Se
nel merito della riforma costituzionale si è cominciato a discutere
mettendone in luce i tanti difetti..sul metodo, al contrario, non ci
si è soffermati con lo stesso impegno in profondità. Eppure il
criterio adottato con prepotenza dal governo Renzi non sembra aver
lasciato alcuno spazio per un riforma che ha comportato il
cambiamento di quasi una cinquantina di articoli. Non si è trattato
di poca cosa visto che ha toccato una vera rivoluzione di una Camera
senatoriale di alta importanza. Le considerazioni di metodo dunque
meritano un primario rispetto da parte di una politica odierna che
pare non metterle in discussione.
Questa
il contenuto di una scheda che in molti avrebbero preferito
“VOLETE
CHE UNA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE CHE RAPPRESENTA LE REGOLE DI UN SISTEMA DEMOCRATICO SI
REALIZZI ATTRAVERSO LA VOCE DI TUTTI IN SENSO PROPORZIONALE E QUINDI
CON UNA REGOLARE COSTITUENTE ?"
Una
voce sola che metterebbe in secondo piano ogni considerazione di merito, la
quale non potrebbe che essere seguente a quella di un metodo più
conforme ad ogni sistema di democrazia.
Sappiamo
come in proposito sia controverso il pensiero dei costituzionalisti,
ma se si pensa di cambiare una Costituzione toccando un punto
saliente come quello dei compiti e dell'elezione del Senato( pur
inerente la parte seconda)..rimane certo il fatto che non sia
possibile farlo eliminando quel carattere indeformabile che ne
esprime i contenuti ed i suoi stessi valori .. se non attraverso la
forza di una assemblea formata in senso proporzionale.
Secondo
parte della dottrina.. l'art 138 (norma sulla produzione relativa
alle leggi costituzionali e alle leggi di revisione costituzionale) la Carta Costituzionale sarebbe suscettibile di revisione, a condizione, tuttavia, che non
venga eliminato il carattere rigido mantenendola
viva nel tempo. Si può di certo adeguarla alle esigenze che vengano
in emersione successivamente, ma non si potrebbe mai sovvertire il
sistema di principi e valori caratterizzanti l'assetto originario..se
non attraverso una adeguata assemblea...Sicuramente non attraverso
una perentoria ed intransigente forzatura di un governo con il voto di maggioranze combinate all'occorrenza per opportunismo ed interesse. Nella
fattispecie relativa al Senato vengono in realtà sovvertiti in modo inadeguato valori contrassegnanti l'assetto originario.