In
attesa di una legge elettorale che verrà fuori solo dopo che i
giochi, gli interessi e le scommesse dei partiti saranno definiti
di vincenzo cacopardo
di vincenzo cacopardo
Renzi
non ha in realtà un preciso interesse tranne che quello di impedire
che il Cavaliere Berlusconi possa giocare su due eventualità: Una
legge elettorale
con un premio di coalizione che lo vedrebbe insieme a Salvini e Meloni.. ed un modello tedesco... di cui tanto si è parlato ..dove ognuno sarà libero di correre da solo con le alleanze da costruire opportunamente dopo le elezioni. Ma il sistema in essere che vede un alto sbarramento dell'8% al Senato..scombussola un po' tutto...(malgrado questo si abbassi al 3% per le coalizioni): Immaginiamo quanti piccoli partiti si unirebbero solo per interesse dimenticando ogni fondamentale principio di programma! Insomma... tutto rimane ancora in aria... con la confusione che regna, ma di certo con lo scopo di perder tempo per definire interessi precisi e non perdere le poltrone in Parlamento.
Nel frattempo rimane l'incognita Alfano (espressione di una politica passata che ha legato la sua collocazione politica col ripetersi di un innegabile opportunismo).Ma la vera partita si gioca adesso in Sicilia che per le prossime elezioni regionali resta appesa ad una confusione dovuta alle trattative sulle figure da scegliere: Da parte dei grandi Partiti si cerca il personaggio da promuovere per accecare.. e nel contempo.. spegnere i riflettori sul partito stesso... per fingere che il tutto sia nuovo, che vi sia innovazione, coinvolgimento e legame con il popolo siciliano. Ma in realtà si continua a giocare come in un tavolo di roulette, ponendo le fiches su una figura o un volto nuovo...non avendo alternative di programmi più attraenti.
con un premio di coalizione che lo vedrebbe insieme a Salvini e Meloni.. ed un modello tedesco... di cui tanto si è parlato ..dove ognuno sarà libero di correre da solo con le alleanze da costruire opportunamente dopo le elezioni. Ma il sistema in essere che vede un alto sbarramento dell'8% al Senato..scombussola un po' tutto...(malgrado questo si abbassi al 3% per le coalizioni): Immaginiamo quanti piccoli partiti si unirebbero solo per interesse dimenticando ogni fondamentale principio di programma! Insomma... tutto rimane ancora in aria... con la confusione che regna, ma di certo con lo scopo di perder tempo per definire interessi precisi e non perdere le poltrone in Parlamento.
Nel frattempo rimane l'incognita Alfano (espressione di una politica passata che ha legato la sua collocazione politica col ripetersi di un innegabile opportunismo).Ma la vera partita si gioca adesso in Sicilia che per le prossime elezioni regionali resta appesa ad una confusione dovuta alle trattative sulle figure da scegliere: Da parte dei grandi Partiti si cerca il personaggio da promuovere per accecare.. e nel contempo.. spegnere i riflettori sul partito stesso... per fingere che il tutto sia nuovo, che vi sia innovazione, coinvolgimento e legame con il popolo siciliano. Ma in realtà si continua a giocare come in un tavolo di roulette, ponendo le fiches su una figura o un volto nuovo...non avendo alternative di programmi più attraenti.
Sono
passati otto mesi da quando è stato bocciato il referendum
costituzionale ed ormai per la nuova legge elettorale si parla di una
ripresa autunnale. Abbiamo perso anche gli anni precedenti senza immedesimarsi in una legge elettorale che.. per norma... si sarebbe dovuta ricercare con immediatezza e con saggezza...sotto la
guida di un Premier che ha perseverato per motivi di presunzione e superbia.
Ricordiamoci che con una sentenza depositata in Cancelleria il 13 gennaio 2014, la Corte Costituzionale dichiarò che le consultazioni elettorali già svolte (attraverso il porcellum), ancorché in applicazione, erano da ritenere illegittime. Tanto ciò è vero che, proprio al fine di assicurare la continuità dello Stato, è la stessa Costituzione a prevedere a seguito delle elezioni, una prorogatio dei poteri delle Camere precedenti «finchè non siano riunite le nuove Camere» art. 61 Cost.- (Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedente)
Ciò nonostante - Il 22 febbraio del 2014..ottenendo la fiducia di questo Parlamento.. Renzi si insedia col suo Governo a capo dell'Esecutivo restando segretario del Partito di maggioranza dal 2013 -successivamente ad Aprile del 2014 il Governo, ottenuta la fiducia da un Parlamento dichiarato illegittimo, fa partire il ddl Boschi riguardante la riforma costituzionale.- Nel gennaio del 2015 questo stesso Parlamento nomina il nuovo presidente della Repubblica.- Il 6 maggio 2015, - lo stesso Parlamento approva attraverso la fiducia la nuova legge elettorale detta Italicum.- Nel Dicembre del 2015, lo stesso Parlamento..dopo un lunghissimo ed estenuante numero di sedute.. nomina i tre giudici mancanti della Corte Costituzionale.
Ora.... se questo processo può essere apparso lecito, può sicuramente aver destato molte perplessità nel contesto in cui... dopo che la stessa Corte aveva rilevato chiare e profonde irregolarità, il Parlamento, sulla spinta di un Governo in fiducia dello stesso, ha continuato ad accumularne altre ...attraverso nuove fondamentali nomine ed insoliti processi di riforme! Non si è mai dubitato della circostanza che durante il regime di “prorogatio” le Camere, seppur non più pienamente rappresentative del corpo elettorale, abbiano potuto mantenere funzioni relative alla ordinaria amministrazione, compresi gli atti di controllo politico sul Governo e di garanzia costituzionale, ma se questo stesso Parlamento, dopo una sentenza che parla di legittimazione politica, per opportunità, abbia potuto o no aver dato vita lecitamente ad un processo di riforma della Carta fondante non rendendo, di contro, la dovuta necessaria garanzia alla Costituzione stessa.. perdendo tempo prezioso in favore di una legge elettorale adeguata.
Ricordiamoci che con una sentenza depositata in Cancelleria il 13 gennaio 2014, la Corte Costituzionale dichiarò che le consultazioni elettorali già svolte (attraverso il porcellum), ancorché in applicazione, erano da ritenere illegittime. Tanto ciò è vero che, proprio al fine di assicurare la continuità dello Stato, è la stessa Costituzione a prevedere a seguito delle elezioni, una prorogatio dei poteri delle Camere precedenti «finchè non siano riunite le nuove Camere» art. 61 Cost.- (Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedente)
Ciò nonostante - Il 22 febbraio del 2014..ottenendo la fiducia di questo Parlamento.. Renzi si insedia col suo Governo a capo dell'Esecutivo restando segretario del Partito di maggioranza dal 2013 -successivamente ad Aprile del 2014 il Governo, ottenuta la fiducia da un Parlamento dichiarato illegittimo, fa partire il ddl Boschi riguardante la riforma costituzionale.- Nel gennaio del 2015 questo stesso Parlamento nomina il nuovo presidente della Repubblica.- Il 6 maggio 2015, - lo stesso Parlamento approva attraverso la fiducia la nuova legge elettorale detta Italicum.- Nel Dicembre del 2015, lo stesso Parlamento..dopo un lunghissimo ed estenuante numero di sedute.. nomina i tre giudici mancanti della Corte Costituzionale.
Ora.... se questo processo può essere apparso lecito, può sicuramente aver destato molte perplessità nel contesto in cui... dopo che la stessa Corte aveva rilevato chiare e profonde irregolarità, il Parlamento, sulla spinta di un Governo in fiducia dello stesso, ha continuato ad accumularne altre ...attraverso nuove fondamentali nomine ed insoliti processi di riforme! Non si è mai dubitato della circostanza che durante il regime di “prorogatio” le Camere, seppur non più pienamente rappresentative del corpo elettorale, abbiano potuto mantenere funzioni relative alla ordinaria amministrazione, compresi gli atti di controllo politico sul Governo e di garanzia costituzionale, ma se questo stesso Parlamento, dopo una sentenza che parla di legittimazione politica, per opportunità, abbia potuto o no aver dato vita lecitamente ad un processo di riforma della Carta fondante non rendendo, di contro, la dovuta necessaria garanzia alla Costituzione stessa.. perdendo tempo prezioso in favore di una legge elettorale adeguata.
Ed
ancora oggi... dopo questo disastroso percorso... nel silenzio di un
Capo dello Stato garante dei principi costituzionali, tutto appare
normale e si continua a perdere altro tempo: Non esiste un legge
elettorale, ma si da alla politica occasione per poterla
edificare...solo sulla base di interessi e convenienze.
Se questa è la politica che i grandi Partiti ci hanno reso, quei politici che tanto disprezzano l'innovazione e dichiarano l'incapacità di nuove forze di rottura verso il sistema malato, continuando a votarli, non potremo che renderci sempre più autolesionisti.