DENTRO LA CORNICE DI UNA DIFFICILE INTESA POLITICA TRA LE FORZE DI GOVERNO... SI SCORGE LO STORICO ANNOSO CONTRASTO TRA UN SETTENTRIONE ED UN MERIDIONE.
di vincenzo cacopardo
Il
TAV: costa parecchi miliardi di euro..vi passano solo i
treni e trasporta solo merci... risparmiando pochissimo tempo, ma e'
un'opera del Nord. Il ponte di Messina: costa meno di un quarto del
Tav...trasporta merci..passeggeri..auto...treni..induce a migliorare
le infrastrutture di supporto e fa risparmiare molto tempo, ma
riguarda il Sud.
Al di là di ogni
considerazione sulla possibile costruzione di un ponte tra la Sicilia
ed il continente, quello che desta sconforto è il modo e
l'insistenza di affrontare la collocazione delle infrastrutture quasi
esclusivamente con l'intenzione di far crescere il Paese in modo
disomogeneo: Non si scorge ancora alcun piano infrastrutturale per il
Sud e si insiste con le smisurate opere al Nord nel silenzio di una
politica nazionale accomodante ed a volte poco interessata al proprio
territorio.
Oggi
il Nord è sicuramente protetto dalla politica comunicativa enfatica
e un pò ruvida di Salvini che, malgrado gli sforzi per apparire il politico
di tutta la Nazione, rimane sempre legato ad un elettorato
imprenditoriale del Nord. Al contrario il Sud, nonostante l'interesse
di un Movimento che non sembra essere sufficientemente attento alla
sua crescita sul piano connaturale, rimane scoperto da una politica
di vera funzione di sviluppo. In un certo senso, tramite l'intesa con una politica persino interessata, l'imprenditoria del Nord
continua a schiacciare quella del meridione traendone profitto: Sarà sempre più difficile per un imprenditore del Sud
sviluppare la sua crescita poiché.. senza le dovute infrastrutture..
la concorrenza rimane sempre sleale.
Al
Nord si è tirati dritti verso un Mose a salvaguardia delle acque di Venezia.. costato decine di miliardi ed
ancora... dopo anni ed anni.. mai messo in funzione.. dichiarato persino inutile e costoso. Un'opera dove pare che tanta imprenditoria e
qualche politico ne abbiano approfittato dilaniando le finanze
pubbliche. Lo stesso potrebbe ripetersi con il Tav e con le
superstrade del Piemonte, della Lombardia e del Veneto ... Ma quando
si accenna al Sud ed alla particolare opera che renderebbe il
tragitto verso il Nord ed il Continente... più
conveniente ed a beneficio della stessa economia, tutto rimane fermo
con la scusa della malavita e delle logiche sullo spreco!
Un
treno passeggeri veloce da Milano a Roma impiega appena tre
ore..quando da Palermo a Napoli ce ne vogliono più di dodici..Per
non parlare della lungaggine e dei costi riguardo lo spostamento delle merci...
Pare inutile persino ripeterlo! Non
esiste un vero piano di crescita per lo sviluppo del sud che preveda
uno studio connaturato al territorio, ma esistono sempre i grandi
investimenti infrastrutturali per il Nord imprenditoriale che tanto
piace e sostiene il leader della Lega.