“UN
PASTICCIO BEN ARCHITETTATO”
di
vincenzo cacopardo
VI
SONO PERSONE COME IL SOTTOSCRITTO..CHE DICONO NO AD UN REFERENDUM
SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE PER COMPRENSIBILI RAGIONI DI METODO E
MERITO.. E SI ALLA POSSIBILE COSTRUZIONE DI UN PONTE CHE DIVENTEREBBE
STRATEGICO PER L'ECONOMIA E LO SVILUPPO DEL SUD. VI SONO ALTRI COME
IL MOVIMENTO 5 STELLE CHE, MALGRADO IL LORO RICONOSCIUTO IMPEGNO, DICONO NO A
QUALUNQUE INFRASTRUTTURA..DIMOSTRANDO IN TAL MODO CHE LA
LOTTA RIMANE SOLO CONTRO UN PREMIER CHE HA DI FATTO SPACCATO IL
PAESE. ANCORA UNA VOLTA SI TENDONO A NON SEPARARE I MERITI DALLE
RAGIONI E LE OPPORTUNITA' DAGLI OPPORTUNISMI.
Rimango favorevole alla costruzione del Ponte
sullo stretto come più volte sottolineato in questo blog. Ho sempre
ritenuto fondamentale ammodernare l’assetto territoriale del
Paese.. che è in deficit di infrastrutture, e ciò non può
significare agire prettamente al Nord del territorio. Nel recente
passato si è abbandonata l'infrastruttura più importante per il
collegamento tra la Sicilia e la penisola nell'indifferenza totale di
una mediocre politica ad esclusivo beneficio delle opere del
territorio del Nord che oggi vedono oltre all'Expo, il Mose, l'alta
velocità, ed altri cantieri autostradali persino superflui. Sono
certo che la costruzione di questa grande infrastruttura, oltre a
portare molto lavoro nell'isola, accrescerà il turismo anche per il
solo fatto di venire a vedere l'opera più lunga del mondo. Non si
può trascurare l’importanza di una tale impresa che …soprattutto
per la linea ferroviaria..risulta essenziale. E’ chiaro che questa
se ne trascinerebbe appresso altre…anzi sarebbe un volano utile per
il completamento di quelle non concluse in una regione che deve competere
continuamente con una pesante globalizzazione. Se c'è un motivo in
più per operare sul resto del territorio è proprio la realizzazione
del ponte!
So
che affermando questo mi trascino dietro le critiche di coloro che parlano di questa infrastruttura con la abituale retorica della rovina ambientale ..come so che per tanti sarebbe primario operare a
difesa del territorio nazionale che anno per anno pare sbriciolarsi
sotto il peso di continue inondazioni e frane. Come so che..quando si accenna alle preminenti infrastrutture,
non si percepisce alcun bisogno di operare prima a difesa del
suolo...Ma Sarebbe anche immaginabile pensare che.. proprio questa
opera trainerebbe altre lavori collegati (strade- ferrovie- condotte
d'acqua e dissesti di ogni tipo). Sarebbe comunque uno stimolo enorme
per l'economia del Sud. Non si vede..poi.. per quale ragione non si
potrebbe operare congiuntamente per risolvere egualmente l'insieme
dei problemi. Inoltre la costruzione del ponte (come già ripetuto
altre volte) dovrebbe coinvolgere sostanziosi capitali privati dei
tanti interessati a poter gestire l'opera..che, viceversa, con questo
andazzo.. non vedremo mai più!
Sostenendo
l'importanza necessaria di un Expo ..e di contro.. sottovalutando un
bisogno primario di un collegamento che riguarda il territorio
meridionale...si è continuato ad usare due pesi e due misure..Le
continue anomalie che mettono in evidenza l'assenza totale nei
riguardi di un Sud ormai dimenticato dalla politica nazionale!
Quella
del Ponte sullo Stretto è sempre apparsa come una sceneggiata lunga
diverse decine d'anni proposta ripetutamente da chi non percepisce
l'importanza delle vere innovazioni per il Sud. Quello che riesce
incomprensibile è…percepire una negazione per l’innovazione ed
il funzionamento del proprio territorio da parte degli stessi
siciliani…Intanto il nord se la ride…Mentre lì tutto si fa per
le infrastrutture (i cui finanziamenti non spariscono mai e vengono
spesso compromessi dalla corruzione)…al Sud, si discute e si
tergiversa perdendo ogni occasione. Sembriamo condannati ad una
continua critica su qualunque cosa possa portarci sviluppo e
crescita…restando sempre indietro e favorendo in tal modo un'unica
crescita: quella del nord….che potrà continuare a rivolgerci le
dovute disapprovazioni. Sembriamo davvero dei poveretti…Che ce ne
facciamo della nostra cultura.. se non la accompagniamo col dovuto
progresso?
Detto
ciò non possiamo che notare da parte di Renzi quel solito
comportamento pieno di un proprio interesse che potrebbe pesare ulteriormente
sulle speranze dei cittadini del Sud: Le notizie ci informano di una
assicurazione da parte di Renzi sulla costruzione del Ponte,
sottolineando che prima bisogna pensare alle emergenze. Come se per
il progetto Mose o l'Expo si sia mai prima pensato a risolvere i
tanti problemi del dissesto idrogeologico delle aree delle regioni
del Nord!
Con
puntuale opportunismo, che ha sempre caratterizzato il suo procedere,
il Premier allunga i tempi del referendum e si muove per un consenso
in direzione del Sud promettendo investimenti per un'opera che fino
ad adesso non aveva tenuto in considerazione e lo fa col solito
atteggiamento di sfida che ben conosciamo! Renzi sa bene che potrebbe
ricavare consensi per il referendum vista una forte preclusione del
Si sostenuto dalla Lega e Berlusconi al Nord.. e dei 5 Stelle al
centro. E così non gli resta che promettere e promettere al
Sud..nella ipocrisia e nella conoscenza di quanto corta sia la
coperta...Un
pasticcio ben organizzato per confondere le acque per far confluire
un consenso!
Nel
recente passato un intervento del Ministro Del Rio sembrava aver
posto un definitivo impedimento alla possibilità di poter vedere
nascere quanto prima questa importante infrastruttura. Il ministro
dichiarava, in perfetta analogia con il Presidente Renzi... che...
pur essendovi una certa convergenza di vedute,..si doveva porre
l'esecuzione del ponte sullo Stretto.. solo dopo la risoluzione delle
altre priorità. Persino il sottosegretario alle Infrastrutture,
Umberto
Del Basso De Caro,
aveva parlato di un impegno a valutare l'opportunità di una
riconsiderazione del progetto del ponte sullo stretto come
infrastruttura ferroviaria previa valutazione e analisi rigorosa del
rapporto costi-benefici, come possibile elemento di una strategia di
riammagliatura del sistema infrastrutturale del Mezzogiorno. Una
valutazione talmente assurda che denotava la poca importanza che si
dava all'opera.
Se
per le olimpiadi di Roma il problema si fondava su altre ragioni di
carattere politico elettorale e di coerenza con l'elettorato..lo
stesso non può dirsi per il Ponte!..I 5Stelle non riescono sempre a
valutare le difficoltà insite in un Sud che con l'inizio di
quest'opera porterebbe una serie di altri importanti cantieri ed un
enorme numero di turismo.... Ma per il furbo Premier che ben conosce
le misure di una comunicazione a proprio beneficio..di colpo tutto
cambia!: In prossimità di un Referendum il cui risultato
decreterebbe la sconfitta o la vittoria politica, Renzi si aggrappa
alla promessa di centomila posti di lavoro..dopo non essersi mai
occupato seriamente della grande opera per due anni e mezzo! Qualcuno
si domanda se queste promesse unite ai finanziamenti a pioggia
promossi per la Sicilia non avessero avuto bisogno di un piano
studiato dal suo Governo in senso più logico e se non sarebbe stato
utile definirli anche in rapporto con la costruzione di una
infrastruttura di queste dimensioni...E' la chiara testimonianza di
come la sua politica non abbia mai dimostrato idee e lungimiranza!