e che, col suo peso, tende sempre più
ad ingabbiare ogni forma di sana democrazia.