Si
ritorna a parlare di sistemi presidenziali al fine di dare stabilità
ai governi! Tuttavia, malgrado ciò, non si riesce a comprendere come
un sistema di democrazia possa mai conciliarsi con una stabilità
certa se non soffocando la libertà parlamentare!
In
un mio vecchio post del 2014 dal titolo “Presidenzialismi
semipresidenzialismi ed eterni conflitti”, si era affrontato il
difficile tema delle riforme istituzionali, mentre Grillo stava
marciando verso la conquista del governo. Oggi, col governo Meloni,
si torna a parlare di sistemi presidenziali e premierati con estrema
superficialità ed in difficile sincronia con le regole della nostra
Costituzione. Tutto ciò anche in rapporto ai sistemi elettorali che
spesso non tengono in considerazione il rapporto con l'elettorato e
che vedono ancora ruoli operare in conflitto. Malgrado si sia sempre
sostenuto di voler procedere verso un sistema di migliore democrazia,
nessuno sembra accorgersi di alcuni passaggi determinanti che ad
elezioni concluse, portano inequivocabilmente alla medesima
costruzione di enormi compromessi tenuti in piedi proprio dalla
mancanza di una più netta divisione dei ruoli
(parlamentari-esecutivi). Tutto ciò anche perchè non si vuole
prendere in considerazione opportuna una più chiara riforma degli
stessi Partiti oggi disciplinata dall'art 49 della Costituzione.
Ai
tempi del suo governo, Renzi in una sua intervista sembrava aver
affrontato il tema del sistema semipresidenzialista,
non escludendo il
fatto che si potesse affrontare l'argomento, ma a condizione che si
esaminasse prima la riforma del Senato. Renzi correva verso la sua
strada come uno schiacciasassi non accennando minimamente alla
funzionalità delle sue riforme: Il suo scopo è principalmente
legato a dimostrare la capacità di tagliare ovunque per richiamare
consenso! Il senatore toscano aveva intuito che il tema del
presidenzialismo era amato a destra più che a sinistra e che
all'interno del suo stesso Partito, ciò avrebbe potuto far nascere
ulteriori contrasti per il fatto che si potesse offrire troppo spazio
alla costruzione di figure sempre più dispotiche. Una
paura giustificata per i padri costituenti di quella che doveva
rappresentare una Repubblica parlamentare.
Ma
perchè una vecchia proposta come quella esposta dallo stesso
Berlusconi, sulla nomina diretta di un presidente della Repubblica,
deve per forza dare stura ad un percorso presidenziale?
Perchè mai un presidente non potrebbe essere eletto dal popolo? E
se eletto direttamente da un popolo, perchè mai non potrebbe tenere
gli stessi poteri limitati come quelli odierni, operando con maggior
peculiarità come garante di un sistema elettorale? Chi ci impone che
non si possa far funzionare il nostro sistema istituzionale
attraverso una maggiore garanzia da parte dell'operato di una
presidenza della Repubblica? Nominare un presidente del consiglio
attraverso una elezione, come lo vorrebbe il Partito della Meloni,
sembrerebbe cosa ben diversa, sovvertendo il fine di una vera
garanzia, poiché, in una Repubblica parlamentare, i poteri di un
primo ministro finiscono con l'essere più assoluti e rischiano di
prevaricare su quelli di una assemblea parlamentare: La fine del "primus inter pares"
Una
domanda quindi nasce spontanea e potrebbe anche risultare ripetitiva
se posta dal sottoscritto: Perchè mai il nostro Paese quando
affronta simili riforme, non guarda in casa propria, definendo un
modello più adatto e funzionale, ma mira con costante ostinazione
verso i modelli esterofili degli altri Paesi? Perchè stravolgere in tal modo un sistema di democrazia parlamentare quasi unico senza andare alla ricerca di un suo miglioramento funzionale? Se si vuole una
nomina diretta del Presidente della nostra Repubblica che ben venga,
potrebbe essere una vera garanzia per i cittadini! Ma non è detto
che la figura debba per forza avere poteri vicini a quelli
governativi e che ciò debba portarci direttamente ad un
presidenzialismo governativo in difficile rapporto con le garanzie parlamentari.
Perchè
mai una elezione diretta non può portare tale figura a quella di
garante di un sistema elettorale da cui nasce quel potere
parlamentare che rappresenta la principale natura di un sistema
democratico?....Insomma, perchè dobbiamo legare una
elezione diretta del Capo dello Stato ad un esecutivo e non più
propriamente ad una maggiore assicurazione della formazione delle
Camere politiche?
v.cacopardo