8 set 2017

Macaluso... il sistema e la cultura politica

Per Macaluso, prestigiosa personalità del Partito di sinistra, il vero problema è il “sistema dei partiti”! Per lui il rimedio sono le battaglie politiche vere e di massa, non esistendo più una vera cultura politica.

di vincenzo cacopardo
Io credo che Renzi abbia contribuito non poco allo sfacelo del partito a cui fa riferimento Macaluso. La sua voglia di cambiamento a trazione PD si è trasformata in un vero disastro: Sussistono tutt'oggi ferite aperte per via della scissione a sinistra che l'ex premier non è mai stato capace di risolvere per il bene del Partito. A parer mio una ferita incurabile che sia Bersani..che D'Alema non hanno più voglia di sanare..Il carattere di Renzi con la sua autoconvinzione di essere sempre nel giusto..ne complicano poi ogni possibilità.
Tornando alle critiche di Macaluso..in questo Forum da oltre quattro anni scrivo sul sistema dei Partiti ritenendo indispensabile una riforma per un loro ri-disciplinamento. Un nuovo regolamento che naturalmente includa tutti! Tuttavia sarebbe il caso di analizzare con maggiore impegno la figura politica odierna ponendo anche dei paletti tra i ruoli. Doveva essere chiaro per tutti.. e soprattutto per un politico esperto come Macaluso che, in un sistema come il nostro, il doppio ruolo assegnato a Renzi (capo della segreteria- Premier).. appesantito da ambiziosi progetti di riforma, avrebbe creato disagio, discordanze e persino sofferenze all'interno dello stesso PD. Ma nessuno, nemmeno l'anziano Macaluso, al rilevamento di un sistema che oggi indica “malato”, sembra aver mai sollevato critiche in proposito! Eppure era chiaro che qualcosa a tal proposito andasse fatta... poiché l'incedere del giovane premier con un potere decisionale, a capo di un Partito con maggioranze (spesso di comodo) e continue fiducie, avrebbe condotto a simili conseguenze.
Da tempo i Partiti fin troppo legati al potere decisionale governativo operano solo e soltanto per un interesse di parte e non per una politica in favore del Paese.. Non suddividendo in modo più corretto il ruolo del potere legislativo da quello dell'esecutivo e continuando a sostenerli insieme in una scorretta opera di edificazione della politica sostenuta da questi partiti non regolamentati, non si fa altro che costruire conflitti che non potranno mai favorire un positivo lavoro di riforme. Ogni nuova riforma rimane legata da questo principio che ne smorza in buona parte l'efficienza..crea continue e ripetute anomalie.. non lasciando mai spazi a visioni più logiche che potrebbero porre fine ad un certo malcostume.

Quando si affronta un tema in proposito a possibili ed innovative riforme, intendendo rivoluzionare in termini più funzionali l'iter di un sistema ormai vecchio ed obsoleto della politica, ci si batte contro il muro di gomma dei tanti soloni saccenti, furbi ed interessati legislatori... ben forniti di paraocchi: Nessuno di costoro è in grado di vedere in lungimiranza, nessuno riesce a leggere in prospettiva, nessuno guarda all'innovazione, ma al contrario, ne hanno paura...In tanti ormai guardano solo ad un preciso interesse o seguono pedissequamente come pecore l'unica strada di una politica ormai vecchia.

7 set 2017

Le diffuse antinomie che generano progetti insignificanti

Secondo il sondaggio effettuato.. Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia insieme raccolgono il 33,3% delle preferenze. Continua ad avanzare la Lega Nord, uno dei pochi partiti in crescita con un +0,1%. Il Carroccio si è portato al 15,4%. Stabile Forza Italia che si attesta al 12,8%. Fratelli d'Italia si colloca al 5,1%.Il Movimento 5 Stelle è al 28,3% in lieve aumento, mentre il Pd è al 26,6% in perdita dello 0,1%. Male Democratici e Progressisti che scivolano al 2,9%, perdendo lo 0,5%. Leggera flessione per Ap (-0,1%), che scende al 2,4%, mentre Sinistra Italiana resta ferma al 2,1%.”
di vincenzocacopardo
Se anche le informazioni fornite dai sondaggisti fossero esatte... resta fondamentale capire quale sarà la nuova legge elettorale che, stando alle intenzioni, scaturirà solo dopo aver raccolto bene i dati.. e mai prima! In tal modo saranno gli stessi politici di una maggioranza fornita dai rilevamenti ad imporre la nuova legge... e non, come preferibile, una sana legge elettorale a determinare la maggioranza parlamentare: Sappiamo tutti che vi è una differenza sostanziale tra una coalizione ed una lista unica..e cioè.. che in caso di un listone unico... il consenso potrebbe anche svuotarsi...e quindi non ottenere più quella ambita maggioranza...poichè ogni partito, fuso con l'altro, non è più identico nei principi con la sua base. In questo quadro resta per adesso tutto confuso ed ancora improvvisato.
Come era logico pensare il centrodestra sembra essersi compattato in attesa delle prove regionali in Sicilia che determineranno il quadro della futura politica nazionale..Ma anche il centrosinistra lavora per compattare politica e politici di mestiere a suon di contraddizioni. In queste ore i candidati saltano da un lato ad un altro con grande incoerenza improvvisandosi in progetti inesistenti: Questa discordanza sottoporrà la politica ad un cattivo funzionamento ed i risultati non tarderanno ad arrivare!
Certo questi politici odierni sembrano fregarsene totalmente della coerenza e di una ricerca più sensata della utile politica per il Paese. Come si può dunque pensare che verrà fuori una buona legge elettorale quando lacci e lacciuoli mettono insieme in cordate più disparate la subdola politica di centrodestra con quella del centrosinistra?
Il Paese voterà e si ripeterà la solita sceneggiata di chi subito dopo avrà da ridire...rimpiangendo il proprio voto.. E' un ripetersi di una scena che ci coinvolge già da parecchio tempo..e che in tanti non hanno alcuna ferma volontà di voler interrompere!



6 set 2017

Ferrandelli vira.. ed i "Coraggiosi" perdono la bussola..

Certo..questi nostri politici (si fa per dire) che continuano a passare da un lato all'altro degli schieramenti con virate inimmaginabili asserendo poi di essere coerenti ad un progetto, rappresentano la sconcezza della classe politica odierna, ma sono soprattutto l'espressione chiara del disagio offerto dalle vecchie concezioni contrapposte.
di vincenzocacopardo
Il neo consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli ad esempio..in questi giorni ne rappresenta l'emblema! Con la scusante che per lui è impensabile una Sicilia in mano a Salvini, schiera per le Regionali i suoi Coraggiosi a favore di un consenso per Micari sostenuto dalla sinistra orlandiana... (oggi dominante sulle decisioni del partito).
Appena qualche settimana fa... nella campagna per la sindacatura di Palermo.. Ferrandelli era candidato sindaco appoggiato dal centrodestra e sconfitto dall'avversario Leoluca Orlando. Il soffio di un tempo... ed eccolo nella barricata opposta! I suoi seguaci ( forse più incoerenti che coraggiosi) seguono adesso Ferrandelli che.. dopo un incontro con Renzi... sembra essersi calato nella figura di grande sostenitore della sinistra per contrastare un centrodestra che lo ha sostenuto nella campagna a sindaco. Si parla di una “virata” anomala o forse è la conseguenza di una certa decadente politica contrapposta che non lascia scampo.. non trovando più la giusta strada sulle posizioni? Forse l'inserimento di Salvini può aver creato questo repentino cambiamento di rotta?
Ma... al di là di come possa leggersi questa virata del neo consigliere di opposizione del Comune di Palermo ..è logico che vi è un suo elettorato che rimarrà in serio imbarazzo: In seno all'amministrazione comunale la posizione di Ferrandelli con i suoi coraggiosi resta oggi un equivoco non di poco conto!
Un dato di fatto è certo: questo progetto dei Coraggiosi ( come del resto altri) è il risultato di un pasticcio che non dimostra alcuna base solida sulle idee..mentre lo stesso Ferrandelli, chiamato ad operare come consigliere dopo i consensi ricevuti, avendo già affrontato una campagna politica per l'amministrazione di Palermo, non dovrebbe.. per deontologia politica.. entrare in un contesto di nuove elezioni regionali contrapponendosi persino alla posizione politica precedente. Se la politica stessa di oggi glielo consente... non è detto che la sua personalità politica e sociale, oltre a quella del suo gruppo, non ne resterà fortemente compromessa!
Un suo cartello propagandistico indicava  "PRIMA DI TUTTO PALERMO"..se così è..perchè non occuparsi prima di palermo?



5 set 2017

Lega e Cinquestelle: voglia di governare

Daranno una scossa in favore di un trasformazione della politica, ma il vero cambiamento deve ancora arrivare!
di vincenzo cacopardo
Si dice che certe forze politiche come quelle dei 5 Stelle e della Lega non affrontano più la loro battaglia politica a suon di populismo! Giorno dopo giorno non si dichiarano più estremisti ed antieuropei...ma solo disponibili a guidare il Paese e governarlo con misura e responsabilità!
Se dovessi fare una analisi sulla battaglia politica condotta da Salvini..non escluderei il fatto che i suoi principi politici pian piano si siano fortemente trasformati . Da un po' di tempo la sua lotta non è più diretta contro questa Europa ..ma su una ricerca più ampia del consenso in tutto il Paese con una particolare attenzione verso il Sud...Sud cui dubito fortemente ne possa percepire i sani valori! Tuttavia non si percepiscono in profondità e nel contesto le sue idee ed i progetti! Il suo percorso odierno equivale ad una netta metamorfosi rispetto ai principi fondanti del suo Partito, che contrasta non poco col sostegno ad una denominazione come quella di “Lega Nord”.
Se una analisi critica dovessi operarla sul Movimento di Grillo e Casaleggio ...partirei dal fatto che tale Movimento (da me sostenuto nell'ambito di una “rottura” col sistema, ma non sul piano “organizzativo”) non ha avuto l'intuito di percepire che la prima battaglia politica non doveva essere quella di inserirsi nelle amministrazioni territoriali, ma prevalentemente..quella di occupare la posizione di comando governativo del Paese. La mia disamina ha una giustificazione precisa poiché tale Movimento, non avendo alcuna intenzione di avviarsi verso alcuna coalizione e ritenendosi separato da ogni altro Partito nazionale, avrebbe avuto più coerentemente l'occasione di assumere una posizione di comando sul governo centrale.. andando successivamente ad occupare le amministrazioni senza alcun ostacolo da parte dei Partiti già esistenti: L'amministrazione di Roma, con le perenni critiche ed i continui ostacoli posti di proposito contro la Raggi, rappresenta di per sé la conseguenza di tutto ciò. Il giovane Di Maio vorrebbe un Paese più efficiente, più veloce, che possa basarsi sull'innovazione e sullo sviluppo tecnologico, col contributo di idee innovative, con regole chiare e con la dovuta trasparenza. Ma in ogni suo intervento viene pretestuosamente interrotto e gli viene sbattuto davanti il comune di Roma con i suoi buchi e gli scarsi trasporti... Questa è una logica conseguenza!
Nessuno di noi sa se un Luigi Di Maio in realtà sarà capace di espletare un ruolo di premier ..ma anche lui oggi si esprime con toni più pacati..quasi moderati, affermando di non essere dentro un Movimento estremista, né tanto meno anti-europeista. ..Come del resto nessuno di noi è in grado di immaginare quale potrebbe essere il ruolo di premier condotto da Salvini. Si dice che ambedue studino da Premier e che si muovono in tutto il Paese ..forse con troppa sicurezza circa una propria vittoria. Malgrado le differenze...potranno forse dare una scossa in favore di un trasformazione della politica, ma il vero cambiamento deve ancora arrivare!



POLITICA: PERCHE' ROMPERE COL PASSATO?



Vi è una giustificazione.. e forse anche una necessità.. più che valida per appoggiare un programma di vera “rottura” col passato di una politica ormai decomposta e marcita. Non potrà mai eludersi quel valore fondamentale del nostro Paese basato essenzialmente su un principio di democrazia utile a costruire libertà, diritti, doveri, equità sociale etc, proseguendo, ottusamente, con continui aggiustamenti di ciò che ormai non può che reputarsi inutile e persino avventato...
di vincenzocacopardo
Tempo fa scrissi che.. metaforicamente.. potremmo paragonare il sistema politico in cui viviamo e nel quale ci rapportiamo, ad un campo sul quale andrebbero coltivati i semi (nuove regole e principi costituzionali di un nuovo sistema politico più utile). Il frutto dovrebbe essere quello della “democrazia”. Ma se il campo è malato, arato male, senza un’attenta concimazione, il seme non crescerà mai bene ed il raccolto sarà inevitabilmente il frutto di tutto ciò: un raccolto guasto (ovvero una democrazia non definita), al quale si aggiungeranno i parassiti ( come la burocrazia) che divoreranno questo raccolto rendendo il campo una coltre ancora più desolata. Questo “campo” va al più presto ricomposto e preservato in modo da potervi impiantare i nuovi semi per l’attesa e la crescita di un buon raccolto e per evitare l’arrivo di qualsiasi altro parassita. Oggi il parassita della “burocrazia” regna sovrano in un Paese che soffre in concorrenza, crescita e funzionalità, la burocrazia sembra essere persino fomentata da chi gestisce potere politico: essa torna utile poiché, il disbrigo della stessa, rende ancora più forza a chi, il potere, lo gestisce. 
Ma tutto ciò non potrà mai avvenire se non passando prima da una fase di "rottura" col vecchio sistema e le figure che vi girano intorno. Nulla potrà mai inventarsi la politica, se non un cambiamento che possa partire dalla base e cioè dalla ricomposizione e la rifioritura del suddetto “campo”...Se, a tutto ciò, aggiungiamo l’assoluto e dilagante pragmatismo delle rigide ed immutevoli istituzioni, allora nel nostro Paese continuerà il perdurare di una realtà simile a quella di un basso medioevo. Bisognerebbe, invece, spingersi verso un nuovo rinascimento, riarando il suddetto campo per l’attesa di un buon raccolto ed il rifiorire dei valori di una giusta democrazia. Per poter raggiungere questo risultato occorre però una logica politica in favore dei cittadini che parta dai bisogni di uno specifico programma..
Per il riscontro con un sano principio della democrazia occorrerà di certo, procedere, successivamente, con metodo in direzione di uno studio teorico per la ricerca di nuove procedure, attraverso un utile percorso di identificazione e specializzazione degli stessi ruoli della politica (ragione valida per un essenziale studio di ricerca) Un riferimento particolare va quindi fatto in direzione della riforma di tutto “il sistema”: Un “ordine sociale” che, rapportandosi ai tempi, deve poter accogliere ed esprimere, con dinamica costruttiva e funzionalità, una più attendibile “democrazia”.
Solo sulle ceneri del vecchio..potrà rinascere l'innovazione! 


4 set 2017

L'impertinenza di chiamarlo “laboratorio”


di vincenzo cacopardo
Ancora una volta la Sicilia rimane utilizzata per scopi politici strategici e propedeutici alle elezioni nazionali. Una terra che avrebbe bisogno di far partire dal proprio territorio le idee necessarie per un riscatto. Un'isola ricca di un patrimonio artistico ed ambientale unico che pare di continuo svendersi al gioco di una particolare politica. La sua bellezza rimane il suo vero patrimonio! La bellezza contro il male di una politica del compromesso e dell'opportunismo !

Con la sfrontataggine di chiamarlo ripetutamente un “laboratorio” ,il centrodestra (come vestisse un abito nuovo) compatta di tutto e di più. Dopo questi ultimi accordi per le elezioni regionali in Sicilia, Silvio Berlusconi sottolinea il fatto che non potrà più esservi un alleanza con Alfano per le politiche nazionali: Quell'alleanza con i governi di sinistra..secondo il leader di FI...non permette più alcun accordo col suo ex delfino (ricordiamoci attentamente di questa frase..che un domani potrebbe anche essere smentita)

Il cavaliere definisce l'accordo Musumeci-Armao come una svolta innovativa per rilanciare la politica in Sicilia. Si parla retoricamente di un nuovo laboratorio unito. La riapertura di una ulteriore officina ..in considerazione che la precedente non è riuscita a definire alcun progetto utile per l'isola. Ma quale sarà il nuovo programma? Quale sarà questo salto di qualità per una politica che fino ad oggi ha dimostrato solo strategie ed accordi su figure che restano tuttavia sempre le stesse ?

E' chiaro che questo compattamento che accontenterà un po' tutti (compreso coloro che sembra abbiano abbandonato ogni progetto personale di beneficio al territorio) sarà fortemente finanziato dal cavaliere che oggi ...a differenza di tanti...è ancora in grado di poter infondere grandi risorse. Sappiamo tutti che, purtroppo, la politica odierna si costruisce ancora sulle risorse economiche più che sulle idee.. e se vi è qualcuno in grado di foraggiare una propria politica ..questi è Berlusconi: Avrà le porte aperte da parte di tutti i Media ..i giornali.. la stampa locale..Tutti gli correranno appresso con solerzia ed interesse ..come vent'anni fa.

Ma quello che riesce difficile accettarsi è l'accenno continuo ad un “laboratorio” di innovazione della politica.. sia che venga da una parte o dall'altra.. dei due schieramenti contrapposti..cosi' come anche del vecchio centro moderato in mano a certi indefessi opportunisti. Questa del “ nuovo laboratorio” è proprio la più insopportabile presa in giro che il cavaliere potesse esibire con la solita enfasi che gli è nota!

Molti voteranno questo centrodestra rispolverato poiché preoccupati delle alternative: Lo faranno per motivi di interesse personale od in contrapposizione ad una sinistra... o anche per paura di cadere nelle mani di chi questo sistema intende romperlo. Avremo in Sicilia un centrodestra con Salvini della Lega nord.. molto utile al cavaliere per il prossimo governo Nazionale( ma molto meno a noi) e se non dovesse trovarsi tra i due il nome di un nuovo leader o una opportuna legge elettorale, al Berlusconi rimarrà sempre aperta la porta di un accordo con il centrosinistra renziano (oggi molto meno di sinistra) Insomma: Con queste elezioni e le prossime nazionali, l'amato cavaliere.. sembra essersi blindato...e molti lo seguiranno per questa astuzia che il popolo tanto ama.

Se questo è quello che vogliono gli italiani e la Sicilia! 

3 set 2017

Voto di rottura..e voto di consenso


"L'errore è quello di leggere oggi un voto di "rottura" come un voto di "consenso" 
di vincenzo cacopardo







La grande coalizione Nazionale sta per nascere sulle orme delle elezioni in Sicilia!
Perchè scandalizzarsi adesso ..quando da tempo c'era chi guidava sommessamente queste strategie lavorando su un terreno assai facile per la politica dei ricatti e dei compromessi come quello Siciliano?
E' del tutto chiaro che le prossime elezioni nazionali, dopo quelle nell'Isola, offriranno lo spettacolo... già più volte visto... degli scambi e degli inciuci tra il centrodestra ed il centrosinistra...e vi è una ragione evidente per tale scopo : il suo nome è il Movimento 5Stelle. Quello che viene definito il “nuovo mostro”...un Movimento che, in una terra ancora arretrata ed in preda ai manipolatori della politica, desta dubbi e paure.

Ma quali paure può ormai suscitare qualunque politica futura..quando quella odierna appare cosi compromessa, inetta e priva di idee? Nel Paese della povertà e della arretratezza.. si insiste ancora con la retorica della incapacità dei nuovi, finendo col restare aggrappati ad un sistema dei vecchi.. infarcito di furbizie ed astuzie che favoriscono i pochi e tolgono nuove possibilità di crescita alla popolazione.

L'odierno Macchiavell-ismo dei vecchi partiti contrapposti
Qualche politico locale, quasi vantandosene, in relazione alle proprie virate di Posizione, fa persino riferimento al pragmatico procedere machiavellico , senza aver capito che il pensiero di Machiavelli non può mai entrare in un simile contesto: Un insegnamento non del tutto positivo per il futuro dei nostri giovani poichè il messaggio di Machiavelli deve sapersi interpretare non prescindendo dai singoli casi e dalle azioni. "Il fine giustifica i mezzi"…è la frase che più sintetizza il pensiero di Machiavelli, entrata peraltro nel linguaggio corrente ad indicare l'intelligenza acuta e sottile, ma non certo quella spregiudicata... di coloro che, oggi, ritengono che possa scagionarsi l’opera di chi agisce oltre ogni limite etico. 
Ma qual’è questo limite se non quello dettato da una buona politica e da una morale comune che, in fondo, conosciamo e che, spesso, tanti fingono di non vedere per convenienza? La politica del sistema finisce con esaltare il fine non mortificandosi nell‘uso dei mezzi: I grandi partiti contrapposti sembrano ingabbiati in questa logica ricercando più spesso un risultato finale.. non tenendo in ben più alta considerazione i mezzi che vengono usati per lo svolgimento del proprio compito.

l'incognita e le aspettative
Oggi votare il Movimento 5Stelle, anche ritenendosi nel dubbio e reputandoli improvvisati, potrebbe comunque voler dire rompere questo sistema. Rimane di sicuro una incognita, ma forse anche l'unica speranza per un mutamento... Sbaglieranno?... andranno via anche loro! Al momento attuale resta comunque l'unica via di accesso per rompere col passato anche se non del tutto per la costruzione dell'innovazione, ma di certo per aprire la porta ad un futuro diverso e di nuove aspettative. L'alternativa pare essere quella di restare aggrappati ad un sistema che ci mortifica ogni giorno, del quale poi, non facciamo che lamentarci.
Un voto che.. nel nostro Paese.. non può più leggersi come un vero consenso, ma alternativo e di smantellamento di un sistema dove continuano a fiorire interessi personali a danno di un bene collettivo. Forse l'errore è proprio quello di leggere il voto odierno di rottura come un voto di consenso!  

31 ago 2017

Elezioni regionali: ..grandi ammucchiate in arrivo

propedeutiche a quelle Nazionali.....
di vincenzo cacopardo

La paura fa 90...
..era un detto che oggi si accompagna molto bene con ciò che sta accadendo per le prossime regionali in Sicilia: Centrodestra e centrosinistra giocano una partita per il futuro che potrebbe vederli insieme nella grande coalizione a livello nazionale per sconfiggere i 5 Stelle. Con queste elezioni e con la possibilità di accordi per offrire poltrone a tutti nel prossimo governo regionale... potrebbero tornare in campo tutti!

Musumeci- Raffaele Lombardo- Gaetano Armao- Saverio Romano-Toto Cordaro-Totò Cuffaro- Alfano- La Russa- Briguglio- Roberto Lagalla- Crocetta- Orlando e Gianfranco Miccichè...( che parrebbe aspirare per la seconda volta alla presidenza dell'Assemblea regionale)..Sebbene divisi in cordate contrapposte, potrebbero essere disponibili ad unirsi subito dopo nel solito teatrino a difesa delle poltrone in una delle consuete ammucchiate.

Si prevede quindi la possibilità di una grande guazzabuglio in attesa delle prossime elezioni nazionali che dovrebbero aprire il campo a più facili trattative. Insomma... per dirla come il principe di Salina..ancora una volta “cambia tutto affinche' nulla cambi”..Stesse figure..stesse manovre..stesse subdole alleanze e.. di certo... stessi risultati!

La manovra è del tutto intuibile poiché Salvini, in accordo con la Meloni, ha insistito per la candidatura di Musumeci..(oscurando un po' Armao..simbolo di una certa difesa dell'autonomismo lombardiano) al fine di presupporre una grande possibile alleanza a livello nazionale. La strategia di Berlusconi è quella di tentare di vincere le elezioni ed in caso di non vittoria.. finire con accordarsi in un unico schieramento governativo con la ambigua sinistra renziana ed il solito Alfano: La rituale grande coalizione che salverebbe le poltrone dei soliti.




30 ago 2017

Centrodestra: strategie ed accordi



di vincenzo cacopardo
Esiste un centrodestra di programma in Sicilia..o forse solo quello delle strategie..o meglio quello per sbarrare la strada al Movimento 5Stelle?
Questa rimane la logica domanda che presuppone una ufficialità della candidatura di Nello Musumeci, ma con un programma che potrebbe essere solo quello di Gaetano Armao.. Nel mondo della confusione politica l'unico disegno del centrodestra di Berlusconi accompagnato dalla Meloni e da Salvini sembra insistere solo sulla base di un ostinato contrasto ai pentastellati..dimostrando in tal modo una serrata lotta contro i nuovi arrivati.. definiti costantemente e retoricamente incapaci.
Per il centrodestra... strategie, programma e candidature potrebbero destinarsi subito dopo un incontro con i leader. 
Secondo Miccichè (commissario di Forza Italia in Sicilia) il discorso rimane chiuso e si confermerà attraverso una apposita conferenza stampa all'Ars...Miccichè insiste su una unità del centrodestra. ma in realtà questa è ben diversa da quella del passato ..poichè l'unione con Salvini pone parecchi dubbi sull'impatto politico che ne avrebbe la governabilità regionale... e persino non esattamente in linea con il pensiero di Armao.
Comunque la si voglia definire questa unione ha il sentore di una aggregazione costruita strumentalmente con un candidato forse anche stimabile, che condurrà avanti il disegno di quello che.. qualche giorno prima.. era indicato come il suo antagonista. Fa specie doverlo rammentare, ma ricordiamo in proposito le recenti frasi di Gaetano Armao "Questa non è una terra di destra, ma una dove è nato il partito di Sturzo, la Democrazia Cristiana di Giuseppe Alessi e di uno straordinario e innovativo governo regionale presieduto da Piersanti Mattarella. Questa è una terra della tolleranza. Il programma politico è una cosa seria, la rievocazione storica su quelli della “Fiamma” è una cosa diversa". 
Ebbene... con Musumeci..pur non volendosi parlare più di vecchia “Fiamma”, si ha l'impressione di essere legati di certo ad una destra! Smentendosi ogni frase di Armao in riferimento alla "terra non di destra". 


Ci sono poi altri nodi da sciogliere con i centristi che da qualche giorno si buttano un po' da qua e da là del campo al fine di assicurarsi una poltrona.
Sono giorni in cui..sia a destra ..che a sinistra.. si fa di tutto e di più per respingere il nemico numero uno: I CinqueStelle..visti ormai come i pazzi visionari della politica del futuro: I soli a non inserirsi nel gioco ipocrita della politica dell'opportunismo. Al contrario..delle “sconcezze centriste” che perseverano con accordi e ricatti da un lato e dall'altro..senza un minimo di strategia programmatica costruttiva. La lotta è dura e quindi ci si sottopone a forti compromessi.. legandosi persino al sogno di un passato del 61 a 0: Un treno che difficilmente potrà ripassare dalla Sicilia.



29 ago 2017

Elezioni regionali tra la politica dell'opportunismo..



di vincenzo cacopardo
Al di là dei piccoli ... i veri concorrenti ( per la naturale forza dei consensi) potrebbero essere solo tre: Musumeci-Micari-Cancelleri- ...Se il primo..nel passato è sempre stato legato alla destra un po' più estrema apparendo del tutto sistemico, il secondo, forse ancora più integrato sistemicamente, sembra gettarsi nell'agone politico inaspettatamente volendo apparire come l'uomo sorpresa suggerito e guidato da Orlando..Il terzo, infine, appare più libero da ogni compromesso... ma resta pur sempre una incognita: Con la forza del suo Movimento di certo potrebbe essere in grado di far esplodere un sistema ormai decomposto ed intriso di favoritismi di una amministrazione pur sempre subordinata ed asservita da anni al governo centrale.

Ormai ogni candidato alla presidenza della regione Sicilia.. per le prossime elezioni di Novembre.. racchiude il suo dialogo nella breve e retorica frase di “Siamo un'alternativa agli altri”..non avendo nulla di serio e costruttivo da aggiungere! Qualcuno accenna all'importanza di una posizione di destra o di sinistra ammorbidita da una sorta di area moderata derivante con il legame di un centro...finendo col generare i soliti vincoli che determinano vistosi compromessi..Per il resto nulla sui veri utili programmi per lo sviluppo della regione... solo immagini di personaggi alcuni dei quali avrebbero persino la presunzione di apparire “nuovi”.

A sinistra Orlando, in intesa con Renzi ed Alfano, condiziona il PD dando quasi ordini sulla scelta del candidato..mentre nel centrodestra sorge una lotta sul candidato da scegliere tra Musumeci ed Armao... (Una diatriba risolta con una sorta di insignificante compromesso che mette l'uno e l'altro al primo ed al secondo posto). Insomma...un periodo al quale abbiamo assistito come spettatori esterrefatti tra le trattative sulle figure ed il vuoto delle idee.

Certo è che la nostra Sicilia non merita questo! Il sistema politico è malato dalla testa..imponendo scelte sulle figure che non possono di certo essere risolutive quando il fiorire di ricatti da un lato e dall'altro testimoniano l'avanzare di una politica che non potrà mai essere risolutiva per il governo dell'isola: Uno spettacolo indegno al quale tanti si prestano per opportunismo o per desiderio e l'ambizione ossessiva di assurgere alla più alta carica.. dimenticando tutto il resto.

Oggi ..almeno di altri prevedibili cambiamenti ...i candidati al governo dell'isola dovrebbero esser Musumeci(con Armao alle spalle)-Micari-Lagalla-Crocetta-Giancarlo Cancelleri -Ottavio Navarra (o Claudio Fava) - Busalacchi- Roberto La Rosa.e forse se ne aggiungeranno altri.

Si prevede quindi una dura battaglia dove un vero vincitore potrebbe non essere in grado di governare con la dovuta maggioranza: Una sorta di Crocetta bis che la nostra isola non sarà in grado di sostenere.