di vincenzo cacopardo
Salvare
la nostra democrazia significa fornirgli un supporto valido sul quale
sostenersi con forza. Per fornire tale appoggio bisogna dialogare con
la base in una unica direzione, ma con le diverse funzioni: induttive
e deduttive.Quando queste due funzioni si
intersecano nella fase della costruzione e si fondono nel compito di
chi le esercita, nascono inevitabilmente i compromessi che arrestano
in modo automatico l’efficacia del fluido percorso democratico: -Nessuna governabilità potrà mai essere imposta in un sistema che
deve rimanere legato ai nostri principi democratici. La
governabilità rimane un "fine" e questo fine deve essere ricercato
attraverso un sistema che agevoli la ricerca dell'utile "mezzo" occorrente.
E'
assai semplice percepire che l'odierno sistema di portare avanti un
simile percorso non potrà mai rendere funzionalità alle
istituzioni. Se oggi si vuole mortificare la Costituzione attraverso
le deformanti riforme volute dal governo Renzi..lo si vuole
esclusivamente perchè un sistema finanziario internazionale lo
impone al fine di dirigere la politica a suo modo e convenienza:La
serie di compromessi concepiti.. agevola il
percorso dominante di chi manipola attraverso la forza del denaro. L'
alterazione conseguente che genera continue anomalie.. inoltre..
spinge..in un cammino che favorisce quei potentati che possono
condurre con più facilità il loro gioco di dominio sulla politica.
Non
potrebbe mai esserci la desiderata collaborazione ed il rispetto
dovuto in una fase di riforma
della Costituzione come
quella di oggi voluta esclusivamente da un Premier altero.. nemmeno
votato alle elezioni politiche. Poco o niente può valere il fatto di
riconoscere che.. al momento.. non si intravede alcun altro politico
capace di imporsi con tale determinazione e fermezza..non lontana da
un'arroganza.
Bisognerebbe
prendere esempio da politici come De Gasperi, per riconoscere la
grande percezione su temi tanto delicati...quanto circondati da
conflitti e possibili anomalie: Ricordiamoci che.. esaurita la fase
preparatoria, De Gasperi partiva con un’Assemblea
Costituente nella
quale la sua DC aveva la maggioranza relativa dei seggi (207), ma
rimaneva indietro di 12 unità rispetto al blocco socialcomunista
(219 deputati).
Oggi...altro
che Costituente! Per la prima volta al mondo in un sistema
democratico parlamentare si pretende di cambiare i principi
costituzionali attraverso una riforma imposta da un governo (un
governo venuto fuori da un pasticcio in seno ad un Parlamento che ha
visto una maggioranza affermarsi attraverso un grosso premio di
maggioranza e deputati saltare nel carro del vincitore... che di
vittoria non pare averne ottenuta alcuna! ..Senza nessun dialogo
costituente..si toglie di mezzo con altrettanta superficialità una
storica Camera senatoriale per renderla una..quanto mai.. ininfluente
Camera delle Regioni
(non per le Regioni)
Si
daranno poteri fortissimi ad un'altra Camera il cui comando sarà in
mano ad un unico Capo di Partito...rendendo di fatto il Parlamento inefficace o del tutto inutile..Si procederà così per una
riforma elettorale che determinerà un ricco premio di maggioranza
anche a chi otterrà il consenso da una estrema minoranza da parte
del Paese! Se questo combinato non nasconde approssimazione, fa
intravedere sicuramente la voglia di chi pretende di poter governare
da solo e senza il peso di un Parlamento!
Certo
i tempi sono molto cambiati... ma non lo è lo
spirito della Costituzione che
non può che rimanere lo stesso di quello che animò i padri
costituenti..e cioè quello che vede nei
valori comuni della nostra società
(una società sicuramente cresciuta) un punto di incontro dal quale
non ci si può estraniare: Valori che impongono chiari principi ed un
rispetto sia nel metodo che nel merito. Cambiare
una Costituzione attraverso le riforme non può voler dire
stravolgerne i valori! Togliere una Camera parlamentare assegnandogli
un compito talmente blando ...riformare una legge elettorale a favore
di maggioranze costruite ad arte...principi costituzionali senza
prevedere i contrappesi necessari... con tale fretta ed
approssimazione, è sempre piaciuto a quelle figure machiavelliche
che farebbero la qualunque pur di procedere nella loro
determinazione.
Per
chi andrà al voto per il referendum di Ottobre, sarà più che
necessario aver chiaro e prendere informazioni precise sull'ignobile
stravolgimento dei principi base di una Costituzione voluti dal
governo Renzi.
Non dovrà mai votare per
o contro il Renzi
furbo e scaltro conquistatore di una approssimativa e falsa nuova
politica, ma per i valori fondamentali
che la nostra Costituzione dovrebbe esprimere in favore di un popolo.