Premetto che io sono
tra quelli che non crede più alle vecchie posizioni ideologiche come
presupposto per la guida di un pensiero politico....In una politica che si vuole moderna, le differenze devono essere individuali, di pensiero e di idee... sposate con metodo e funzionalità..Di conseguenza non
sono per niente convinto che tali principi sulle contrapposizioni, edificati in quasi tutti i modelli internazionali e mondiali che
guidano storicamente la politica per la determinazione delle scelte, siano costruttivi.
In un
sistema i cui principi si muovono in tal modo e cioè.. come un
elastico..si può immaginare pleonastica la possibilità che, se
tirato da un lato in modo assai forte, l'elastico tenderà a
rispondere come una molla, dal lato opposto.... E' un principio
fisico, ma facilmente intuibile anche in una dinamica costruita su opposte
contrapposizioni, soprattutto se attuata in una società dove il valore
fondamentale continua ad essere quello dell'economia e della
conseguente importanza del denaro che determina forti interessi.
Fatta
questa importante premessa.. e cercando di tenere il più possibile i
piedi per terra, la mia analisi sulla conduzione politica e sociale
del nuovo “sindaco d'Italia” Matteo Renzi, con il suo processo di determinazione e le conseguenti
ricette, (più fumose che realizzabili)... sicuramente poco utili ad
un vero cambiamento, non potrà che portare conseguenze
antitetiche che proietteranno la sua particolare politica di centro sinistra.. verso la edificazione di
una destra sempre più forte e liberista. La prossima vittoria della destra
non può che essere certa e, maggiore sarà il determinismo di Renzi,
più forte e dura sarà la conseguente marcia verso la vittoria di una
destra ancora più determinata, sicuramente agevolata da tutta la forza di un
potere economico che difficilmente non l'appoggerà più.
Il
muro contro muro creatosi con l'ala più a sinistra del PD nei giorni passati, non poteva che dimostrarsi ragionevole, poiché se la
sinistra deve fare la sinistra, ottenendo una buona parte dei suoi consensi per
proteggere gli interessi di quella classe di lavoratori, tali principi andrebbero salvaguardati al di là di ogni
ragionevole dubbio. La posizione attuale
del sindaco d'Italia oggi, a prescindere da ogni ragionamento a suo
favore, è quella di un moderato con un piede a sinistra, ma spinto fino al midollo verso destra
per accaparrarsi i voti di chi, al contrario, manovrerà per
una sicura prossima e non lontana.. vittoria.
Quello che rimane sempre vecchio è proprio il concetto di contrapposizione Destra-Sinistra che blocca ogni processo di rinnovamento di una politica che si vuole moderna e funzionale. Le manovre di chi, come Renzi, vorrebbe spingere la politica (più verso la semplificazione che verso il funzionamento) in direzione di un cambiamento... saranno sempre condizionate da procedure ideologiche vecchie e di continua reazione.
Questa e la vecchia ed improduttiva procedura della politica delle antiquate contrapposizioni ideologiche!
Quello che rimane sempre vecchio è proprio il concetto di contrapposizione Destra-Sinistra che blocca ogni processo di rinnovamento di una politica che si vuole moderna e funzionale. Le manovre di chi, come Renzi, vorrebbe spingere la politica (più verso la semplificazione che verso il funzionamento) in direzione di un cambiamento... saranno sempre condizionate da procedure ideologiche vecchie e di continua reazione.
Questa e la vecchia ed improduttiva procedura della politica delle antiquate contrapposizioni ideologiche!