23 apr 2018

Il continuo vilipendio contro gli 11 milioni di consensi



C'E' CHI GLI HA RITAGLIATO SOPRA IL NOME DI “SETTA” O ADDIRITTURA “GENTAGLIA”...CHI CONTINUA A CHIAMARE IL LORO LEADER IN MODO SPREZZANTE “GIGGINO-IL RE DEI DUE FORNI” POI VI SONO QUELLI (PER LO PIU' GIORNALISTI LEGATI AL SISTEMA) CHE LI CHIAMANO IN TONO PROVOCATORIO “GRILLINI”...E ANCORA LA RETORICA DELL'INCOMPETENZA...E COSI' VIA...
di vincenzo cacopardo

Questo modo di affrontare il dialogo politico contro il Movimento 5 stelle non può produrre altro che acredine col consueto epilogo di offendere e denigrare, ma anche di agevolarli nella loro escalation. In realtà questa organizzazione, sicuramente criticabile per certi versi, ha ottenuto più di undici milioni di voti. Quando si parla di loro si dovrebbe quantomeno aver rispetto per l'elettorato.

In tanti come me , hanno partecipato alla loro ascesa attraverso un proprio consenso. E' sbagliato definirci attori di un grossolano errore... La politica può testimoniare errori (come i tanti del passato), ma anche scelte provocatorie utili per il percorso verso un cambiamento nel futuro: Chi va al voto suggerisce..non definisce.. un risultato!

Molti hanno consegnato il voto ai 5 Stelle pur nella consapevolezza di un incerto futuro a loro guida, lo hanno fatto per uno scopo diverso..in una consapevole critica nei loro confronti, ma anche nella speranza di un loro positivo riscontro sociale. Rimane un voto di cambiamento contro la classe politica che ha già fatto il suo tempo..E' STATA UNA SCELTA DI INDIRIZZO IL CUI FINE RESTA INCERTO!
Un fine da riscontrare, ma che nel suo percorso, ha già creato qualcosa...avendo di fatto mutato il quadro politico da tempo incancrenito nelle consuete posizioni di comodo per i soli pochi al comando. Abbiamo votato con riserva e nella speranza..non avendo tante altre alternative!

Bisogna almeno dare atto a questo Movimento in espansione di un risveglio verso la politica da parte di tanti cittadini oggi molto più attenti ai percorsi istituzionali..e se anche tra loro vi sono esasperati e poco raccomandabili elettori inferociti ed irrispettosi contro il sistema...grazie a questa organizzazione, (strampalata o no) si è frenato un certo scontro fisico che avrebbe potuto pericolosamente invadere le piazze.

UNO SCOPO SI E' GIA' RAGGIUNTO ED E' QUELLO DI UN PRINCIPIO DI CAMBIAMENTO MENTALE..Un principio che ha cambiato anche il quadro politico. Il fine non può essere certo, ma un risveglio odierno sarà già sufficiente per il futuro: Se i 5stelle governeranno (cosa non del tutto certa e scontata) potranno dimostrare le loro capacità e l'impegno verso la cittadinanza.
Se sbaglieranno avranno comunque avuto il merito di aprire una nuova strada verso una diversa politica che avanzerà sulle loro ceneri ed i loro errori, ma almeno in parte avranno sgombrato un campo ormai marcio. Al contrario sarebbe rimasto tutto al passato!

Oggi nel nostro Paese esistono ancora tanti interessi personali e coloro che non vogliono accettare i cambiamenti, non lo fanno di certo per l'incompetenza di chi arriva, ma soprattutto per la paura di perdere i vecchi legami storici di convenienza (oggi di sperequazione e persino anacronistici) costruiti con il passato sistema.



20 apr 2018

LA POLITICA IN LOTTA TRA PASSATO E FUTURO



di vincenzo cacopardo
Abbiamo visto in queste ore un Berlusconi assai nervoso che sembra aver perso il controllo offendendo in modo vergognoso il M5S..ma che di certo ha perso il senso con una realtà odierna in cui la maggioranza del Paese non lo vuole più alla ribalta politica. 


Qualcosa che ha toccato poco tempo addietro la stessa figura di Renzi che, per motivi di presunzione ed arroganza, ha perso una mole di consenso... portando il suo Partito al collasso.
Cosa vuol dire questo? Significa che il legame del popolo con la politica sta prendendo una svolta: Cambia il modo di interpretare la politica.. quanto muta l'interesse di una società resasi conto della sua  importanza..Ma è anche obbligato a mutare il quadro delle figure che nel futuro entreranno a far parte della politica. Dovremo abituarci a questo cambiamento continuo che di per sè potrebbe essere positivo proprio per la dinamica occorrente col mutare dei bisogni e dell'interesse del paese.
Ma il problema attuale è quello di poter risolvere i tanti problemi che incombono nel Paese.. ed oggi occorre di certo un governo di svolta..Un governo suggerito dal popolo che ha votato e che vuole di certo spazzare via una gran quantità di figure legate al passato che hanno già avuto modo di esprimere le loro capacità!
Tante di queste vecchie figure hanno avuto già modo di dimostrare meriti e de-meriti: Non si tratta di volerli cacciare in modo categorico con cattiveria e per partito preso, ma di indurli a farsi da parte e lasciare lo spazio al nuovo che avanza.
Si potrà anche dubitare del nuovo, tuttavia gli si deve dare modo di espletare le capacità per espresso desiderio di un popolo che si è già pronunciato in loro favore.
Ogni mutamento in politica non deve esser visto come un male, ne come l'incauto trasformarsi col rischio di non realizzare alcun risultato. Dovrebbe ...al contrario..leggersi come una evoluzione per generare ulteriori cambiamenti con la definitiva sparizione del vecchio ed il risorgere di successive novità.
Bisognerebbe guardare questo evolversi della politica con una diversa ottica..come quello della natura dove ad una nascita si contrappone una morte .. poi una nuova rinascita...ed una successiva morte...e così via.. in costante mutamento...Non rinchiudendosi per decenni dentro piccoli personali interessi e persistenti retoriche..legandosi alla mistificazione di alcune figure. Non esiste il mito in politica!


16 apr 2018

LA DIFFICILE RICERCA DI UNA SINTESI POLITICA




Chi... nelle ultime elezioni ha dominato nelle aree del Nord..e chi in quelle del Sud?
di vincenzo cacopardo

Per poter affrontare una analisi equilibrata sulle odierne difficoltà verso la formazione di un governo dopo le elezioni di Marzo, bisogna prima mettere in evidenza il fatto che non esiste più un sistema Bipolare e che la forza preponderante del proporzionale ha consegnato all'Aula parlamentare un quadro politico ben diverso che nel passato: Le consultazioni elettorali sono avvenute attraverso una legge infelice dettata e votata dai partiti tradizionali e dalla Lega ..e non dal Movimento 5 Stelle

Fatta questa premessa appare inutile continuare a rimpiangere vecchie alleanze e organicità politiche legate ad un passato... poiché con l'attuale sistema una maggioranza andrebbe ovviamente ricercata nell'ambito dello stesso Parlamento.
Sbaglia Salvini a parlare di alleanze e coalizioni ..come esagera DiMaio a pretendere ad ogni costo la presidenza del Consiglio: La coalizione Lega -Forza Italia e Fratelli d'Italia avrà anche preso più voti, ma non ha una maggioranza. In questo quadro rimane difficile pensare che il nuovo Movimento che guarda al cambiamento possa accettare un governo con Forza Italia. Non si tratta proprio di veti, ma di impossibilità pratica per una politica di innovazione dettata dal popolo.

Se Salvini non intende staccarsi dal suo alleato Berlusconi (avendo preso più voti come coalizione) si assuma pure la responsabilità di costruire una diversa maggioranza. Ma con chi? Forse col PD..dopo averlo avuto in opposizione ed aver sottolineato più volte il suo dissenso da ogni possibile governo insieme? Sarebbe o no..anche questa una mancanza di coerenza?
Se al contrario non dobbiamo più metterla sul piano della coerenza proprio per il fatto che il quadro politico parlamentare ha preso una configurazione da prima repubblica, sembra più che logica una ricerca attenta per il riscontro di una maggioranza che si differenzi dal passato: Ciò che ha la prevalenza in questo momento è l'evoluzione...è il suggerimento portato dal suffragio dei cittadini nelle consultazioni..è proprio quel desiderio di voler cambiare!

E' vero! La Lega potrebbe essere considerato un Partito vecchio avendo già governato nel passato con Berlusconi ed essendo tutt'oggi legato al carro di Forza Italia nelle regioni del Nord. Tuttavia questa Lega di Salvini non è la stessa Lega Nord del passato avendo aperto i suoi confini con l'intento di costruire un possibile moderno e funzionale federalismo per il futuro del paese.
Un problema odierno di fondamentale importanza è soprattutto quello di portare avanti una politica per il Mezzogiorno diversa che possa diminuire il macroscopico divario Nord -Sud. Un vero ostacolo che continua a non far crescere il Paese nella sua interezza. Occorre colmare alcuni impellenti bisogni del nord con quelli ancora da acquisire del sud..

Chi in queste elezioni ha dominato nelle aree del Nord..e chi in quelle del Sud? Ciò dovrebbe spingere ad una essenziale sintesi dei programmi tra Salvini e Di Maio malgrado le evidenti differenze di pensiero. Insieme potrebbero rappresentare un nuovo essenziale equilibrio politico. Un percorso difficile, ma non irrealizzabile per la creazione del quale i vecchi Partiti che hanno governato dovrebbero restarne fuori.
Ma questo è anche ciò che oggi fatica a vedere Matteo Salvini che... pur avendo rinnovato il suo partito... resta legato ad una certa visione politica del passato: Un impedimento che non gli consente di vedere la enorme differenza che esiste tra le due aree geografiche del paese che in forza di una sua unione col nuovo Movimento potrebbero trovare soluzioni più adeguate che nel passato.

13 apr 2018

ANCORA POLITICA DI TEATRO DA PARTE DEL CAVALIERE


Berlusconi, con impeto, sottrae la scena a Salvini e la Meloni, facendoli apparire sue marionette. 
E' stata una scena di certo poco rispettosa dell'andamento delle consultazioni nel palazzo del Capo dello Stato..ma anche poco edificante per il momento politico istituzionale che vive il Paese.
di vincenzo cacopardo
Stanno tremando! All'idea di perdere poltrone e benefici gli idolatri di Berlusconi e del berlusconismo, si difendono con le offese. Lo fa da tempo un accalorato Sgarbi..come adesso Alessandro Sallusti che definisce un cretino Di Battista!
E' vero... le parole di Di Battista contro il Cavaliere definito il “male assoluto” potevano essere più attente e misurate...tuttavia entrano in un linguaggio politico tendendo a sottolineare come per una politica di cambiamento del Paese... la figura di Berlusconi rappresenti un ostacolo. Diversa è l'offesa di chi è a capo di una certa stampa che, malgrado si proclami eternamente libero nelle sue riflessioni, definisce cretino un ex parlamentare il quale ha sempre dimostrato di essere proprio il contrario.
Contro un «cretino assoluto» qual è Di Battista non c'è difesa,” Questo scrive chi ancora viene definito una penna eccellente della stampa nazionale... non avendo altri argomenti che l'offesa verso chi ha osato esprimere un pensiero negativo contro il suo mitico cavaliere.... E poi un lungo prodigarsi nella retorica delle capacità imprenditoriali di prestigio della legenda berlusconiana.
E' questa l'atmosfera che si respira dopo un ulteriore “coupe di theatre” di un risibile Berlusconi nel palazzo della presidenza della Repubblica alle consultazioni: Abbiamo tutti potuto vedere con quale forza il Cavaliere ha poi tolto la voce ai suoi alleati allontanandoli di forza e commentando di fronte alla stampa, in modo assai poco rispettoso, la poca democrazia degli altri( rif ai 5Stelle).
In realtà lo show di Berlusconi potrebbe tornare come un boomerang per definire un netto sganciamento e la frantumazione di questo particolare centrodestra ormai scomposto. I prossimi giorni, al netto di ulteriori colpi di spettacolo del cavaliere, potremmo assistere a sviluppi diversi.




11 apr 2018

Casellati, super partes...orgogliosamente berlusconiana



di vincenzo cacopardo

Non è mai abitudine di questo blog emettere giudizi critici oltrepassando i limiti della corretta educazione ed il rispetto. Tuttavia un oggettivo giudizio sfavorevole può esser espresso sulla neo presidente del Senato che ieri sera si è presentata nel salotto del sistemico Vespa rivendicando fin troppo lo scontro con una parte della magistratura sugli attacchi verso il Cavaliere.

Maria Elisabetta Alberti Casellati è intervenuta difendendo la campagna contro una certa magistratura operata da Berlusconi forse trascurando il fatto di esser divenuta la seconda carica dello Stato. Si è volutamente dichiarata orgogliosamente berlusconiana pur essendo a conoscenza che il cavaliere sia stato condannato in terzo grado di giudizio per frode fiscale. La fin troppo spettacolare difesa da parte della seconda carica dello Stato a favore di un pregiudicato non è stato di certo un bel vedere. La Casellati ha condito la sua dissertazione con una velata critica sull'andamento delle consultazioni contro il nuovo Movimento che...seppur da lei non citato... si è permesso di porre un veto sul Cavaliere.. 

Un passaggio poco opportuno in circostanza del momento politico al quale un presidente del Senato non può partecipare!

Col dovuto rispetto che si deve per ogni carica istituzionale..la presidente, oggi super partes, promossa dal Partito di Berlusconi, rappresenta la guida dell'assemblea del Senato. Il suo sguardo dovrebbe essere diretto verso un corretto procedere del percorso parlamentare. Questo a mio modesto giudizio dovrebbe imporle un maggior rispetto per la magistratura..senza affrontare strenue ed accalorate difese in favore del suo ex leader di partito o giudizi personali sull'andamento delle scelte dei Partiti.







10 apr 2018

Di Maio e Salvini: le ragioni di una differente coerenza



Senza accordo tra di loro..Di Maio potrebbe rischiare una opposizione ad una possibile alleanza destra-sinistra.. e Salvini governare azzardando un'intesa assai compromettente.
di vincenzocacopardo


Se adesso anche Berlusconi ritiene di potersi porre in opposizione trascinandosi.. ob torto collo.. il suo alleato Salvini..si potrebbe azzardare ad un epilogo del possibile nuovo Nazareno con l'appoggio di una sinistra Renziana ritrovata.

Tra contese e prese di posizioni non possiamo ancora immaginare quale sorte prenderà la formazione di un governo che potrebbe non essere per nulla scontata..in vista di un alquanto possibile ritorno alle urne.

Se il leader della Lega prova a tenere in piedi una possibile intesa governativa con il centrodestra ed il Movimento 5 Stelle, dall'altra parte Di Maio non cede alla provocazione di comporre una alleanza di governo con quella che definisce una "ammucchiata" con il Partito di Berlusconi che giudica di intralcio per un vero cambiamento...Come poter dar loro torto!
Ambedue i rappresentanti si curano degli interessi dei loro Partiti e dei programmi promossi nella campagna elettorale..trovandosi oggi a dover sostenere una alleanza forzata e compromessa dalle evidenti differenze di idee...Ma se la Lega Nord di Bossi ha rappresentato un passato...un passato ha rappresentato anche Forza Italia!

Con Salvini e la sua nuova linea politica di una Lega che intende promuovere un utile federalismo... in lavoro con un Movimento che guarda all'equità e ad un progetto avverso alle enormi disuguaglianze, la faccenda si potrebbe porre in termini diversi. Spingendoci in direzione di una politica più utile per sano percorso di coesione sociale.

Questa intesa oggi appare comunque difficile, ma non impossibile se meditata e studiata in lungimiranza dai due leader!
Se proposta attraverso la ricostruzione di una politica per il sud sorretta da un progetto per le infrastrutture più consone al potenziale del territorio e una fiscalità più adeguata per la ripartenza delle aziende del Nord, il riscontro con un risultato favorevole potrebbe persino essere scontato.
Un equilibrio difficile da trovare e tutelare..ma che insieme si potrebbe provare a ricercare per accorciare quel divario esistente indispensabile per diminuire lo squilibrio e ritrovare una più retta interezza del Paese.

5 apr 2018

Politica odierna.. tra il vecchio ed il nuovo che avanza...





Quella di questi giorni..con le consultazioni in corso, non è altro che una contesa tra il vecchio ed il nuovo..in cui l'ago della bilancia pare essere proprio Salvini che come leader di una nuova Lega...non sembra per nulla collimare con la stessa classe dirigente del Partito con cui si è presentato coalizzato alle ultime elezioni: Se Salvini resta legato al carrozzone di FI e del suo leader Berlusconi, difficilmente potrà costruire una maggioranza di governo assieme ai 5Stelle..proiettandosi verso quella desiderata ipotesi di innovazione. Ma lo stesso può dirsi dei M5Stelle che non potranno mai trovare unione con la sinistra..poco bilanciata ed assai condizionata.. di Renzi.


SBAGLIATO DIRE CHE IL M5S E' UN PARTITO DI CENTRO. ERRATO ANCHE AFFERMARE CHE HA UNA BASE A DESTRA ED UNA A SINISTRA... SONO SOLO CONSIDERAZIONI DI COMODO SOTTOLINEATE DALLE FORZE TRADIZIONALI. POTREBBE ESSERE PIU' PLAUSIBILE PENSARE CHE IL M5S VOGLIA ASSUMERE UNA IDENTITÀ A SECONDA DELL'ARGOMENTO E LA FUNZIONE SOCIALE E POLITICA CHE SI DEVE SOSTENERE.
di vincenzocacopardo

Proprio per ciò continua a rimanere illogica.. al momento.. la proposta di sostenere una maggioranza insieme ad un Partito di natura storica convenzionale che ha già operato nel passato all'insegna delle ideologie contrapposte.
La logica della politica ha cambiato direzione con la nascita di un Movimento che, malgrado i criticabili metodi della propria organizzazione, ha di certo messo un punto fermo sull'indirizzo che deve avere una politica che guarda all'equità ed alla sua funzione sociale. Non si può ancora pretendere di dividere un pensiero politico in due..come sarà sempre più difficile costruire una migliore coesione sociale se non si opera attraverso metodi nuovi ed innovativi.

Non si tratta di inventarsi una nuova politica, ma di mettere in atto una rivoluzione culturale che prediliga il percorso di una giusta funzionalità con ideali che guardino verso le soluzioni attraverso una innovazione che non parta da preconcetti ideologici che ormai non possono più appartenerci. Le idee hanno maggiore forza e garantiscono più equilibrio per il futuro del Paese..ma solo se messe in atto col giusto metodo.


Per cui..ecco che l'unica strada possibile oggi appare quella di un distacco di Salvini dal centrodestra aderendo ad un percorso di innovazione politica insieme ai pentastellati in un governo a termine che vedrà in programma quelle essenziali riforme per migliorare la macchina istituzionale e rendere maggiore equilibrio alle due differenti realtà del Paese:Nord-Sud..Il vero governo forte e più duraturo potrebbe essere quello successivo!

-Non potrà mai essere una formula di assistenzialismo come un reddito di cittadinanza a risolvere le antiche problematiche del sud, come è assai difficile pensare di far crescere il paese appianando i problemi relativi la fiscalità attraverso l'uso di una flat tax: Un provvedimento che squilibria di certo aumentando le disuguaglianze ed allargando ancora la forbice tra ricchezza e povertà.

Andrebbe ricercata una sintesi più opportuna per soluzioni utili a beneficio delle due differenti realtà territotiali, ma ciò non potrebbe mai avvenire se non ci si distacca da quella vecchia politica che ci ha governato fino ad oggi.

3 apr 2018

CONSULTAZIONI CON SORPRESE


IN QUESTI GIORNI... PIU' CHE AD UNA RICERCA DI FORMAZIONE DI GOVERNO.. SI ASSISTE AD UNA DURA LOTTA POLITICA. LA CONTESA E' QUELLA DEL NUOVO CONTRO IL VECCHIO: UNA CONTRAPPOSIZIONE CHE SEMBRA ESPOSTA AD ALCUNE  INCOGNITE..MA FONDAMENTALE PER UN CAMBIAMENTO. BISOGNEREBBE AFFRONTARE IL MOMENTO COME UN NATURALE PERCORSO DI INNOVAZIONE. UN PERCORSO CHE METTE PAURA AI TANTI CONSERVATORI CHE USANO LA POLITICA SOLO PER UN PROPRIO TORNACONTO!

di vincenzo cacopardo

Al netto di ogni possibile epilogo (che in politica non è per nulla scontato) ad oggi la direzione governativa sembra prendere un percorso solitario Salvini -Di Maio: La approvazione da parte del leader della Lega circa un “misurato reddito di cittadinanza” potrebbe essere la prova certa di questo nuovo percorso politico..ma anche una  spiacevole sorpresa per i suoi alleati alle elezioni! 
-Hanno voglia di urlare gli azzurri di Forza Italia sul fatto che senza di loro non potrà esservi governo!

Per Taiani e Berlusconi la partita non è persa, tuttavia le mosse di Salvini appaiono di certo di altra tendenza. Il Partito del Cavaliere potrà anche rappresentare il 14% ...sarà anche il primo gruppo del centrodestra al Senato, ma resta sempre una minoranza se non legato e coeso in un unica coalizione!

Domani inizieranno le consultazioni da parte del Capo dello Stato con i rappresentanti dei Partiti. Oggi.. proprio per il fatto che le elezioni non hanno portato ad alcuna maggioranza...potrebbe trattarsi di una procedura più complessa e lunga. Sarà il capo dello stato Sergio Mattarella valutare se e con quale maggioranza si potrà formare un governo con una solida forza.
Nel caso in specie.. i diversi partiti che hanno ottenuto una rappresentanza parlamentare hanno diritto di prendere parte alle consultazioni del Presidente...Ciononostante sarà facile intuire se la coalizione del Centrodestra si vorrà presentare unita o per singolo partito ..il che farà meglio intendere le posizioni e le future decisioni. Si parla di un tradimento da parte di Salvini nei confronti della coalizione, quando era più che logico pensare che creare un governo con la presenza di Berlusconi ed i 5Stelle sarebbe stato assai improbabile.
Ma la politica fino all'ultimo..potrebbe svelare ogni sorpresa!

Intanto Berlusconi..impavido ed imperituro Cavaliere..che ancora attende l'esito sulla richiesta ai giudici per una propria riabilitazione, pensa alle Europee con la voglia di vincerle.

28 mar 2018

DI MAIO E SALVINI: prime schermaglie


Tra imperativi ed irritazioni nascono le prime schermaglie ...segno delle difficoltà per proseguire.

di vincenzo cacopardo

La presidenza del governo spetta a me!”
L'affermazione di Di Maio sembra quasi fin troppo perentoria ..tassativa, quasi un capriccio! Malgrado in tanti vorremmo vedere all'opera il Movimento 5Stelle ( troppo abusato nel termine dispregiativo di “grillini” ad opera di chi continua a disprezzarli), l'atteggiamento di Di Maio appare fin troppo marcato a differenza di quello di Salvini che con più umiltà si mette di lato non pretendendo alcuna poltrona a capo del governo.. Il leader della Lega si sarà di certo irritato avendo già dato dimostrazione al Movimento, seppur sommessamente,  circa una volontà di intesa per un percorso governativo da affrontare insieme.

Un errore.. a mio modesto parere...quello del leader dei cinquestelle..un errore che potrebbe costare tanto ad una intesa.. che vede, malgrado le differenze sul programma, la possibilità di un indirizzo di sintesi per un progetto comune a beneficio del Paese. Una velata prepotenza..un volersi imporre che rivela forse quella parte non del tutto matura del giovane politico e che, al contrario, finisce col rendere maggiore risalto al carattere politico ponderato ed astuto del leader della Lega.

Insomma..malgrado la evidente affermazione col quasi 33% ..il Movimento non ha vinto!..Non ha ancora fatto quel pieno di voti che gli può garantire una maggioranza autonoma che gli consente di poter pretendere un premierato..Ma può sicuramente impegnarsi in qualcosa di diverso..qualcosa che possa trascinarlo alle prossime elezioni per stravincerle! Se Di Maio pensa di formare un governo con Salvini includendo Berlusconi ed i vari Brunetta..Gasparri e company..potrà forse andare avanti per un pò, ma rischia certamente di perdere molti consensi alla sua base..

L'opportunità per Di Maio, senza alcuna pretesa istantanea al premierato, è quella di legarsi proprio a Salvini (che oggi nel dialogo appare ben diverso da come si è espresso nella campagna elettorale) : E' l'opportunità di lavorare insieme senza pretese e senza bruciare il suo Movimento ormai divenuto un Partito.Un'occasione per spingere lentamente la Lega verso il distacco totale dal Partito di Berlusconi, portando avanti un programma comune dove... smussati gli angoli... si possa incidere verso una politica di innovazione finanche moderata, ma possibilmente più integra e pulita e funzionale nel metodo.

Non sappiamo se Di Maio e Salvini potranno creare un governo a termine con lo scopo di risolvere le problematiche che coinvolgono i diritti acquisiti del Nord con quelli immensi da acquisire nel sud. Non sappiamo nemmeno se quella sintesi a beneficio del Paese saranno in grado di costruirla, ma di certo non potranno mai ottenere i risultati giusti se non si indirizzano assieme verso un progetto comune, senza prevaricazioni, né presunzione.. e senza la presenza di una vecchia classe politica obsoleta.




26 mar 2018

ROBERTO FICO: discorso chiaro ed efficace



Quello del neo presidente Fico è stato un chiaro discorso in direzione di un impegno in difesa dei valori Parlamentari e contro quella accentuata politica di Partito che ha sempre cercato di influenzare sia i tempi che le scelte!
di vincenzocacopardo

Emozionato e commosso, Roberto Fico ha iniziato il suo discorso in Aula dopo la nomina a presidente scaturita dal voto della Camera..senza ampollosi argomenti istituzionali: La sua è stata una dissertazione sobria, ma anche chiara ed efficace...non essendosi prolungato nei tradizionali convenevoli che per abitudine sono sempre stati pronunciati. Si è rivolto a tutti i deputati ed ai cittadini ringraziandoli per la fiducia accordata per l'alto incarico assai delicato e di grande responsabilità.

Si è rivolto anche al Presidente Mattarella, in qualità di garante degli equilibri e dei valori costituzionali...non trascurando che tali valori hanno richiesto sacrifici nella storia e nelle lotte dei tanti uomini e le tante donne che hanno combattuto contro il regime autoritario del passato. Un riferimento all’eccidio delle Fosse Ardeatine..e poi i ringraziamenti a chi lo ha preceduto nella carica: Laura Boldrini...al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati neo eletta al Senato.. ed al Presidente della Corte Costituzionale.
Dopo.. entrando nel vivo del suo discorso.. sull' impegno alla presidenza ha iniziato con un breve accenno al suo percorso politico chiarendo la direzione verso la quale intende portare l'Assemblea nel ruolo di innovazione che le è dovuto per il bene della politica e della vita pubblica.... Mette in evidenza l'importanza dell'Aula che presiederà.. che resta il luogo in cui si esprime la sovranità popolare di milioni di persone... ed il compito di risolvere insieme ai parlamentari un unico interesse rivolto in favore dell'intera nazione.

Dobbiamo far sì che in quest’Aula i cittadini possano sentirsi rappresentati, vedendola come un punto di riferimento in cui tornare a riporre la propria fiducia”:Un' espressione di centralità che...se anche garantita dalla Costituzione...rimane per Fico un obiettivo determinante per affrontare non soltanto le sfide interne, ma anche quelle che riguardano i valori dell'Europa ed della globalizzazione.

Infine il neo Presidente della Camera specifica meglio cosa significhi davvero centralità del Parlamento ed il lavoro utile per riconfermarne lo scopo: in un contesto in cui, a parer suo, vi è oggi un rapporto tra potere legislativo e potere esecutivo: ”caratterizzato dall’abuso di strumenti che dovrebbero essere residuali, in cui poteri e competenze sono spesso trasferiti in altre sedi decisionali”

Il riferimento al potere dei Partiti ed ai leader che li guidano è evidente! Ciò di cui questo Blog ha più volte sottolineato l'importanza..in direzione di una più marcata separazione dei ruoli!

Quello del presidente Fico è stato un chiaro discorso in direzione di un impegno in difesa dei valori Parlamentari e contro quella accentuata politica di Partito che ha sempre cercato di influenzare sia i tempi che le scelte! In questo suo discorso, più chiaro di quello che si possa pensare, Fico pone l'accento sulla centralità ormai persa di un Parlamento che, in una democrazia indiretta, rimane l'unica strada sulla quale i cittadini possono ancora indirizzarsi.. intercettando contemporaneamente un efficace spirito di cambiamento..confermato da queste sue parole: Vorrei garantire un alto livello qualitativo della discussione parlamentare; il rispetto di tutte le componenti, sia di maggioranza sia di opposizione; interpretare lo spirito di cambiamento che i cittadini ci hanno espresso nelle ultime consultazioni elettorali.”

Per il neo presidente.. il Parlamento dovrebbe somigliare ad una istituzione pensante e culturalmente idonea che si interroghi su che cosa fare per il Paese... rendendo maggiore fiducia ai cittadini.

Questa la sua ultima frase conclusiva:
Per questo motivo, voglio concludere con l’auspicio che in quest’Aula ciascuno di noi porti avanti il proprio impegno con la continua tensione al miglioramento, andando a superare persino l’espressione migliore di sé stesso. Perché sono fermamente convinto che la bontà di ciò che possiamo realizzare sia sempre frutto del valore umano che mettiamo nelle nostre azioni. Auguri di buon lavoro a tutti noi.”

Per il resto lo vedremo nei fatti! 
Ma se per alcuni questo non è un discorso chiaro che racchiude l'impegno per una funzione utile..oltre che dovuta al Paese, mi domando cosa si potrebbe volere di più da chi si prepara a presiedere un'Aula parlamentare!!





22 mar 2018

LA STRADA COMPLICATA DI SALVINI......



In questo momento per il leader della Lega la vera palla al piede sembra essere il Cavaliere!
di vincenzocacopardo

Nonostante l'ultima severa batosta alle consultazioni nazionali..una certa stampa continua a fare apparire il Cavaliere come il risolutore della politica governativa del Paese. Tutto ciò potrebbe rendere risibile l'operato del leader della Lega ed anche lo stesso Movimento 5Stelle...che con disprezzo Berlusconi ha sempre insultato!

Riconoscere ancora Berlusconi come interlocutore, volendo dimostrare che il suo ruolo è ancora determinante.. rimane l'ultima penosa mossa di un Partito ormai oscurato nel centrodestra dalla Lega e dallo stesso Partito della Meloni. Le richieste del Cavaliere sottendono ed imbrigliare Salvini in una rete..pregiudicandolo nel percorso del cambiamento.

Fa bene il Movimento 5 Stelle a prendere in mano la presidenza della Camere..come fa altrettanto bene Fico a porre un veto della presidenza del Senato su Romani (figura berlusconiana fidatissima).. Tanto meglio sarebbe una figura femminile di polso come la Meloni!
Nel risolvere questa patata bollente, Salvini... che vuole da un lato tenersi buona la coalizione e dall'altra poter trattare con Di Maio, potrebbe incorrere nell'errore di fare risalire la china a FI.. rischiando di guastare gli animi della sua formazione politica di innovazione che non vede di buon auspicio quell'operato “misurato” fin troppo declamato del Cavaliere.

Salvini si trova in una posizione di mezzo e dovrà operare scelte equilibrate in suo favore..senza offrire una base di appoggio per la risalita in favore del Cavaliere con i suoi vecchi amici di Partito. Ma nel suo processo di costruzione di un governo dovrà principalmente vedersela con il M5S: Un movimento divenuto Partito che ha in comune una sostanziale mutazione del sistema politico a favore del Paese.

L'abilità del leader della Lega sarà quella di percepire il momento dell'innovazione potendosi avvicinare, (attraverso quella moderazione  che ad oggi gli è facile), ad una politica di vero cambiamento col Movimento che... per certi versi, malgrado alcuni punti, dovrebbe avere una equivalente meta. Non sarà certo quella di voltarsi verso il passato di una politica che ha vissuto sull'immagine di un ricco imprenditore circondatosi nel sud da una classe politica insufficiente e poco risolutiva dei problemi del mezzogiorno.

Assieme al M5S, la Lega (con la dovuta moderazione), avrebbe la possibilità di governare, attraverso una linea programmatica innovativa...in una sintesi politica che guardi ad una comunità sociale per il bene del Nord e la crescita del sud. tra quei diritti acquisiti del nord e quelli da acquisire per il sud. Una politica difficile, ma non impossibile se si ammorbidiscono i toni e si procede con equilibrio!
In questo percorso.. per il leader della Lega... la vera palla al piede sembra essere proprio il Cavaliere!



Social: scandali.. e perplessità



Con la vittoria di Trump.. quella della Brexit..La politica tedesca per lungo tempo in difficoltà...La Lega di Salvini ed il M5S che stravincono in Italia...la concomitanza con lo scandalo del network Facebook potrebbe destare perplessità!
di vincenzo cacopardo

Può darsi che Zuckerberg con il suo Social ...di errori ne abbia commessi, ma è anche certo che in questi giorni si sta scatenando una inverosimile battaglia contro queste piattaforme informatiche che da tempo aprono il campo ad una diversa visione del mondo della politica e del sociale.
"Abbiamo fatto degli errori, abbiamo fatto dei passi avanti e c'è ancora molto da fare. Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati". Ho dato vita a Facebook e alla fine, sono io il responsabile per ciò che accade sulla nostra piattaforma.” Con queste parole il fondatore di Facebook ammette alcune responsabilità legate alla vicenda dell'uso scorretto dei dati legati allo scandalo Cambridge Analytica ...ritenendo di poter rendere maggiore sicurezza per il futuro della sua piattaforma e per la serenità dell'intera comunità.

Intanto è scattata la prima class action contro Facebook negli Stati Uniti. Un'azione legale per le informazioni.. ed il coinvolgimento di oltre 50 milioni di utenti del social... usate in modo scorretto da Cambridge Analytica: Sembra che vi siano dati raccolti senza autorizzazione successivamente utilizzati per avvantaggiare la campagna del neo presidente americano Donald Trump.
Si parla di informazioni false e fuorvianti fornite da Facebook, che ha omesso di istruire sulla possibilità di accesso di "terze parti" ai dati personali di milioni di utenti.
Una storia che appartiene al passato ed alle elezioni avvenute negli Stati uniti...Si vedrà come andrà a finire!..

Tuttavia lo scatenarsi contro i Social in questi giorni da parte della società che coinvolge chiaramente la politica potrebbe apparire anche una strumentalizzazione. Quella stessa politica mondiale di sistema che ha sempre visto in questi anni i Social come una sorta di antagonista del sistema di informazione avverso alla stampa ed alle TV. Ma che di sicuro, malgrado alcune conseguenze, ha aperto occhi alla conoscenza e la coscienza dell'umanità

21 mar 2018

DI MAIO E SALVINI..La sintesi di una politica più utile al Paese?


La strada per la formazione di una maggioranza che possa vedere nei partiti vincitori la creazione di un governo sembra quella su cui si discute di più in questi giorni.

di vincenzo cacopardo

Malgrado le profonde differenze e le evidenti perplessità sostenute da una chiara discordanza programmatica.. possiamo provare ( come in tanti in questi giorni si affannano a fare) una analisi su un possibile governo Lega- Movimento 5stelle. Supponiamo anche che nella prima fase degli accordi che vedono le candidature alle Camere...si possa affidare la presidenza della Camera di Montecitorio ad un componente del M5Stelle..e la seconda carica dello Stato..quella di presidente del Senato (per volere di Salvini al fine di salvaguardare la sua coalizione) possa essere affidata ad una figura dei partiti congiunti alla Lega. Si parla tanto di una figura femminile: Anna Maria Bernini, la Gelmini..o la Carfagna..o anche la Meloni per appagare la parte più debole della coalizione Fratelli d'Italia.

Non c'è dubbio che questa possibilità di governo mette in agitazione Il partito azzurro del Cavaliere ormai arreso all'evidenza e che non può fare a meno di dare fiducia agli eventi ormai promossi dal suo compagno di coalizione e vincitore Matteo Salvini. Ma di certo metterà anche di lato un Partito Democratico uscito fortemente penalizzato dalle ultime consultazioni 

Se dovesse nascere un governo Lega-Cinquestelle e se tra i due si dovesse costruire un progetto solido, il partito di Berlusconi finirebbe solo col fare da stampella e pian piano esaurire ogni sua forza..mentre il PD resterà a guardare nell'attesa di un loro logoramento. Per poter raggiungere un buon risultato..il gioco di questa alleanza governativa (se di gioco si può parlare) dovrebbe fondersi principalmente su un valido progetto. Un progetto che, al di là delle problematiche sulla immigrazione, dovrà riguardare principalmente lavoro, fisco e mezzogiorno. 
Un programma sulla tassazione e le agevolazioni alle imprese per accontentare e spingere le aziende produttive del Nord congiunto ad una precisa attenzione programmatica verso un piano infrastrutturale dedicato alla crescita del sud. Un compito non facile... ma possibile! Il programma che dovrebbe essere accompagnato dall'immissione di nuove forze dirigenti capaci ed idonee. Ci si dovrà opporre al vecchio sistema politico che distribuiva risorse ai privati usando il pretesto del Sud abbandonato, ma anche ad una politica burocratica che continua a soverchiare il procedere industrializzato del Nord...Una politica a beneficio delle parti squilibrate del Paese affinchè possano unirsi in maggiore equilibrio.

Insomma..tra i diritti acquisiti del nord e quelli da acquisire del sud.. Di Maio e Salvini insieme.. potrebbero mai essere la sintesi di una politica a beneficio di tutto il Paese?