Oggi
una lotta politica pare aperta in un confronto con Matteo Salvini:
unico vero oppositore del governo Renzi. Una opposizione che vede il consenso del leghista salire a dismisura...Ma sono in tanti a definirsi in
disaccordo alle idee di una Lega che non si arresta contro una certa
violenza portata dai suo facinorosi.
Qualcuno
tende a precisare che Salvini è un provocatore: un incendiario che
cerca volutamente la provocazione.
Le sue proposte appaiono assurde se messe di fronte ai problemi reali del Paese. Sono in tanti a pensare che il capo della Lega istighi all'odio ed alla violenza e che sarebbe opportuno non farsi trascinare dalle sue continue provocazioni. Insomma... si pensa che Salvini abbia ogni diritto di parlare, ma con senso di responsabilità e senza incitamenti che possano fomentare odio e violenza tali da mettere in crisi ogni dialogo di un sistema che si vuole democratico.
Le sue proposte appaiono assurde se messe di fronte ai problemi reali del Paese. Sono in tanti a pensare che il capo della Lega istighi all'odio ed alla violenza e che sarebbe opportuno non farsi trascinare dalle sue continue provocazioni. Insomma... si pensa che Salvini abbia ogni diritto di parlare, ma con senso di responsabilità e senza incitamenti che possano fomentare odio e violenza tali da mettere in crisi ogni dialogo di un sistema che si vuole democratico.
La
paura che Salvini possa salire in modo esponenziale nei consensi
induce tutte le forze moderate del governo ad indicare l'uso verbale
della sua comunicazione come violenta ed istigatrice di odio, non
tenendo conto che lo stesso atteggiamento comunicativo del Premier
(anche se in altro tono) spinge egualmente a rafforzare profonda
avversione ed astio tra i cittadini: E' la logica della teoria delle
vecchie contrapposizioni che da ideo- logiche finiscono col divenire
quasi ideo-statiche ed assolute... e quindi fondate soltanto su
principi di azioni e reazioni. Tutto ciò non potrà mai generare
crescita politica in senso positivo, ma solo perenni effetti di
replica improduttivi.
Cosa
ci si poteva aspettare come reazione da un finto percorso politico
innovativo costruito con tanta ipocrisia e poco rispetto da colui che
oggi viene identificato come il rinnovatore del momento? Da chi, poco attento alla ricerca di un efficace funzionamento ed
assai esperto nella comunicazione, tende sempre a semplificare e
persino a dividere?
La
reazione naturale non poteva che essere quella di personaggi come
Salvini che, sebbene più disadorni nella loro comunicazione, mettono
comunque in evidenza storture e deformazioni insite nel sistema. Ma
Salvini rappresenta oggi un ausilio..un soccorso..un ripiego per i
tanti che non credono più ad una destra in opposizione a Renzi e
nemmeno ad un rifugio sotto l'ala dei pentastellati di Grillo, ma
solo fiducia e speranza verso l'uomo che promette maggior sicurezza per il
territorio.
A
Salvini interessa raccattare voti agitando paura ed insicurezza e
cercando di trasformarla in fobia...ma, come per Grillo, non si hanno
certezze sulle sue vere capacità di governo...Questo è l'effetto
di un sistema che oggi.. tende a fondarsi esclusivamente sulle
assurde contrapposizioni delle figure e che non mira, come al
contrario dovrebbe, ad una ricerca costruita sulle idee e sul
rivoluzionamento delle pricipali normative di funzionamento in
favore di una più utile politica del Paese.