Tra le continue promesse di Berlusconi e le fughe di Renzi..la Sicilia sembra voler ritornare al passato con una destra più forte..una Lega nordica in casa.. ed una politica che difficilmente potrà dare spazio ed innovazione alle figure ed alle idee.
di vincenzo cacopardo
Ieri
sera in televisione su Piazzapulita Vittorio Sgarbi è apparso in
preda al demone..urlando oltre il dovuto. Non aveva alcuna capacità di dominare il suo
istinto verso chi non lo condivideva e deviava continuamente sulle
domande del presentatore. L'argomento era quello delle elezioni
regionali in Sicilia e dei tanti "impresentabili" portati dai Partiti
tradizionali. Naturalmente non aveva convenienza a rispondere sul
fatto che il Partito del suo “stimato” Berlusconi a cui si è
legato nella campagna elettorale, non ha trovato improponibile
candidare certi personaggi sottoposti dalla magistratura ad indagini
per evidenti episodi legati alla mafia o al malaffare. Sgarbi,
nonostante una riconosciuta preparazione in campo artistico, ha
dimostrato pienamente tutto il suo opportunismo e una rabbia ben
visibile nel non saper trovare risposte adeguate. Ma su questo
argomento ..come lui sembrano in tanti a non trovarle!
Il
dibattito della campagna politica siciliana è focalizzato sul fatto
che vede ancora retaggi di vecchie figure che si accompagnano a
personaggi sospetti che non riescono nemmeno a fornire risposte
adeguate ai giornalisti rimanendo muti con la abituale aria
biasimevole di orgoglio e di superiorità...Quasi a dimostrare la
invincibilità di una dannosa mentalità che non si arrende e non si
arrenderà mai.
Intanto
Renzi vola in America infischiandosene di quella che valuta come una
semplice competizione elettorale di scarso valore.
La
scomparsa del leader della sinistra nel territorio della Sicilia..non
indica solo il fatto che Renzi non sia più desiderato in un territorio
che lo ha fortemente penalizzato nel referendum costituzionale, ma
potrebbe persino essere un'altra strategia per lasciare campo libero
al centrodestra di Berlusconi, giacchè le intenzioni di voto non
lasciano più alcuna speranza al PD . Qualcosa che non può che far pensare che il nemico da battere sia solo il Movimento 5Stelle e che
l'unico dialogo da tenere nel futuro a livello nazionale potrà solo essere quello
che terrà uniti centrodestra e centrosinistra nella solita
pantomima per la spartizione delle remunerative poltrone.