15 mar 2018

M5S: espulsioni.. e denunce


UNA QUESTIONE RELATIVA ALLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE SULLA QUALE LA COSTITUZIONE NON SEMBRA DETTARE CONFINI
di vincenzocacopardo
La Procura di Cosenza apre un’indagine in seguito alla denuncia presentata da un attivista escluso dalle liste delle Parlamentarie online, Il riferimento è quello relativo agli elenchi compilati sui candidati al parlamento in vista del voto nazionale avvenuto il 4 marzo.
Il provvedimento nasce da una querela che il PM Donatella Donato ha preso in mano dopo una denunzia contro ignoti con l'ipotesi di un reato di violenza privata ai danni di un attivista escluso dalle liste. Si grida persino all'”assasinio politico” per una esclusione illegittima ai danni di un attivista che si dichiara un fondatore del Movimento 5Stelle . Pare che l'attivista si fosse già rivolto al Tribunale civile di Cosenza, il quale si era dichiarato territorialmente non competente. Un ricorso che sembra essere stato rigettato...con un giudizio secondo il quale il Movimento, seppur con discutibile democraticità, ha la facoltà di scegliere i candidati.
Ormai sono in parecchi che si lamentano per l'espulsione senza una valida giustificazione adducendo che lo statuto stesso del Movimento risulta incostituzionale: Si parla di dittatura poiché a decidere è sempre una sola persona!
Dal punto di vista giuridico i Partiti politici in Italia sono organizzazioni private che si configurano come associazioni non riconosciute e quindi godono di un'ampia libertà d'azione che è prevista dal codice civile. 

Premesso che un Partito.. o Movimento politico che dir si voglia.. nella fattispecie non è tenuto al dovere di un preciso vincolo e premesso anche che chi partecipa ad un Movimento dovrebbe essere a perfetta conoscenza delle regole del suo Statuto (più o meno gradite), questa storia sembra proprio non reggere.All'articolo 49..la Costituzione recita Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”
Secondo questa dicitura la principale funzione di queste organizzazioni è quella di una partecipazione alla politica nazionale attraverso uno scambievole confronto basato su un dialogo democratico. Nondimeno nei fatti, essi si occupano di individuare delle figure come candidati e, attraverso una campagna elettorale, si adoperano per divulgare le linee del proprio programma, al fine di attirare consensi. In questo articolo costituzionale manca decisamente una normativa più decisa sulla libertà degli aderenti rispetto al termine ed i confini democratici che riguardano il metodo organizzativo. Un articolo in stretto legame con l'articolo 67 della Costituzione concernente il vincolo di mandato...e legato anche al tema sui conflitti.

In sostanza il Movimento 5 Stelle adopera il suo metodo nella ricerca delle figure e la classe dirigente del futuro (metodo seppur poco condivisibile)... Tuttavia rimane una questione relativa alla propria organizzazione sulla quale la Costituzione non sembra definirne i confini...Che dovremmo dire sui Partiti tradizionali che hanno più volte condizionato le loro nomine usando sistemi assai meno democratici?
Questa rimane una questione sulla quale non si potranno mai inserire paletti se non si mette mano ad una riforma che chiarisca questi confini attraverso una disciplina più sensata che ponga anche indispensabili margini conflittuali tra Partiti e politica governativa.





14 mar 2018

PD: UN DOLOROSO EPILOGO SCRITTO DA TEMPO ...



Oggi il PD sembra liquefarsi nelle complesse decisioni da operare nell'immediato. Il difficile  percorso di recupero sembra obbligarlo nelle posizioni, ma lo colpevolizza sul piano delle responsabilità  per le scelte operate in questi anni.

di vincenzo cacopardo

Non vi è altra via per il PD che mettersi da parte e sostenere una politica di opposizione? Ma opposizione a chi se non si scorgono altre vie governative!

Sia che il Partito si leghi al carro del programma dei pentastellati sostenendolo dall'esterno..sia che non lo faccia ..dovrà subire un ulteriore calo di consensi.
Più che ad un bivio il PD sembra avviarsi al collasso!
Se anche il centrodestra avesse l'incarico di provvedere ad un possibile governo non avrebbe possibilità di trovare i circa sessanta seggi occorrenti alla Camera se non con lo stesso PD in un impossibile legame con la politica di Salvini..che impatta inequivocabilmente con ogni politica di centrosinistra.

Una metafora odierna del PD potrebbe interpretarsi in quella di un uomo disperso nel mare.. che non scorge terraferma ..nei flutti di una vera tempesta.. con onde gigantesche senza alcun appoggio sul quale fare affidamento..Stremato e sballottato rischia di affogare!
Un paragone triste che vede nel Partito che ha avuto un suo apice fino a qualche anno fa.. avviarsi verso il triste epilogo per gli errori ripetuti dal suo presuntuoso segretario. Un segretario che di certo è riuscito a ricavarsi uno spazio al suo interno.. circondato da accoliti per lo più toscani.

Renzi ha usato il PD come palestra per costruirsi una propria immagine dettando una linea quasi assoluta ed allontanando sempre più un dibattito interno: Un leader costruito dallo stesso Partito che oggi ne paga le conseguenze con la mediocre mentalità di guardare a certe figure che emergono in forza della loro furbizia, della fermezza e dell'arroganza.. Un pensiero che è ancora insito in tanti cittadini che non riescono a comprendere l'importanza di un necessario rispetto che si deve alla politica...

Questo è il modo in cui il Renzismo ha voluto imporsi a tutti i costi.. contrapponendo le parti di un pensiero al fine di spaccare in due il Paese (chi è con lui e chi no): Tipico delle persone assolute che si compiacciono nel brodo della propria ambizione. Ma questo, in buona parte, è anche ciò che merita un Paese che interpreta ancora la politica come una partita di calcio in cui vi sono due squadre che combattono per difendere un pallone!…
E' il concetto di chi guarda la politica in termini di semplificazione e di accanimento verso “il nemico” che sta dall'altra parte:Un modo assai ristretto di concepire la guida politica governativa che ha coinvolto ed accecato l'intero Partito Democratico!.. In questi anni il Partito non pare aver saputo leggere l'importanza del pensiero di chi guardava alla politica con maggiore umiltà in termini di funzionamento e di innovazione ed in favore di utilità verso la propria società.

La semplificazione imposta dal metodo Renziano non è mai stata quella di facilitare un percorso di rinnovamento, ma di renderlo banale e privo di qualità.. E' stata quella di tagliare un nodo poiché non si era capaci di scioglierlo e perchè ciò avrebbe fatto perdere troppo tempo!..E' stata quella di parlare tanto.. senza essere capaci di guardare in lungimiranza!
Nonostante questo.. Matteo Renzi all'interno del suo Partito è stato continuamente osannato come un grande stratega! Lo ha fatto persino la politica internazionale solo ed esclusivamente perchè ha messo mano alle riforme..Se poi queste riforme rispecchiavano idee costruttive e di funzionamento al sistema..portando bene sociale ed equità..meno importava ai soloni di quella politica internazionale che hanno sempre guardato esclusivamente ai parametri di una economia finanziaria globalizzata e fin troppo costringente.

Oggi il PD sembra liquefarsi per le complesse scelte da operare nell'immediato. La sua difficile strada di recupero sembra obbligarlo nelle posizioni, ma  lo colpevolizza sul piano delle responsabilità  per le tante scelte operate in questi anni.





12 mar 2018

LA STRADA CONFUSA VERSO LA GOVERNABILITA'



”Eterogenesi dei fini” di chi ha preteso una legge elettorale farlocca
di vincenzocacopardo

"Non esiste governo guidato dai 5 Stelle che possa ottenere il via libera del Pd. Non è un problema di odio che i grillini hanno seminato. E non è solo un problema di matematica, visto che i numeri non ci sono o sarebbero risicatissimi. I grillini sono un'esperienza politica radicalmente diversa da noi. Lo sono sui valori, sulla democrazia interna, sui vaccini, sull'Europa, sul concetto di lavoro e assistenzialismo, di giustizia e giustizialismo. Abbiamo detto che non avremmo mai fatto il governo con gli estremisti, e per noi sono estremisti sia i 5 Stelle che la Lega. L'unico modo che hanno per fare un governo è mettersi insieme! “
Così Renzi chiarisce la sua posizione! Non si può che apprezzare una presa di posizione decisa che non ammette compromessi per un Partito ormai logorato dalla consultazione elettorale... se non fosse che l'ex premier ( da tempo incoerente) aveva già inserito il suo Partito in vaste aree di compromesso con l'unione di altre forze politiche dell'opposizione che hanno lungamente sostenuto il suo governo.

Adesso la presa di posizione di Renzi sembra più decisa e spinta quasi da una forma di astio nei confronti del M5S e contro quella parte del Paese che si è permessa di votare per coloro che ha sempre definito impreparati ed inaffidabili.
Se da un lato si può comprendere il lungo calvario di sconfitte che negli ultimi tempi ha inseguito il boy scout fiorentino, da un altro lato non ci si può esimere da un giudizio di merito sulle responsabilità. Il tema della responsabilità è certamente riconducibile al PD di Renzi che, avendo messo in atto una legge elettorale insensata solo per fregare il M5s, si è poi ritrovato a fare i conti con un voto che ha messo in netta minoranza sia il suo Partito che quello del vecchio compagno di Nazareno Silvio Berlusconi. Chiamasi: eterogenesi dei fini!..Ossia «conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali».

Adesso Renzi, adducendo un ulteriore azzardo sui compromessi, rischia di lasciare un Paese in difetto di governabilità..e se pur risulta comprensibile la netta diversità del suo Partito con quello del Movimento uscito vittorioso, non può evitare di restare sotto i riflettori di una critica sul tema delle responsabilità.

Difficile pensare ad un governo Salvini-Berlusconi-Meloni sostenuto dal Pd. Come anche un governo M5S-Lega..Qualunque altra strada si percorra rimane sempre più complicata di quella che potrebbe augurarsi il Capo dello Stato.

Renzi ha messo fine alla sua corsa politica proprio perchè fin troppo presuntuoso ed altezzoso. La sua disfatta politica era già stata segnata dopo la consultazione referendaria dello scorso anno..ma pare non avergli insegnato nulla!..
Adesso il destino sembra essere quello di prossime ri-elezioni con rischi grossissimi per il suo irriconoscibile PD!

10 mar 2018

LE CRITICHE A MICCICHE'



divincenzocacopardo
"Rivendichiamo il nostro legittimo diritto di critica e manteniamo ferme le nostre richieste all'indomani di un risultato elettorale che ha registrato importanti segnali di un diffuso malessere e disorientamento degli elettori rispetto ai tradizionali rappresentanti della politica nazionale e regionale".
Con queste dure parole Marianna Caronia con Rosanna Cannata, Tommaso Calderone, Riccardo Gallo esprimono tutto il loro risentimento.. sentendosi rinnegati all'interno dell'organizzazione politica che bolla loro come i veri traditori. Sembra che gli sia stato negato un legittimo diritto di criticare l'operato di Miccichè e chiederne le dimissioni dal ruolo di coordinatore politico di FI in Sicilia. Secondo questi dissidenti ..si era già formato uno scollamento tra l'organizzazione politica e la cittadinanza che lo stesso Miccichè non ha saputo comprendere ed interpretare.


Al di là della figura di Miccichè, non bisognava essere dei geni della politica per comprendere che Forza Italia, malgrado la guida del suo vecchio Cavaliere, avrebbe perso molti consensi!
Il Partito era rinato vecchio.. con scarsissime idee da apportare ad una politica che oggi guarda al cambiamento senza reali soluzioni per le enormi disuguaglianze generatisi negli ultimi anni. Era finito il regno di Miccichè già da tempo..malgrado le ultime elezioni regionali lo abbiano portato alla presidenza di Palazzo dei Normanni. Una buona parte di coloro che oggi si lamentano.. sono gli stessi che lo hanno appoggiato fino a qualche mese fa ed oggi manifestano un diritto di critica all'indomani delle elezioni nazionali che hanno visto un autentico crollo del Partito.
Chi oggi si lamenta non ha saputo cogliere il malessere..mentre coloro che adesso siedono nelle stanze del palazzo, continuano a restare comunque lontani dalla percezione di un considerevole disagio sociale. Gira un malessere diffuso nell'isola da parecchi anni. La gente scappa dalla regione e questa politica ha pensato solo alle poltrone.

9 mar 2018

L' IMPOSTA DI TRUMP NELLA LOGICA DELLA GLOBALIZZAZIONE



di vincenzocacopardo

IL PRIMO PASSO VERSO LA DE-GLOBALIZZAZIONE?

Trump inaugura una discutibile e controversa “tassa” sull'import pari al 25% sull'acciaio e al 10% sull'alluminio. 
Firmando il suo “proclama” sui dazi... ..seppure adesso relativi al solo settore siderurgico, Donald Trump pone una svolta al libero mercato potendo creare di converso una azione di discordanza all'azione di globalizzazione mondiale.Tuttavia lo stesso Presidente degli USA annuncia verso i Paesi alleati una sorta di flessibilita' che potrebbe arginare alcune incontrollate campagne e le lotte commerciali.

Come si può intuire la questione dei dazi stravolge la logica del mercato mondiale globalizzato che trova sfogo proprio nella libera domanda e dove la scelta di una gabella tende a contraddirne il criterio.

Trump ha precisato di poter esentare nazioni e di variare i nuovi dazi sull'import a seconda del Paese. L'Unione Europea potrebbe quindi entrare a far parte di quelle per poter ottenere esenzioni sulla base dei noti rapporti reciproci.

Se per Trump questa decisione risulta necessaria per la sicurezza del mercato americano..rimane comunque un intervento che in un certo senso rovescia la teoria moderna del libero mercato aperto ed esteso nella concorrenza. Una decisione che potrebbe scorgersi come l'inizio di una nuova fase di de-globalizzazione e ripercuotersi in un effetto a catena su tutti i Paesi occidentali.

Non è soltanto la tassa in sé, quanto il gesto che in una economia ampiamente estesa nella sua fase di globalizzazione potrebbe sortire effetti a domino che muterebbero il percorso di una economia mondiale ancora oggi non del tutto apprezzata da alcune Nazioni. Paesi.. che proprio per l'effetto dell'asettico mercato globalizzato.. hanno ceduto qualità e prerogative e scapito di alti interessi della finanza.

8 mar 2018

PD: DA PERDENTE.. A POSSIBILE RISOLUTORE DELLA CRISI

LE CANDIDATURE ALLA PRESIDENZA DELLE CAMERE COME PRELUDIO ALLA COSTRUZIONE DI UNA POSSIBILE MAGGIORANZA
di vincenzocacopardo

Il PD potrebbe voler restare in opposizione! La domanda allora resta la stessa:In opposizione a chi?  

Difficile che.. con l'aria che tira.. possa nascere un governo di maggioranza!

In questa fase il pallino sembra averlo proprio il PD..ossia il Partito perdente. Un Partito seriamente ridimensionato che avrebbe anche l'opportunità di scegliere da quale parte stare.
Se una maggioranza verrà fuori sarà forse ricavata dalle scelte sulle figure delle presidenze delle Camere... e quindi proprio dalla posizione che assumerà il PD sulle personalità proposte o dal M5S o dal Centrodestra.
Se il Centrodestra o il Movimento presieduto da DiMaio proporranno una figura di comodo e di interesse in una delle due Camere a favore del PD..potrebbero ricevere in risposta l'appoggio per il candidato di chi lo ha proposto per la presidenza dell'altra Camera. 
Dopo queste scelte..pian piano si potrebbe determinare una maggioranza o CD-PD..o..M5S-PD..
Vi potranno essere tattiche e dinamiche di ogni sorta che potranno determinare anche appoggi esterni, ma è certo che in questa fase il PD pare essere l'ago della bilancia determinante per il percorso di una linea politica.
Non si scorgono altre alternative se non un governo di scopo voluto dal Capo dello Stato per la riformulazione di una nuova legge elettorale alla quale il Parlamento dovrà dedicarsi in senso più funzionale (si spera). Con questa legge elettorale.. pessima più che sgangherata..si procede verso un percorso dei compromessi. 
Chiunque, imprudentemente, osasse governare rischierebbe di bruciarsi.

7 mar 2018

LA DIFFICILE OPERA DELLE TRATTATIVE PER UNA MAGGIORANZA




Al di là di ogni analisi sulle difficili scelte del Capo dello Stato potremmo azzardare un pensiero sulle difficoltà di costruire una maggioranza.. se non con ulteriori compromessi di cui la politica del nostro Paese è piena.
di vincenzocacopardo

Dopo queste consultazioni elettorali che hanno visto una certa buona affluenza
alle urne, il quadro politico appare cambiato. Se non del tutto.. i veri vincitori restano il Movimento 5stelle seguito dalla evidente affluenza di consensi confluiti sulla Lega di Salvini soprattutto al Nord.

Se l'incarico viene dato alla coalizione Salvini o chi per lui nella qualità di maggior portatore di consensi, il centrodestra dovrà ricercare tale maggioranza apportandovi la forza di una sessantina di seggi mancanti alla Camera ed oltre venti al Senato: Non si scorge dove e quanti ne potrà scovare se non bussando al Partito del PD. Oscurando un po' il mandato a Salvini... Berlusconi (in un successivo mandato esplorativo) con i suoi metodi potrebbe portarsi a casa il consenso di un possibile e consistente numero di parlamentari Renziani. Questo però metterebbe all'angolo la Lega ed è poco pensabile. Di certo ..sulle possibili alleanze Salvini ha già dichiarato impensabile la possibile coalizione col Movimento a guida Di Maio.

Se l'incarico esplorativo verrà dato al Movimento 5Selle... Di Maio potrebbe teoricamente ricavare una Maggioranza sia legandosi con FI che con il PD+LU. La strada su cui maggiormente si batte in queste ore sembra proprio essere quella in direzione di un centrosinistra, ma come tutti sappiamo il segretario Renzi uscente (seppur restante fino alla fine della formazione di un governo) ha negato ogni possibilità di coalizione con le organizzazioni definite antisistemiche e populiste (lega-m5s)..

Come uscirne?

Il dilemma si potrebbe svelare nei prossimi giorni, tuttavia se il Movimento 5 Stelle pur di governare fosse diretto verso la costruzione di una alleanza con un partito definito (fino a qualche giorno prima) “tradizionale” e “colluso” col cattivo sistema di una politica opportunista e conflittuale sempre contrastata, dovrà dare ampie motivazioni poiché tradirebbe i principi fondanti sui quali fino ad adesso ha basato tutte le sue campagne elettorali.
Inoltre tale decisione potrebbe di certo penalizzarlo in una futura votazione dove rischierebbe di perdere una montagna di voti..poichè dimostrazione di una immagine politica convivente con una vecchia logica bipolare.
Non dimentichiamo anche che Di Maio ha già presentato una squadra di governo che, in considerazione di una alleanza, rischierebbe di essere stravolta! Destando incoerenza nel Movimento e quindi malumori all'interno dell'organizzazione politica...

La soluzione quindi dovrà essere ponderata da Di Maio e compagni in modo molto equilibrato non lasciando da parte ogni possibile risvolto negativo.
C'è poco da inondare le piazze dando per scontata una vittoria di governo! Occorre tanta umiltà!..La parte più difficile rimane adesso! E dovrà essere risolta dal Movimento con grande cautela poiché la soluzione non è per nulla scontata.

Se il mandato verrà dato al Movimento che avrà preso più voti.. per non smentire i principi sui quali si è costruito... credo sia opportuno presentarsi da soli con il proprio programma mettendo alla prova i Partiti e quindi  smascherandoli circa il loro impegno sociale. Un programma ed una squadra di governo che difficilmente potrà ottenere una maggioranza ed alla quale il Capo dello Stato declinerà ogni possibilità di presentazione alle Camere. Ricordiamoci che nella fase delicata delle consultazioni il vero problema sarà quello di non smentirsi..soprattutto per un Movimento che ha basato la sua politica sul percorso di una integrità morale!

Quindi sicuramente meglio da parte di questo Movimento restare adesso in forte e solida opposizione lasciando risolvere una inconcludente formazione di governo con la dimostrazione di inciuci tra le parti. Un governo che avrà poca vita..e che potrebbe lasciare presto una vittoria piena ad un Movimento che potrà mettere in atto i valori in cui crede. Per il resto vi sarà modo di verificare la loro coerenza e la capacità governativa..
Insomma per i 5Stelle: meglio oggi con la fretta e la incoerenza o meglio domani nella sicurezza e nella coerenza dei principi?



5 mar 2018

LO SGARBATO SOTTERRATO..


Ad Acerra Di Maio.. nel suo collegio.. seppellisce Vittorio Sgarbi che.. con la ormai nota sgradevole impudenza... ha basato la sua campagna elettorale offendendo il suo antagonista politico sul piano di una estrema
 volgarità.

Con un risultato eclatante del 64% contro un misero 22..Il candidato del Movimento 5 Stelle risponde alle offese gratuite e ripugnanti di chi da tempo si crede di essere il padre eterno della conoscenza e della cultura.  Naturalmente Sgarbi non ha saputo esprimere altra replica..se non quella di scagliarsi contro l'elettorato definendolo ignorante e capra.

E' da tempo che il critico d'arte sembra essere andato fuori di senno..e ciò forse proprio perchè da quando si occupa di politica si sente di poter pontificare ed emettere giudizi ed opinioni come per l'esamina di un oggetto d'arte.. non perdendo occasione di offendere in modo eccessivo e spesso ordinario. Il suo atteggiamento ha finito con lo stancare gran parte del Paese che prima lo aveva lodato... arrecandogli ormai solo giudizi poco edificanti.

Non si spiega ancora come Vittorio Sgarbi venga ancora invitato nei talk televisivi dove persevera nelle immonde critiche ingiuriose persino contro chi lo ospita. Il critico d'arte pare voler soffiare sul fuoco di una politica edificata sugli insulti che ormai ha stancato quasi tutti.
Tutto ciò viene anche confermato dai risultati di queste consultazioni.

ANALISI DEL VOTO :Adesso è tutto più difficile!



Salvini sotterra il cavaliere ed il movimento 5stelle vola..Sarà governo di scopo?
di vincenzocacopardo

Non si prospetta un compito facile per il nostro presidente Mattarella...che nei prossimi giorni dovrà iniziare le consultazioni per la possibile formazione di un governo: Mentre il Movimento 5Stelle conferma la sua
salita oltrepassando di circa due punti il 30%..La debacle preannunciata del Pd è stata segnata dal continuo atteggiamento di arroganza del suo segretario che, dopo le continue sconfitte, ha perseverato nel non dimostrare alcuna capacità di portare consenso su scelte assolute non condivise con gli elettori.
Il Movimento 5Stelle ha confermato..e in certi luoghi implementato... la sua forza soprattutto nel meridione a dimostrazione di quanto il Sud negli ultimi decenni non abbia ricevuto l'attenzione dovuta dalla classe politica tradizionale. Ma il risultato meno aspettato per la destra è stato quello del superamento della Lega di Salvini sul partito di coalizione di Berlusconi: Salvini ha sotterrato il Cavaliere al Nord sul tema dell’immigrazione incontrollata e sull’Europa per lui più che disastrosa. Mentre al sud il voto della destra si è maggiormente concentrato su Fratelli d'Italia.

Ma non si prospetta facile nemmeno il percorso dei 5 Stelle che pur avendo ricevuto un ottimo consenso potrebbero non avere alcuna possibilità di governare se non in coalizione: In questo caso la coalizione più possibile sembra essere quella con il partito di Salvini con il quale insieme potrebbero arrivare ad una forte maggioranza. Ma se nei numeri il conto risulta esatto...non lo è di certo sulla realtà politica che vede da parte dei pentastellati una formazione di governo con i suoi ministri già presentata alla stampa e che difficilmente potrà sortire un gradimento da parte della Lega.
Inoltre non possiamo non rilevare che coalizzandosi, Di Maio, rischierebbe di offendere i principi base del suo Movimento... rischiando di disperdere quei consensi storici che rappresentano lo zoccolo duro di quella organizzazione politica che intende cambiare il sistema. Meglio una solida opposizione salvando i principi! La governabilità per questo Movimento dovrebbe arrivare piena e nel momento opportuno.

Adesso la politica del Paese rimane nelle mani del Capo dello Stato che potrebbe (come già accaduto) finire col risolvere la difficile problematica governativa con un ulteriore governo di scopo dove le forze vincenti unite possano ricercare l'ennesima legge elettorale.



3 mar 2018

Lo scoop finale del Cavaliere nello studio di Vespa



CON IL SUD NON SI PUO' PIU' SCHERZARE!
di vincenzocacopardo
Non c'è dubbio che Berlusconi rappresenta ancora la gran parte più risibile del paese, quella affascinata dal vecchio nonno che, col suo inutile  foglio bianco che sventola ed una più che ostentata saggezza, continua a promettere doni e serenità!
Ed il paese cosa fa? Gli corre ancora dietro dopo anni ed anni dove le promesse non hanno sortito proprio nulla.. soprattutto nel nostro Mezzogiorno! Magari solo perchè costoro sono semplicemente urtati dalla vuota politica per il Sud messa in atto di Renzi in questi anni.

Le problematiche del Sud non si potranno mai risolvere con le esorbitanti promesse di miliardi offerti senza un piano preciso!
Il problema del sud fu già affrontato dal governo Berlusconi nel passato quando con la 488 e la scusante della nascita di realtà produttive improprie per il tessuto locale, si buttarono risorse per arricchire inutili attività, ma non certo per offrire un tessuto infrastrutturale adatto... Il tutto con l’aiuto di leggi operate dai governi succeduti che non si sono mai immedesimati in profondità nel problema, né nel merito, né nel metodo. Forme assistenziali e di sostentamento che dovrebbero essere portate ad esempio per l’inutile risultato prodotto alla economia di tutto il meridione, ma anche per l’errata abitudine a cui sono stati educati molti cittadini...

E Berlusconi cosa fa? Le ripropone col solito azzardato metodo delle eclatanti offerte di investimenti!
Invece di sradicare per sempre l’assurda piaga culturale che ha mirato a garantire delle attività improduttive solo per il mantenimento di chi vi lavorava o per l’arricchimento di chi ne poteva approfittare, si ripropongono in una campagna elettorale più disgustosa che mai.

Possiamo comprendere ormai come con questi interventi a pioggia si ripeterà la solita narrazione...perseverando nel percorrere strade senza l’importante premessa di specifiche attività che mirino ad una realtà produttiva più adatta al luogo e più ricettiva al particolare indotto. Si continueranno a sfruttare agevolazioni senza un vero arricchimento per il territorio... Agevolazioni che naturalmente si presteranno alla pura speculazione .

lo sviluppo migliore di ogni Paese passa necessariamente attraverso il riscontro con le proprie naturali risorse, esse sono la base principale di un futuro processo economico proseguito dalla fattiva opera di chi poi vi lavora”. La ricetta migliore quindi non potrà mai essere quella offerta per puro opportunismo da chi in questo nostro territorio non vi ha vissuto e non ha la minima percezione della realtà locale! Non potrà mai essere quella di una legge che permette finanziamenti privati diretti verso l’illogica nascita di realtà produttive inutili, ma un intervento pubblico studiato al fine di realizzare infrastrutture adatte e più utili.

Malgrado le fantastiche promesse di un ultra ottantenne Cavaliere (ancora tutte da vedere e considerare)..il territorio rimane uno dei fattori su cui maggiormente si misura la competitività di un’area, ed il Sud non avendo adeguate infrastrutture, né uno studio adatto sul quale definirle, non potrà mai avere una concreta opportunità di sviluppo.

2 mar 2018

CAMBIARE IL SISTEMA PER CAMBIARE I PARTITI






C'E' UN CONTINUO SIMULARE DI BERLUSCONI E SALVINI, SUL LORO LEGAME IN COALIZIONE: CONTINUANO A MENTIRE SPUDORATAMENTE PUR DI OTTENERE LA POSSIBILITA' DI DETERMINARE UNA MAGGIORANZA. MA C'E' ANCHE UN PERSEVERARE DI ARROGANZA DA PARTE DI RENZI CHE DA ROTTAMATORE HA FINITO POI COL DIMOSTRARE DI ESSERE L'EMBLEMA DI CHI HA GENERATO ROTTAMI. LA RAZIONALITÀ CI PORTA INEVITABILMENTE A PENSARE CHE L'UNICA SOLUZIONE PER IL FUTURO, DETTATA FORTEMENTE DALL'EUROPA, SARA' QUELLA DI UNA GRANDE COALIZIONE CHE PREMIERA' FORSE QUELLA AMBITA STABILITA'..MA CHE LASCERA' LE INCOLMABILI DISUGUAGLIANZE NEL PAESE.

di vincenzocacopardo

E' la logica duratura di un vecchio modo di ragionare che pare ancora incantare una grande parte dei cittadini che vanno al voto: Per loro ciò che più conta è quella furbizia subdola e spicciola che si esprime..assai più della coerenza! Ma anche una forma di astio costruitasi a causa di quelle vecchie ideologie contrapposte ormai poco utili..Insomma..una rivalsa..quasi una ritorsione per abbattere il nemico della barricata opposta. Senza considerare che poi queste due forze trovano sempre un modo per mettersi d'accordo!

Sono in molti ancora che, pur lamentandosi del sistema politico che ci guida, si portano verso il seggio votando per le vecchie forze dei partiti tradizionali. Una illogica posizione che li rende come autolesionisti! In molti non percepiscono l'importanza di un vero cambiamento..mentre tanti altri perseverano nell'immaginare personaggi del passato ancora una volta identificati come gli innovatori di una politica per il futuro.
Eppure Berlusconi ha governato per parecchi anni..lasciando per strada macerie! Come per altro anche Renzi, malgrado un PIL leggermente in rialzo, continua a non volere accorgersi che i suoi tre anni di governo..in linea con una politica assai poco equa e non utile per il sud, hanno allargato enormemente le disuguaglianze!

Quella di oggi sembra una pantomima che rimette in gioco questi personaggi con le loro vecchie organizzazioni malgrado abbiano già dato prova di scarsissima lungimiranza politica. Ma il popolo ..e spesso anche il più disagiato.. persevera nel votarli..nel dargli ancora quella fiducia che già da tempo è stata delusa dai scarsissimi risultati! Occorrerebbe una presa di coraggio decisa..ma anche aver conoscenza esatta di ciò che sta avvenendo. Con queste figure che occupano il Parlamento nulla potrà mai cambiare ed i Partiti..con le loro figure dominanti..resteranno identici!
Non esistono strade alternative al cambiamento.. se non quelle di buttarsi verso il nuovo che avanza!
PRIMA SI CAMBIA IL SISTEMA ..POI I PARTITI!

28 feb 2018

COSA STABILISCE IL ROSATELLUM: informazioni utili per il voto




Gli italiani al voto per le nazionali del 2018 vedranno il formarsi di coalizioni e sbarramenti, ed una divisione tra la parte maggioritaria e quella proporzionale, inoltre il divieto di voto disgiunto che di fatto li obbligherà a scegliere quale delle due parti politiche privilegiare, non lasciando liberi sulla scelta della figura

di vincenzo cacopardo

Il cosiddetto Rosatellum bis sostituisce l'Italicum modificato dalla Corte Costituzionale alla Camera e il Consultellum per il Senato. Un criterio elettorale voluto dalla maggior parte dei Partiti (escluso il Movimento 5 Stelle e la sinistra più estrema) per poter assimilare in modo piu' omogeneo il sistema sia per la Camera che per il Senato. Un sistema misto proporzionale e maggioritario, in cui un terzo di deputati e senatori viene eletto in collegi uninominali e i restanti due terzi sono eletti con un sistema proporzionale di lista.

In pratica dei 630 seggi della Camera 232 saranno assegnati in collegi uninominali (maggioritario) 386 nei collegi plurinominali (proporzionale). Vi saranno poi 12 seggi che verranno assegnati con la circoscrizione estero.
Per il Senato 315 seggi di cui 116 saranno assegnati in collegi uninominali (maggioritario) e 193 in quelli plurinominali (proporzionale)..Inoltre 6 assegnati con la circoscrizione estero.
I candidati più votati nei collegi uninominali (maggioritario) sia alla Camera che al Senato.. otterranno direttamente il proprio seggio, anche ottenendo un solo voto più del contendente antagonista.

La legge prevede che il territorio nazionale venga diviso in collegi plurinominali definito attraverso un decreto governativo. Il sistema del Rosatellum prevede che i collegi plurinominali siano formati dall'accorpamento di più collegi uninominali. Quindi in ogni collegio plurinominale non si potranno eleggere più di 8 deputati, ma se ne potranno solo eleggere meno a seconda della Regione. Nei singoli collegi plurinominali le liste restano bloccate, ma i collegi dovrebbero essere abbastanza piccoli da garantire la riconoscibilità dell'eletto.

Per ciò che riguarda la soglia di sbarramento nella quota proporzionale per il singolo Partito viene fissata al 3% su base nazionale, sia al Senato che alla Camera. Ma viene prevista anche una soglia minima del 10% per le coalizioni (all'interno del quale però almeno una lista deve aver superato il 3%). Rimane comunque eletto ogni candidato di un Partito anche se lo stesso partito viene escluso dalla spartizione dei seggi per non avere raggiunto il 3%

Rimane fondamentale sottolineare l'importante differenza stabilita dalla Costituzione, tra il voto per la Camera e quello per il Senato che è sempre stato stabilito su base regionale. Il Rosatellum prevede che la ripartizione dei seggi del Senato rimane solo regionale e quindi meno dipendente dal totale nazionale dei voti del Senato, fermo restando che le soglie del 3% e del 10% resteranno calcolate su base nazionale.
Per il resto, la parte proporzionale di Camera e Senato è sostanzialmente uguale.

Questa legge, al contrario dell'Italicum, tende a premiare le coalizioni e non le liste. Pur tuttavia in considerazione che la Costituzione non prevede il vincolo di mandato.. dando in tal modo autonomia alle Camere, i Partiti coalizzati potranno sciogliere l'alleanza in qualsiasi momento. Ma la novità rilevante è che il voto sarà espresso su una sola scheda vietando di fatto il voto disgiunto, ovvero la possibilità di votare un candidato nel collegio uninominale e una lista a lui non collegata nella parte proporzionale. Questo rilevante procedimento elettorale toglie sostanza e valore al sistema proporzionale e priverà lo stesso elettore di scegliere liberamente un partito e un candidato al maggioritario.

27 feb 2018

Insensati attacchi che dimostrano timore




Di Maio: il solito incompetente... 
Il Movimento: inadeguato e manchevole perchè al suo interno raccoglie chi si

concede di non operare i versamenti in favore delle piccole aziende... la Raggi: che non si preoccupa con giusta lena della abbondante nevicata che potrebbe causare disagi.. E poi..le volgarissime immagini di un Vittorio Sgarbi (più guitto che buffo) seduto nel cesso che deride il candidato premier dei
5Stelle, un cavaliere (più farsesco che vetusto) che schernisce il nuovo Movimento definendolo una setta..e così via..

Ma sono soprattutto i due poli contrapposti che li temono..ed è di tutta evidenza come Renzi e Berlusconi si dimostrino preoccupati serrando le fila insieme in una contesa aperta con colpi bassi e persino ordinari. Colpi che dimostrano solo la forte preoccupazione di poter restare fuori dai giochi.
Al di là di ogni visione politica..sembra che tutti nella volgarità o nel malanimo attacchino in malo modo (persino maldestro) i 5Stelle. Ci sembra opportuno e lineare mettere in evidenza l'innegabile panico di una vecchia politica.
Si attende solo quando questi due capi di partito annunceranno l'arrivo di un prossimo disastro: allagamento, terremoto, smottamento, incendio nel Paese.. che verrà addebitato al nuovo Movimento che sembra avere una singolare “pretesa” di dare forza ad un diverso cambiamento.