L’imbarazzo del Colle ossia di chi dovrà promulgare la nuova legge elettorale detta Italicum, se pur nella costante ed immutevole quiete, non può che essere evidente. Come resta altrettanto evidente il fatto che più in là la stessa Corte costituzionale potrebbe facilmente bocciarla. Ma al di là di come la pensi il bravo costituzionalista Michele Ainis che tramite il Corriere della Sera si è soffermato sulle “travi che accecano” una legge elettorale renzianissima, rimane il fatto che ci troviamo ad un vicolo cieco tra un governo irremovibile, una presidenza della Repubblica imbarazzata ed una politica assai più sterile del passato.
14 apr 2015
L'imbarazzo del Colle nel labirinto di una politica improduttiva
L’imbarazzo del Colle ossia di chi dovrà promulgare la nuova legge elettorale detta Italicum, se pur nella costante ed immutevole quiete, non può che essere evidente. Come resta altrettanto evidente il fatto che più in là la stessa Corte costituzionale potrebbe facilmente bocciarla. Ma al di là di come la pensi il bravo costituzionalista Michele Ainis che tramite il Corriere della Sera si è soffermato sulle “travi che accecano” una legge elettorale renzianissima, rimane il fatto che ci troviamo ad un vicolo cieco tra un governo irremovibile, una presidenza della Repubblica imbarazzata ed una politica assai più sterile del passato.
un appunto sul nuovo articolo di domenico Cacopardo
13 apr 2015
Equilibrio e contemporaneità nella lettura dei testi sacri
di v.cacopardo
Equilibrio e contemporaneità nella lettura dei testi sacri
Francesco Alberoni a proposito dello studio dei testi sacri e la differenza tra noi e loro...scrive: “Per capire la differenza che c'è fra il cristianesimo e l'islam partiamo dal celebre passo della Bibbia in cui Giosuè, dopo aver pregato il Signore, gridò alla presenza di tutti gli israeliti: «Sole, fermati su Gabaon! E tu, luna, sulla valle di Aialon! Il sole si fermò, la luna restò immobile, un popolo si vendicò dei suoi nemici». “Vedi - dissero a Galileo - se il libro sacro dice che il sole si è fermato vuol dire che si muoveva e la tua teoria eliocentrica è sbagliata». Galileo rispose che la Bibbia aveva usato solo il linguaggio dell'epoca. Ma vi sono passi della Bibbia che non sono solo in contrasto con fatti naturali ma anche con l'insegnamento del Vangelo, per esempio quando Dio comanda a Giosuè di sterminare tutta la popolazione di Gerico: «Donne, fanciulli e vecchi e buoi, e pecore e asini» (Giosuè 6, 21). I filosofi e gli storici cristiani hanno spiegato questi massacri come la sopravvivenza di costumanze antiche poi superate. La Bibbia per i cristiani va quindi analizzata, storicizzata, ricondotta all'epoca in cui è stata scritta. I sacerdoti nei seminari perciò studiano storia, linguistica, filosofia, antropologia. Invece il Corano per i musulmani proviene direttamente da Allah di cui è la parola unica e definitiva. Esso è increato come Lui e tutto ciò che noi possiamo sapere di Lui e tutto ciò che Egli vuole dai sui fedeli è scritto nelle sue pagine. Anche il Corano ha una esegesi. Ma questa può essere fatta solo da grandi dotti e i suoi passi non possono venirne storicizzati, cioè ricondotti ad una particolare circostanza o ad un particolare momento storico. L'esegesi consiste nello scavarli e riscavarli più a fondo facendone emergere l'infinita ricchezza. ”
Qualcun altro ci spiega come vi sia un grande interesse di metodo esegetico per interpretare il Corano: Tutta l’esegesi tradizionale procede commentando versetto per versetto, in un modo per così dire atomista, senza considerazione per il contesto. Nel migliore dei casi un versetto sarà messo in relazione con un altro passo situato altrove nel Corano (ciò che gli esegeti hanno definito «il commento del Corano attraverso il Corano»), ma molto raramente il senso di un versetto viene ricercato a partire dal suo contesto immediato. La critica storica, tuttavia, mette legittimamente in dubbio l’autenticità di molte di queste “occasioni della rivelazione”, che sembrano piuttosto fabbricate a posteriori per spiegare un versetto più o meno oscuro.”
Tornando alla analisi di Alberoni (logica oltre che chiara) sulla differenza esistente tra le sacre scritture, non si può escludere una certa limitazione del testo sacro orientale tendente a bloccare ogni variabile che una certa modernità continua ad apportare nella società. Al contrario di ciò che (anche se con timore e lentezza) sembra essere avvenuto nei testi sacri dell'occidente cristiano:- Lavoro che lo stesso Papa Francesco, con estremo coraggio, sta conducendo nella sua opera di evangelizzazione sulla religione cristiana.
Non v'è dubbio che secondo i musulmani il testo della rivelazione coranica rimane più che mai immutabile..come lo è rimasto nel corso dei secoli; conseguentemente esso viene tramandato dai musulmani parola per parola, lettera per lettera...senza alcuna possibilità interpretativa mutevole nel tempo.
Ha ragione quindi Alberoni nell'affermare che i testi sacri andrebbero sempre analizzati e storicizzati, riconducendoli all'epoca in cui sono stati scritti. Ciò varrebbe anche per il Vangelo che, pur indicando dei messaggi cristiani di alto valore etico ed umano, nella sua lettura, può dare il senso di una percezione di vita ben diversa e lontana da quella del contesto attuale. Un rapporto di vita odierno differente che non penalizza in sè il messaggio di Cristo, ma che impone una lettura del testo più profonda...al fine di riuscire a sposarlo con la realtà sociale odierna.
La difficoltà per l'uomo sta quindi nel saper leggere tali testi e saperne riportare i valori nel contesto contemporaneo con grande equilibrio e profondo senso umano.
A tal proposito verrebbe spontaneo domandarsi se per disarmare certi conflitti tra sunniti e sciiti sia necessario privarli della loro componente politica...e quanto in realtà possa influire la componente politica! Se, in tal modo, si possa o no rinunciare a quell’identificazione tra la sfera secolare religiosa e quella dell’Islam politico. Bisogna forse partire da qui per comprendere (senza mai giustificare) ogni operazione di uno stato islamico efferato e sanguinario che interpreta il Corano nel modo peggiore, non omettendo il confronto su alcuni riferimenti della Bibbia poco edificanti e non del tutto rispettosi della vita umana...sicuramente differenti da quelli dell'evangelizzazione promossa successivamente da Cristo.
12 apr 2015
Renzi... quale verità sul tesoretto?..
9 apr 2015
Spendig rewiew e tagli..Una nota al nuovo articolo di Domenico Cacopardo
8 apr 2015
Quel degrado che aiuta Renzi.. ed uccide la funzione dei partiti
7 apr 2015
Una nota critica sul nuovo articolo del consigliere Cacopardo sulla preghiera di Papa Francesco
5 apr 2015
L'importanza dei valori nella società di Zagrebelski
Il professore ha dissertato su vari argomenti che rappresentano quella intelaiatura indispensabile sulla quale l'essere umano deve coltivarsi ed esprimersi in coesistenza nella società... Conclude il suo discorso con l'importanza del silenzio, ossia quella quiete necessaria affinchè.. rompendosi... si possa meglio generare quel dialogo tra gli individui: Una considerazione che contrasta sicuramente con la filosofia moderna di una crescita che genera rumore. Il professore è passato attraverso argomenti come “la cultura politica ed i suoi poteri” “il confronto e l'antitesi” “il dono prezioso del pensiero” “le idee” ed altri temi inerenti che hanno sicuramente aperto la mente dei tanti ragazzi presenti. (Temi che rappresentano argomentazione sostanziosa e sentita del mio Forum nella pagina “studio ed analisi)
Un commento alla analisi di Domenico Cacopardo sulle infrastrutture
2 apr 2015
Ddl corruzione approvato... Italicum prossimo al voto
1 apr 2015
Colpi bassi e paradossali analogie..
L'ex primo ministro non è nemmeno indagato anche se ripetutamente citato nell'ordinanza per gli acquisti dei suoi vini e dei libri operati da una coop. Ma cosa vuol dire? Chiunque può vendere vino (nel caso appena 2000 bottiglie) e libri (500) a chi vuole..e nella fattispecie poco conta il fatto che sia stato fatto da una coop, l'importante, al contrario di ogni riserva sulle palesi regalie, è che siano stati regolarmente venduti e pagati.
L'ambizione di una governabilità e la falsa teoria del finanziamernto ai partiti
di vincenzo cacopardo
Cosa potrà mai comportare una netta abolizione di un finanziamento pubblico da parte dello Stato?..Se si vuole interpretare a scopo propagandistico che ogni finanziamento pubblico equivale a mantenere una politica spendacciona ed inoperosa, la risposta potrebbe essere quella di provvedervi attraverso regole più precise e rendicontazioni controllate..senza alcun bisogno di abolire in toto i finanziamenti, ma soltanto contenendoli... Se invece si pensa che in tal modo la politica possa diventare più corretta e funzionale, si commette il solito peccato demagogico affermando logiche qualunquiste. La politica ha i suoi costi!.. e se anche questi devono essere controllati e contenuti ..sarebbe molto meglio farlo attraverso una mano pubblica.
Quando oggi, attraverso le nuove normative che si pensano essere innovative, si offre ai privati di foraggiare una politica... non si fa altro che favorire interessi personali ed un successivo malcostume. Un finanziamento privato, opera in dispregio delle logiche più appropriate... imponendo un criterio di natura privatistica che premia solo gli interessi di chi finanzia...Altro che lotta alla corruzione!
Al di là di chi decide o no di versare il due per mille ai partiti..nel momento in cui si accettano le donazioni.. tutto cambia e tende a modificarsi in base ad interessi precisi: I privati che potranno dare fino a 100 mila euro l’anno (cifra che nel corso di questi anni potrebbe anche cambiare in eccesso) usufruiranno una serie di detrazioni fiscali sulle cifre donate..come anche le persone giuridiche, cioè le società e gli enti. Ma se anche i pagamenti dovranno essere tracciabili, conoscendo il Paese e lo strapotere di coloro che possono dare sfogo ai propri interessi, tutto rimarrà molto permeabile sia nel limite che nel tracciabile.