28 apr 2023

 I PERICOLI DI UN SISTEMA CHE GENERA SPETTACOLO E COMPETITIVITA'




di v.cacopardo
Come non accorgersi di quanto il bipolarismo abbia danneggiato la politica di questo nostro Paese! Come non intuire l’imbarazzante genesi di un dialogo sempre meno predisposto all’utile costruzione di una politica funzionale!
Nel passato la figura di Berlusconi ha influito notevolmente sul metodo. E' palesemente venuta fuori da questo modello di sistema, una concezione politica che ha costretto sempre più il dialogo aprendo la strada a figure predominanti ed assolute, determinate ad infondere ideologie ristrette e conseguenti posizioni rigide...esaltando al massimo le contrapposizioni.
Al di là del personaggio, Berlusconi ha sicuramente rappresentato il pensiero della politica del nostro Paese per quasi un ventennio. Si può accettarlo o no, ma il suo ingresso in politica ha segnato la storia destabilizzando i Partiti allora in campo, non del tutto preparati all’avvenimento. La sua impetuosa entrata in politica nel passato, potrebbe essere (o forse lo è stata) motivata da mille interessi, ma è stata stigmatizzata da una enorme mole di consensi. Consensi che gli sono stati dati anche in virtù di una precisa lotta contro l’avanzare di una sinistra forse troppo identificata in un comunismo vecchio stile.
Quindi l’operato di Berlusconi è sempre scaturito da una motivazione anticomunista che lo avrebbe potuto obbligare a doversi privare di ciò che aveva costruito, ma anche dalla paura che, una gran parte dell’alta e medio borghesia che lo sosteneva, potesse perdere il frutto di una stabilità economica sociale conquistata negli anni in cui aveva regnato la vecchia DC. Se non fosse venuta fuori una figura come quella del Cavaliere, ne sarebbe sorta un’altra similare, come..del resto…se si continuasse a perseverare con tale paradigma, nel futuro ci riscontreremo con figure di leaders sempre più determinate e risolute delle quali avremo poco da lamentarci.
Se questa vuole essere la scelta del nostro popolo, bisognerà predisporsi ad accogliere un nuovo “incantatore di serpenti” determinato a comunicare con la consueta spavalderia di chi pensa che la politica debba costruirsi attraverso il leaderismo eccessivo edificato con la forza di assurde opposizioni che generano solo dure reazioni. Non bisognerebbe tanto guardare alla politica attraverso la figura che la rappresenta, non i leaders, non i divi che con ambizione e senza alcuna scrupolo vorrebbero dirigerla, quanto al contenuto delle idee che si esprimono, ai programmi utili per la società: Non farsi più ingannare dalle figure, ma dirigere l’attenzione verso il contenuto ed il pensiero costruttivo che si intende esprimere.
Non v’è dubbio che il sistema bipolare tende ad esaltare le figure e con esse porsi in un contrasto sempre più duro contro chi si oppone, infondendo, in tal modo, un sentimento spinto a non razionalizzare e ad alimentare persino un odio per la figura opposta. Non si riscontrano più le sfumature grigie di una politica più moderata, ma solo le posizioni monolitiche bianche o nere che non aiutano un indispensabile e doveroso equilibrio.

25 apr 2023

NEL RICORDO DELLA LIBERAZIONE



Oggi ricorre l'anniversario della liberazione del nostro Paese dalla occupazione Nazifascista: Il fascismo ci aveva oppresso per anni creando un regime assoluto costruito sulla paura che ancora oggi non possiamo a non dobbiamo dimenticare. Un dato di fatto inopinabile ed indiscutibile sul quale si è imposta e si fonda con decisione la nostra carta Costituzionale!
Tuttavia, dopo quasi ottant'anni non possiamo fermarci a questo ricordo, ma farne esperienza giorno dopo giorno, poiché oggi il termine “liberazione” assume un concetto molto più vasto che non può non riguardare una moltitudine di temi in generale...come ad esempio: Liberarsi dalle sopraffazioni gratuite, da ogni soggezione, dalla prepotenza del più forte, dalle schiavitù, da certe violenze domestiche, liberarsi dalle assurde gelosie, dalla povertà, dalle dipendenze in genere...etc. Una lunga serie di malate prevaricazioni e sottomissioni che non potranno mai aiutare un processo sano di socializzazione!
Un concetto vasto di liberazione che oggi, proprio nel ricordo dell'occupazione nazifascista, dovrebbe farci riflettere invogliando tutti ad abbandonare ogni tipo di prepotenza e sopruso...senza alcuna distinzione!
vcacopardo

20 apr 2023

LA MANCANZA DEI TONI GRIGI

 


...ossia quando un sistema bipolare costringe il dialogo e rende la politica un indecente spettacolo...

di vcacopardo

Cosa pensano gli ideologi di Sinistra e quelli di Destra? Che si possa continuare con questo andazzo in cui giorno dopo giorno si contrastano le posizioni in un duro confronto che rende improbabile ogni utile governabilità, portando avanti la lunga e dispersiva serie di contrapposizioni? Uno spettacolo deprimente che finisce spesso con lo sfociare in pettegolezzi di basso rango nei confronti dell'uno e dell'altro..

Se questo significa far politica, non ci si potrà mai meravigliare dei risultati e dell'andazzo di una società come la nostra dove continueranno ad imperversare incongruenze promosse da una serie di inutili assolutismi.

Si può criticare per altri versi ogni posizione moderata come quella di Calenda e soci, tuttavia non ci si può alienare dalla importante ricerca di più caute posizioni, poiché la politica necessita di un dialogo costruttivo: Queste differenze di toni in politica significano tutto!

Tra il bianco ed il nero necessitano per logica una serie di sfumature, che rappresentano la differenza di pensiero per la determinazione di regole funzionali e mai costrette!

Basta dare uno sguardo ai dibattitti in TV per accorgersi di come il persistere delle contrapposte visioni non lascia più spazio ad una visione più equilibrata: Destra e Sinistra, prive di ogni sfumatura, generano solo visioni radicali che non potranno mai rendere utilità ad un sistema democratico come il nostro!

Se questo modo di far politica... che poco si sposa col nostro, può tanto piacere a chi pensa di avere un riscontro sicuro con la governabilità, si accorgerà presto di quale inutilità renderà al paese.



14 apr 2023

CALENDA DALLA GRUBER

 



divcacopardo

Quello cui abbiamo assistito ieri sulla sette nel programma otto e mezzo è stato un insopportabile spettacolo che ha visto la Gruber voler apparire come una sorta di giustiziera, più che una moderatrice. Sicuramente poco osservante delle regole e dei principi in nome di un presunto principio di deontologia giornalistica!

Calenda cerca di rispondere alle domande e la Gruber lo arresta ad ogni risposta! Quasi ossessiva più che aggressiva verso l'onorevole che si predispone di esaudire le richieste su domande che gli vengono poste anche dagli altri interlocutori: L'intemperanza e la aggressione verso gli ospiti poco apprezzati poiché non in linea col suo pensiero è ormai nota, e fa di questa giornalista una irrispettosa conduttrice dei suoi programmi...

E' vero! Calenda appare assai pensoso e quasi confuso dopo la separazione con il politico pseudo-politico che con la solita furbizia che gli è nota continua a sfruttare ogni possibile occasione per restare alla ribalta: Un insopportabile, ma abile manipolatore delle occasioni, quello che tanto piace a quei masochisti che scorgono nella politica l'importanza della astuzia anche quando questa nuoce alla società! D'altronde è ormai noto come Renzi si continui a muovere in politica per un suo preciso tornaconto disponendosi a conferenze remunerate in barba ai principi base della sua nomina a senatore prendendo in giro tutto il suo elettorato! Si parla di cifre di oltre i duemilioniemezzo...

L'errore imperdonabile di Calenda è stato quello di aver cercato alleanza con chi la politica la usa per un proprio tornaconto, quello di essersi messo assieme ad una presuntuosa ed arrogante figura che non ha mai nascosto nel passato il suo vero scopo e l'insopportabile saccenteria.

Adesso, al di là della nota irruenza verbale della Gruber, il professore Calenda potrà e dovrà fare a meno dell'alleato fortemente compromesso che non gli rendeva meriti. Sarà sicuramente costretto a restare ancora unito nel gruppo parlamentare per l'interesse comune, ma forse potrebbe dettare più liberamente un nuovo futuro programma cercando nuove alleanze più sicure che possano frenare l'andazzo di un sistema bipolare che pone molti dubbi sulle scelte politiche e sociali e che blocca ogni possibile scelta equilibrata.

6 apr 2023

RENZI ED I LIMITI DEI CONFLITTI

 



di vcacopardo

Avrebbe accettato una sfida affascinante: “Per un anno saro' il direttore de 'Il Riformista'" Matteo Renzi pare aver ripreso con la sua propaganda ricominciando con i suoi slogan seducenti: "Sarò direttore per un anno... Poi vedremo che fare da grandi.- "Io non lascio ma raddoppio- Tenterò di fare un'operazione che serve al Paese". Volendo apparire quasi un benefattore.

Parla di un'esperienza...di un'operazione che serve al Paese, come altre volte si è posto nei confronti e nei dibattiti politici. Al di là del possibile conflitto di interesse sul quale si muove e che ha continuamente sfiorato nel suo percorso di vita politica, la sua avventata furbizia non si arresta, poiché e di tutta evidenza che questo ruolo gli regalerà una maggiore visibilità in qualità di giornalista nei media e nei talks televisivi. Inoltre questo ruolo in contemporanea col ruolo di senatore gli consente di non poter essere mai querelato (se non attraverso una lunga trafila parlamentare che potrebbe porre problemi governativi). Ma la responsabilità di tutto ciò non può che essere imputata ad una chiara mancanza di regole sui conflitti che permangono abbondanti e silenziosi nelle istituzioni politiche del paese!

In pochi si chiedono perchè uno che è stato eletto senatore non eserciti il suo ruolo senza occuparsi di altro che possa in un certo senso offrire altro spazio a possibili conflitti! Chiaro che anche Calenda possa plaudire ed incoraggiare tale ruolo che offrirà tanto spazio in più alla propaganda del partito!

Renzi aveva disperato bisogno di risorgere ed ha trovato l'espediente adatto sul quale aggrapparsi. Ironicamente in un mio vecchio post paragonai Calenda e Renzi come i personaggi del gatto e la volpe nella favola di Pinocchio...ed è inutile rimarcare quale sia l'uno o l'altro.. Ma al di là di ogni metafora sembra chiaro che oggi la volpe cerca di uscire dalla sua tana inventandosi l'espediente adatto col solito tono altruistico di chi afferma di operare per il bene del Paese: Un comportamento ricco di quella simulazione che non gli è mai mancata e che tanto piace a chi ama questa deleteria furbizia politica!

3 apr 2023

PICCOLI E SOCIETA'

 




Quei bambini che rappresentano l'avvenire!

Quella loro innocenza, la purezza nei sorrisi e lo sfogo nei pianti, fanno di loro la parte più commovente ed emozionale della nostra vita e ci aiutano ad affrontarla col sentimento e la speranza: La speranza di un futuro migliore!

Solo nella pienezza di una vera maturità si possono riscontrare le tante emozioni che ci coinvolgono nello sguardo puro ed innocente dei piccoli che ci abbracciano indifesi, nella loro innata dolcezza, nel loro sguardo privo di ogni malignità: Emoziona vederli giocare in forza del loro innocente istinto, nella loro sete di vita, emoziona e strazia anche vederli piangere e soffrire per qualsiasi lieve dolore. Loro sono lo specchio nel quale bisognerebbe riflettersi per ascoltare la voce dei propri sentimenti.

Bisogna amarli, educarli e proteggerli, perchè nella loro crescita possano percepire l'importante compito che spetta, a chi amato, quell'istinto di trasferire agli altri il proprio senso dell'amore. Loro sono il futuro... e proprio per questo rappresentano la possibile speranza di una società che va perdendo i tanti valori sui quali si sta costruendo un perseverante senso di ostilità.

vcacopardo

21 mar 2023

IL SENSO DELLA VITA NEL DIFFICILE CONTESTO SOCIALE



di v.cacopardo

Non ho mai creduto nei miracoli in questa terra, tuttavia resto impressionato dal percorso di una natura terrena che vince costantemente malgrado tutte le insidie. Come resto decisamente affascinato dalla nascita di ogni vita. Mi viene perciò da pensare che il vero miracolo in questo mondo sia proprio la “vita”. 
E' proprio questo il prodigio che ci detta la natura, dove, malgrado le enormi difficoltà, piante, fiori, alberi e frutti, rinascono e rifioriscono sempre più rigogliosi che mai, e dove animali e uomini continuano a riprodursi!
Questa premessa non ne può escludere un'altra relativa al pensiero sull'esistenza ed alla forza che ne condiziona tutta l'umanità. L’umanità si è sempre posta una domanda sullo scopo della propria esistenza: Quale la ragione ..quale il compito..quale il fine di una vita che spesso inganna e spinge a tradire persino i buoni propositi ed i propri sentimenti, quale imprescindibile relazione con la propria coscienza? Il dono della mente, anche se non può esservi certezza, sembra per l’uomo una sorta di contatto con un’entità superiore.
L'uomo, come nella evidente realtà della natura, dovrebbe comprendere che se vi fosse una propria rinascita dopo la morte, ciò potrebbe essere legato alla propria esistenza della sua vita attuale. Dovrebbe forse riflettere sulla possibilità di una nuova vita dopo la sua scomparsa. Una nuova vita che potrebbe essere conseguenza di un comportamento di quella attuale. Tutto ciò non potrà mai essere una verità assoluta, ma potrebbe quantomeno fare riflettere! Chi non vorrebbe rinascere in situazioni anche migliori e chi al contrario non potrebbe temere di rinascere in quelle peggiori? Una verità non esiste, ma esiste di certo un pensiero che dovrebbe portarci a precise riflessioni!
Tanta gente che si improvvisa in questo mondo credendo che non possa esserci altro dopo la morte, non percepisce e non considera che, al di là di questa, potrebbe anche essercene un'altra: Sono i tanti individui che non credendo in nulla affrontano la vita con il presupposto della violenza o dell'indifferenza! Se costoro riuscissero ad immaginare l'ipotesi di una rinascita, i loro comportamenti sarebbero certamente più cauti e mirati, guardando alla loro vita e quella degli altri con maggiore attenzione! Vi sarebbe una società decisamente migliore! Non c'è bisogno di essere cattolici ed appartenere a qualunque fede religiosa per poter intuire che la vita deve per forza avere un senso, come del resto anche la morte!
Il mistero di una possibile rinascita su questa od un altro pianeta (da noi impossibile da comprendere) apre una lunga serie di considerazioni. Ma non sono un teologo e non sono in grado di inserirmi in una lunga analisi su questo tema, se non attraverso l'intuito di ciò che la vita stessa di giorno in giorno insegna ad ogni essere pensante in grado di comprendere che tutto ciò deve avere per forza un senso, poiché se così non fosse, non ne avrebbe nemmeno l'esempio stesso della natura che ci circonda! La natura è la nostra cornice: il contorno meraviglioso di un mondo che cammina tra vita e morte nella crescita di una umanità che non riesce ancora a comprendere l'importanza stessa della vita ed il suo vero miracolo da custodire.
Infine non ci si può esimere dal considerare questo pensiero in relazione al sociale: La diversità del pensiero è ciò che porta evidenti differenze nel mondo e nelle società, determinando un limite sulle scelte e nello sviluppo delle politiche sociali. Questa naturale diversità da un lato ci arricchisce, poiché sprona al confronto, ma dall'altro non potrà mai riuscire a definire un persorso in comune se non prima comprendendo quale può veramente essere il senso della propria vita. Ragione per cui nulla potrà mai cambiare se non ci si impegna profondamente su noi stessi: Nessun uomo, in senso antropologico, potrà mai aiutare nella costruzione del sociale, se non prima aver compreso il senso della sua stessa vita!

10 mar 2023

CUTRO: UNA TRAGEDIA CHE POTEVA ESSERE EVITATA


 
E'stato giusto attendere qualche giorno prima di inserirsi in una questione talmente delicata che ha visto la morte di oltre settanta immigrati rifugiati a causa di un impatto della barca a poco più di cento metri da una spiaggia che li avrebbe dovuti portare verso la libertà. Ma ormai il triste episodio, che si accomuna ad altri avvenuti in altre circostanze, ha scoperto falle sull'iter che ha provocato la tragedia che ha visto anche la morte di tanti bambini.
Sappiamo tutti che vi è una indagine della magistratura che valuterà attentamente le responsabilità, tuttavia dopo questi giorni abbiamo ormai un quadro più chiaro, (anche grazie all'intervento dell' attuale ministro degli interni di questo governo), di come si sono svolti i fatti e da tali si evince che di certo di responsabilità sul salvataggio ve ne sono..eccome!
La principale domanda che tutti dovrebbero porsi è quella relativa ad un mancato intervento SAR, primario oltre che ovvio, rispetto a quello ispettivo e di controllo! E se, come si asserisce, che Frontex aveva avvisato la presenza della barca a circa 40 miglia dalla costa calabra con la possibile presenza di immigrati constatata attraverso termorivelatori e che le motovedette della finanza sono subito uscite per andarvi incontro e subito rientrate per le condizioni del mare, a maggior ragione si sarebbe dovuto comprendere che qualunque barca sarebbe stata in chiara difficoltà. Non era difficile pensare ad un intervento immediato della Guardia Costiera che ne aveva, al contrario, ogni capacità! Ancora una volta una sorta di tragedia annunciata e causata dall'imperizia, se non da una precisa volontà politica di porre avanti un controllo sull'arrivo di queste barche rispetto ad un immediato intervento di salvataggio.
Il Ministro Salvini, (sempre prodigo di ogni sorta di propaganda) responsabile degli interventi per conto della guardia Costiera facente capo al suo dicastero delle infrastrutture, sembra essere rimasto nell'ombra in questa delicata faccenda: Con la sua ostentata furbizia ha preferito mettersi di lato esponendo nella questione il suo fedele ministro tecnico. Per quanto riguarda alcune fasi dell'intervento del Ministro dell'interno Piantedosi (piene di ostentato pragmatismo e prive di ogni dovuta sensibilità politica) lascio ogni commento a chiunque abbia la consapevolezza di immedesimarsi verso chi, da rifugiato, ricerchi ogni possibilità di scappare dal paese dove imperversano guerre e massacri per rincorrere un diverso avvenire per se stessi ed i propri figli. Incomprensibili errori di comunicazione che non dovrebbero appartenenre ad un ministro!
Al di là delle note responsabilità di un'Europa, di cui abbiamo ampiamente scritto, rimasta assente già da tempo....
Una tragedia che si sarebbe potuta evitare!
 vcacopardo

3 mar 2023

LA CRISI IRREVERSIBILE DELLA SOCIETA' MONDIALE




La crisi delle ideolgie ed i mercati malati affondano il sociale
E' in atto già da tempo una chiara crisi delle ideologie politiche: Un terremoto post ideologico che si diffonde piano piano in tutta l' Europa. Un'Europa che procedeva in direzione di una unione compatta e che sembra di giorno in giorno sempre più scomposta e meno unita! Un forte populismo si è diffuso con violenza esasperando le contrapposte visioni ideologiche nate dalla politica del Novecento, portandoci oggi in direzione di una complicata rivoluzione sociale. Nulla di veramente innovativo è stato fatto e si è continuato procedendo schiavi di una economia dettata da particolari interessi finanziari.
E' persino scontato affermarlo: Uno stato confusionale che dura da parecchio tempo! La crisi investe i mercati finanziari e di conseguenza si riversa su tutti i temi sociali di maggiore importanza. Le Borse mondiali appaiono sostenute in modo fittizio. Dovremmo ormai conoscere l'esistenza di gruppi che si muovono per impedire i collassi borsistici avvalendosi delle risorse della Federal Reserve: Quando i mercati segnano forti vendite in Borsa, si muovono comprando azioni attraverso moneta elettronica! Tutto ciò onde evitare il naturale panico che scatenerebbe ulteriori pericolose conseguenze.
Ormai tutta la società mondiale sembra posare le sue basi sul debito! Sopra il quale si sono costruiti altrettanti castelli di derivati tossici. Una strana sopravvivenza economica...simile ad una lunga agonia che non porta alcuna serenità! Ancora una volta il metallo prezioso tenderà a salire, mentre l'economia mondiale, priva ormai di quell'essenziale equilibrio, potrà impattare contro un autentico Tsunami finanziario.
L'economia, come tutti sappiamo, vive un rapporto diretto col sociale e quando si innestano anche crisi ideologiche, si mescola una pericolosa miscela esplosiva: È difficile capire come finirà, più facile aver compreso da tempo che sarebbe successo! Bisogna essere ottimisti, tuttavia non è facile esserlo quando di giorno in giorno si scorge il procedere di un sistema mondiale che continua ad avanzare solo in virtù di grandi interessi personali!
v.cacopardo

14 feb 2023

BIPOLARISMO E CONTRAPPOSIZIONI



di vcacopardo

Ancora una volta nel nostro Paese 
si riafferma l'intenzione di procedere verso un bipolarismo! Le ultime elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio hanno messo un punto su questo desiderio regalando la vittoria, malgrado l'enorme astenzionismo, al centro destra, ma soprattutto per una realistica posizione in favore della stessa Meloni, oggi presidente del Consiglio.
Quello che sfugge alla politica del nostro Paese è proprio questo assurdo principio BIPOLARE in un sistema come il nostro di natura PARLAMENTARE che si esprime in una Repubblica democratica attraverso diversi Partiti ed in due Camere.
Insomma, se veramente in Italia si vuole proseguire con questo andazzo delle ostili e deleterie CONTRAPPOSIZIONI (che hanno costruito solo figure spesso supponenti o incapaci), allora vale la pena di procedere dritti verso un altro sistema di tipo PRESIDENZIALISTA!..Un sistema difficilmente condivisibile, poichè tendente a chiudere e restringere il dialogo politico!
Il rafforzamento del pensiero bipolare la dice lunga sulla volontà di un popolo che non percepisce per nulla l'importanza della nostra democrazia Parlamentare che deve per forza esprimersi attraverso diversi pensieri ed idee: Ridurre all'essenziale il pensiero politico in un sistema parlamentare come il nostro attraverso due soli pensieri potrà forse risolvere la sicurezza di una qualunque governabilità, tuttavia mai la sua qualità ed il giusto funzionamento! Ma sappiamo ormai bene come la mancanza di conoscenza di buona parte del popolo sulle Istituzioni, porti solo all'essenziale, trascurando altri fondamentali principi: Un popolo supportato da una politica che non riesce a percepire l'importanza di altre riforme per sostenere il nostro sistema democratico e che continua a  volgere lo sguardo verso altri Paesi, imitantone i sistemi: Una politica totalmente priva di idee!
In un certo senso si sta ormai perdendo l'occasione di quella efficacia del principio parlamentare al quale il proporzionale avrebbe potuto offrire la base per un maggior confronto e che, per Costituzione avrebbe reso valore a tutto il nostro sistema politico. Difficile governare col proporzionale? Basterebbero le adatte riforme come quella sui RUOLI e sui PARTITI per sostenere anche attraverso elezioni più aperte e convincenti il voto dei cittadini: Con l'assoluta certezza che andrebbero con maggiore voglia a votare!
Ci si sta nuovamente proiettando a governare con la forza di un assolutismo, poichè incapaci di immedesimarci in un contesto in cui i sacrosanti ruoli, sia per principio, che per intuizione, dovrebbero restare separati per una loro migliore funzione.
Quelli come me che hanno sempre sperato in un cambiamento contro il comodo gioco delle vecchie contrapposizioni, ed hanno sempre meno creduto a certe organizzazionei politiche improvvisate...ponendovi giornalmente chiari dubbi, avevano previsto il defluire di tanti voti. Qualche anno fa si era pensato che si fosse aperta un'altra strada e da quella sarebbero potute entrare altre forze politiche nuove: Una sorta di sradicamento dal vecchio modo di interpretare la politica.
Purtroppo nulla sembra cambiato ed imperversano sempre le solite figure anche grazie al vecchio modo di interpretare la retorica di una certa politica contrapposta.

12 feb 2023

PROTEGGERE IL PIANETA E RISANARE LE INIQUITA'

 




E' incredibile pensare come l'uomo, che ha ricevuto in regalo il dono della vita ed il magnifico pianeta in cui viverla, non abbia il sensato dovere di doverlo proteggere!

Difendere la nostra terra dalle continue maree, dagli allagamenti, dai terremoti di proporzioni ineaudite... come quello di questi ultimi giorni in Turchia è un dovere. Tutte conseguenze provocate dalla ignavia e da una mancanza di protezione ingiustificabile, una mancanza di prevenzione che dovremmo identificare come doverosa. Oltre a ciò, la società mondiale ha il dovere assoluto ed un preciso compito: Quello di riparare le immense iniquità sociali esistenti generatisi dalla stessa convivenza sul pianeta malato.

Più sconvolgente accorgersi come, in questa era di modernizzazione, si possa ancora pensare ad una qualsiasi guerra per un innato e crudele senso di potere! Ogni tema della prevaricazione è talmente anacronistico, ogni sete di potere, di conquista, ogni atto di supremazia nei confronti del nostro prossimo, non può che stupirci in un'era in cui abbiamo acquisito una civiltà tale da renderci partecipi dei bisogni del prossimo.

Alla intera comunità del mondo serve adesso solo il grande e difficile compito di occuparsi seriamente di un pianeta in cui possiamo ancora vivere e respirare, quello di proteggerlo, di sostenerlo con la popolazione. Il tema della sopravvivenza della nostra Terra è ormai messo in seria discussione ed è strettamente legato ai bisogni della popolazione che la abita!

vcacopardo

8 feb 2023

41BIS, PREVENZIONE E SQUILIBRI

 



di vcacopardo
Si discute tanto in questi giorni sul 41bis,. Il caso Cospito ha acceso i riflettori sulla questione del carcere duro e si sono avvertite azioni e dure reazioni politiche assai calde che hanno infuocato gli animi in seno al Parlamento
L'argomento è vasto e difficile da restringere in una breve scrittura, andrebbero analizzati tanti particolari ed i riscontri delle regole a volte contrastanti con le punizioni
Se dovessimo fare una analisi equilibrata sulla questione non potremmo astenerci dal tenere in considerazione una serie di argomenti in relazione alle tante problematiche connesse alle pene da scontare, non esimendosi però da separare le differenti problematiche.
E' più che chiaro che chi si macchia di colpe come stragi ed omicidi ripetuti debba restare in carcere, ma che il 41 bis possa essere la soluzione efficace migliore per far scontare una pena rimane assai opinabile poiché non può di certo considerarsi rieducativo e soprattutto, per alcuni individui, potrebbe equivalere ad una lenta pena di morte: Chiunque si macchia di orrendi omicidi o stragi deve necessariamente essere posto in galera e costretto ad una sorveglianza a volte necessaria. Se pure la libertà personale resti inviolabile per Costituzione, rimane il fatto che una punizione sia necessaria, soprattutto quando chi la deve scontare abbia violato la sacre libertà di vita di un'altro cittadino. Tuttavia quello che non si capisce nel nostro Paese è l'assoluta mancanza di equilibrio su ogni tema, soprattutto su questi talmente delicati che coinvolgono la società.
Andiamo a vedere cosa è questo regime e quali sono le sue restrizioni:Il regime detentivo speciale è una forma di detenzione particolarmente rigorosa, cui sono destinati“gli autori di reati in materia di criminalità organizzata nei confronti dei quali sia stata accertata la permanenza dei collegamenti con le associazioni di appartenenzaIl detenuto sottoposto alle restrizioni deve essere isolato dagli altri, dormire in una cella singola e non può accedere agli spazi comuniAnche la cosiddetta “ora d'aria”, il momento in cui il carcerato può uscire dalla cella e andare nel cortile, è più limitata.”
Possono essere ristretti anche i colloqui coi familiari, rigidità attenuata in presenza di figli o nipoti infra-dodicenni. Le telefonate sono registrate, i colloqui ripresi da una telecamera, la posta del detenuto viene controllata sia in entrata sia in uscita. Ci sono limitazioni al denaro che può tenere sul suo conto in carcere, e, degli oggetti in cella, libri e giornali sono banditi. La sorveglianza è attribuita ad un reparto speciale di polizia che non entra in contatto con gli altri poliziotti penitenziari.
L'isolamento rimane quindi la vera tortura in questo regime dove sembra che nemmeno ci si possa concentrare in una lettura di un libro o di un giornale e respirare solo un'ora di aria in un cortiletto stretto e soffocante dove non puoi avere contatti (tutto ciò che sicuramente di rieducativo non ha nulla: Sembra una sorta di estenuante tortura psico fisica che potrebbe trascinare lentamente verso la morte..(Per certi oggetti, come libri e giornali, basterebbero controlli più severi)
A questo punto sarebbe anche logico dare uno sguardo alla Costituzione la quale asserisce che la funzione rieducativa della pena, trova il suo riconoscimento nel 3° comma dell'articolo 27:- «Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato».
Il 41bis sfugge a questo preciso comma proprio perchè, nel contesto di una punizione più severa, tende ad evitare al massimo i contatti con l'esterno, e questo sembra anche logico in base ai casi. Ma i contatti con l'esterno non possono però incidere sul bisogno di lettura o di ascoltare un po' di musica, etc...Occorrerebbe perciò regolamentare meglio in senso più equilibrato il contesto di un carcere più duro, ponendovi severe restrizioni, ma evitando le torture psicofisiche. Altrimenti equivarrebbe ad una lenta pena di morte.
In questo quadro analitico manca però una importantissima nota, cui la politica non guarda con maggiore attenzione: Perchè mai lo Stato, che ancora oggi nasconde una montagna di misteri, si adopera pochissimo in una opera di prevenzione ed assai più su quella delle ristrette punizioni (con costi e problematiche sicuramente maggiori)? Perchè oggi si parla tanto di un 41bis e si continua a non considerare l'importanza di evitare alla base una serie di criminalità? Perchè non si investe di più sulla presenza di una sicurezza sul territorio? Dove sono i controlli, dove la vigilanza sulle strade e sui quartieri, dove ogni forma di prevenzione sulla criminalità?