ABBIAMO AGITO IN RITARDO E CON ESTREMA IPOCRISIA
Se c'è una cosa che mi viene difficile comprendere è quella dell'assoluta sicurezza di ciò che oggi si ostenta ad affermare. Chiunque... professori o grandi sociologi..sembrano avere la verità in mano schierandosi da una parte o l'altra ed evitando di approcciarsi ad una analisi più profonda. Non esiste una verità assoluta e certa quando il tempo ormai trascorso non ha generato alcun impegno verso una visione più lungimirante. In questa storia le prese di posizioni non potranno mai appagare la ricerca di una verità assai difficile da stabilire ed ogni azione militare di bombardamento non potra' mai rimettere a posto alcunche'.
Se c'è una cosa che mi viene difficile comprendere è quella dell'assoluta sicurezza di ciò che oggi si ostenta ad affermare. Chiunque... professori o grandi sociologi..sembrano avere la verità in mano schierandosi da una parte o l'altra ed evitando di approcciarsi ad una analisi più profonda. Non esiste una verità assoluta e certa quando il tempo ormai trascorso non ha generato alcun impegno verso una visione più lungimirante. In questa storia le prese di posizioni non potranno mai appagare la ricerca di una verità assai difficile da stabilire ed ogni azione militare di bombardamento non potra' mai rimettere a posto alcunche'.
Questo
articolo scritto da Alberoni è l'esempio di chi, pur affermando
alcune verità, non si sforza di vedere in un'ottica più oggettiva che
possa responsabilizzare un po' tutti: Una faccenda dove pare che.. sia
l'Occidente ...come l'Oriente abbiano colpe ben distribuite. E' pur vero che gli uni si sono sentiti invincibili e superiori agli
infedeli e che hanno considerato la loro sharia infinitamente superiore
ad ogni forma di diritto europeo,.. ma è altrettanto vero che
l'Occidente ce l'ha messa tutta per farsi odiare anche attraverso la
forza dei mezzi d'informazione che hanno sempre e solo rivendicato
gli eccidi e gli atti terroristici senza mai andare a fondo sul tema
di base. Il
circo mediatico ritiene sempre di svolgere il suo compito al meglio...mettendosi all'opera diverse volte attraverso una informazione
politicamente comoda, ma non del tutto completa.
Vi sono evidenti rapporti ambigui e delle "zone grigie" che Arabia Saudita, Qatar e Turchia avrebbero intrattenuto con al-Qaida, l'ISIS e con i terroristi che hanno colpito a Parigi. Nonostante ciò poco si continua ad approfondire in proposito. Vi sono riconosciuti rapporti tra l'America e i paesi in questione. Antiche e strette relazioni dell' Arabia Saudita... anche col Regno Unito, da cui acquistano attrezzature di difesa per miliardi di dollari. Tali accordi hanno permesso a questi Stati di garantirsi un approvvigionamento energetico duraturo in cambio della protezione nell'affrontare i comuni avversari nella regione, in particolare il nazionalismo arabo e l'Iran. Questo accordo stabilito con la feudo-monarchia saudita, insieme al legame strategico intrattenuto con Israele soprattutto dal 1967 in avanti, è il nucleo attorno al quale ruotano tutte le politiche statunitensi nell'area mediorientale e dal quale discendono gli scombussolamenti odierni: I sauditi, forti dell'alleanza militare con gli USA e intenzionati a portare avanti la loro politica egemonica (anche dal punto di vista religioso) dentro il mondo islamico, hanno finanziato i mujahidin afghani contro l'URSS negli anni '80 e foraggiato Saddam nel conflitto contro l'Iran sciita.
Vi sono evidenti rapporti ambigui e delle "zone grigie" che Arabia Saudita, Qatar e Turchia avrebbero intrattenuto con al-Qaida, l'ISIS e con i terroristi che hanno colpito a Parigi. Nonostante ciò poco si continua ad approfondire in proposito. Vi sono riconosciuti rapporti tra l'America e i paesi in questione. Antiche e strette relazioni dell' Arabia Saudita... anche col Regno Unito, da cui acquistano attrezzature di difesa per miliardi di dollari. Tali accordi hanno permesso a questi Stati di garantirsi un approvvigionamento energetico duraturo in cambio della protezione nell'affrontare i comuni avversari nella regione, in particolare il nazionalismo arabo e l'Iran. Questo accordo stabilito con la feudo-monarchia saudita, insieme al legame strategico intrattenuto con Israele soprattutto dal 1967 in avanti, è il nucleo attorno al quale ruotano tutte le politiche statunitensi nell'area mediorientale e dal quale discendono gli scombussolamenti odierni: I sauditi, forti dell'alleanza militare con gli USA e intenzionati a portare avanti la loro politica egemonica (anche dal punto di vista religioso) dentro il mondo islamico, hanno finanziato i mujahidin afghani contro l'URSS negli anni '80 e foraggiato Saddam nel conflitto contro l'Iran sciita.
All'interno
dell'area mediorientale vi sono diverse formazioni etniche e tribali
con differenti confessioni religiose. Sappiamo che le più
conosciute ed accese tra di loro sono quelle sunnite e sciite.
Queste due.. spesso nel corso della storia orientale.. sono entrate
in conflitto tra loro per questioni di predominio. Sembra quindi
abbastanza chiaro che facendo leva su questa particolare debolezza..si sarebbe acceso
di conseguenza un fuoco su tutto il Medio Oriente.
Le esaltazioni esecrabili e vili dei terroristi islamici nascondono quindi tante verità e non una sola. Oggi costoro vengono persino protetti dalle nostre leggi liberali, mentre l'Unione Europea è sempre rimasta a guardare senza mai aver creato un esercito ed una sicurezza per le deboli frontiere.
Tutto
ciò non potrà mai giustificare ogni strage terroristica sia che
essa avvenga in Europa o in Pakistan, ma accende sicuramente un faro
sulle evidenti ipocrisie di un Occidente che si è sempre dichiarato
in favore delle libertà democratiche, ma che in realtà.. tali
libertà ha continuamente oltrepassato.
vincenzo cacopardo
di
Francesco Alberoni
Ancora
qualcuno non ha capito che i jihadisti che stanno colpendo l'Europa
non sono terroristi isolati, ma fanno parte di unico grande movimento
islamico che va dalle Filippine all'Africa.Cent'anni fa gli europei
erano padroni di quasi tutto il mondo, in particolare dell'ex impero
ottomano, tagliuzzato in protettorati o occupato direttamente come in
Libia e Algeria. Parallelamente, per secoli i musulmani avevano
dominato l'India, l'Indonesia, gran parte della Russia meridionale,
tutto il Medio Oriente, un terzo dell'Africa e l'Europa fino a
Vienna. La loro fede li aveva invitati a islamizzare l'Europa. Si
sentivano invincibili, superiori ai cani infedeli e consideravano la
loro sharia infinitamente superiore al diritto europeo. Per questo
anche quando gli europei sono diventati i dominatori del mondo, loro
non hanno mai accettato la civiltà occidentale: la subivano
digrignando i denti. Poi un giorno si sono svegliati e, ricordando la
loro gloria passata, è nato un movimento per tornare alle origini.
Sono stati gli imam e gli intellettuali a mettere in moto il
processo. L'integralista Arabia Saudita ha così riempito l' Europa
di predicatori che hanno propagandato fra i giovani il compito di
distruggere l'Occidente.
E poi hanno dato loro soldi e armi.
Oggi costituiscono un vero e proprio esercito organizzato, del quale
però gli europei e gli americani si sono accorti tardi, pensando in
realtà di trovarsi di fronte a terroristi isolati. Ma quando Bin
Laden ha fatto saltare le Torri gemelle, da tutto l'islam si è
alzato un grido di esultanza, perché anche fra i musulmani moderati
c'è ammirazione per i guerrieri di Allah. E quando gli americani,
che non hanno mai capito cosa succedeva, hanno abbattuto i regimi
laici, le bande jihadiste sono andate al potere con massacri paurosi.
Poi si sono infiltrati dappertutto anche in Europa,