26 mag 2023
VISIONI BIPOLARI E RESPONSABILITA'
13 mag 2023
LA LOTTA PER UN DIRITTO
Cosa ci si aspetta da questi studenti: che desistino? Che abbandonino la loro lotta per ottenere ciò di cui hanno bisogno? Non c'è da sorprendersi se nella loro battaglia non si curino di un certo disagio che potrebbero creare occupando spazi pubblici. La loro lotta è per la sopravvivenza ad un diritto allo studio che non può non tenere presente la loro permanenza nelle città dove persistono le università e dove il bisogno di una locazione è più che indispensabile!
Un'altra di quelle storie che persistono nel nostro paese dove mai si è lavorato in prospettiva e dove la politica non ha saputo leggere in lungimiranza: Era chiaro che il fenomeno degli affitti senza un calmiere od uno studio che prevedesse la ricerca di nuovi locali, avrebbe creato problemi soprattutto agli studenti. Ma loro sono il futuro, loro sono l'avvenire e devono sicuramente essere messi in condizioni di poter studiare senza dover affrontare un carico di affitto che non possono permettersi! O forse dobbiamo far andare avanti solo i figli dei ricchi e potenti ai quali non grava alcun problema nel pagare esorbitanti costi di affitto e che che sono anche in grado di acquistare una casa per i loro figli? Tuttora il governo non sembra aver preso alcun impegno concreto per risolvere la crisi abitativa e la politica si comincia a muovere con enorme ritardo: Al di là di ogni stucchevole commento sulla responsabilità Destra-Sinistra, viene spontaneo chiedersi a cosa serve una politica che non è in grado di guardare avanti!
Una lotta più che giusta per la conquista di un sacrosanto diritto messa in risalto da questi giovani che non hanno alcuna pretesa se non quella di assere messi in condizioni di studiare!
vcacopardo
12 mag 2023
RIFORME ISTITUZIONALI ED ITER
10 mag 2023
LA VERA GARANZIA DI UN PRESIDENTE
Si ritorna a parlare di sistemi presidenziali al fine di dare stabilità ai governi! Tuttavia, malgrado ciò, non si riesce a comprendere come un sistema di democrazia possa mai conciliarsi con una stabilità certa se non soffocando la libertà parlamentare!
Ai tempi del suo governo, Renzi in una sua intervista sembrava aver affrontato il tema del sistema semipresidenzialista, non escludendo il fatto che si potesse affrontare l'argomento, ma a condizione che si esaminasse prima la riforma del Senato. Renzi correva verso la sua strada come uno schiacciasassi non accennando minimamente alla funzionalità delle sue riforme: Il suo scopo è principalmente legato a dimostrare la capacità di tagliare ovunque per richiamare consenso! Il senatore toscano aveva intuito che il tema del presidenzialismo era amato a destra più che a sinistra e che all'interno del suo stesso Partito, ciò avrebbe potuto far nascere ulteriori contrasti per il fatto che si potesse offrire troppo spazio alla costruzione di figure sempre più dispotiche. Una paura giustificata per i padri costituenti di quella che doveva rappresentare una Repubblica parlamentare.
Ma perchè una vecchia proposta come quella esposta dallo stesso Berlusconi, sulla nomina diretta di un presidente della Repubblica, deve per forza dare stura ad un percorso presidenziale? Perchè mai un presidente non potrebbe essere eletto dal popolo? E se eletto direttamente da un popolo, perchè mai non potrebbe tenere gli stessi poteri limitati come quelli odierni, operando con maggior peculiarità come garante di un sistema elettorale? Chi ci impone che non si possa far funzionare il nostro sistema istituzionale attraverso una maggiore garanzia da parte dell'operato di una presidenza della Repubblica? Nominare un presidente del consiglio attraverso una elezione, come lo vorrebbe il Partito della Meloni, sembrerebbe cosa ben diversa, sovvertendo il fine di una vera garanzia, poiché, in una Repubblica parlamentare, i poteri di un primo ministro finiscono con l'essere più assoluti e rischiano di prevaricare su quelli di una assemblea parlamentare: La fine del "primus inter pares"
Una domanda quindi nasce spontanea e potrebbe anche risultare ripetitiva se posta dal sottoscritto: Perchè mai il nostro Paese quando affronta simili riforme, non guarda in casa propria, definendo un modello più adatto e funzionale, ma mira con costante ostinazione verso i modelli esterofili degli altri Paesi? Perchè stravolgere in tal modo un sistema di democrazia parlamentare quasi unico senza andare alla ricerca di un suo miglioramento funzionale? Se si vuole una nomina diretta del Presidente della nostra Repubblica che ben venga, potrebbe essere una vera garanzia per i cittadini! Ma non è detto che la figura debba per forza avere poteri vicini a quelli governativi e che ciò debba portarci direttamente ad un presidenzialismo governativo in difficile rapporto con le garanzie parlamentari.
Perchè mai una elezione diretta non può portare tale figura a quella di garante di un sistema elettorale da cui nasce quel potere parlamentare che rappresenta la principale natura di un sistema democratico?....Insomma, perchè dobbiamo legare una elezione diretta del Capo dello Stato ad un esecutivo e non più propriamente ad una maggiore assicurazione della formazione delle Camere politiche?
v.cacopardo
7 mag 2023
CESSIONE DEL CREDITO
Sembra chiaro che non vi sia una precisa volontà di voler risolvere l'annosa problematica: Con la mancanza di una seria normativa non si potrà mai ottienere alcun risultato!
Ancora niente sblocco di cessione...nonostante le promesse! Una continua presa in giro da parte dello Stato e dei due ultimi governi: Draghi e Meloni, che hanno solo azzoppato l'iter normativo nella lunga serie di ribaltamenti delle responsabilità tra committenti, progettisti, fornitori, imprese, banche ed agenzia delle entrate. Una continua serie di modifiche da quasi un anno e mezzo che hanno solo aggravato il precario stato di tante imprese costrette a bloccare i cantieri o ad anticipare grosse cifre per l'impegno con i committenti.
Ormai grava un permanente clima di sfiducia che pare non riuscire a vedere una via alla risoluzione: tra frodi e responsabilità, chi ne paga le conseguenze sono le tante imprese e i committenti onesti che hanno creduto ad una legge che sembrava anche dover far rifiorire il mercato immobiliare.
Alla faccia di chi ingenuamente e con onestà ha creduto di lavorare in forza delle leggi di uno Stato!
vcacopardo
28 apr 2023
I PERICOLI DI UN SISTEMA CHE GENERA SPETTACOLO E COMPETITIVITA'
25 apr 2023
NEL RICORDO DELLA LIBERAZIONE
20 apr 2023
LA MANCANZA DEI TONI GRIGI
...ossia quando un sistema bipolare costringe il dialogo e rende la politica un indecente spettacolo...
di vcacopardo
Cosa pensano gli ideologi di Sinistra e quelli di Destra? Che si possa continuare con questo andazzo in cui giorno dopo giorno si contrastano le posizioni in un duro confronto che rende improbabile ogni utile governabilità, portando avanti la lunga e dispersiva serie di contrapposizioni? Uno spettacolo deprimente che finisce spesso con lo sfociare in pettegolezzi di basso rango nei confronti dell'uno e dell'altro..
Se questo significa far politica, non ci si potrà mai meravigliare dei risultati e dell'andazzo di una società come la nostra dove continueranno ad imperversare incongruenze promosse da una serie di inutili assolutismi.
Si può criticare per altri versi ogni posizione moderata come quella di Calenda e soci, tuttavia non ci si può alienare dalla importante ricerca di più caute posizioni, poiché la politica necessita di un dialogo costruttivo: Queste differenze di toni in politica significano tutto!
Tra il bianco ed il nero necessitano per logica una serie di sfumature, che rappresentano la differenza di pensiero per la determinazione di regole funzionali e mai costrette!
Basta dare uno sguardo ai dibattitti in TV per accorgersi di come il persistere delle contrapposte visioni non lascia più spazio ad una visione più equilibrata: Destra e Sinistra, prive di ogni sfumatura, generano solo visioni radicali che non potranno mai rendere utilità ad un sistema democratico come il nostro!
Se questo modo di far politica... che poco si sposa col nostro, può tanto piacere a chi pensa di avere un riscontro sicuro con la governabilità, si accorgerà presto di quale inutilità renderà al paese.
14 apr 2023
CALENDA DALLA GRUBER
divcacopardo
Quello cui abbiamo assistito ieri sulla sette nel programma otto e mezzo è stato un insopportabile spettacolo che ha visto la Gruber voler apparire come una sorta di giustiziera, più che una moderatrice. Sicuramente poco osservante delle regole e dei principi in nome di un presunto principio di deontologia giornalistica!
Calenda cerca di rispondere alle domande e la Gruber lo arresta ad ogni risposta! Quasi ossessiva più che aggressiva verso l'onorevole che si predispone di esaudire le richieste su domande che gli vengono poste anche dagli altri interlocutori: L'intemperanza e la aggressione verso gli ospiti poco apprezzati poiché non in linea col suo pensiero è ormai nota, e fa di questa giornalista una irrispettosa conduttrice dei suoi programmi...
E' vero! Calenda appare assai pensoso e quasi confuso dopo la separazione con il politico pseudo-politico che con la solita furbizia che gli è nota continua a sfruttare ogni possibile occasione per restare alla ribalta: Un insopportabile, ma abile manipolatore delle occasioni, quello che tanto piace a quei masochisti che scorgono nella politica l'importanza della astuzia anche quando questa nuoce alla società! D'altronde è ormai noto come Renzi si continui a muovere in politica per un suo preciso tornaconto disponendosi a conferenze remunerate in barba ai principi base della sua nomina a senatore prendendo in giro tutto il suo elettorato! Si parla di cifre di oltre i duemilioniemezzo...
L'errore imperdonabile di Calenda è stato quello di aver cercato alleanza con chi la politica la usa per un proprio tornaconto, quello di essersi messo assieme ad una presuntuosa ed arrogante figura che non ha mai nascosto nel passato il suo vero scopo e l'insopportabile saccenteria.
Adesso, al di là della nota irruenza verbale della Gruber, il professore Calenda potrà e dovrà fare a meno dell'alleato fortemente compromesso che non gli rendeva meriti. Sarà sicuramente costretto a restare ancora unito nel gruppo parlamentare per l'interesse comune, ma forse potrebbe dettare più liberamente un nuovo futuro programma cercando nuove alleanze più sicure che possano frenare l'andazzo di un sistema bipolare che pone molti dubbi sulle scelte politiche e sociali e che blocca ogni possibile scelta equilibrata.
6 apr 2023
RENZI ED I LIMITI DEI CONFLITTI
di vcacopardo
Avrebbe accettato una sfida affascinante: “Per un anno saro' il direttore de 'Il Riformista'" Matteo Renzi pare aver ripreso con la sua propaganda ricominciando con i suoi slogan seducenti: "Sarò direttore per un anno... Poi vedremo che fare da grandi.- "Io non lascio ma raddoppio- Tenterò di fare un'operazione che serve al Paese". Volendo apparire quasi un benefattore.
Parla di un'esperienza...di un'operazione che serve al Paese, come altre volte si è posto nei confronti e nei dibattiti politici. Al di là del possibile conflitto di interesse sul quale si muove e che ha continuamente sfiorato nel suo percorso di vita politica, la sua avventata furbizia non si arresta, poiché e di tutta evidenza che questo ruolo gli regalerà una maggiore visibilità in qualità di giornalista nei media e nei talks televisivi. Inoltre questo ruolo in contemporanea col ruolo di senatore gli consente di non poter essere mai querelato (se non attraverso una lunga trafila parlamentare che potrebbe porre problemi governativi). Ma la responsabilità di tutto ciò non può che essere imputata ad una chiara mancanza di regole sui conflitti che permangono abbondanti e silenziosi nelle istituzioni politiche del paese!
In pochi si chiedono perchè uno che è stato eletto senatore non eserciti il suo ruolo senza occuparsi di altro che possa in un certo senso offrire altro spazio a possibili conflitti! Chiaro che anche Calenda possa plaudire ed incoraggiare tale ruolo che offrirà tanto spazio in più alla propaganda del partito!
Renzi aveva disperato bisogno di risorgere ed ha trovato l'espediente adatto sul quale aggrapparsi. Ironicamente in un mio vecchio post paragonai Calenda e Renzi come i personaggi del gatto e la volpe nella favola di Pinocchio...ed è inutile rimarcare quale sia l'uno o l'altro.. Ma al di là di ogni metafora sembra chiaro che oggi la volpe cerca di uscire dalla sua tana inventandosi l'espediente adatto col solito tono altruistico di chi afferma di operare per il bene del Paese: Un comportamento ricco di quella simulazione che non gli è mai mancata e che tanto piace a chi ama questa deleteria furbizia politica!
3 apr 2023
PICCOLI E SOCIETA'
Quei bambini che rappresentano l'avvenire!
Quella loro innocenza, la purezza nei sorrisi e lo sfogo nei pianti, fanno di loro la parte più commovente ed emozionale della nostra vita e ci aiutano ad affrontarla col sentimento e la speranza: La speranza di un futuro migliore!
Solo nella pienezza di una vera maturità si possono riscontrare le tante emozioni che ci coinvolgono nello sguardo puro ed innocente dei piccoli che ci abbracciano indifesi, nella loro innata dolcezza, nel loro sguardo privo di ogni malignità: Emoziona vederli giocare in forza del loro innocente istinto, nella loro sete di vita, emoziona e strazia anche vederli piangere e soffrire per qualsiasi lieve dolore. Loro sono lo specchio nel quale bisognerebbe riflettersi per ascoltare la voce dei propri sentimenti.
Bisogna amarli, educarli e proteggerli, perchè nella loro crescita possano percepire l'importante compito che spetta, a chi amato, quell'istinto di trasferire agli altri il proprio senso dell'amore. Loro sono il futuro... e proprio per questo rappresentano la possibile speranza di una società che va perdendo i tanti valori sui quali si sta costruendo un perseverante senso di ostilità.
vcacopardo
21 mar 2023
IL SENSO DELLA VITA NEL DIFFICILE CONTESTO SOCIALE
di v.cacopardo