di
vincenzo cacopardo
Abbiamo
visto in queste ore un Berlusconi assai nervoso che sembra aver perso
il controllo offendendo in modo vergognoso il M5S..ma che di certo ha perso il senso con una realtà odierna in cui la
maggioranza del Paese non lo vuole più alla ribalta politica.
Qualcosa che ha toccato poco tempo addietro la stessa figura di Renzi
che, per motivi di presunzione ed arroganza, ha perso una mole di
consenso... portando il suo Partito al collasso.
Cosa
vuol dire questo? Significa che il legame del popolo con la politica
sta prendendo una svolta: Cambia il modo di interpretare la
politica.. quanto muta l'interesse di una società resasi conto della
sua importanza..Ma è anche obbligato a mutare il quadro delle figure
che nel futuro entreranno a far parte della politica. Dovremo
abituarci a questo cambiamento continuo che di per sè potrebbe
essere positivo proprio per la dinamica occorrente col mutare dei
bisogni e dell'interesse del paese.
Ma
il problema attuale è quello di poter risolvere i tanti problemi che
incombono nel Paese.. ed oggi occorre di certo un governo di svolta..Un governo
suggerito dal popolo che ha votato e che vuole di certo spazzare via
una gran quantità di figure legate al passato che hanno già avuto
modo di esprimere le loro capacità!
Tante
di queste vecchie figure hanno avuto già modo di dimostrare meriti e de-meriti: Non si tratta di volerli cacciare in modo categorico con cattiveria e per
partito preso, ma di indurli a farsi da parte e lasciare lo
spazio al nuovo che avanza.
Si
potrà anche dubitare del nuovo, tuttavia gli si deve dare modo di
espletare le capacità per espresso desiderio di
un popolo che si è già pronunciato in loro favore.
Ogni
mutamento in politica non deve esser visto come un male, ne come
l'incauto trasformarsi col rischio di non realizzare alcun risultato.
Dovrebbe ...al contrario..leggersi come una evoluzione per generare
ulteriori cambiamenti con la definitiva sparizione del vecchio ed il
risorgere di successive novità.
Bisognerebbe
guardare questo evolversi della politica con una diversa ottica..come
quello della natura dove ad una nascita si contrappone una morte ..
poi una nuova rinascita...ed una successiva morte...e così via.. in costante mutamento...Non
rinchiudendosi per decenni dentro piccoli personali interessi e
persistenti retoriche..legandosi alla mistificazione di alcune
figure. Non esiste il mito in politica!