22 nov 2015

Interessante nota di Enzo Coniglio sui recenti episodi a Mali

Mali, il perchè di un attentato 
di Enzo Coniglio
Il resoconto di un avvenimento da chi guarda con profondità e conoscenza la storia dei paesi nei quali si vive una perenne istabilità
Il recente attentato all’hotel Radisson Blu di Bamako, capitale del Mali che ha fatto oltre 27 vittime, ha lasciato esterefatte molte persone che a stento conoscevano l’esistenza di questo Paese africano a Sud dell’Algeria, con un territorio quattro volte l’Italia e una popolazione di 1/4 quella italiana. Ex colonia francese, indipendente dal 1960. 
Paese povero e senza sbocchi sul mare, si sono alternati nel Mali colpi   Stato e brevi periodi di democrazia. Ma nel 2012 abbiamo assistito ad una svolta importante: ha ripreso la guerra civile con l’etnia Tuareg che ha formato il Movimento Nazionale di Liberazione della regione dell’Azawad, alleata al gruppo fondamentalista Ansar Dine, aderente al gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento, denominato Al-Qua’ida nel Maghreb islamico. 
Questa guerra civile ha un effetto insperato e preoccupante: la distruzione dei reperti religiosi della tradizione “Sufi”, delle tombe denominate Marabutti di alcuni santi musulmani essendo il Wahhabbismo ostile ad ogni forma di culto che non fosse rivolta esclusivamente ad Allah. Non solo sono stati distrutti questi simboli della antica cultura del Mali ma sono state introdotte rigide leggi islamiche non presenti in quel Paese.

Il Wahhabbismo rappresenta l’ala più rigida della corrente sunnita dominante nella penisola arabica e in Arabia Saudita e abbracciata da Osama Bin Laden e dai Talebani. Chi non la pensa come loro, è considerato nemico dell’Islam.
Nell’aprile del 2012, il Movimento tuareg laico e separatista denominato: Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad (MNLA), ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza della vasta regione dell’Azawad dalla durata di due mesi essendo stato subito dopo, sconfitto da tre gruppi islamisti: Ansar Dine, MUJAO (Movimento per l’Unicità e la Jihad nell’Africa Occidentale), e al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQIM).
E qui comincia il disastro: i tre gruppi hanno fatto di tutto per imporre la SHARIA più rigorosa, compreso il taglio delle mani ai ladri, l’imposizione in pubblico alle donne dell’abito Hijab e la separazione dei ragazzi dalle ragazze a scuola. Oltre 100 mila maliani sono stati costretti a emigrare all’interno del Paese e nei Paesi vicini.

Il 9 gennaio 2013 il Presidente del Mali, ha chiesto l’intervento francese a François Hollande che accettò, dopo aver ottenuto il parere favorevole delle Nazioni Unite e dell’ECOWAS. L’operazione francese, denominata Sérval, si concluse con successo nel luglio del 2014, dopo essersi associati i Francesi alla Danimarca, al Belgio, alla Gran Bretagna, alla Germania, alla Spagna, all’Italia e agli Stati Uniti. Dalla reazione occidentale, si sono salvati i capi rivoluzionari Mokhtar Belmokhtar, nato a Ghardaia in Algeria e Iyad ag Ghali che si è rifugiato in Algeria e che ritroviamo nel recente attentato al Radisson Blu.
Chi ha vissuto come me in Algeria, sa benissimo che il Sud di questo Stato è abitato dalla Comunità dei Monzabiti, uno dei tanti gruppi autonomi islamici che occupa l’Oasi di Ghardaia e dalla Comunità dei Tuareg, denominati gli “uomini blu”, alti e imponenti, nomadi, che si spostano lungo le rotte carovaniere del Marocco, Algeria, Tunisia e Libia, assolutamente pacifici. Questi gruppi, insieme ai Maliani, non hanno nulla a che vedere con i Wahahabbiti e con i movimenti estremisti arabo-islamici: sono anch’essi delle vittime. 

Bisogna anche tener conto che questa zona del sud Sahara non ha nulla in comune con l’Occidente cristiano e, pertanto, andava rispettata e protetta nelle sue peculiarità e non snaturata e combattuta da un colonialismo che in extremis si è convertito nel “Salvatore” da un nemico islamico che appare addirittura peggiore. Questa è la dinamica storica che non dobbiamo dimenticare e che ci chiede di avviare al più presto un processo di decolonizzazione e di rispetto delle identità locali compatibili con i diritti elementari delle persone umane. Questa è in fondo la grande sfida che siamo chiamati a gestire se vogliamo vivere in pace.L’ISIS e il terrorismo sono soltanto una sfaccettatura anche se importante e tragica.

21 nov 2015

Se un Dio veramente esiste...


di vincenzo cacopardo
"In molti oggi scrivono sull'esistenza di un'entità superiore ponendosi dubbi e ritenendo che i continui cruenti avvenimenti e le guerre comprovano la mancanza di ogni sua possibile esistenza. Nessuno, però, si pone il dubbio se.. per una volontà a noi sconosciuta..questa “Entita superiore” potrebbe essere impedita in ogni intervento ..lasciando volutamente libero un arbitrio terreno."

Tanti non riescono ad immaginare la possibilità di un diverso universo in cui l'ultraterreno rimane completamente distinto e separato da un mondo terreno senza alcuna possibilità di intromissione tra i due. L’ignoto e l’ultraterreno rimangono le vere incognite che coinvolgono l’essere umano che, seppur credente, non può riuscire a percepirne il senso. Ma sono anche i misteri che potrebbero ostacolare la difficile ricerca del suo equilibrio.”

La ricerca dell'esistenza terrena rimane tutta nostra..costruita sulla storia della nostra società terrena! Se è vero che l’uomo è stato posto in questa terra per una sopravvivenza in vista di un fine spirituale, è anche vero che è stato provvisto di un corpo, delle sue sensazioni e di tutta la sua parte antropica per poterne godere a suo piacimento, ma solo nel rispetto reciproco e senza uso di violenza. Nessun peccato appare più grave di quello della violenza nei confronti di chi ha ottenuto in dono il bene presioso della vita. Nessuna azione può mai ritenersi libera se non tiene conto del rispetto che si deve al prossimo, quindi non può mai essere svincolata da ogni presupposto della non violenza. Nel nostro pensiero questo confine può però essere spezzato, in quanto, nel segreto di esso, si può superare qualunque ostacolo, paradossalmente anche quello del sopruso.Quando il nostro pensiero, assai libero, confluisce nel massimo dell’immaginario può defluire nel massimo della dissolutezza. Così quando viene esaltato da una qualunque ideologia spinta ai limiti...può imporsi con forza e determinazione senza limiti. 

L’importante è avere avuto il dono dell’equilibrio che consente di non mettere mai nella realtà ciò che consapevolmente può portare dolore e violenza agli altri. Questo fa dell’uomo la differenza con la bestia: Un uomo, provvisto di un equilibrio,, difficilmente non potrà percepire l’importanza di un pensiero rivolto verso un mondo spirituale divino, più facilmente potrà distinguere ogni differenza e trovare quella simbiosi con una realtà terrena utile per la ricerca e l’individuazione della propria esistenza e di quella altrui.

Ogni intenzione, buona o cattiva che sia, alimenta un’immaginazione ed un idea utile per la ricerca di noi stessi e fa sì che l’essere umano possa meglio identificare la propria esistenza ed il suo scopo in rapporto con un mondo superiore. L’uomo è stato costruito con una mente ed ognuno ha un proprio pensiero ed un immaginario diverso dagli altri. Ciò impone un esame per individuare se esiste una ragione per la quale questa differenza, che arreca difficoltà nel comprendersi, sia stata posta per bisogno ad un principio di scambio necessario per la costruzione di una società più articolata o se invece sia frutto di un percorso naturale che non tiene conto di alcuna motivazione. Nella concezione cristiana vi è sempre una motivazione che offre una giustificazione alla immensa opera dell’entità superiore. Per un agnostico come me non è dato sapere quale sia questa motivazione.

L’uomo ha bisogno di riflettere in quanto, ogni suo gesto, viene suggerito proprio dalla mente ma, la riflessione ed il peso che si frappone in ogni sua azione, lo condizionano nel suo stesso agire. Eppure non tutti rispondono allo stesso modo…non tutti vengono condizionati alla stessa maniera…non tutti manifestano allo stesso modo..non tutti pensano alla medesima maniera… La diversità della mente determina, quindi, una chiara differenza nei caratteri, nelle relazioni e nello sviluppo delle politiche sociali.

Nella società moderna di oggi l’uomo appare cambiato.. ed anche il suo modo di pensare ed interagire, ma ha sempre bisogno di credere allo scopo della sua vita in terra... di comprendere quale senso darle…desidera conoscere meglio il significato della sua esistenza. Nessun essere umano può sostenere l’esistenza di un essere divino superiore..così come non potrebbe mai sostenere il contrario. 

In questa visione il messaggio cristiano sembra già completo di ciò di cui l’essere umano ha bisogno : amore e speranza. Se poi l'interpretazione vuole faziosamente confondersi e sfociare nella violenza..il problema rimane di natura individuale, poiché quell'essenziale equilibrio sembra disperdersi... Comunque sia…quello che più andrebbe colto nel messaggio, è proprio quella parola sull’amore tra gli uomini. Quando, poi si parla di un regno divino, ciò potrebbe identificarsi come un legittimo messaggio di speranza per un riscontro verso una vita migliore realizzata attraverso la costante attesa di ciò che pare essere più giusto e misericordioso, ma soprattutto nel rispetto che si deve alla vita….E cosa vi è di più giusto in questa terra.. se non l’espressione di un sentimento d’amore verso il nostro prossimo?

post correlato:

Le tematiche esistenzihttp://vincenzocacopardo.blogspot.it/2013/08/le-tematiche-esistenziali-sul.htmlali sul Cristianesimo tra i secoli delle riforme ed il pensiero odierno.






Si presenta a Catania un Movimento di speranza e di vera innovazione

Questo è il fine di un Movimento che marcia dritto verso la salvaguardia delle bellezze naturali di un'isola che mostra un ambiente unico.
di vincenzo cacopardo
Insieme si può di Alfio di Costa non insegue sogni o la solita retorica politica, ma intende rafforzare l'armonia tra lo spettacolo naturale e gli abitanti di chi vive in Sicilia e che interpreta la politica come consonanza congenita...come amore e rispetto che si deve alla propria terra....Insomma basta guardare questo naturale spettacolo per occorgersi di come non vi è alcun bisogno di aggiungere alcunchè..tranne
protegerlo da chi si ostina a disperderlo con la classica noncuranza o chi, senza indugio, non si accorge nemmeno del suo immenso valore.
Catania con l'Etna... come Palermo col suo suggestivo golfo naturale... Messina col suo panorama... Agrigento con le sue bellezze archeologiche...Trapani con i suoi spettacolari tramonti sulle saline..sono valori esistenti che permangono e contro i quali nulla può l'arroganza dei noncuranti che pensano di poter procedere con la politica opportunista e gli interessi personali.
Il giovane Movimento "Insieme si può" si inserisce in un contesto di innovazione della politica regionale partendo proprio da questi naturali valori per salvaguardarli e ricercare con cura un fine più utile allo sviluppo congenito dell'isola. La ricerca procede in direzione di un riscontro più ragionevole verso le indispensabili infrastrutture che all'Isola necessitano. Per questo Movimento la ricerca deve dirigersi in prospettiva e lungimiranza... preservando l'ambiente e la scelta delle figure che amano e vogliano proteggere questi infiniti valori.
Si parte dai naturali valori .... per ricercare un futuro di innovazione

20 nov 2015

L'amplificata percezione di una realtà evidenziata dai network

di vincenzo cacopardo

Se l'Italia ha paura o impaurita dai possibili atti terroristici..la colpa non è certo di un premier che in questo caso continua a dimostrare molto equilibrio e posizioni da ritenere prudenti e più appropriate. La tensione è alta e si può comprendere!.... Tuttavia le parole di Renzi appaiono più convincenti ed incitano a meditare con saggezza «Dopo gli attentati di Parigi due sono i rischi opposti che non possiamo permetterci: la sottovalutazione e l'isteria».
La sicurezza del Paese rimane in primo piano..superando altri importanti temi come l'occupazione e l'inquinamento ambientale e la corruzione, il chè.. in un certo senso... aiuta lo stesso Premier nel già difficile cammino delle problematiche già esistenti che riguardano affari interni e riforme. In questo quadro si continuano a percepire ancora di più le differenze tra il nord ed il Mezzogiorno del Paese: Se sul piano della sicurezza il Sud si sente presumibilmente meno attaccabile da inverosimili atti terroristici ed, al contrario ..la capitale ed il Nord molto più vulnerabile, sul fronte del lavoro e della politica economica terriroriale, nel Mezzogiorno si percepisce di continuo la mancanza di una efficace ed utile presenza governativa.
Questo dato denota come il problema sicurezza pare oggi legato ad una società modernizzata ed un contesto che vede nelle metropoli più avanzate del Nord pagare un prezzo più alto. La cultura dei rapporti sociali e dell'integrazione non è mai stata tenuta nella giusta considerazione da chi opera anche per la crescita dei grandi agglomerati cittadini. Ma sia le azioni.. che i comportamenti nei rapporti restano i valori fondamentali su cui poggia il sostegno di ogni collettività metropolitana: La cultura, da sempre sottovalutata, avrebbe dovuto orientare i comportamenti e le azioni nei rapporti sociali. Politica e sociale, in tal senso, non possono che vedersi unite nel rapporto di uno sviluppo metropolitano ...ed, a maggior ragione, quando il fine vuole essere l'unione dei Paesi. Il processo di unificazione dell’Europa, ha finito col fare uso solo di principi regolati da una economia globale succuba di una finanza..non mettendo in evidenza le chiare problematiche dedotte delle differenze etnico culturali delle diverse comunità.

Oggi..i principali social network hanno di certo cambiato la società rendendola più consapevole... La maggiore conoscenza dei fatti trasmessa attraverso lo scambio in internet .. apre la la mente di chi prima non aveva alcuna cognizione sui fatti che accadono di continuo, una maggiore percezione della politica e del sociale sugli accadimenti internazionali e sulle guerre in atto. Indubbiamente Internet ha cambiato il mondo, la cognizione e le abitudini di tanti cittadini oggi più consapevoli. La possibilità di interagire è sicuramente fondamentale e suggerisce una diversa percezione dello stato sociale. Internet è meno manipolabile rispetto a mezzi di trasmissione come la tv e la radio. La quota di famiglie che ha un accesso ad Internet dalla propria abitazione sale dal 55,5% ad oltre il 60%, e quella che possiede un personal computer dal 59,3% al 62,8%. Il telefono cellulare..addirittura.. nel 93% delle famiglie.  Oltre 14 milioni hanno una connessione a banda larga. Ma..purtroppo le differenze territoriali sono ancora ampie ed il Mezzogiorno sembra vivere ancora isolato dal contesto di una possibile crescita in tal senso.

19 nov 2015

I consensi di oggi..nella realtà di una riforma del domani


Parigi monopolizza l'attenzione e agevola di riflesso l'illogico processo di rinnovamento del Premier..
di vincenzo cacopardo
Dopo i recenti fatti di sangue avvenuti a Parigi Matteo Salvini cavalca l'onda della paura e dell'insicurezza dei cittadini.. aumentando i suoi
consensi. La Lega sembra porsi al 15%..mentre Forza Italia di Berlusconi raggiunge a stento il suo 11%, il partito di destra Fratelli d'Italia il 4% ..Il che significa che se messi assieme raggiungono all'incirca la stessa quota di consenso che oggi ha un PD che in questi ultimi tempi ha visto una netta caduta.

Ma non possiamo non tener conto del consenso di un buon 5% in mano alla nuova sinistra italiana che ha visto il suo battesimo di recente..composto da 31 deputati di cui 25 appartenenti a Sel e 5 fuoriusciti dal Partito Democratico: Difficile pensare che tra i due partiti non si riescano a trovare nel futuro accordi in vista di nuove elezioni alla fine di questa perigliosa legislatura che ha dato inizio ad uno sconclusionato riformismo. Non è nemmeno trascurabile quel leggero 3% rimasto in mano al partito di Alfano che persevera nel chinarsi al volere della politica riformatrice del Premier che persevera nella sua paranoia contro i gufi.

Rimane solitario.. ma integro e sempre più robusto l'avanzamento del consenso nel movimento 5Stelle con ben il 28% di stima dei consensi odierni. Ma come tutti ormai sappiamo la nuova legge elettorale non prevederà le coalizioni, ma le liste bloccate, per cui non potranno essere ammesse unioni tra partiti: Questa bella idea della Boschi..voluta da un Premier protervo ed ostinato.. non consentirà unioni di idee politiche lasciando ai Partiti creare le singole liste.

Con i dati odierni.. non raggiugendo la soglia, il Partito della sinistra con appena il 30% dei consensi..se la dovrà vedere con il Movimento di Grillo..oggi secondo partito. Si avrebbe perciò una dispersione di voti (15% Lega-11% Nuova Forza Italia- 5 Nuova sinistra Italiana-4% Fratelli d'Italia).Un pacchetto del 35% che dovrà spalmare i suoi consensi da un lato o dall'altro.. senza un vero progetto od un'idea che potrebbe collimare. Una sorta di guazzabuglio senza senso!

Bisognerà, poi, considerare quanti dei consensi di chi da tempo non partecipa al voto (oltre il 45%) verrà indirizzato ai due partiti in ballottaggio. ..Una gran confusione che metterà qualsiasi governo in uno stato di crisi perenne..o..al contrario determinerà un assoluto comando isolando le funzioni di un Parlamento.

Questi i dati nel contesto odierno! Ma sappiamo bene che non si arriverà presto al voto politico nazionale senza prima chiudere queste sconclusionate riforme..grazie anche alle comode posizioni in seno alle Camere di tanti deputati e senatori ben remunerati e più interessati alla comoda poltrona. Bisognerà vedere cosa accadrà con il referendum e dopo il ritorno al voto che potrebbe cambiare consensi ed equilibri..Intanto oggi... persino i nuovi sanguinari episodi accaduti in Francia.. non potranno che agevolare il percorso del premier, poiche si tenderà a far forza sull'effetto traumatico di possibili guerre che sposteranno l'attenzione sulle problematiche internazionali di immediata necessità...abbandonando quelle di carattere interne alla politica economica ed al nostro ordinamento.




18 nov 2015

ideologie di chi non pone dubbi


"Chi si fa esplodere in disprezzo della propria esistenza.. e chi, al contrario, crede al valore della vita!"
di vincenzo cacopardo
E' inutile pensare di poter risolvere alcunchè con i bombardamenti che uccidono anche innocenti e che fomentano un odio destinato a crescere.Un errore che l'Occidente continua a commettere contro una più che provata ideologia di chi non si pone dubbi e che avanza in modo infido verso il sacrificio di tanti innocenti.

Vi sono persino ragioni evidenti che mettono in serio dubbio gli inutili spietati bombardamenti da parte di chi si sente ferito dalle ultime azioni terroristiche: L'una è proprio il fatto che una gran parte degli stessi terroristi risiede nascosta in Europa. L'altra è il ragionevole dubbio che tali azioni non fanno che aumentare l'odio degli stessi terroristi..sottoponendo tutta l'Europa in uno stato di preoccupazione maggiore: Così facendo nell'Occidente si vivrà sempre nell'insicurezza e nella paura..

Sposo in pieno il pensiero del nostro Premier sullo stato dei fatti relativi ad una politica estera che non può usare solo la forza e che il problema deve riguardare la soluzione di qualcosa di più complesso come la cultura e l'equilibrio nel modo di procedere .. Un Renzi per il quale non condivido molte delle sue iniziative relative alla politica interna..ma che in proposito appare assai più misurato di altri Premier dei Paesi amici.

Purtroppo il danno che può apportare una ideologia ostinata basata su un proprio credo assoluto che nulla sposa con qualsiasi culto, è gigantesco! Una contesa difficilissima da contrastare poiché da un lato vi è chi tiene e crede nella vita e... dall'altro chi cerca con volontà la morte. Sono ostinati attentatori che non ammettono dubbi e confini e che sembrano agire con l'unico scopo di dover morire per una sorta di causa legata ad una propria salvezza in rapporto col mondo divino. Il dubbio, al contrario, dovrebbe sempre esistere nell'uomo!.. E' una componente essenziale per chi è in grado di pensare..Se costoro non riflettono la lotta è chiaramente impari e pare inutile cercare di farli riflettere!.. 

Credere di poter sconfiggere una ideologia attraverso le bombe (bombe.. che tra l'altro possono uccidere innocenti) è come pretendere di spegnere un fuoco con l'uso della benzina. Risulta essenziale (anche se in forte ritardo sull'argomento) lavorare politicamente nello scacchiere mediorientale per tagliare definitivamente i fondi ai terroristi che riescono disinvoltamente a rifornirsi di armamenti e trovare un accordo per agire sul territorio senza destabilizzare o distruggere luoghi di culto, preservando la cittadinanza. Il fenomeno, come tanti altri fenomeni..è soprattutto di tipo culturale! Per estirparlo bisogna agire su quella mentalità in disprezzo per la vita ed i massacri indiscriminati, ma anche far crescere la società orientale nel libero arbitrio di un proprio culto.



Anche la divisione tra la religione Sciita e quella Sunnita appare costruita sui poteri.. nella identica maniera in cui nel lontano passato anche nell'Occidente si è pensato che il potere della religione cristiana potesse agire con forza e determinazione su un potere che deve sempre rimanere laico. Ma questo terrorismo fondamentalista non sembra appartenere a qualsiasi culto.    

17 nov 2015

Gli attesi incontri di un Movimento regionale di innovazione.




Sabato 21 novembre a Catania alle ore 16,30 al Palazzo della Cultura ex Convento San Placido un incontro per la presentazione del nuovo Movimento “Insieme si può”..

Sabato 21 novembre a Catania alle ore 16,30 al Palazzo della Culrura ex Convento San Placido un incontro per la presentazione del nuovo Movimento “Insieme si può”..

Alla presenza del suo fondatore Alfio di Costa che presiederà l'incontro, sarà presentato il Movimento. La giovane organizzazione politica si propone un nuovo percorso sulla politica e sul sociale nel territorio regionale. Come già scritto in precedenza.. in proposito alle proposte del Movimento vi è in primo piano la cura di tutti i valori fondamentali dell'isola ...dal territorio, all'agricoltura, all'ambiente, il turismo, l'arte, l'artigianato locale, non come usuale percorso di una retorica politica, ma come utile promozione per una crescita innovativa sulla quale costruire i principi fondamentali di un'agenda politica che possa guardare ad un futuro più efficiente e congeniale. Un progetto che possa individuare le opportune infrastrutture più utili.

"Il Governo nazionale pare togliere soldi alla Sicilia e per giustificare l’operato di Roma, si attacca l’Autonomia della Regione falsificando una realtà:.Campagne politiche non conformi alla responsabilità su uno Statuto che appartengono ad altri.".Queste le parole incisive dell'ingegnere Di Costa 

La Sicilia sembra morire giorno per giorno racchiusa nel suo pessimismo causato dall'impotenza di una politica più decisa e funzionale..Insieme si può..intende scuotere dal torpore e dal cinismo quei cittadini che hanno voglia di far crescere la Sicilia al fine di tutelare i vantaggi di uno Statuto Autonomo e poterne salvaguardare alla base i valori.

L'evento previene un successivo incontro che avverrà a Palermo all'hotel Villa Esperia di Mondello che vedrà le proposte dell'architetto Salvatore Palmeri sulla città.. e nel quale si approfondiranno con maggior impegno le strategie e l'organizzazione politica sul territorio.
vincenzo cacopardo



16 nov 2015

Un odio difficile da placare...

..che mette in seria crisi la democrazia dell'Occidente

di vincenzo cacopardo
Non è facile legare il fenomeno terroristico in un'analisi completa.. dando giudizi precisi e ben identificabili sull'Islam ..soprattutto dopo i recenti cruenti fatti di sangue avvenuti a Parigi. Sarebbe troppo sbrigativo e poco costruttivo mettere insieme in un unico calderone qualunque mussulmano..facendolo apparire sempre e comunque un sanguinario . -Come affermare che se in Italia vi sono state le brigate rosse o la Mafia che hanno ucciso ed operato stragi ..tutto il Paese deve essere identificato brigatista o mafioso stragista.
In molti pensano che non sarebbe nemmeno il caso di scomodare la Fallaci per accorgersi come nella realtà europea vi viva tranquillamente una buona maggioranza di popolazione mussulmana assai pericolosa. Sono gli stessi che affermano, in modo fin troppo generico, che la democrazia e la tolleranza sono nemiche dell'Islam: Tutti gli atti di terrorismo avvenuti in questi ultimi anni potrebbero anche essere presi per atti di follia, ma l'Islam sembra essere rimasto lo stesso di quello che fu cinquecento anni fa: Un mondo mussulmano diviso in due.. dove da una parte vi è “la terra dell'Islam” e dall'altra persevera la “terra della guerra”.
Da un altra angolazione di pensiero pare esservi una certa sinistra intellettuale tendente a giustificare di continuo ed attaccare il non rispetto ed ogni considerazione verso un'Oriente vessato da una prevaricazione occidentale e sperduto nella difficile crescita culturale dovuta anche a motivi storici diversi ed alla continua ricerca di un pensiero più democratico che accompagni la sua crescita sociale.

Il problema resta comunque concentrato in un diverso credo religioso amplificato da una evidente differenza della cultura del pensiero. Tutto ciò avrebbe un peso diverso se la visione sociale e politica per l'integrazione dei popoli rimanesse laica, separata da un pensiero esistenziale che dovrebbe mantenersi in una sfera individuale e... soprattutto..se non si avessero tali certezze in merito all'identificazione di un'entità divina superiore: Qualunque ostentazione verso l’individuazione del Divino potrebbe rappresentare una visione troppo azzardata e persino superba.. se espressa da un essere umano. (Ciò.. anche in considerazione delle Sacre scritture che potrebbero essere state elaborate volutamente costruendo attorno alla figura di un uomo religioso, un ambito spirituale, mistico e fin troppo trascendente).


Oggi tutto questo ci porta persino alle guerre ed è davvero contraddittorio leggere sacri testi e pensare che "il sacro" stesso possa portare l'uomo alla bestialità spargendo del sangue. Il modo di agire di ogni uomo dovrebbe basarsi su una visione prettamente umana della propria permanenza in questo mondo: Quando tanti pensano di avere avuto il dono di aver trovato Dio (forse… peccando un po’ di presunzione)…altri, non ostentando alcuna sicurezza… continuano a cercarlo ..analizzando con maggior senso critico ed equilibrio, l’ipotesi di una sua esistenza .. non ponendolo mai come ostacolo ad una integrazione fra i popoli. Ricercare attraverso un proprio pensiero è un compito doveroso e necessario per l’uomo ...(sia esso occidentale od orientale)..in tanti, invece, si privano di questo.., restando appesi ad una visione di superficie e da credenze universali acquisite per tradizione: Sono coloro che meno si pongono in profondità le domande sulla esistenza.. finendo col risultare i più pericolosi. L’ignoto e l’ultraterreno rimangono le vere incognite che coinvolgono l’essere umano che, seppur credente, non può riuscire a percepirne il senso, ma sono anche i misteri che sembrano ostacolare la difficile ricerca del suo equilibrio terreno. 


E' difficile quindi comprendere come e perchè l'individuo resti intrappolato in questa forma mentale che lo condiziona nei rapporti con gli altri esseri umani quando la loro stessa condizione è assai piccola ed infinitesimale rispetto ad una entità soprannaturale della quale non potranno che avere soltanto una percezione e mai una reale certezza. La sfera religiosa rimane individuale e preziosa come il proprio pensiero, ma non dovrebbe mai intaccare i rapporti di integrazione fra i popoli.   


Ciò per quanto riguarda la sfera religiosa che coinvolge e compromette l'ambito culturale di una vita comune nel sociale. Ma quello che oggi si mette in evidenza è la certezza di un naturale ridimensionamento della democrazia nei paesi dell'Occidente europeo.


In un mio precedente post scrissi sulla crisi internazionale della democrazia: .. Una politica sterile dei paesi occidentali ancora costruita sulle vecchie ideologie di un tempo... La politica internazionale che non ha saputo gestire il dialogo tra i diversi paesi... né ha saputo prevedere l'esodo di portata mondiale. Ma lo stesso principio di democrazia ha senso solo se rimane inserito in un contesto globale.. e proprio il modo di governare presuppone l’esistenza di una società civile globale e dei rispettivi rapporti giuridici che rimangono validi universalmente.. La reazione più logica potrebbe vedere una totale svolta contrapposta ... un irrigidimento da parte dei Paesi che tenderanno a chiudersi nel proprio ambito nazionale con una logica opposta di un insolito avvenimento di “deglobalizzazione”: - I paesi si chiuderanno..i mercati si marcheranno...le società si distingueranno...le culture si evidenzieranno..etc.. Un sistema mondiale intero che si fraziona e che competerà attraverso logiche differenti più segmentate e connaturate. La democrazia..infine.. potrebbe rischiare di sopperire di fronte a logiche più dispotiche ed assolute.


Se non si risolve questo annoso problema tra Oriente ed Occidente attraverso una linea diplomatica più corretta... non si elimineranno mai queste subdole forze terroristiche che pervadono l'intera Europa e si sgretoleranno i principi stessi di ciò che rimane di una democrazia occidentale fondati sulla libertà e la sicurezza .. Oggi Obama, presidente di un'America prevaricatrice in questi territori che in realtà non gli appartengono, sembra aver capito in profondo ritardo l'importanza di legare un intervento con la logica e con l'accordo di chi ha saputo dimostrare di essere un valido stratega di una geopolitica: Putin. Ma troppo tempo sembra passato e si è acuito un odio che sembra dare poco spazio e ed certo che simili fatti accaduti a Parigi in modo vile.. fomentano automaticamente un odio difficile da placare.

La politica internazionale ha fallito chiaramente! Adesso... se perseverano altri bombardamenti..si chiudono le frontiere..e come risposta plausibile, ma non del tutto condivisibile, si fomenta odio ed altro accanimento, non si farà che girare inutilmente intorno al problema, senza mai risolverlo...ponendo la stessa società democratica occidentale in uno stato di continuo terrore.
Sembra chiaro che... se lo scopo deve essere quello di spegnere ogni focolare terroristico... bisogna intervenire in luogo e senza bombardamenti poco utili e forieri di vendetta. Azioni che non fanno che acuire la possibilità di una soluzione più valida e non possono che aumentare un odio già di per sé amplificato Ma ciò sarà possibile solo se si troverà quell'accordo con gli altri paesi della fascia orientale che guardano verso la pace in un dialogo costruttivo con lo stesso Putin.


 

14 nov 2015

Parigi nel sangue..l'Europa nello sconforto

Il sangue degli innocenti nella cruenta lotta del terrorismo islamico
di vincenzo cacopardo
I sanguinosi e cruenti fatti accaduti a Parigi esprimono tutto l'orrore che in queste ore assedia la Francia. Un attacco terrorisitco che non ha
precedenti in Europa e paragonabile solo a quello dell'11 Settembre a New York. 
Si parla di circa 120 morti e duecentoi feriti ,ma sappiamo tutti che questo numero sarà destinato a crescere. Al di là delle due azioni dinamitarde compiute dai kamikaze allo Stadio che hanno procurato oltre 40 morti, quello che più colpisce è la freddezza con la quale.. sia nelle strade.. che nel locale del teatro Bataclan.. si è consumata una carneficina a colpi di arma da fuoco in direzione di tanti innocenti con una freddezza che ormai non colpisce più. Questi terroristi dell'Isis dimostrano una fredda crudeltà pari al loro stesso disinvolto cammino verso la morte.
La Francia paga i recenti bombardamenti attuati in Siria...come scrive la rivista francese dello Stato islamico "La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa". Come del resto sembra aver pagato un contributo di sangue pure la Russia di Putin con l'attentato sul volo partito dall'Egitto.
Per l'Italia potrebbe essere un monito ed, in considerazione del fatto che questi terroristi sembrano attrezzati per colpire ovunque, non si può tacere il fatto che l'arrivo del Giubileo nella capitale potrebbe scatenare altrettante occasioni acuite dall'aggravante di un evento legato ad un culto avverso al loro.
Questa lotta contro l'Isis non può più attendere e non può essere combattuta solamente da un occidente europeo e da un'America, ma attraverso l'accordo di tutti i paesi dell'area orientale che guardano verso la pace in un dialogo costruttivo con lo stesso Putin. Una contesa di difficile soluzione poiché deve contrastare una mentalità ed una concezione della vita completamente discorde..dove vi sono individui che hanno disprezzo per la propria e l'altrui vita e che valutano le loro azioni contro innocenti..come atti di una propria redenzione. Tuttavia l'Occidente deve poter reagire senza inconcludenti o destabilizzanti bombardamenti che non fanno che acuire la possibilità di una soluzione più valida e non possono che aumentare un odio già di per sé amplificato...Bisognerebbe chiedersi dove arrivano le armi che usano..Ma violenza non può che generare altra violenza in un pericoloso gioco senza fine.Una lotta simile in tal modo non si può vincere!
In questo contesto e con una simile debole sicurezza che oggi invade i Paesi dell'Europa, sembra assia pericoloso dare spazio ad un evento come quello del Giubileo. Il nostro Paese deve riflettere esecrando tali sanguinosi fatti, ma anche evitando eventi e manifestazioni che potrebbero spingere ad ulteriori reazioni senza sosta assai difficili da contenere.


13 nov 2015

Tra oneri e spese.. la forbice continua ad allargarsi...


di vincenzo cacopardo
L'Istat, ci dice che il 10,2% delle famiglie si continua a trovare in ritardo con i pagamenti delle bollette per le utenze domestiche e che tra queste il 16,9% si è trovata in arretrato con il pagamento dell'affitto; il 6,3% delle famiglie con il mutuo da pagare si è trovato infine in arretrato con la rata.
Gli oneri si moltiplicano ed i redditi non aiutano. le categorie di famiglie maggiormente interessate dal problema sono quelle della fascia di reddito, più povero (29,2% sono state in arretrato con le spese per la casa, pari a 1 milione e 505mila famiglie) e, più in generale, quelle in affitto (27,6%, 1 milione e 320mila) o quelle gravate da un mutuo per la casa (14,8%, 561mila). Le spese per l'abitazione come quelle per il condominio, il riscaldamento, il gas, l'acqua, manutenzione ordinaria, elettricità, affitto, mutuo) costituiscono infatti una delle voci principali del bilancio familiare. Nel 2014, l'esborso medio di una famiglia per queste spese è stato di 357 euro mensili, a fronte di un reddito netto (al netto delle poste figurative) di 2.460 euro mensili, con un peso del 14,5%. Le spese risultano più onerose nel Nord (15,2%) e nei comuni centri di aree metropolitane (16,1%).
Sono di oggi i dati istat relativi al terzo trimestre che si fermano allo 0, 2% rispetto ad una previsione ben diversa e più alta. Rimane comunque un risultato con un + e questo pone fiducia..ma non può bastare!
Non è solo... ponendo i dati del PIL sopra ogni altra voce...che si può rendere soddisfazione al nostro Paese.. se si evita di mettere in evidenza lo stato di difficoltà di una grande parte dei cittadini spesso sottovalutato da chi opera per governare il Paese. Gli indubbi pericoli sono quelli che vedono da tempo una grande differenza tra il nord ed il sud del Paese ed una forbice tra ricchezza e povertà che aumenta inesorabilmente. Sintomo di una politica che guarda esclusivamente a principi e parametri in un contesto economico europeo... trascurando una crescita reale fondata su idee e innovazione... perseverando nel trascurare lo sviluppo naturale di un mezzogiorno privo di essenziali infrastrutture.



9 nov 2015

Matteo Salvini guarda al futuro, ma si Lega col passato..

di vincenzo cacopardo
La presenza di Berlusconi nella piazza di Bologna ha dimostrato tutta l'incoerenza di un Leader della Lega e la dequalificazione di chi nel passato ha retto per anni la politica nazionale del Paese..oggi sottomesso a manifestazioni promosse da un capo della Lega assai poco moderato. Malgrado il Cavaliere sia apparso vigoroso e comunicativo, ha dimostrato quanto il suo portare avanti il progetto dei moderati poco può coincidere col progetto di un Salvini che pare muoversi con le piazze e che usa ogni mezzo populista per arrivare al consenso. Con loro anche Fratelli d'Italia..forse nel contesto.. il Partito più conforme alla propria ideologia, ma che scatena la sua rabbia nell'abbraccio mortale con figure di una politica di destra che non sembra aver più nulla di nuovo da proporre.

Sembra di rivedere la scena di un teatro antico, più tragica che comica . Nella piazza Maggiore di Bologna Berlusconi esordisce: "Questo è un giorno importante per il futuro dell'Italia", "Sono commosso e felice di essere qui con gli amici degli ultimi 20 anni. Con Matteo, Giorgia e Silvio non ce ne sarà per nessuno!” Il fondatore di Forza Italia continua poi con le sue stime cariche di simulato ottimismo e ritenendo (come è solito fare) di poter tornare a vincere con una simile cordata. Salvini ,Berlusconi e la Meloni non riescono a percepire il cambiamento avvenuto in questi ultimi anni e che ha visto il Paese oltremodo stufo di questa continua lotta tra una destra ed una sinistra. Pare ancora non volersi scorgere quanto queste contrapposizioni abbiano nuociuto proprio ai cittadini e le perenni manifestazioni di piazza di questo tipo non possono più risultare vincenti...Persino il Mov5Stelle sembra essersene accorto!

Lapresenza di Berlusconi alla manifestazione non può giovare sul percorso di Salvini e risulta persino contraddittoria: l'uno si propone come moderato, l'altro esalta in modo populista le piazze e si muove nei temi sociali con assoluto determinismo che non ripecchia alcun equilibrio.

Le parole del Cavaliere tendenti a sensibilizzare l'attenzione dei cittadini presenti nella piazza suonano come quelle di chi ancora persevera nel ritenersi vittima "Sono commosso, perché torno davanti alla nostra gente, in questa bella piazza, dopo tre lunghi anni di assenza dove sono stato impedito nel comunicare, consegnato ai servizi sociali, tre anni in cui hanno tolto di mezzo uno dei leader dell'Italia moderata e del centrodestra",procedendo poi con la solita nenia del senzo della responsabilità "Sono qui perché ha vinto il mio senso di responsabilità, amici e assistenti mi hanno suggerito di fare un passo fuori dalla politica ma io non me la sento perché il mio senso dello Stato mi impone di restare in campo per salvare l'italia da un destino confuso e negativo.”

Con la presenza di Silvio Berlusconi in piazza, Salvini ha riesumato un passato senza dare forza al suo futuro, mentre Berlusconi ha rimosso un passato che in realtà pare averci condannato. Per quanto riguarda infine il programma di questo “nuovo”( in realtà assai volte riesumato) centrodestra unito: "Meno tasse, meno Stato, meno Europa. Più aiuto per chi ne ha bisogno, più garanzie, più sicurezza".
Nulla di nuovo su ciò che si è sempre voluto...Ma quali le grandi idee? Parole ripetute diverse volte che non sembrano mai trovare le giuste formule per i dovuti riscontri.


Boschi.. ministra politicamente narcotizzata


di vincenzo cacopardo
Quando si parla di politica si parla di società e quando si parla di società non si può certo trascurare la forte presenza femminile che la rappresenta. L’impegno femminile in politica risulta logico ed essenziale, un ruolo determinante giacché la stessa presenza della donna nella società è enormemente cresciuta. Molti problemi che coinvolgono la nostra moderna società, in un’ottica femminile, potrebbero essere affrontati con un impegno più profondo. Negli ultimi anni, la donna ha dato al mondo politico un contributo significativo malgrado, nel suo cammino, sembra essere stata impedita da pregiudizi sfavorevoli sulla espressione delle idee.

Questa breve premessa rivela quanto il sottoscritto ritiene importante il ruolo e la presenza femminile nella politica e questa critica sull'attività della neo ministra Boschi non potrà mai essere fraintesa nella retorica di uno stupido pregiudizio sul genere. 

Quando il sottoscritto si rivolge in una critica verso la ministra Boschi..appellandola come “La bella addormentata tra i Boschi”..non lo fa certo per partito preso o per mancare di rispetto, ma per dare forza ad un pensiero politico che si pone in forte opposizione con quella sua idea tetragona che vede ancora la netta divisione in due parti di un pensiero politico...E queste sono considerazioni di puro merito!..In quest'ottica la ministra appare proprio addormentata in uno schema chiuso della politica... non vedendo oltre il suo naso e proseguendo con passo deciso verso una riforma dell'ordinamento politico istituzionale che non può rinnovare in senso funzionale.

Per un proporzionalista come il sottoscritto.. è veramente difficile poter catalogare la ministra come colei che, deformando (e non riformando) in tal modo l'assetto costituzionale in forza di un combinato con la legge elettorale, potrà rendere alla politica quella funzionalità cui necessita.

Il fatto che l'abbia più volte definita come “La bella addormentata” (al di là della sua evidente bellezza) non deve essere interpretato come una volontà di prenderla in giro o denigrarne l'immagine o per un immotivato astio nei suoi confronti, ma come reazione ad un modo alquanto pedante di procedere per vie politiche semplicistiche e frettolose (quasi restasse incantata e dormiente) di fronte ad un mondo della politica che aspetta ben altre riforme. La Boschi pare non accorgersi di quanto in questa sua opera di rinnovamento finisce con l'attuare formule assai poco edificanti e costruttive per il futuro. Sembra quindi addormentata tra quei verdi Boschi ed i prati erbosi come in una fiaba..in attesa che un principe venga a svegliarla con il bacio rivelatore.

Il suo non guardare e valutare i percorsi di un passato e la storia politica del nostro Paese che ha già visto nelle ristrette formule bipolari e possibili consimilari pericolosi bipartitismi... il chiaro fallimento di una politica, pone dubbi sulla sua figura del tutto assopita nella propria aspirazione di voler ottenere un qualunque successo. Come non accorgersi quali pericolosi ostacoli possono nascondersi in queste sue logiche ristrette.. rispetto ad un pensiero politico che altrimenti dovrebbe guardare ad un più coerente posizionamento dei ruoli e ad un utile ridisciplinamento degli stessi Partiti?

Un atteggiamento che appare perciò..come quello di chi... assopita in una fiaba..vede solo nel suo premier  "machiavellico" l'unico principe che trionfa, ma che in realtà continua ad narcotizzarla con le assolute formule che bloccano una vera innovazione sulle riforme.