Berlusconi
difende con forza il patto del Nazareno. D'altronde sappiamo bene
come il Cavaliere è sempre fedele ai patti....Ma quali patti? Come
si possono in politica sostenere patti..quando dall'oggi al domani
tutto cambia e rimane mutevole? La coesione sulle riforme è
sicuramente necessaria ma non può essere soggetta a patti stabiliti
nel passato da figure nemmeno rappresentate in Parlamento.
Eppure..così
come Renzi mette in riga il suo Partito... alla stessa stregua il
Cavaliere non permette ad altri di opporsi ai suoi percorsi!
L'intenzione
del Cavaliere è quella di procedere con le riforme opponendosi poi
su tutto il resto..soprattutto sui temi della crescita e del
lavoro... Sì alle riforme ed opposizione durissima sul resto! «Il
patto del Nazareno va onorato perché dopo le europee Renzi ha il
consenso per procedere senza di noi e noi, se ci sfiliamo, rischiamo
di essere ininfluenti».
In queste parole vi è la solita logica di importanza personale e non
certo di interesse politico generale. Berlusconi chiede unità,
usando come spesso usa fare lo stesso Renzi... metafore calcistiche:
«la
squadra che non è credibile se litiga negli spogliatoi; “non
rispettare i patti sarebbe un autogol»...etc...
Molto simili anche in questo!
Ma
anche lui, come nuovo sindaco d'Italia, si ritrova i cosiddetti
malpancisti all'interno del suo Partito che non condividono il suo
percorso e la fiducia che lui stesso ripone in Renzi. Berlusconi
chiude il suo dialogo all'interno con i suoi dichiarando «Capisco
che alcuni di voi sono scettici ma così ho deciso. Se non siete
d'accordo convincete la maggioranza del partito».
«Votate
pure come volete ma se lo fate non aspettatevi poi che vi guardi allo
stesso modo». Sono
le parole decise e sicure che suonano persino come un
avvertimento..sono le parole di chi sa che il partito è
suo!..D'altronde è noto che la forza economica di Berlusconi è in
grado di mettere a tacere chiunque che... al contrario di lui, può
esser considerato come un ospite.
Intanto
si attende per il 18 di questo mese la sentenza di Appello sul caso
Ruby dove la procura ha chiesto per il Cavaliere una condanna fino a
sette anni e dove l'ipotesi degli inquirenti è quella che l'allora
Presidente del Consiglio ha finito con l'utilizzare le proprie
funzioni per esercitare pressioni al fine di ottenere il rilascio
della giovane marocchina.
Le
restanti truppe del Partito..assai vicine al Cavaliere... si
schierano compatte in favore del loro capo e quando nei talks
qualcuno mette in discussione la possibilità di lasciare a
Berlusconi un dialogo per le riforme...apriti cielo..guai a togliere
la guida politica a chi, anche pregiudicato, dimostra di avere in
mano i voti di milioni di cittadini! ..La loro linea è sempre la
stessa e persino avvalorata dal comportamento del nuovo Premier
Renzi..e cioè: Una cosa è la linea politica ed un'altra sono le
vicende giudiziarie in cui spesso si viene coinvolti in modo persino
insensato!
Al
di là di ogni valutazione sulle sentenze dei Tribunali...al di là
del comportamento di chi come uomo possa sentire il bisogno di
invitare e corteggiare in modo più o meno ortodosso una serie di
belle donne, al di là delle festicciole sfacciate..delle amicizie
equivoche di chi gli portava ragazze eccitanti... al di là persino
delle telefonate alla questura.. che in se potrebbero anche essere
state eseguite con onestà ed una certa preoccupazione... se proprio
dobbiamo valutare il Cavaliere sul piano politico deontologico...
quando si assume un ruolo di Presidente del Consiglio non ci si può prestare a possibili ricatti attraverso strane amicizie e
frequentazioni equivoche... Un Premier non deve poter essere
ricattabile! Questo è l'argomento a cui i suoi fedeli non danno
peso, ma è l'unico e più importante che ha veramente deciso le
sorti della vita politica di Berlusconi..la sua credibilità..la sua
attendibilità..il suo senso morale che, in qualità dell'alta
carica, non poteva dispensarlo da una reale sicurezza nei confronti
dell'intero Paese.