RAGGI
E SALA ..DUE STORIE IMBARAZZANTI ANCORA DA COMPRENDERE
di vincenzo cacopardo
In
questi giorni l'attenzione principale dei media e dei social è
rimasta fortemente concentrata sulla questione romana della giunta
Raggi e sul caso di Milano che coinvolge l'attuale sindaco Sala.
Ma
l'episodio sul quale si è più raccolta l'attenzione pare essere
quello sulla sindaca di Roma... fortemente impiegato dal PD al fine di
screditare al massimo l'operato della giovane prima cittadina.
Se
nel primo caso vi è più disattenzione ed incuria nella valutazione
delle figure di cui fidarsi in seno alla propria amministrazione, ben
diverso appare il caso di Milano dove il neo sindaco Sala.. per uno
strano capriccio si è autosospeso commettendo un gesto contrario a
quello che dovrebbe fare un manager eletto dal popolo.
Ma
andiamo ai fatti di Roma che la stampa ci descrive:
Per l'amministrazione romana l'addebito
più grave è il conflitto d’interesse. Una tegola pesante per
Virginia Raggi che sapendo di quel conflitto sembra averlo ignorato.
La delibera dell’Anac sul caso Marra è molto dura! Nove pagine
firmate dal presidente Raffaele Cantone, rese pubbliche dopo l’esame
del consiglio dell’Autorità e accompagnate dalle carte acquisite
nel corso delle verifiche partite a fine novembre. Atti che,
trasmessi alla Procura di Roma e già acquisiti, aprono la strada
alla possibilità che la sindaca venga iscritta nel registro degli
indagati. Probabilmente per abuso d’ufficio, ma non si possono
escludere anche altre ipotesi, come il falso ideologico, partendo
dalla constatazione, messa nero su bianco dall’Anac, che Raggi ha
fornito in atti ufficiali versioni dei fatti fra loro
contraddittorie.
Il
tutto ruota attorno al passaggio di Renato Marra dalla polizia
municipale alla guida della Direzione turismo. Una promozione
arrivata mentre suo fratello Raffaele, braccio destro del sindaco
Raggi, già dirigente sotto Alemanno, arrestato pochi giorni fa per
corruzione, è capo del personale del Campidoglio. Una vicenda che
scatena immediate polemiche. L’Autorità fa le proprie verifiche,
richiede al responsabile anticorruzione e trasparenza del Comune
tutti gli atti sull’iter di nomina, sui regolamenti interni, sul
fabbisogno di personale. E dall’analisi della documentazione emerge
che Raffaele Marra era in «palese conflitto d’interesse». Poco
conta se vi abbia partecipato attivamente alla procedura di nomina
del fratello o abbia svolto solo un ruolo formale. Da quella pratica,
Marra avrebbe dovuto astenersi! Di più: il sindaco avrebbe dovuto
esonerarlo. Invece, non lo ha fatto. Sembra tra l'altro che il fatto
in sé sia avvenuto prima dell'arresto del fratello Raffaele..ma ciò
non toglie che si mette in evidenza un possibile concorso su un
interesse privato.
Non
so perchè..ma al di là di ogni riferimento giudiziario, questa
storia, sul piano dell'opportunità politica, non può che farmene
ricordare un'altra: Quella della ministra Boschi e della ipotesi
di un suo conflitto sulla faccenda delle Banche per via del padre.. Quando in Consiglio dei ministri si provvedeva con un decreto...(Poco
conta se abbia partecipato attivamente a quella procedura..uscendo
dalla camera del Consiglio! Il presidente del Consiglio avrebbe
dovuto esonerarla. Invece, non lo ha fatto).
Nel
caso Roma, comunque, l'energia dell'ANAC di Cantone è venuta fuori
con tutta la forza e l' impegno!
Andiamo
adesso all'inchiesta di Milano
L'inchiesta
riguarda la realizzazione della Piastra di Expo 2015,
l’infrastruttura realizzata nel sito di Rho Pero dalla Mantovani.
All'allora numero uno di Expo e agli altri indagati è contestato tra
l'altro di non aver fatto le necessarie verifiche di congruità
sull'offerta, aggiudicata con un ribasso del 42% a un ammontare "non
idoneo neppure a coprire i costi".
Il
sostituto pg ha chiesto altri sei mesi di tempo per approfondire la
vicenda. Per il primo cittadino l'attuale situazione è un ostacolo a
svolgere le funzioni.. annunciando che quanto prima riferirà in
merito alla vicenda in consiglio comunale.
Sala
risulta già indagato
dalla
procura generale del capoluogo
lombardo nell’ambito
dell’inchiesta per corruzione
e turbativa
d’asta
sull’appalto
per la Piastra
di Expo,
l’infrastruttura più costosa realizzata nel sito di Rho
Pero
dalla
Mantovani.
Si
tratta solo di una indagine, ma di peso ben diverso da quella che
grava sulla Raggi! Eppure l'attenzione dei Media è sempre più
diretta verso la città capitolina! Il gesto di autosospensione di
Sala appare estremamente disdicevole nei confronti dei suoi stessi
cittadini, nonostante ciò, le forze mediatiche insistono sulla
Raggi..Su una storia forse meno imbarazzante..e deplorevole, ma di
certo sfruttabile sul piano politico: Prova ben visibile di come si debba
a tutti i costi colpire Roma per affossare una possibile avanzata dei
Cinquestelle!
Manovre
sollecitate di certo dal partito di maggioranza che usa ogni mezzo
per screditare il difficilissimo compito della sindaca. Sindaca che,
malgrado la leggerezza delle sue palesi colpe, prova a guidare un
Comune trovato sul disastro finanziario.