16 mar 2025

L'INNOVAZIONE MONOPOLISTICA DEL NUOVO CAPITALISMO



“Ogni retorica sulla pace lascia il tempo che trova”.


analisi di vincenzo cacopardo

Un capitalismo che non sopporta più la democrazia e che intende procedere senza regole, un capitalismo di sfrontata innovazione che non tiene più conto di ogni principio sociale: -In un certo senso anti progressita e persino anacronistico!
Sembra che qualcuno non sopporti più un sistema democratico in rapporto con le regole di un capitalismo che miri ad un preciso bene sociale. Un sistema che ha tenuto in tutti questi anni dopo l'ultima guerra.
Qualcuno crede che una democrazia possa trasformarsi da liberale ad illiberale...come già proposto dallo zar Putin al G-20 ad Osaka 28-29 giugno del 2019:- Per il presidente russo in carica da più di vent'anni la democrazia liberale prevalente nell'occidente si è ormai esaurita nel suo scopo, non garantendo più una libertà sociale anteponendone un'altra che lui ha sempre definito “illiberale” …Per lui si è ormai esaurito il compito, quello di garantire a tutti le libertà personali e sociali ed il mondo richiede regole più rigide a garanzia delle esigenze primarie dei popoli.
Al di là dell'ossimoro sulla parola democrazia illiberale, sembra improponibile continuare a sostenere ogni altro dialogo sul tema, in quanto la democrazia rimarrà sempre un sistema politico che si fonda sul principio della sovranità popolare, e cioè quello di garantire a tutti libertà personali e sociali. Che poi in proposito  vi siano sistemi che sostengono di essere democratici e che in realtà  lo siano assai poco, questo è  un altro capitolo!!
Oggi, proprio per l'esagerato rapporto concorrenziale di una Cina che opera nella produzione attraverso costi della mano d'opera estremamente bassi, provocando sfrenata competizione, il mondo sembra essersi scatenato ed anche l'America (da sempre baluardo della democrazia liberale) ne risente, non cercando nuove forme di contrasto relative al lavoro ed all'ingegno, ma solo quelle legate ai principi di una conquista dei territori.... come la Greonlandia, il canale di Panama, il Canada e la stessa Ucraina, non più protetta, ma spogliata delle sue terre più feconde.
Se questa è l'innovazione, siamo messi proprio bene! Si torna indietro: Prevale la forza, l'arroganza, la supremazia, si prospetta persino il futuro comando di forze militari e non più di una politica civile...Ogni retorica sulla pace lascia il tempo che trova.

11 mar 2025

PACE EFFIMERA E PACE SALVAGUARDATA




L'errore ingenuo della Von der Leyen è stato quello di aver usato il verbo “riarmare” che ha dato stura alle proteste dei tanti puristi della retorica per la pace: I sostenitori di quella pace astratta assai più effimera che salvaguardata!Bisognerebbe anche spiegare a costoro che, quando si vuole proteggere il proprio territorio, una forma di difesa non può che essere necessaria... e questa, al contrario di quello che si vuol far credere, non è fatta solo di fucili, mitragliatori, carri armati e bombe, ma prettamente di moderni sistemi tecnologici, logistica e satellitare ed altre tecnologie di deterrenza che servono a bloccare ogni possibile attacco di un paese che volesse invadere il nostro territorio: in questo caso quello Europeo.

Giusto per l'Europa, trattandosi ancora di una unione di Paesi, questo sarà possibile, se si procede verso un necessario coordinamento di difesa che possa individuare meglio la distribuzione di queste logistiche di difesa onde evitare inutili spese, sovrapposizioni e maggior controllo degli spazi strategici. Senza questo coordinamento non si otterrà mai una difesa forte e sicura e si disperderanno le risorse!

Tuttavia, in questo contesto, quello che più impressiona, sono le continue manifestazioni sul concetto generico di “pace” che solo attraverso una adeguata difesa si può veramente salvaguardare. Non fanno bene alla nostra società i deleteri sproloqui di Salvini e Conte che, senza responsabilità nei confronti dell'Europa, ma solo per un assurdo principio di propaganda, spingono pericolosamente un popolo, ancora poco convinto, alla ribellione.

Un dato di fatto è certo: sull'Ucraina si continua a parlare di "guerra" e non di difesa del territorio...Può sembrare la stessa cosa, ma in realtà il termine cambia lo stato delle cose.

Per l'attuale amministrazione Americana non si può non avere disprezzo. L'atteggiamento di Trump ha favorito l'azione dell'autocrate Putin che procede con maggior lena e ferocia nella conquista di un territorio sovrano fregandosene delle trattative. È stupefacente accorgersi come in tanti considerino questa azione di Trump come favorevole ad una pace...parlando sempre di guerra impossibile da vincere. Per questi nuovo pacifisti, come anche per Trump, quello che conta è solo l'azione pragmatica di una qualunque pace, distogliendo l'attenzione su ogni altro principio di libertà, di giustizia, di sovranità territoriale e quindi di vera pace!!

"Ci sono i sogni e c' è la realtà" .così ha esordito in un programma telavisivo un deputato della Lega (i peggiori sostenitori di questo Governo) in riferimento alla questione dell'Ucraina e della pace a tutti i costi...Come dire che ogni principio di sovranità e di libertà dei popoli è solo identificabile in un sogno...Credo insopportabile una simile esternazione in generale...ma, ancora di più, verso un popolo che ha sofferto e soffre tutt'ora...

Mi domando quindi come non ci si renda conto di come questo freddo incedere pragmatico, che calpesta ogni principio umano, possa oggi incidere sopra ogni altra ragione. Una chiara sconfitta dell'uomo e dell'umanesimo costruito attraverso la storia: Un'assurda vittoria di quel glaciale assolutismo che sovverte e riduce ogni valore conquistato a fatica nei millenni...

vcacopardo

10 mar 2025

CASO DICIOTTI: UNA SENTENZA CHE FA DISCUTERE



Sono in tanti che restano quasi scandalizzati da una sentenza sezioni unite della Cassazione per quella che sottolineano come “sentenza incoerente”. Tuttavia sembra che la stessa Cassazione faccia un chiaro riferimento tra le funzioni amministrative e le motivazioni di indirizzo politico.
In verità ogni sentenza deve sapersi leggere ed interpretare in modo corretto, evitando di trarre giudizi affrettati:La suprema Corte sottolinea “si è in presenza di un atto che esprime una funzione amministrativa da svolgere, sia pure in attuazione di un indirizzo politico, al fine di contemperare gli interessi in gioco... e che proprio per questo si innesta su una regolamentazione che a vari livelli, internazionale e nazionale, ne segna i confini.”
Per cui..si può pensare che le motivazioni politiche non possono snaturare la qualificazione di un atto che concerne un aspetto amministrativo per un danno subito! Per la Cassazione non può mai trattarsi di un difetto di giurisdizione, ma di saper collocare giustamente un atto amministrativo al di là di un atto politico: Rifiuto dell’autorizzazione allo sbarco dei migranti soccorsi in mare in zona SAR – Atto politico sottratto al controllo giurisdizionale”
Una sentenza che fa storia e principio...
Se qualcuno la contesta è solo perché ignora alcuni principi fondamentali sui diritti umani e costituzionali.
vcacopardo

2 mar 2025

LA “GUERRA” ED I PURISTI DEL PENSIERO ASTRATTO




Il voltafaccia politico del governo americano sottomette il predato e favorisce il predatore per i dominanti interessi economici. Vince chi ha le armi... soccombe chi vuole proteggersi. Tutto cambia! Col senno di poi tutto è più facilmente criticabile!

Quello che riesce difficile comprendere oggi è quel dilungarsi sul tema del paese Ucraino, invaso dalla Russia da ormai tre anni, dove c'è ancora chi persevera a ricercare opinioni alternative alla difesa del proprio terrirorio, continuando con spettacolari prese di posizioni in modo arzigogolato e pernicioso. Opinioni divergenti dove ci si arrampica in tutti i modi per dimostrare un qualsiasi errore del presidente Zelensky o addirittura additando la sua figura come uno spericolato rivoluzionario nazista. Un uomo che, al contrario, volendo in tutti i modi dimostrare di amare il suo popolo, sacrifica se stesso. Tuttavia ci si ostina sempre a trovargli un errore qualunque pur di mettere in cattiva luce certi valori democratici che dovrebbero guidare la società mondiale: Si insiste persino nel prenderlo in giro sull'inopportunità di essere andato alla Casa Bianca ed esser stato trattato a calci in faccia e sbeffegiato con volgarità, omettendo quanto invece potrebbe essergli costato andarvi dopo le parole sconvenienti e persino minacciose del bullo Trump dei giorni precedenti: Avrà anche fatto qualche errore sottovalutando i personaggi e la loro mancanza di rispetto di fronte ad un ospite, ma sicuramente altrettanto non ha fatto lui che si è sempre mosso con una certa umiltà davanti ai Paesi del mondo per difendere gli interessi del proprio Paese! Bisognerebbe anche comprendere quanto rischia lui e la sua famiglia per aver difeso i confini del suo Paese, poiché oggi anche l'America lo ricatta in modo indegno!
Malgrado queste prese di posizioni del governo americano stupiscano tutto l'Occidente... (gran parte del quale si è schierato in difesa del presidente ucraino), vi sono ancora alcuni che insistono sulla inopportunità di una “guerra”, evitando di parlare di “difesa” non voluta, ma solo imposta da un dittatore: Se guerra è sempre stata ...è stata una guerra di difesa giustificata, mentre quella ingiustificata è ancora oggi quella dell'aggressore che attacca ed è inaspettatamente protetto dal presidente americano per motivazioni personali e di interesse economico che mirano a sacrificare gli stessi interessi dell'Ucraina.
E'assai triste constatare la paura dei tanti, lontani mille miglia, che temendo di subire problemi dovuti a scambi commerciali o maggiori costi sull'energia, dimenticano ogni sacrificio di un Paese che non ha colpe e che subisce gravissime perdite umane, oltre ad avere il proprio terrirorio distrutto. Tutto ciò non può nemmeno appartenere ai principi cristiani, tuttavia tanti di costoro che continuano a considerarsi cristiani “pacifisti” ritengono l'occidente responsabile e colpevole di voler continuare la difesa del paese aggredito
Costoro, che si credono capaci di conocere le verità su ciò che sta accadendo, ritengono anche che con la diplomazia europea tutto si sarebbe potuto risolvere. I cosidetti puristi del pensiero astratto come Di battista o Santoro ed altri come loro, dimenticano quanto i leader Europei hanno cercato diplomaticamente un accordo con Putin il quale imponendo la sua autocrazia ricercava solo accordi con chi aveva l'assoluto comando della Nato ossia la Casa Bianca.: Inoltre il loro enfatico pragmatismo si muove con caparbietà ed ostinazione non privo di una particolare presunzione.
Queste “anime belle” pur non volendole ritenere putiniane, finiscono in un certo modo col sostenere il pensiero di Putin, aggravando certe posizioni e le opinioni di chi ancora oggi non percepisce o si ritiene confuso, temendo che il nostro Paese possa restare compromesso in una guerra.
vcacopardo


22 feb 2025

TRUMP E PUTIN ALLA CONQUISTA DEI TERRITORI

 


Abbiamo scritto parecchio su questo Blog riguardo al conflitto iniziato con una aggressione da parte del dittatore russo nei confronti di un territorio sovrano, abbiamo fatto riferimento alla Nato, al possibile intervento degli americani, all'invio delle armi, alla democrazia illiberale proposta da Putin, alla possibilità di una resa incondizionata... etc..Tutte motivazioni che si inseriscono nel contesto di una aggressione talmente violenta da non riuscire a determinarne una più precisa! Tuttavia, all'occhio odierno, è anche possibile che, al di là di tutte le precedenti considerazioni di cui tanto si è discusso nei social e nelle TV, lo scopo del dittatore possa essere stato soprattutto quello di appropriarsi di una terra decisamente più florida. Un capo supremo di un impero che in questi ultimi anni sembra aver lavorato per dividere l' Europa: Lo ha fatto incidendo sugli Stati meno forti e spostati ad est, ma anche su alcuni partiti come quello italiano della Lega che col suo nazionalismo ha compromesso la logica di una Unione che si sarebbe resa più forte. Questa circostanza comprende oggi anche il pensiero, alquanto mediocre del partito di Conte che, in nome di una retorica pacifista, insiste nel non inoltrarsi in altri pensieri ed analisi più pragmatiche e di concreto interesse, finendo col definire "guerra" quella che è stata una vile aggressione contro chi ha avuto tutto il diritto di difendersi.

Oggi sembrano esservi interessanti rapporti commerciali tra la Repubblica popolare Cinese e l'Europa..soprattutto con la Germania. Una Cina oggi  vicina alla Russia che distribuisce energia. Ma altri interessi cinesi potrebbero riguardare l'Ucraina, la Groenlandia ed il canale di Panama. Questa pare essere la possibile ragione in più per la quale, l'ormai autocrate Trump, si accanisce contro la stessa Europa e Zelensky in barba ad un ordine mondiale che ha visto l'America sempre grande alleata dell'occidente europeo ed a protezione dei suoi confini: Frenare gli interessi di una Cina che oggi sta a guardare, ma sempre pronta ad intervenire sui territori e' sicuramente un motivo in più. Secondo il presidente americano questo interesse potrebbe sortire risvolti e la stessa Cina potrebbe farla da padrona. L'accanimento verso l'Ucraina e l'Europa che fin oggi ha protetto il territorio dall'invasione potrebbe essere anche questo! Inoltre come tutti sappiamo lo stesso territorio ucraino e ricco di minerali che fanno gola.

Nulla esclude che, oggi, il rapporto rinforzato tra Putin e Trump, avendo ambedue un piglio autarchico, li abbia portati ad una sotterranea allenza per la spartizione di queste terre senza alcuna altra considerazione da parte di un presidente USA sulle vecchie alleanze ed i valori principali dell'occidente ....Una alleanza, la loro, che dovrà  sicuramente non essere sottovaluta  dalla stessa Cina.

vcacopardo


14 feb 2025

IL "MITO" CONTRAPPOSTO AL "POPULISMO"

 




La politica costretta a creare miti per contrastare  una naturale reazione popolare 


Se davvero l'avanzata dei valori del popolo... indicata in modo dispregiativo come “populismo”... rappresenta una minaccia per il sistema, è anche vero che a questo..oggi.. vi si oppone la forza delle figure. In realtà il popolarismo odierno è caratterizzato da una particolare attenzione verso i valori e la qualità di vita delle classi popolari.

di vincenzo cacopardo

Si tende a costruire ed esaltare figure nuove per distogliere l'attenzione e smontare le richieste di un popolo che vorrebbe maggior equità e senso sociale da parte della politica. Già da tempo la studiata ricerca delle figure viene messa il luce al di là di ogni programma ed ogni idea.. persino al di fuori dal contesto dei consolidati vecchi Partiti! Ciò proprio per confondere i tanti cittadini imprimendo loro una sensazione di novità tesa a soffocare ogni possibile reazione popolare provocata dallo squallore di una odierna politica costruita per lo più sugli interessi personali e la corruzione.

Pensare che si possa cambiare il percorso politico attraverso una figura, equivale a non aver ancora intuito il pericolo di quel meccanismo che ci imprigiona e che condiziona una strada politica più logica e funzionale...(Costoro possono essere identificati come gli abili sostenitori di una politica ipocrita e di manipolazione, ma le speranze di una vera crescita restano solo una favola!)... Al di là di ogni tentativo di voler far credere ad uno sviluppo attraverso formule e formulette dettate dal singolo, questa rimane in se una delle ragioni per la quale i Paesi mettono in crisi ogni modello di vera democrazia.

I valori del Popolarismo rimangono quelli legati ad una dottrina politica democratica che non può essere confusa con un disprezzo verso il Populismo. Le espressioni "Popolare" o "del popolo" in questo contesto hanno due significati distinti: il primo è l'idea che i Partiti dovrebbero cercare di promuovere il bene di tutti i membri della società, al contrario di soggetti che promuovono il bene di un gruppo specifico, cioè di una classe; il secondo si riferisce ad una società in cui le persone vivono in armonia e dove le persone ed i gruppi sono interessati alla cura gli uni degli altri.

Da qui si evidenzia la responsabilità di un sistema che deve potersi cambiare a favore ed a sostegno di una vera economia e delle esigenze di una società più equa. Pensare di poter cambiare ciò solo attraverso la rigenerazione di nuove figure non è sufficiente..ma solo forviante!. 

L’esaltazione dei personaggi sembra ormai far parte integrante della nostra società che assume inconsapevolmente un valore, diventando una guida che genera motivo di ostacolo per il cammino di una società verso il futuro. Da tempo la politica non rimane esclusa dal fascino della mitizzazione. Prova ne sono, non soltanto le idealizzazioni rivolte verso chi ostenta una tipica politica di clamore e di immagine, ma gli stessi archetipi sui quali si continuano a fondare le basi della cultura politica: Mentalità che…generando circoli viziosi, finiscono col trascurare le vere capacità dei tanti che potrebbero essere utili per la costruzione di una politica attiva soprattutto nei fatti.

Le dimensioni amplificate dell’attuale modo di rappresentarsi in politica si riflettono con evidenza su una costante incapacità di saper far funzionare lo stesso sistema. I comportamenti che portano ad una mitizzazione si potrebbero facilmente percepire nella mancata conferma dell'individuo in un generale contesto sociale e sono facilmente riscontrabili anche nell'insicurezza dei tanti individui non capaci di sapersi imporre col la forza delle proprie idee: Si tende ancora ad idealizzare in modo esasperato l’immagine, creando attorno a questa un alone di sublimazione che finisce col mettere in evidenza l’assolutismo del personaggio e dogmatizzare ogni suo pensiero

Trump, come altri, pare venuto fuori all'improvviso in forza di un sistema economico finanziario che in quel Paese detta la politica. Viene fuori con estremo clamore...E' stato proposto e messo alla ribalta quasi come un mito...un mostro sacro di una moderna politica che fa presa e che comunica sulla base della presunzione e della spettacolarità! (Basterebbe osservare come firma i suoi decreti con l'uso di un pennarello che mette fortemente in mostra la firma).

Tutto ciò rimane il prodotto di una mentalità arcaica dominata da un pensiero ormai incantato che finisce col determinare l'irrazionale concetto che, attraverso una immagine forte e decisa, tutto possa essere possibile.. persino con i rischi di ulteriori guerre . Il risultato è davanti ai nostri occhi: Partiti falliti nella loro opera di costruzione, che si sgretolano nel quadro di una società sopraffatta da un assolutismo e da singole figure pompate ed idolatrate che non potranno mai definire una vera democrazia in favore del popolo e dei suoi cittadini: Difficile che un vero concetto di democrazia possa svilupparsi sposando la edificazione dei nuovi “miti” di questa politica odierna!

vcacopardo





13 feb 2025

LE NUOVE POLITICHE PLUTOCRATICHE E CONSERVATRICI

 




Un impero americano alla ricerca del suo isolamento ed una Unione disunita determinano una pericolosa rottura: Tutto pare cambiare....


Sembra un dato di fatto che questa nuova politica Americana, ormai quasi irriconoscibile, cammini verso un proprio isolamento rispetto alle altre democrazie mondiali ed i loro sistemi economici.

Una “falsa democrazia” che continua a sostenere una politica come governo di un popolo solo attraverso la forza del denaro e di chi mitizza in modo assoluto certi personaggi. Una democrazia che non è mai apparsa equilibrata e che oggi riesce a far eleggere un magnate ostinato che basa la sua capacità politica solo sull'arroganza e la forza dei capitali...una figura Tycoon accentratrice ed ostinata che pare non conoscere alcuna etica sociale.

Con l'insediamento di Trump, a capo del governo americano, molte cose sembrano cambiare nei rapporti con l'Europa...sicuramente questa Unione europea non appare per nulla un interlocutore valido per il presidente americano che oggi guarda e si scambia con Putin.

Al di là di ciò... questa Europa non è priva di responsabilità! Nel passato non ha lavorato per unire se non quando si è impegnata per contrastare il Covid. Col tempo il suo impegno si è dilungato in una serie di normative alquanto sofisticate che non hanno per niente aiutato la sua economia. Al contrario... ci si sarebbe dovuto dedicare con maggiore attenzione alla ricerca di normative più utili e meno cavillose che hanno finito con l'ostacolare uno sviluppo concreto. Non ha lavorato intensamente per unire, per creare una propria sicurezza, per equilibrare meglio le forze produttrici evitando concorrenza, per aiutare in modo convincente le industrie, per comprendere meglio le esigenze dei vari Paesi che ne fanno parte, etc...

E' anche vero che essa rimane ostacolata dai Paesi che non risultano avere una politica comune, tuttavia oggi per l'Europa non c'è che una strada: quella di lavorare per unirsi e per contrastare questo nuovo vento autoritario dell'autonomia mondiale, poiché ogni Paese della comunità non può che aver bisogno dell'altro. Senza buttar via il lavoro positivo fin oggi fatto ed impegnadosi nel sollecitare migliori soluzioni per costruire un futuro. L'Europa deve stringersi per ostacolare l'avvento di certe mentalità politiche tendenti a volerla disunire a proprio vantaggio.

Equilibrio e cooperazione necessarie per crescere e svilupparsi

vcacopardo


31 gen 2025

RAGIONI DI STATO, COMUNICAZIONI, PRASSI ED INDAGINI





Il caso del generale libico sta diventando pieno di contraddizioni e valutazioni personali che non possono che dettare per logica una indagine seppur da parte di un tribunale speciale! Tra atti dovuti o voluti si dimenticano prassi, principi morali e costituzionali.


Ma chi lo ha enfatizzato se non la stessa Premier?
A volte succede! Questa la risposta al braccio destro della Meloni, Donzelli che, intervistato dell'accaduto, risponde che non si è mai vista una cosa simile di una indagine che coinvolge alti Ministri del Governo. Eppure è così! Quando poi si dimentica di specificare che la legge dell'89 stabilisce la prassi da parte della Procura. Tuttavia al di là di come diverse volte si è già proceduto con altri Premier, si può sottolineare che tale documento non è un avviso di garanzia, ma più specificatamente una comunicazione “omessa ogni indagine”che quindi non permette indagini da parte della Procura proprio a garanzia e nel rispetto delle istituzioni e che andrà solo al vaglio del tribunale dei ministri. Perciò quello che si ravvisa in queste risposte del Governo è l'eccessivo vittimismo per nascondere altre problematiche esistenti.
Nella fattispecie riguardante l'episodio, ho espresso ampiamente il mio punto di vista ed è inutile ritornarci. Ma risalta con ogni evidenza e sotto gli occhi di tutti, il piaguisteo da parte della presidente del Consiglio che si rifugia costantemente in uno sfrenato attacco per nascondere altre problematiche che oggi vedono un Paese privo di crescita. Un approccio costante tipico verso un popolo che sembra ancora stravedere per una Premier che copre conflitti in seno al suo stesso esecutivo apparendo esposta a ricatti politici di ogni genere.
Non possismo nemmeno non ravvisare che ogni “ragione di Stato”per scelte prettamente politiche non dovrebbe superare le soglie di una decenza morale e se proprio si deve, per logica dovrebbe essere discussa nella sede opportuna del Parlamento sovrano.
Ora...è chiaro che la Premier Meloni usi ogni mezzo per giustificarsi e per non perdere un consenso affermando oggi cose che nel passato dichiarava in senso contrario. Una patata bollente su un caso cui gli altri ministri del suo Governo, ai quali è stata inviata la stessa comunicazione, sembrano essere rimasti assenti. Il vittimismo strategico della Premier persevererà egualmente per ovvie ragioni poiché le sue dichiarazioni, senza alcun contraddittorio, la favoriscono agli occhi di chi stravede per la sua determinazione... facendola apparire una sorta di moderna Giovanna d'Arco.
v.cacopardo

28 gen 2025

POTERI, DIVISIONI E CONFLITTI




(tre poteri o due?)

analisi di vincenzo cacopardo

Nel nostro sistema politico si definiscono funzioni ad un'attività preordinata al comportamento di atti di potere. In questa parola “potere” vi è racchiusa la facoltà ovvero l'autorità di agire
Questi poteri si fondano su un principio di separazione: Il legislativo attribuito al Parlamento, l'esecutivo spettante al Governo, quello Giudiziario, indipendente dall'esecutivo, spettante alla Magistratura. Quindi in sostanza: il potere legislativo consente di discutere e fare le leggi, quello esecutivo si occupa della loro applicazione, mentre quello giudiziario si preoccupa di giudicare condannando o assolvendo chi non le rispetta.
Allora...senza prenderci in giro...quello che riesce difficile da comprendere è il fatto che se i poteri dello Stato sono tre, non si spiega per quale ragione si riducano a due quando quello parlamentare e governativo lavorano insieme compatti e fortemente compromessi nella casa dei loro Partiti! E così... con questo andazzo... e senza le dovute riforme ci troviamo i premier ed i ministri che, oltre a confliggere, fanno continuamente campagna elettorale... quando il loro compito rimane esclusivamente quello di governare.
Tuttavia si insiste contro la magistratura ed il suo intromettersi in compiti politici (Parlamentari-Governativi) anche quando questi conducono ad enormi conflitti, grandi come una casa e persino illegalità da perseguire...Se, come rimane evidente, lavorano insieme i due poteri parlamentare e governativo, non vedo per quale ragione, in virtù della divisione dei poteri giudiziari (requirente-giudicante), non debbano essere divisi in egual modo attraverso una regolamentazione per evitare conflitti ben peggiori!

22 gen 2025

POLITICHE SENZA EQUILIBRIO E DEMOCRAZIE IN CRISI

 

di vcacopardo


Questo Blog ha diverse volte manifestato preoccupazione per una certa politica internazionale che si muove in contrapposizione violenta da una parte o dall'altra senza toni moderati, toni che col tempo sembrano ormai svaniti del tutto. Oggi queste contrapposizioni vedono l'avanzata inarrestabile di una Destra sempre più assoluta con forti risvolti radicali basati sull'assolutismo, la supremazia e costruiti sulla base di un forte conservatorismo.

Adesso non può più trattarsi di stabilire con chi stare: “Se a Destra o a Sinistra”, nè disperdersi in una dialettica priva di senso... poiché il compito della società dovrebbe guardare ad una politica di progresso verso una società che meriterebbe maggiore rispetto. Una società occidentale che, pur tentando, sembra non riuscire a migliorarsi perdendo ogni riferimento per i bisogni dell'essere umano, per l'ambiente e per ogni percorso di una vita in futuro.

Parlare delle nuove elezioni americane criticando l'avvento di nuove figure oligarchiche digitali e finanziarie, sarebbe persino facile, giacchè e davanti gli occhi di tutti quanto scadente possa essere un mondo che basa la sua politica attraverso la forza dei capitali e di nuove tecnologie eccessive e condizionanti. mettendo in crisi i valori. Quello che manca, ed è indispensabile in un mondo come il nostro, è il senso dell'equilibrio! E' il non farsi prevaricare dal desiderio infinito del senso di onnipotenza, il non sconfinare nell'eccessivo governare in favore di pochi o per propria supponenza. La nuova presidenza americana di Trump potrebbe scatenare problematiche sull'unione di tutta l'Europa... già di per se non del tutto unita e solidale. Ma quello che preoccupa di più è la mancanza di senso politico che dilaga sui popoli che sembrano non cresciuti. .. bloccati su vecchie ideologie, persino rimasti cinici, assenti ed anche ignoranti...o fortemente condizionati dai sistemi di globalizzazione che mirano esclusivamente a precisi interessi personali.

Sembra essersi perso ogni senso della democrazia: Il suffragio universale, il primato di una Costituzione, e la separazione dei poteri, dovrebbero essere ancora le basi di una democrazia rappresentativa moderna! Ma senza un equilibrio, l'uomo continua a perseverare distruggendosi, poiché la sua corsa selvaggia verso l'auto arricchimento ed il potere, continua a determinare una reazione contraria che non potrà mai veder crescere l'intera società: una reazione che potrebbe anche esplodere con risvolti pericolosi!

Una politica che non guarda alla società non sarà mai una politica costruttiva! Tangibilità, concretezza e pragmatismo dovrebbero essere accompagnati oggi da un forte senso dell'equilibrio!


7 dic 2024

QUELLO STRANO "TRANSUMANESIMO" CHE VORREBBE STRAVOLGERE I VALORI DELL'OCCIDENTE

Musk è il risultato più evidente di una società che ha guardato alla globalizzazione senza pensare di porvi regole e fissare limiti a beneficio della società mondiale.


di vcacopardo

Cosa può voler dire questo “transumanesimo” verso il quale vorrebbe portarci il potentissimo imprenditore Musk?
"L'uomo che trascende se stesso, pur rimanendo umano. Si differisce dall'umanesimo nel riconoscere ed anticipare i radicali cambiamenti ed alterazioni  nella natura e nelle nostre vite, attraverso l'uso di varie scienze e tecnologie"
Questa assurda volontà di far procedere l'occidente in direzione di alta tecnologia comunicativa, della finanza e della scienza, trascurando l'umanesimo e la storia fondativa su cui nei secoli si è costruita una cultura ed i suoi importantissimi valori!
Dopo aver acquisito pure la strategica piattaforma X,  Musk... con un inestimabile patrimonio composto da fabbriche aperte alla più alta tecnologia e satelliti (di cui circa seimila girano intorno alla nostra terra)...può riuscire a governare il mondo ancor più di qualunque altro Capo di Stato. Padrone della comunicazione e della tecnologia informatica ai massimi livelli, proprietario di migliaia di satelliti, razzi e persino navi spaziali per inviarli e riprenderli, il ricco imprenditore arriva ovunque, potendo persino mettere in crisi ogni democrazia mondiale.
C'è da chiedersi se è  lecito entrare in certe tecnologie e se è giusto darne la possibilità senza fissarne i limiti : Sistemi che oggi potrebbero destabilizzare gli assetti mondiali dei Paesi e della nostra Europa! E' più che ragionevole pensare che questa nuova attività imprenditoriale senza confini, potrebbe sconvolgere, come sembra stia già succedendo, l'ordine sociale delle nostre comunità democratiche.
Il nostro passato, la nostra cultura, i valori che l'hanno costruita, non dovrebbero nemmeno essere messi in competizione con ogni progetto di sviluppo scientifico e finanziario, ma seguirlo insieme con costanza, interesse, ed equilibrio. Questa strana voglia di far passare per primaria l'esigenza delle nuove tecnologie comunicative a discapito della storia e della cultura del nostro occidente non può convincere, poiché senza la storia e l'innovazione culturale non sarebbe nemmeno creciuta ogni altra tecnologia rivoluzionaria!